ATTENZIONE: Truffa al distributore - “Un benzinaio su tre "frega" l’automobilista”


Blitz della Finanza: irregolari 230 impianti su 800.

Corsi e ricorsi storici che, ciclicamente, si ripetono tra gli specialisti della truffa. Stavolta su vasta scala. Perché quel 28 per cento di distributori risultati irregolari sul totale dei controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza, assume per dimensioni i contorni dell’emergenza sociale. Oltre a doppiare il 14 per cento di casi analoghi registrati solo un anno fa. Le cifre del blitz eseguito in tutta Italia dagli uomini delle Fiamme Gialle parlano, del resto, da sole. Su 800 impianti controllati, nell’ambito del piano estivo di tutela dei consumatori, 230 sono risultati irregolari. Quasi uno su tre. Un bollettino di guerra che annovera 33 persone denunciate, 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780mila litri di prodotti petroliferi sequestrati. E dalla lunga lista delle violazioni non manca neppure un centinaio di infrazioni alla disciplina dei prezzi di vendita applicati agli automobilisti.

Gli impianti controllati sono stati selezionati dalla Guardia di Finanza sulla base di una mirata analisi di rischio che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai militari sia delle segnalazioni arrivate direttamente dai cittadini. L’attività di controllo, ancora in corso, rientra in un piano più ampio messo a punto dal Comando generale in vista dell’estate a tutela non solo dei consumatori ma anche dei gestori in regola. I primi vittime predestinate dei raggiri, i secondi di una vera e propria concorrenza sleale. Un’operazione tesa a verificare, in particolare, se il carburante erogato coincidesse con quello effettivamente contabilizzato e regolarmente pagato dagli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto (ad esempio l’acqua), se fosse stata rispettata la normativa che obbliga gli esercenti ad esporre i prezzi dei prodotti petroliferi, al fine di offrire ai consumatori una corretta informazione e la possibilità di scegliere dove fare rifornimento.

Tra i casi di frode scoperti e segnalati dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria, molti dei quali rilevati in Campania, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di schede elettroniche modificate inserite nelle colonnine dove sono indicati i litri di benzina erogati, oltre all’alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei piombi, vale a dire i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi. Espedienti che sarebbero sfuggiti anche all’occhio dei consumatori più attenti. Nella zona di Latina, in particolare, i finanzieri hanno scoperto una serie di gestori che praticava pubblicità ingannevole sui prezzi del carburante.

Scene già viste nel remake estivo di quasi due anni fa, quando nell’agosto 2013, analoghe operazioni della Guardia di Finanza portarono a risultati più o meno simili a quelli odierni: 11 gestori denunciati per frode, 68 sanzionati in via amministrativa e 59 tra colonnine e pistole erogatrici sequestrate. Simile anche la tipologia delle violazioni, dal gasolio annacquato all’erogazione effettiva di carburante inferiore dell’8-10 per cento rispetto a quanto indicato sul display delle colonnine. Con un’unica sostanziale differenza: nel 2013 le irregolarità riscontrate furono 174 su 1.216. Circa il 14 per cento del totale. A distanza di un anno la percentuale è raddoppiata. (Antonio Pitoni - Fonte: LA STAMPA)

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