Carosello - Calimero tu non sei nero..



Carosello - Come mai non siamo in otto?



Preghiera per il venerdì Santo.


Siamo qui, o signore Gesù. Siamo venuti come i colpevoli ritornano sul luogo del delitto, siamo venuti come colui che Ti ha seguito, ma Ti ha anche tradito, tante volte fedeli e tante volte infedeli, siamo venuti per riconoscere il misterioso rapporto fra i nostri peccati e la Tua Passione: l'opera nostra e l'opera Tua, siamo venuti per batterci il petto, per domandarti perdono, per implorare la Tua misericordia, siamo venuti perchè sappiamo che Tu puoi, che Tu vuoi perdonarci, perchè Tu hai espiato per noi. Tu sei la nostra redenzione e la nostra speranza. Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte, dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia. Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende. In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa ubbidire alla Legge dell'astinenza dalle carni. Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze, meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso. Così sia.

Lettera della moglie che lascia il marito... Ma che risposta! (Bellissima)


La moglie scrive:

- Caro marito, ti scrivo questa lettera per dirti che ti lascio per qualcosa di meglio. Sono stata una brava moglie per te per sette anni e non devo dimostrartelo. Queste due ultime settimane sono state un inferno. Il tuo capo mi ha chiamato per dirmi che oggi ti sei licenziato e questa e’ stata solo la tua ultima cavolata. La settimana scorsa sei tornato a casa e non hai notato che ero stata a farmi i capelli e le unghie, che avevo cucinato il tuo piatto preferito ed indossavo una nuova marca di lingerie. Sei tornato a casa e hai mangiato in due minuti, e poi sei andato subito a dormire dopo aver guardato la partita. Non mi dici più che mi ami, non mi tocchi più. Che tu mi stia prendendo in giro o non mi ami più, qualsiasi cosa sia, io ti lascio. Buona fortuna! Firmato:
la tua ex moglie -
P.s.: - se pensi di cercarmi non farlo: tuo fratello e io stiamo andando a vivere a Rimini insieme. -

Il marito risponde:
- Cara ex moglie, niente ha riempito la mia giornata come il ricevere la tua lettera. E’ vero che io e te siamo stati sposati per sette anni, sebbene l’ideale di brava moglie, a patto che esista, è molto lontano da quello che tu sei o credi di essere stata. Guardo lo sport così, tanto per cercare di affogarci i tuoi continui rimproveri. Va così male che non può funzionare. Ho notato quando ti sei tagliata tutti i capelli la scorsa settimana, e la prima cosa che ho pensato e’ stata: “sembri un uomo!”. Mia madre mi ha insegnato a non dire nulla se non si può dire niente di carino. Hai cucinato il mio piatto preferito, ma forse ti sei confusa con mio fratello, perchè ho smesso di mangiare maiale sedici anni fa. Sono andato a dormire quando tu indossavi quella nuova lingerie perché l’etichetta del prezzo era ancora attaccata: ho pregato fosse solo una coincidenza il fatto di aver prestato a mio fratello 80 euro l’altro giorno e che la tua lingerie costasse 79,99 euro. Nonostante tutto questo, ti amavo ancora e sentivo che potevamo uscirne. Così quando ho scoperto che avevo vinto alla lotteria 50 milioni di euro, mi sono licenziato e ho comprato due biglietti per la Giamaica. Ma quando sono tornato tu te ne eri andata. Penso che ogni cosa succeda per una precisa ragione. Spero tu abbia la vita piena che hai sempre voluto. Il mio avvocato ha detto: - "considerando la lettera che ha scritto la sua ex moglie non avrà un centesimo da lei." - Abbi cura di te! Firmato:
' ricco come il demonio e libero'

P.s.: non so se te l’ho mai detto ma mio fratello, prima di chiamarsi Carlo.. Si chiamava Carla: spero che questo non sia un problema per te.

Pesce d’aprile: gli scherzi che hanno fatto la storia..


