I lupini, l’anti-diabetico naturale: sono la “carne dei vegetariani”, ricchissimi di proteine...


Bastano pochi grammi al giorno di lupini per ridurre gli zuccheri presenti nel sangue.

È stato definito la ‘carne dei vegetariani’. E con una percentuale del 35-40% e’ il legume in assoluto piu’ ricco di proteine, superando soia, piselli, fagioli e ceci. Il lupino, da tempo oggetto di ricerca in campo nutraceutico, ha numerose proprieta’ terapeutiche. Ma di recente ha anche dimostrato di abbassare la glicemia. Gli studi, in particolare, sono stati condotti in Italia sotto la guida dei gruppi di ricerca dell’Universita’ degli Studi di Milano, coordinati dal professor Marcello Duranti.

“Sono le proteine del lupino a possedere le caratteristiche piu’ importanti- spiega Duranti- una di queste, infatti, la gamma-conglutina, riduce lo zucchero nel sangue se assunta anche in dosi di pochi grammi al giorno”. Tali proprieta’, dunque, rendono il legume un componente ottimo nella dieta di persone diabetiche. “La ricerca- prosegue il professore- e’ stata condotta su ratti resi iperglicemici, nutriti per tre settimane con alimenti derivati dal lupino. Il risultato e’ stato molto soddisfacente: gli effetti concreti di un’alimentazione a base di lupino sono la riduzione dell’incremento del peso corporeo, l’assorbimento del cibo e una riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue”. Intanto un altro aspetto interessante e’ dato dal fatto che la farina che si ricava dal lupino e’ totalmente priva di glutine, percio’ non irrita l’intestino ed e’ ideale per chi soffre di celiachia. Questa farina, inoltre, ha “eccellenti proprieta’ nutrizionali, perche’ contiene un alto quantitativo di proteine, paragonabile a quello di carne e uova”.

Il lupino, la cui coltivazione e’ raddoppiata in Italia negli ultimi 20 anni, ha una storia lunga. “Dalla dieta dei soldati romani- spiegano gli esperti- che affrontavano lunghi viaggi portando grandi scorte di lupino per ricavare una pasta da assumere come componente proteica assieme a pane e vino, alle moderne tecniche agricole e produttive, che consentono di non assumere piu’ i semi di lupino trattati e conservati per mezzo di concentrazioni di sale, che aumentano il rischio di pressione alta. Si puo’ invece produrre pane, pasta, ma anche altri prodotti con quantita’ crescenti di proteine di lupino, come i gelati o addirittura delle bistecche ‘milanesi’ dal gusto eccellente”. All’Universita’ degli Studi di Milano, intanto, e’ in corso fino al 26 giugno il XIV Congresso mondiale sulla leguminosa, con delegati provenienti da 30 Paesi del mondo.

Nel corso del Convegno vengono illustrate le principali specie del lupino, di cui e’ stato sequenziato interamente il genoma. “Esistono l’albus (il classico lupino bianco giallognolo dell’area mediterranea), l’angustifolius (che cresce prevalentemente in Australia) e il luteus (che cresce a diverse latitudini)”. Tra queste varieta’, fanno sapere dal convegno, ci sono differenze interessanti: “Alcune sono piu’ ipocolesterolemiche, altre piu’ antidiabetiche, altre possono esercitare effetti diversi, per esempio sulla pressione o anche sull’aumento di peso. Le proteine del lupino possono infatti agire sul sistema del ‘freno ileale’, un meccanismo intestinale di risposta a diverse componenti dietetiche che porta a ridotta contrazione gastrica, ridotto appetito e perdita di peso”. Nel corso del Congresso di Milano, infine, e’ anche previsto un momento dedicato agli assaggi, un ‘lupin banquet’, per degustare gli alimenti ottenuti dal lupino: dalla pasta, all’arrosto vegetale, dal gelato, al caffe’. Il caffe’ in particolare verra’ preparato con modalita’ artigianali dalla comunita’ montana di Anterivo in Trentino. Qui da secoli viene abitualmente consumato il caffe’ di lupino. Sara’ cosi’ possibile fare esperienza della versatilita’ del lupino e dei suoi componenti, come ingredienti di formulazioni diverse, prodotte da numerose aziende nazionali ed estere.
(Fonte: meteoweb)

Airc: ecco come mantenersi in salute senza troppi sacrifici...


