Avete mai visto sorridere un bimbo? Vi è racchiuso l'universo..(Video)


Hai mai visto sorridere un bambino? Vi è racchiuso l'universo intero, è come il sole che sorge al mattino donando alla vita il momento più sincero. E' uno sguardo pieno di poesia, che dona un'emozione infinita, è un'espressione che ti trasporta via e ti segna per il resto della vita. Hai mai fatto sorridere un bambino? Non c'è sentimento che ti possa ripagare e quando ci riesci pregherai il destino che nel corso della vita tu lo possa raccontare!

Guarda il bambino che è in te.. (Video)


Festa della Donna: le origini e la vera storia dell'8 marzo..

L'8 marzo è probabilmente una delle feste più conosciute e una delle date più ricordate dalla gente. Un po' per l'aspetto goliardico, in quanto numerose esponenti del "gentil sesso" si riuniscono ed organizzano una serata diversa dalle altre, tra amiche, evitando la presenza dei maschietti. Si ha così l'impressione, per le strade, nei locali, ai ristoranti, che vi sia un'invasione pacifica di donne. Un po', però, anche per una motivazione ben più importante e, nonostante sia l'anno 2014, ancora di attualità. Ossia il non pieno rispetto dei diritti e delle parità di genere, con conseguenze sociali, lavorative e, purtroppo, di cronaca. Infatti, la Giornata Internazionale della Donna, dovrebbe trascorrere più nella riflessione e nel dialogo costruttivo, con iniziative mirate alla sensibilizzazione pubblica, piuttosto che con una birra al pub o uno spettacolo notturno per adulti. Dovrebbe mantenere vive la memoria storica sulle battaglie vinte a livello sociale, politico ed economico dalle donne, da un parte, e la lotta contro la discriminazione, l'abuso, dall'altra. Ma oggi come oggi, questa data, ha perso molto del suo vero significato, trasformandosi in una ricorrenza dai caratteri prettamente commerciali. Storia Migliaia di operaie newyorkesi, il 22 novembre 1908, misero in atto una grande protesta per rivendicare i propri diritti, che durò circa tre mesi. In seguito, il 27 febbraio, fu celebrato il "Woman's day". La protesta indusse le delegate socialiste americane a proporre, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste (Copenaghen, 26-27 agosto 1910), di fissare una data comune che ricordasse a tutto il mondo l'importanza nella tutela dei diritti delle donne. Da allora, negli USA, la giornata delle donne venne celebrata l'ultima domenica del mese di febbraio. In Europa, invece, si "festeggiò" il 19 marzo 1911, sembra per ricordare il 19 marzo del 1848, quando il sovrano della Prussia promise, per timore delle conseguenze di una rivolta popolare, di concedere il diritto di voto alle donne. Tuttavia non vi fu molto seguito a tale proclamazione, poiché negli anni a venire, ogni Paese festeggiò a modo proprio: Russia (3 marzo), Germania (8 marzo), Francia (9 marzo). Solo dopo la Prima Guerra mondiale si venne ad un accordo. L'8 marzo 1917, a San Pietroburgo, un "esercito popolare" guidato da donne portò in piazza un'imponente manifestazione per far terminare la guerra. La famosa "Rivoluzione russa di febbraio" (in quanto l'8 marzo corrispondeva al 23 febbraio del calendario giuliano), quindi, determinò la scelta definitiva per la Giornata internazionale dell'operaia, l'8 marzo. In Italia la celebrazione arrivò qualche anno dopo, nel 1922, per volontà del Partito comunista d'Italia. Leggende metropolitane A partite dagli anni '50 saltarono fuori dal nulla alcune ricostruzioni storiche che oggi potremmo definire "bufale". La Festa della Donna veniva associata ad un terribile incendio in una fabbrica americana, dove persero la vita centinaia di donne (viene solitamente presentato come rogo alla Cotton di New York, risalente all'8 marzo 1908). L'unico incidente simile e certificato, dove morirono uomini e giovani donne (tra le quali molte italiane), fu quello del 25 marzo 1911. Già 40/50 anni fa numerose femministe cercarono di spiegare la falsità della notizia secondo cui la nascita della Festa della Donna fosse collegata all'incendio Cotton, ma fu -e ancora oggi è- inutile. I mass media continuano a diffondere questa storiella probabilmente perché "vende" di più rispetto alla reale vicenda. (Fonte: Wikipedia)

Ecco le notizie che vorremmo sempre leggere: Ragusa - Agenti della Polizia di Stato salvano neonato

