ATTENZIONE - dal 1 luglio cambia il Ticket sanità: chi non si mette in regola rischia di pagare di più..(leggi tutto)


Dal 1 Luglio 2014 cambierà il sistema per il pagamento del ticket.
Quello attuale, che prevede un’autocertificazione dell’assistito al momento della prenotazione della visita, proseguirà fino al 30 giugno. Dopo tale data la fascia di reddito di appartenenza comparirà in automatico sulla ricetta grazie ad un sistema di comunicazione online con il Ministero delle finanze, in base alla dichiarazione dei redditi. Finora, è sempre stato il medico che effettua la prescrizione, oppure l'autocertificazione dell'assistito al momento della prenotazione, a stabilire l'attribuzione della fascia di reddito. Dall'inizio di luglio, invece, la fascia di reddito uscirà automaticamente sulla ricetta, in base alla dichiarazione dei redditi in possesso del Ministero delle Finanze. In caso di errore, dunque, il medico o il farmacista non potranno più intervenire per effettuare eventuali modifiche.

Qual è il RISCHIO: che dal sistema possano restare escluse molte persone e quindi che la loro fascia di appartenenza non compaia all’ ASL, la quale assegnerà di default la fascia di reddito PIU’ ALTA.

Quindi, quei cittadini che non avranno dati aggiornati o che non appariranno a sistema (per esempio i lavoratori dipendenti con CUD, o chiunque altro che non abbia l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi), pagheranno l’intero importo del ticket se non provvederanno entro fine giugno a rivolgersi alla Asl di appartenenza.

E’ consigliabile chiamare al più presto richiedendo informazioni sulla propria presenza nell’anagrafe del Sistema TS (Sistema Tessera Sanitaria); nel caso di assenza o di errata attribuzione della fascia di reddito è importante autocertificarsi tempestivamente.

come verificare la fascia economica

La cosa buffa è che se si vuol procedere online per “consultare e stampare il certificato che attesta la fascia di reddito ” finiamo in una “pagina non disponibile”.

Attenzione, inoltre: dobbiamo avere la “Carta Sanitaria Elettronica attivata e provvista di PIN”.
Per fare questo, ci dice il sito della Regione Toscana, “è necessario attivarla recandosi personalmente presso uno degli sportelli allestiti dalle aziende sanitarie toscane, oppure nelle farmacie aderenti con la carta e un documento di identità valido. Nel momento in cui la tessera viene attivata è rilasciato all’utente il codice PIN.”

Ce la faremo di qui al 30 giugno a pagare l’assistenza sanitaria per un importo adeguato al nostro reddito, o finiremo per pagare l’intero importo del ticket perché bloccati da procedure enigmatiche e dagli inconvenienti?

Non hanno bisogno di presentare l’autocertificazione coloro esenti totali per reddito, né chi fa parte di un nucleo familiare con reddito complessivo superiore a 100mila euro poiché tenuto al pagamento del ticket nella quota massima.

Ricordiamo che sono esenti per reddito i seguenti soggetti:

1- E01 Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a euro 36.151,98;

2- E02 Disoccupati – e loro familiari a carico – con reddito familiare inferiore a euro 8.263,31, incrementato a euro 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico;

3- E03 Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico;

4- E04 Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni – e loro familiari a carico – con reddito familiare inferiore a euro 8.263,31, incrementato a euro 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico.

Incredibile ma vero: il cane che va in bicicletta, che bravo! (Video)

Mondiali 2014: Italia batte Inghilterra 2-1 ecco le pagelle degli azzurri..(Clicca l'immagine)

Sirigu, 7: deve sostituire Buffon e lo fa con personalità. Decisivo in almeno quattro circostanze, non fa rimpiangere il Gigi nazionale, che potrà pensare a guarire senza affrettare i tempi.

Chiellini, 5.5: inadeguato come terzino sinistro. Troppa la differenza di passo con le frecce inglesi, il ‘Chiello’ non può tenerli. Gioca fuori ruolo, non per colpa sua. Non è un caso se non riesca quasi mai ad appoggiare la manovra in avanti. Nella ripresa migliora e se la cava di mestiere.

Barzagli, 6.5: un pilastro di cui l’Italia non può fare a meno. Mette sovente una pezza alle amnesie di Paletta, è sempre al posto giusto nel momento giusto. Carisma ed esperienza imprescindibili per il fortino azzurro.