Il primo aprile è la giornata del pesce d’aprile. Le teorie sulla sua origine sono diverse, ma risalgono tutte a più di duemila anni fa e le più accreditate fanno coincidere la festività con il capodanno, che prima dell’adozione del calendario gregoriano, nel 1582, veniva celebrato dal 25 marzo al 1 aprile. C’è anche chi pensa che possa essere legata alla data della morte di Gesù, che avvenne il 1 aprile del 33 (secondo il calendario Gregoriano ndr). I non credenti avrebbero quindi adottato questa data per prendere in giro i cristiani, teoria che spiegherebbe anche il “pesce”, simbolo dei primi seguaci di Cristo. Ma qual è stato il primo pesce d’aprile della storia?

IL PRIMO PESCE D’APRILE - Lo scherzo più antico di cui si ha notizia fatto in Italia è quello del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo Buoncompagno promise ai suoi concittadini che il 1 aprile avrebbe volato sulla città, con una macchina di sua invenzione. Il popolo, incuriosito dall’annuncio si recò in massa nel luogo e nell’ora stabilita dal burlone trovandolo effettivamente con un paio di enormi ali sulla schiena. “Sfortunatamente” un fastidioso vento contrario impedì la performance del maestro, ma diede vita al primo pesce d’aprile della penisola.

GATTI AL BANDO - Sempre a Firenze, nel 1967, un volantino dell’Urfa, l’ufficio recupero felini abbandonati, annunciava la messa al bando dei gatti. I felini da compagnia avrebbero dovuto abbandonare immediatamente la città. Qualcuno purtroppo ci credette e gettò gli animali nell’Arno.

LA BBC - La BBC è il canale televisivo che più di tutti si è cimentato negli scherzi del 1 aprile. Nel 2008 la rete pubblica inglese lanciò un servizio in cui veniva annunciata la scoperta di una nuova razza di pinguini volanti, a presentare il documentario c’era un membro del gruppo comico Monty Python. Ma già nel 1957 lo stesso canale fece un reportage sulla raccolta degli spaghetti che in Svizzera crescevano sugli alberi. Alcuni spettatori telefonarono per l’acquisto. Nel 1965 una nuova tecnologia consentiva la trasmissione di odori tramite onde dell’aria. Anche in questo caso diversi spettatori contattarono l’emittente per partecipare ai test.

NONCICLOPEDIA - La nota parodia di Wikipedia non poteva esimersi dal dire la sua. Nel 2007 finse che il sito fosse stato chiuso dalla Polizia Postale e due anni dopo rese la sua pagina identica a quella dell’enciclopedia originale, creando non poca confusione tra gli uteneti.

GOOGLE - Anche Google non perde occasione per una burla ai suoi utenti. Nel 2010 il sito più visitato del mondo lanciò una versione di Google Maps in cui le indicazioni stradali venivano fornite utilizzando un linguaggio slang e colloquiale. Tre anni dopo l’azienda presentò Google Nose, un sistema che permetteva di sentire gli odori in qualsiasi parte del mondo, annusando il display del proprio dispositivo. Non furono in pochi a cascarci, nemmeno quando il sito di Mountain View mise online le mappe del tesoro con le indicazioni per raggiungere l’oro dei pirati.

IL PONTE - «Rubato lo storico ponte di ferro che collega Marconi all’Ostiense». A denunciare il furto del famoso ponte romano fu Augusto Santori, consigliere dell’XI Municipio. La falsa notizia fece il giro del web con questo comunicato “ufficiale”: «Nella notte il Ponte di Ferro, lo storico ponte di archeologia industriale che collega Marconi ad Ostiense, a pochi passi dal Gazometro – annuncia in un comunicato il consigliere della Destra -, è stato smontato e il ferro di cui era costituito asportato. Si tratta di uno dei furti più incredibili che ha caratterizzato la nostra città in questi ultimi anni, un’operazione da far invidia anche a Lupin»

LA METROPOLITANA - Nel 2014 il Daily Mail pubblicò la notizia di una metropolitana in grado di scalare i grattacieli. Era chiaramente una bufala ma, vista l’efficienza dei trasporti inglesi, anche in questo caso i creduloni furono più di quanto si pensasse.

