Non sempre l'anno nuovo è venuto il primo gennaio.

Nei tempi antichi capitava un po' in tutte le stagioni. Quando nell'inverno il sole si faceva sempre più pallido e lontano, gli uomini avevano paura che sparisse per sempre. E a primavera, quando il sole tornava in tutto il suo splendore, si festeggiava l'anno nuovo. Altri popoli invece pensavano che l'anno nuovo dovesse festeggiarsi quando, raccolte le messi, si preparava la nuova semina. E allora, grande tripudio nel solstizio d'estate, la giornata piu lunga dell'anno. Giulio Cesare per riordinare il calendario chiamò dall'Egitto un astronomo e lo incaricò di regolare le cose secondo il corso del sole e della luna. L'astronomo studiò a lungo il corso di questi astri, com'era suo mestiere, poi fissò l'anno in 365 giorni e 6 ore. Per rimettere le cose a posto quell 'anno durò 445 giorni! A causa di un errore di appena 12 minuti dell'astronomo egiziano, il capodanno tornò a spostarsi. Fu il papa Gregorio XIII che, con un ritocco, fissò l'inizio dell'anno in modo che non subisse più spostamenti.

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