Attenti alle punture di zanzare, aiutano a diffondere il virus Zika..


Secondo una nuova ricerca, la risposta immunitaria scatenata dalle punture di insetto, che porta i globuli bianchi ad accorrere in gran numero, avrebbe invece l’effetto di favorire la riproduzione e diffusione di virus come quello di Zika.

Sono centinaia di milioni le persone che ogni anno vengono infettate tramite la puntura di un insetto, e negli ultimi anni c’è stati un aumento dell’incidenza e dell’estensione geografica della diffusione dei virus che vengono trasmessi in questo modo, che si sono spostati anche in zone più temperate. Ma cosa succede al nostro corpo quando siamo punti da una zanzara? In generale, quando siamo morsi da un insetto, questo inietta la sua saliva nella nostra pelle: è proprio la saliva a scatenare una risposta immunitaria, che fa si che alcune cellule del sangue accorrano sul luogo per combattere l’infezione. Eppure, secondo un nuovo studio pubblicato su Immunity, sarebbe proprio la reazione scatenata nel nostro corpo dalla puntura a favorire la riproduzione e la diffusione di virus, come Zika, immessi nel nostro organismo dalla saliva dell’insetto.

Nella ricerca, gli scienziati hanno usato dei topi per studiare i morsi della zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti), riconoscibile dalle macchie bianche sulle zampe e responsabile per la diffusione di malattie quali Zika, la febbre dengue e la chikungunya, una malattia febbrile acuta virale. I ricercatori hanno iniettato alcuni topi con dei virus nelle vicinanze della puntura di una zanzara, mentre un altro gruppo di topi è stato infettato senza essere stato morso. Dai risultati ottenuti, è emerso che, invece di aiutare a combattere l’infezione, alcune delle cellule del sistema immunitario vengono a loro volta infettate e iniziano erroneamente a replicare i virus. In assenza delle punture di zanzara e dell’infiammazione che causano, invece, i virus avevano problemi a moltiplicarsi: era proprio la maggiore presenza di globuli bianchi accorsi sul luogo della puntura ad aggravare l’infezione.

“Crediamo che sia il morso stesso che influenza il risultato dell’infezione,” ha spiegato Clive McKimmie, autore principale dello studio: “Questa è stata una sorpresa che non ci aspettavamo. Questi virus solitamente non infettano le cellule del sistema immunitario, e tuttavia quando queste cellule non erano presenti, la presenza del morso non alimentava più l’infezione”.

Nonostante la ricerca sia ancora nelle prime fasi e siano necessari ulteriori studi per determinare il meccanismo per cui i globuli bianchi vengono infettati, McKimmie ha aggiunto che i risultati mostrano un possibile nuovo approccio per combattere questi virus, ad esempio applicando una crema direttamente sulla puntura per sopprimere l’infiammazione prima della diffusione.

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