Paletta, 4.5: debutto mondiale da incubo. In avvio sbaglia alcuni disimpegni comodi, prova ad anticipare gli avversari senza mai riuscirci. E’ fuori posizione sul pareggio di Sturridge, nella ripresa esce a vuoto anche su Rooney. Non garantisce certezze, ma dà anzi l’impressione di poter commettere un errore da un momento all’altro. Occasione persa per l’italo-argentino, difficilmente ne avrà un’altra.

Darmian, 7: la nota più lieta della serata. Un terzino di questo stampo lo cercavamo da tempo. Spinge con personalità e, soprattutto, qualità. Nel primo tempo è una spina nel fianco per gli avversari e quasi tutte le azioni azzurre partono dai suoi inserimenti. Propositivo anche nel secondo tempo, quando si fa notare anche per alcune pregevoli chiusure. Completo.

De Rossi, 6.5: fondamentale per l’equilibrio della squadra. Con Pirlo e Verratti in campo, si dedica quasi esclusivamente a compiti di interdizione e lo fa al meglio. Nella ripresa comprende le difficoltà di Paletta e Chiellini e si prodiga come difensore aggiunto, sbrogliando un paio di situazioni intricate.

Pirlo, 6.5: il modulo voluto da Prandelli prevede molta, troppa densità a metà campo. Così gli spazi per illuminare la manovra si riducono. Eppure, quando si accende Pirlo fa male. Da un suo velo nasce il gol di Marchisio. Con l’uscita di Verratti sembra più a suo agio, ma da lui ci si aspetta ancora di più. Sfortunatissimo nel recupero con una punizione da maestro che colpisce la traversa.

Verratti, 5.5: fa il compitino, negli spazi stretti si districa con sapienza, ma non ha mai il guizzo o colpo di genio che possa creare la superiorità numerica. Rimandato. dal 57′ Thiago Motta, 6: solita esperienza, garantisce ordine e solidità.

Candreva, 7: il migliore in campo. E’ il più intraprendente nei primi 45 minuti, nel secondo tempo si scatena con le consuete accelerazioni sulla fascia destra. Da una di queste nasce l’assist per il vantaggio di Balotelli, un cross perfetto di sinistro. Ci prova spesso dalla distanza. Inamovibile. Dal 79′, Parolo: si cala bene nella partita, porta freschezza e corsa. Tornerà utile di sicuro nelle prossime partie.

Marchisio, 6.5: fantastico il destro dai 25 metri con cui porta in vantaggio l’Italia. Fin lì, però, era stato completamente fuori dal gioco, in un ruolo, quello del trequartista-incursore, che non può appartenergli. Lavoro oscuro per il ‘Principino’ nella ripresa, che si sacrifica nei ripiegamenti e contribuisce a contenere l’assalto finale dei britannici.

Balotelli, 6.5: primo tempo anonimo, si accende solo nel finale con una magia salvata sulla linea da Jagielka. In avvio di seconda frazione non fallisce il cross servito da Candreva. Cresce alla distanza e riesce a far salire la squadra. Si vede poco, ma segna. E’ questo il cinismo che l’Italia chiede al suo centravanti. Anche se l’impressione è che a ‘Super Mario’ serva una spalla. Dal 73′, Immobile, sv: entra quando la squadra è concentrata in copertura e non riesce ad incidere.

Prandelli (all.), 6: l’inizio è contratto, con un possesso palla sterile e poco movimento. Il doppio play non convince fino in fondo, pare togliere spazio e creatività sia a Pirlo sia a Verratti. Insomma, un modulo da riproporre forse con qualche interprete differente. Non convince la scelta di Paletta, così come l’adattamento di Chiellini a sinistra.

ATTENZIONE: informativa sui link "truffa" su facebook. (leggi tutto)


I gruppi e le pagine su Facebook hanno acquisito un vero e proprio valore commerciale che aumenta grazie alle condivisioni: perciò molte pagine diffondono immagini e post falsi per suscitare l’attenzione (e la condivisione) degli utenti.


Facebook è pieno di bufale, notizie un tempo diffuse con semplici post, ora invece con immagini da condividere. Le fotografie contengono testi che appellano alla sensibilità degli utenti, all’amore, alla solidarietà o che lanciano allarmi, richieste di aiuto, di soldi. In molti casi le foto dei bambini sono state caricate su Facebook senza permesso o consenso dei genitori.
Insomma, ogni sistema è buono per suscitare la distratta e superficiale attenzione dell’utente e chiedergli una semplice, innocua e soprattutto gratuita mossa: “condividi questo post”.

