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Come riconoscere una vera amica.. (Da leggere)


Un’amica vera c’è sempre: arriva (magicamente) quando deve, scompare, per poi tornare al momento giusto. Ed è come se il tempo non fosse passato.

Chi trova un amico trova un tesoro, si diceva una volta. E il mondo è pieno di tesori (diciamo noi pensando positivamente). C’è la migliore amica di sempre, quella dell’infanzia o dell’adolescenza, quella delle “prime volte” e con la quale si ha da sempre (e per sempre) un’intesa superiore. Ci sono le amicizie che nascono in età più adulta - all'università, sul posto di lavoro o per uno stesso interesse -, con cui si condividono gusti, passioni, sogni e ideali di vita. Ci sono le amiche delle amiche, quelle perfette per fare gruppo, che per una sorta di tacita regola implicita, diventano (quasi) automaticamente delle persone care. E, poi, a un certo punto della vita, per coincidenze particolari o accidentali, arrivano le amiche di sangue, quelle che entrano in scena all'improvviso e dal nulla si trasformano in sorelle.

Complicità, risate, divertimento, ma più di tutto ascolto, comprensione, accoglienza. E, ancora, assenza d’invidia, di gelosia e di competizione, libertà di scegliere e di sbagliare, di allontanarsi per poi tornare. Le vere amiche non devono per forza essere d’accordo su tutto, avere le stesse idee politiche o religiose. Se c’è rispetto reciproco, infatti, le opinioni e i modi differenti di essere non sono un ostacolo. Questo, almeno, in teoria. Nella pratica capita che non sempre le persone riescano ad agire e a comportarsi da vere amiche, quando serve davvero. Una amica vera, quindi, si riconosce prima di tutto per quello che fa (nella realtà) e non per quello che dice di voler fare.

Una vera amica è una mano tesa che arriva da sola o subito dopo una specifica richiesta senza attesa né ripensamenti. Una vera amica, si sa, si vede nel momento del bisogno.

Una vera amica è colei che chiama e, chissà perché, non disturba mai ogni volta che lo fa. Un’amica sente la nostra mancanza se non ci vede. Un’amica vera ha la capacità unica di apparire (magicamente) nell'istante più opportuno e di sparire (senza lasciar tracce di sé) quando serve… Per poi tornare, con una gran smania di sapere, chiedere e starci ad ascoltare, nel momento giusto. Non si nega mai, non trova scuse né alibi, è schietta e sincera. Inoltre, si ricorda di tutto quello che ci è successo, anche dei dettagli, perché ci ascolta davvero.

L'amicizia vera resiste al tempo e agli urti della vita, riesce a plasmarsi, ad adattarsi agli eventi, a cambiare con essi per diventare più profonda e matura. Questo spiega come ci siano amiche così speciali che anche se si rivedono a distanza di anni scoprono che nulla è cambiato e tutto è rimasto (meraviglioso) come l'ultima volta che si sono incontrate. (Fonte: DONNA MODERNA)

La vera amicizia..


"Il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, signore. Le chiedo il permesso per andare a cercarlo"

disse un soldato al suo tenente.

"Permesso negato"

replicò il tenente

"Non voglio che lei rischi la sua vita per un uomo che probabilmente è gia morto".

Il soldato senza prestare attenzione al divieto se ne andò e un'ora dopo ritornò, ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell'amico. L'ufficiale era furioso:

"Le avevo detto che ormai era morto! Mi dica se valeva la pena andare fin laggiù per recuperare un cadavere?!".

Il soldato moribondo rispose:

"Certo signore! Quando l'ho trovato era ancora vivo e ha potuto dirmi: ero sicuro che saresti venuto!"

Un amico è colui che arriva sempre, anche quando tutti ti hanno già abbandonato! (Web)

La vera amicizia.. (Clicca l'immagine per leggere)


"Signore, il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, chiedo il permesso per andare a cercarlo" - "Non concesso" - replicò l'ufficiale.- "Probabilmente è morto". - Il soldato disubbidì agli ordini del superiore e andò lo stesso a cercarlo..Rientrò un'ora dopo ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell'amico. - "Ora vi ho persi ambedue!" - gridò l'ufficiale con rabbia. - "Dimmi soldato.. valeva la pena di rischiare per un cadavere?" - Il soldato morente rispose - "Oh si, signore, quando l'ho raggiunto, era ancora vivo e mi ha detto: «Ero sicuro che saresti tornato!»"

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