E tu cosa chiederesti a Dio..


Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla. Ma Dio gli diede un cactus e una larva. L’uomo era triste poiché non capiva cosa aveva sbagliato nella richiesta. Allora pensò: con tanta gente che aspetta….e decise di non domandare niente. Passato qualche tempo, l’uomo verificò la richiesta che era stata dimenticata. Con sua sorpresa, dallo spinoso e brutto cactus, era nato il più bel fiore. E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla. Dio agisce sempre giustamente. Il tuo cammino è migliore, anche se ai tuoi occhi appare tutto sbagliato. Se hai chiesto a Dio una cosa e ne hai ricevuto un’altra, abbi fiducia. Abbi la certezza che Egli dà sempre quello di cui hai bisogno, al momento giusto. Non sempre quello che desideri è quello che necessiti. Siccome Egli non sbaglia mai la consegna delle tue richieste, vai avanti senza mormorare o dubitare.
La spina di oggi sarà il fiore di domani! Personalmente, considerato che ultimamente al tg non ci sono altro che notizie angoscianti derivanti da quella che sembra essere una nuova ondata di follia collettiva, a Dio chiederei soltanto di rivisitare il cuore degli uomini per far sì che tutte queste brutture che vediamo tutti i giorni non si vedano più. (Dal web)

Il commerciante milanese.. (Barzelletta)



Un commerciante milanese che non ama molto gli extracomunitari.. Un giorno entra nel suo negozio un cinese e chiede:
- Io volele Whiskas pel mio gatto.
- E dov'è il tuo gatto?
- Gatto a casa, non lo polto in gilo.
Il commerciante, maliziosamente:
- Se vuoi Whiskas, devi portare il tuo gatto con te. Niente gatto, niente Whiskas.
Cinese incazzato, torna a casa, prende il gatto e torna in negozio dove finalmente riesce a comprare Whiskas. Due giorni dopo, lo stesso cinese nello stesso negozio chiede:
- Volele Pediglee Pal pel mio cane.
- E dov'è il tuo cane?
Cinese aveva già imparato, arrabbiatissimo va a casa, prende il cane, torna ed ottiene una confezione di Pedigree Pal.
Il giorno dopo, il cinese entra in negozio con un sacchetto di carta e chiede al negoziante di mettere la mano dentro. Quello si rifiuta, però dopo un po' cede e mette la mano dentro il sacchetto. Il cinese:
- Signole toccale! E' molbido?
- Sì, è morbido.
- Allola io volele complale calta igienica.

La confessione.. (Barzelletta tra sacro e profano)


Una famosissima attrice di film per adulti va a confessarsi.
Inizia a raccontare i suoi peccati, legati prevalentemente al suo mondo del lavoro.

Il prete, dall'altra parte, ascolta e dopo un po' il suo respiro diventa affannoso. "Tu sei un prete" – dice a se stesso – "devi resistere alla tentazione".
L'attrice si accorge che il prete si è eccitato ed anche lei inizia a sentirsi così.
Allora Il suo racconto diventa più spinto, con più dettagli e inizia anche a sbottonarsi la camicetta.
Il prete intravede cosa succede ed inizia a sudare fortemente.
-"Sei un prete, devi resistere"- continuando ad incoraggiarsi.

Nel frattempo, la donna si è tolta il reggipetto e rimane a seno nudo. Eccitatissima, comincia ad innervosirsi perché il prete non passava all'azione, così esce dal confessionale.
L'uomo la segue.
Lei si siede sull'altare, alza una gamba ed inizia a togliersi la gonna.. tutto davanti al prete che sta perdendo il lume della ragione e alzando lo sguardo verso l'alto dove stava il crocifisso con Gesù e si rivolge a lui: - "Gesù, aiutami. Dimmi cosa devo fare." -
- "Schiodami! Schiodami!!" -

Omicidio Meredith: Amanda e Raffaele assolti. Cassazione: «Non furono...


loro a uccidere Mez»