Così girano appelli con foto di bambini e neonati bisognosi di cure, di animali maltrattati, di false e improbabili truffe. Basta prestare un po’ di attenzione, però, per rendersi conto che si tratta di informazioni false.
Altre volte circolano semplici e inoffensivi inviti: “Vuoi bene a Gesù? Condividi!”, “Vuoi bene alla mamma? Condividi!”.

Esempio di post falsi:



E l’utente condivide con effetto virale: lo fa senza pensare, perché “tanto male non fa”. In verità, fa male perché vengono diffusi falsi allarmismi, vengono sviliti gli appelli reali e, soprattutto, si fa il gioco dei pubblicitari, aumentando lo spam. Infatti, se cresce la popolarità del post o della foto (attraverso il numero di condivisioni), aumenta anche quella della pagina da cui proviene il contenuto (a volte si arriva a qualche milione di “like”). Con la conseguenza che il proprietario della pagina Facebook può offrire, ad altri siti, dietro pagamento, la possibilità di inserire sulla propria pagina l’altrui pubblicità (per esempio, diffondere un articolo del proprio portale, un video, un’offerta commerciale, ecc.).

Le bufale, dunque, aumentano la notorietà di una pagina Facebook, facendone alzare il valore commerciale. In tanti non sanno, infatti, che le pagine su Facebook hanno un vero e proprio prezzo di mercato e spesso sono oggetto di trattative, di vertenze legali o di attacchi tra concorrenti.

Facebook stesso ha messo una lista dei post “fake”. Quello per esempio dei bambini di Chernobyl o quello della bimba con un emangioma sul viso, affetta da cancro ecc...INSOMMA CONTROLLATE SEMPRE BENE QUELLO CHE CONDIVIDETE .
(fonte: LA LEGGE PER TUTTI)

"Certa gente si crede superiore ad altri solo per il.. di Beppe Tardito

"Certa gente si crede superiore ad altri solo per il fatto di emergere, ma non si rende conto che più che emergere galleggia."


Autore:(Beppe Tardito) (fonte: Pensieri Parole)

Disagio per il caldo? Ecco 10 semplici regole per combattere il caldo. (Clicca l'immagime per leggere)


Il decalogo per rimediare al disagio del caldo:

1- bere molti liquidi (2 litri di acqua al giorno);
2- stare in casa nelle ore calde (tra le ore 12.00 e le 17.00);
3- ventilare gli ambienti;
4- indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non sintetici;
5- seguire una dieta bilanciata, caratterizzata da molta frutta e verdura;
6- usare cappelli e occhiali da sole;
7- non fare attività fisica nelle ore calde;
8- non bere alcol e limitare i caffè;
9- non sostare al sole e bagnarsi spesso;
10- non modificare le cure che si stanno seguendo.

Lettera della moglie al marito.. E che risposta!


Caro marito,
ti scrivo questa lettera per dirti che ti lascio per qualcosa di meglio. Sono stata una brava moglie per te per sette anni e non devo dimostrartelo. Queste due ultime settimane sono state un inferno. Il tuo capo mi ha chiamato per dirmi che oggi ti sei licenziato e questa e’ stata solo la tua ultima cazzata. La settimana scorsa sei tornato a casa e non hai notato che ero stata a farmi i capelli e le unghie, che avevo cucinato il tuo piatto preferito ed indossavo una nuova marca di lingerie. Sei tornato a casa e hai mangiato in due minuti, e poi sei andato subito a dormire dopo aver guardato la partita. Non mi dici più che mi ami, non mi tocchi più. Che tu mi stia prendendo in giro o non mi ami più, qualsiasi cosa sia, io ti lascio. Buona fortuna!
Firmato: la tua ex moglie P.s.: se stai cercando di trovarmi, non farlo: tuo fratello e io stiamo andando a vivere a Rimini insieme