Agenti della Polizia di Stato della Questura di Ragusa, hanno salvato un neonato di appena 10 giorni che non respirava più a causa di un rigurgito. Ragusa: una giovane mamma contatta il 113 disperata in quanto il figlio non riusciva a respirare. L’Operatore della Centrale con prontezza, rimanendo in contatto telefonico con la donna e rassicurandola, avvisava il 118 e l’equipaggio di una Volante per inviarla all’indirizzo indicato. In pochissimo tempo il personale della Polizia di Stato era già davanti al complesso residenziale di villette a schiera di nuova fattura. I due agenti in contatto radio con la Sala Operativa non riuscivano a farsi aprire poiché la madre si era nel contempo accasciata colta da malore per quanto stava accadendo. Senza perdere altro tempo i due operatori scavalcavano il cancello di recinzione ed entravano all’interno del complesso e dopo brevissime ricerche individuavano la villetta ed una volta all’interno trovavano il piccolo nel divano cianotico, segno che non stava respirando. Il tempo in questi casi è fondamentale, gli Agenti riuscivano a rimuovere i muchi dalle prime vie aeree ed il rigurgito di latte appena bevuto, in quell’istante il piccolo ha iniziato a piangere segno che stava respirando autonomamente. Durante queste concitate fasi altro personale della Polizia di Stato faceva convergere sul posto l’ambulanza medicalizzata del 118 indicandole il luogo, poiché la zona non era facilmente individuabile; per non perdere tempo uno degli agenti con il bimbo in braccio correva verso il mezzo di soccorso ed una volta a bordo si provvedeva a prestare le prime cure, somministrando ossigeno e controllando i parametri vitali. Il rientro al Pronto Soccorso è stato effettuato in codice rosso, con le Volanti che agevolavano il transito dell’ambulanza così da permettere un arrivo più celere, stante quanto accaduto; l’urgenza era legata al dato sconosciuto del periodo di tempo in cui il bimbo non aveva respirato. Anche in questo caso la sinergia tra 118 e 113 che quasi quotidianamente operano insieme è stata fondamentale per la riuscita del soccorso. Tutti sono rimasti con il fiato sospeso fino a quando i medici non si sono pronunciati asserendo che il bimbo era fuori pericolo. Le lacrime di gioia dei genitori e dei soccorritori che si stringevano in un abbraccio davanti l’ospedale è stato il lieto fine di questa emergenza risolta nel migliore dei modi. Questo soccorso è dovuto alla formazione degli operatori della Polizia di Stato della Squadra Volanti che hanno frequentato il corso “Heartsaver CPR AED” per la rianimazione cardio-polmonare, anche di tipo pediatrico, grazie al progetto “Riprendiamoci il Cuore”. (fonte: Polizia di Stato)

Gigi Proietti - Nun me rompe er... (video)

La frutta: un elisir di lunga vita..Mangiare tanta frutta allunga la vita. A confermarlo...


Mangiare tanta frutta allunga la vita. A confermarlo è uno studio del Karolinska Institutt di Stoccolma , diretto dal dottor Andrea Bellavia e pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition. La ricerca ha coinvolto più di 70mila volontari tra uomini e donne, di età compresa tra i 45 e gli 83 anni, analizzandone dieta e salute per 13 anni.Dallo studio è quindi emerso che i consumatori i frutta e verdura avessero una tendenza a vivere più a lungo, in media tre anni in più, mentre sarebbero risultati più soggetti a morte improvvisa coloro che consumavano meno di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. In particolare, rispetto a chi si garantisce 5 porzioni di frutta e verdura al giorno chi non ne mangia mai è risultato avere un'aspettativa di vita ridotta di 3 anni e un tasso di mortalità superiore del 53%.Considerando separatamente frutta e verdura è stato possibile stabilire che chi non mangia mai frutta vive 19 mesi in meno rispetto a chi mangia un frutto al giorno e che chi mangia 3 porzioni di verdura al giorno vive 32 mesi più a lungo rispetto a chi non ne mangia mai. Secondo il dottor Bellavia, ciò potrebbe essere ricondotto agli antiossidanti che contenuti nella frutta sarebbero in grado di aiutare il corpo nei momenti di stanchezza e difficoltà.

