Alimenti e rischio cancro: dopo la carne sotto esame il caffè..


Dopo la carne rossa, a maggio sarà la volta del caffè. C'è anche la nera bevanda calda tra le sostanze “sotto investigazione” da parte dello Iarc, l'agenzia dell'Oms per la ricerca sul cancro che nei giorni scorsi ha inserito le carni lavorate tra le sostanze «sicuramente cancerogene» e le carni rosse nel gruppo delle sostanze probabilmente cancerogene. Secondo il sito dell'agenzia le prossime monografie in programma riguarderanno una serie di sostanze chimiche usate nell'industria e poi, a fine maggio 2016, «il caffè e altre bevande calde».

Il primo meeting dello Iarc, previsto nella settimana tra il 2 e il 9 febbraio 2016, riguarderà un elenco preliminare di sette molecole tra cui una della classe dei bisfenoli, già conosciuti perché interferiscono con alcuni ormoni umani, la dimetilformammide, uno dei principali solventi usati nelle reazioni chimiche e l'idrazina, che fra i vari utilizzi ha anche quello di propellente per alcuni tipi di razzi.

Tra il 24 e il 31 maggio 2016 verrà affrontato invece dagli esperti dello Iarc il tema “Caffè, Mate e altre bevande molto calde”. Per questa monografia la fase di raccolta dati, in cui chiunque può segnalare studi scientifici riguardanti la cancerogenicità, si chiuderà il prossimo 22 aprile, mentre la ricerca degli esperti che faranno la valutazione si è chiusa lo scorso 25 settembre.

«Sarà il tipo di tostatura del caffè e l'effetto delle temperature elevate sulla bevanda ad essere vagliate dall'Agenzia per la ricerca sul Cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità - ipotizza Antonio Moschetta, docente dell’Università di Bari e ricercatore della Associazione italiana per la ricerca sul cancro -. E non quindi le caratteristiche della pianta del caffè la sua composizione». «Il caffè è una bevanda meravigliosa che ha un ruolo positivo sul nostro metabolismo», spiega Moschetta. «Per questo credo che le valutazioni dell'Oms riguarderanno l'eventuale produzione di composti cancerogeni provenienti da tipo di tostatura o da temperature elevate. Ci sono studi in corso sull'argomento e saranno probabilmente questi dati a essere vagliati». (Fonte: il sole 24 ORE)

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