ROMA - Assolti per non aver commesso il fatto. Non ci sarà un altro processo per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati dalla corte d'Appello di Firenze a 28 anni e sei mesi e 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. Da ieri sono innocenti. Ad avere ucciso Mez è stato solo Rudy Guede,, l'unico imputato che ha scelto il rito abbreviato e nel 2010 ha chiuso la partita con un verdetto soft: sedici anni di carcere. La Corte di Cassazione, con una sentenza senza precedenti, ieri, ha scritto la parola fine a un'inchiesta cominciata sette anni e mezzo fa. Una sola pena per Amanda, tre anni, già scontati, per calunnia. Era accusata di avere ingiustamente indicato in Patrick Lumumba il responsabile dell'omicidio.

LA SENTENZA
Era il verdetto meno atteso: annullamento senza rinvio. La decisione della quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Gennaro Marasca, disconosce, di fatto, un precedente pronunciamento della stessa Suprema Corte che, a marzo 2013, aveva ”bocciato” la sentenza di assoluzione e chiesto un nuovo processo. Il procuratore generale aveva definito la decisione dei giudici di Appello un «raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità». Il riferimento era al verdetto del dicembre 2011, quando la corte d'Assise d'Appello di Perugia aveva assolto Amanda e Raffaele «per non avere commesso il fatto», sostenendo che i «mattoni» su cui si era basata la precedente condanna (26 anni per Amanda, 25 per Sollecito) erano «venuti meno», con una «insussistenza materiale» degli indizi, dalle tracce di Dna all'arma del delitto. Adesso bisognerà attendere le motivazioni di questa decisione che ha richiesto ai giudici più di dieci ore di camera di consiglio. Un fatto è certo la Cassazione, alla fine, ha deciso di bocciare le conclusioni di quel processo che aveva richiesto.

LA VICENDA
Sono trascorsi sette anni e mezzo da quel giorno di novembre in cui Meredith venne trovata priva di vita, la gola tagliata, nell'appartamento di via della Pergola a Perugia. Un'inchiesta controversa e difficile che ha visto il pg dela Cassazione, mentre chiedeva la conferma delle pesanti condanne per Amanda e Raffaele, citare addirittura il caso del bandito Salvatore Giuliano e rifarsi alle parole del giornalista Tommaso Besozzi: «una cosa è certa, che è morta». E invece adesso per la morte di Meredith c'è un colpevole solo con la certezza assoluta di una sentenza passata ingiudicato. Resteranno i sospetti e i dubbi di chi l'inchiesta l'ha condotta e negli anni ha ritenuto Amanda e Raffaele colpevoli. Come i giudici dell'appello bis, certi che entrambi impugnassero un'arma quella notte di novembre.

LE REAZIONI
«È finita.. è finita», così Francesco Sollecito, il papà di Raffaele, ha accolto in lacrime la sentenza. «Stiamo piangendo di gioia» è riuscito solo ad aggiungere. E' al fianco di Raffaele che ieri, dopo avere ascoltato l'arringa del suo legale, aveva scelto di tornare in Puglia. Lei, Giulia Bongiorno, che adesso esulta, lo aveva definito come Forrest Gump, chiedendo l'assoluzione ai giudici. «È stata una battaglia durissima - commenta il legale - era pacifico che Sollecito fosse innocente e questa Cassazione ha avuto il coraggio di affermarlo. Ora Raffaele torna a riprendersi la sua vita». Il rammarico è invece della famiglia di Meredith: «Siamo allibiti», dice all'avvocato Francesco Maresca, poco dopo la sentenza, Stephanie, la sorella di Mez. La famiglia ha atteso a Londra il verdetto, «Ci sono state poche parole - racconta il legale - la mamma di Meredith mi ha chiesto se ci sarebbe stato un altro appello e io le ho dovuto rispondere di no. ”Siamo sorpese e scioccate” , ha detto soltanto questo. È una verità difficile da digerire per la famiglia - spiega ancora Maresca - per noi, che l'abbiamo difesa, e per i giudici, che hanno emesso i verdetti di condanna». (Fonte: Il Messaggero.it)

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