Un centesimo che vale oltre 2.500 Euro, eccolo il “Gronchi rosa” della moneta

Ecco la monetina da un centesimo che la Bolaffi definisce «il Gronchi rosa dell’euro».zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz0000121
Il richiamo è al famoso francobollo stampato con un errore nel 1961, immediatamente ritirato e mandato al macero; i pochi rettangolini di carta superstiti sono tuttora molto ricercati dai collezionisti e oggi valgono circa mille euro (mentre il valore facciale era di 205 lire, cioè sui 40 centesimi di euro). Nel caso d’attualità che riguarda le monete, l’errore è un conio con valore facciale da 1 centesimo ma con il diametro e l’immagine al dritto della moneta da 2 centesimi, la Mole antonelliana di Torino, anziché l’immagine di Castel del Monte (in Puglia) che dovrebbe essere su tutte le monetine da 1 centesimo. Anche queste monetine sbagliate, come era successo col Gronchi rosa, sono state ritirate non appena ci si è accorti dell’errore; ma anche nel caso del «centesimo Mole» alcuni esemplari sono sfuggiti alla distruzione. Ne è nato un caso giudiziario lungo 11 anni che si è risolto solo ieri e che permetterà di mettere presto sul mercato del collezionismo il primo esemplare di «centesimo Mole». Nel 2002 la Bolaffi di Torino, che commercia francobolli ma anche monete e altri oggetti, aveva annunciato di essere venuta in possesso di sei esemplari dell’errore di conio, rinvenuti in alcuni mini-kit distribuiti dalle banche e dagli uffici postali nel periodo propedeutico all’introduzione dell’euro (che in quel periodo stava sostituendo la lira). La notizia aveva scatenato un caso mediatico e acceso l’interesse dei collezionisti. Ma subito dopo, queste sei monetine erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza per indagini. Il contenzioso con il Museo della Zecca dell’Istituto poligrafico della Zecca di Stato, che ne rivendicava la legittima proprietà, è durato appunto 11 anni, e solo ieri si è concluso con una sentenza del Tribunale di Roma (1278/13) che ha decretato che l’azienda Bolaffi detiene il legittimo possesso e la possibilità di commercializzare le monete. Per la Bolaffi è un bel colpo perché si trova a disporre di alcune fra le più rare monete in euro attualmente sul mercato; l’azienda annuncia la vendita all’asta di un primo esemplare il prossimo 23 maggio con una base di partenza di 2.500 euro. Ma pare che i sei centesimi nella mani della Bolaffi non siano gli unici in circolazione; gli esperti stimano che le monetine sfuggite alla distruzione nel 2002 siano almeno un centinaio, e ora la stessa Bolaffi valuta che «dopo questa sentenza è plausibile che altre ne vengano alla luce». Adesso vale la pena dare un’occhiatina a tutti i centesimi che abbiamo in tasca: se hanno la cifra 1 da una parte e la Mole antonelliana dall’altra è un bel colpo. È molto improbabile che le ritroviamo davvero nel borsellino o nel portafoglio, ma queste benedette monetine sbagliate saranno pure da qualche parte.

Io vado a letto..(Dedicato alle donne)


Marito e moglie stanno guardando la tv quando lei dice 'Sono stanca, è tardi, penso che andrò a letto' Va in cucina a preparare i panini per l'indomani. Sistema le tazza per la colazione, estrae la carne dal freezer per la cena del giorno dopo, controlla la scatola dei cereali, riempie la zuccheriera, mette cucchiai e piattini sulla tavola per la mattina successiva. Poi mette i vestiti bagnati nell'asciugatore, i panni nella lavatrice, stira una maglia e sistema un bottone, prende i giochi lasciati sul tavolo, mette in carica il telefono, ripone l'elenco telefonico e da l'acqua alle piantine. Sbadiglia, si stira e mentre va verso la camera da letto, si ferma allo scrittoio per una nota alla maestra, conta i soldi per la gita, tira fuori un libro da sotto la sedia e aggiunge tre cose alle lista delle cose urgenti da fare. Firma un biglietto d'auguri per un'amica ci scrive l'indirizzo e scrive una nota per il salumiere e mette tutto vicino alla propria roba. Va in bagno, lava la faccia, i denti, mette la crema antirughe, lava le mani, controlla le unghie e mette a posto l'asciugamano. 'Pensavo stessi andando a letto' commenta il marito. 'Ci sto andando', dice lei. Mette un pò d'acqua nella ciotola del cane mette fuori il gatto, chiude a chiave le porte e accende la luce fuori. Dà un'occhiata ai bimbi, raccoglie una maglia, butta i calzini nella cesta e parla con uno di loro che sta ancora facendo i compiti. Finalmente nella sua stanza.. tira fuori i vestiti e scarpe per l'indomani, mette la vestaglia, programma la sveglia e finalmente è seduta sul letto. In quel momento, il marito spegne la tv e annuncia: 'Vado a letto'. Va in bagno, fa la pipì, si gratta il sedere mentre da un'occhiata allo specchio e pensa: ' che "palle" domani devo farmi la barba'.. e senza altri pensieri va a dormire. Niente di strano non vi pare? Ora chiedetevi perché le donne vivono più a lungo.. Perché sono fatte per i percorsi lunghi (e non possono morire perchè prima hanno molte cose da fare). dedica questo link alle donne fenomenali che conosci e magari anche a qualche uomo che non fa mai male. E poi? puoi andare a letto!

Guardate cosa fa Jumpy, è veramente intelligente.(video)


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...