Il marito risponde:
Cara ex moglie, niente ha riempito la mia giornata come il ricevere la tua lettera. E’ vero che io e te siamo stati sposati per sette anni, sebbene l’ideale di brava moglie, a patto che esista, sia molto lontano da quello che tu sei stata. Guardo lo sport così, tanto per cercare di affogarci i tuoi continui rimproveri. Va così male che non può funzionare. Ho notato quando ti sei tagliata tutti i capelli la scorsa settimana, e la prima cosa che ho pensato e’ stata: “sembri un uomo!”. Mia madre mi ha insegnato a non dire nulla se non si può dire niente di carino. Hai cucinato il mio piatto preferito, ma forse ti sei confusa con mio fratello, perchè ho smesso di mangiare maiale sedici anni fa. Sono andato a dormire quando tu indossavi quella nuova lingerie perché l’etichetta del prezzo era ancora attaccata: ho pregato fosse solo una coincidenza il fatto di aver prestato a mio fratello 50 euro l’altro giorno e che la tua lingerie costasse 49,99 euro.
Nonostante tutto questo, ti amavo ancora e sentivo che potevamo uscirne. Così quando ho scoperto che avevo vinto alla lotteria 10 milioni di euro, mi sono licenziato e ho comprato due biglietti per la Giamaica. Ma quando sono tornato tu te ne eri andata. Penso che ogni cosa succeda per una precisa ragione. Spero tu abbia la vita piena che hai sempre voluto. Il mio avvocato ha detto, vista la lettera che hai scritto, che non avrai un centesimo da me. Abbi cura di te! Firmato: ricco come il demonio e libero P.s.: non so se te l’ho mai detto ma mio fratello, prima di chiamarsi Carlo.. Si chiamava Carla: spero che questo non sia un problema.

Beppe Grillo e la pubblicità occulta.. (Video)

«Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte "maalox" nel suo spot?»


Le pastiglie per i bruciori di stomaco inghiottite da Grillo nel tremendo day after delle Europee sono diventate un mega spot per la Sanofi Aventis, multinazionale farmaceutica francese. Il video dove Grillo inghiotte una pastiglia per digerire la mazzata elettorale, e chiama Casaleggio per fare altrettanto («Casaaa! C'è il maalox anche per te, vieni qua!») è stato visualizzato, commentato e twittato migliaia di volte, pubblicizzando il maalox come nessuno spot a pagamento avrebbe mai fatto. Una «pubblicità occulta», dunque, denunciano i ricercatori di furbate on line, stavolta avendo come bersaglio proprio Grillo, massimo esperto di trame occulte specie se manovrate da multinazionali del farmaco. La «prova» sarebbe nel link inserito da Beppe Grillo nel testo post voto. Cliccando sulla parola maalox, insomma, si viene rimandati alla pagina ufficiale del farmaco, come se il messaggio del leader M5S invitasse chi legge a conoscere meglio il prodotto della Sanofi e acquistarlo. Ha cominciato il giornale on line Diritto di critica, chiedendo persino un intervento dell'Agcom, quindi il Manifesto («se beppegrillo.it fosse stato un programma televisivo sarebbe stato sanzionato per pubblicità occulta»), e poi Twitter si è scatenato. «Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte maalox nel suo spot di ieri?» dice un tweet; «Pure la pubblicità al #maalox, una carezza sulla fronte a chi pensa che è involontaria» scrive un altro twittatore; «Un genio del maalox». Già la Rete si era insospettita per il brand sul cappello di Casaleggio, durante la lunga intervista a In mezz'ora su Raitre. Il marchio «Marlboro» ben visibile davanti a qualche centinaia di migliaia di persone. Ma la dietrologia era partita già prima, a proposito dei diversi piumini Woolrich che Grillo ha usato in tutte le piazze del suo tour elettorale, finiti poi nelle foto sui giornali e nei servizi tv, con il marchio visibile. Il sospetto, lanciato dal sito IlPortaborse, è che anche lì, sotto il piumino, ci fosse dell'altro. «Quei giubbini “fighetti” che piacciono tanto a Grillo, li commercializza in Italia una signora bolognese di nome Cristina Calori, che anche recentemente al Pitti Uomo di Firenze ha ospitato Grillo nel suo stand sottolineando di essere “una sua grande amica”. Probabilmente Grillo quei piumini di lusso li riceve in regalo o in comodato d'uso. E questi sono fatti suoi. Quello che interessa noi è perché non si pone il problema di spiegare ai suoi elettori i motivi di cotanta “pubblicità occulta”». Mentre un lettore del blog di Grillo ha inserito questo commento: «Buongiorno sig. Grillo, sono rimasta alquanto colpita dal fatto che sia stato l'ospite d'onore dell'inaugurazione del negozio Woolrich di Padova. L'ho saputo sfogliano in un bar il giornalino dei fighetti padovani, Gotha... Saluti, Elisabetta». Malignità, cattiverie, sospetti velenosi come quelli sui guadagni fatti con la pubblicità sul blog. Serve altro maalox per mandare giù tutta l'amarezza.
(Fonte: il Giornale.it)

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