Zero sigarette, 5 porzioni di frutta e verdura, 30 minuti di movimento al giorno. Ecco la 'formula' Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) della prevenzione per il tumore, e soprattutto per mantenere un grado di salute invidiabile.

Ormai lo sappiamo bene, l'alimentazione corretta unita ad uno stile di vita che preveda almeno 30 minuti al giorno di movimento, sia corsa, bicicletta, cyclette o pesi, ci aiuta a vivere a lungo e in salute scongiurando molte malattie.

La formula è semplice, mangiate frutta e/o verdura ad ognuno dei tre pasti principali, eliminate i cosiddetti cibi spazzatura (dolci, fritti e grassi saturi) bevete molta acqua (almeno due litri al giorno) eliminate assolutamente il fumo e prendetevi 30 minuti per voi ogni giorno, anche solo per camminare a passo svelto.. Naturalmente potrete di tanto in tanto fae uno strappo a questa regola, ad esempio ogni due settimane potrete mangiare tutto quello che vi pare, dolci, pizza ecc... Fermo restando il fatto che il giorno seguente dovrete ritornare al vostro normale stile di vita.

È tutto qua, non ci sono altri segreti.

Biella 27 gennaio, allontanata dall’ufficio postale perché allattava al seno. A suo...


A Biella una donna è stata allontanata da un ufficio postale solamente perché stava allattando al seno. A suo figlio di 3 mesi era venuta fame e la mamma ha pensato, come è normale che sia, di dargli da mangiare. La donna, allattando al seno, ha iniziato la poppata mentre era in fila aspettando il suo turno. È accaduto questa mattina a Francesca Castelli che si era recata alla posta per svolgere delle commissioni. La giovane mamma aveva portato con sé il suo piccolo Elia.

“Non si può allattare al seno”
«Ho compiuto quello che per me è un gesto del tutto naturale. Il più naturale del mondo. Mio figlio aveva fame e io, dopo essermi messa in un angolo dell’ufficio postale, gli ho dato il seno. Per sfamarlo» ha dichiarato la donna. Proprio mentre la giovane mamma mentre allattava il suo piccolo è stata fermata.

Francesca ha allora chiesto se ci fosse un bagno dove potersi mettere. La donna allo sportello ha però chiamato la direttrice che ha detto chiaramente alla mamma che quello non era “un posto per loro”. La direttrice ha poi fatto paragoni poco consoni alla situazione, dicendo ad esempio che loro hanno l’obbligo di far mettere la museruola al cane. Parole che hanno stupito e ferito la mamma di Elia.

Secondo la direttrice della posta non si può allattare al seno, ma solamente al biberon in un luogo pubblico. In Italia non esiste però nessuna legge che vieti ad una madre di allattare in luoghi pubblici. Proprio per questo la ragazza ha scelto di denunciare il fatto su facebook. Molti sono stati i messaggi di sostegno. Le altre donne e mamme hanno dato a Francesca il loro appoggio e hanno proposto di organizzare un flash-mob nell’ufficio postale di Biella.

Anche il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha espresso il proprio parere in merito. Il ministro ha sostenuto la mamma, dandole piena ragione. “In alcun luogo dovrebbe essere vietato l’allattamento” ha scritto la Madia. (Autore: Josephine Carinci)

Segni zodiacali, chi sono i più buoni, i più astuti e i più diabolici..


I segni astrologici svelano spesso molto segreti su una persona. Dal suo carattere al comportamento passando per le preferenze, ci offrono la possibilità di imparare molto sulla gente. Ma per quanto riguarda il livello di cattiveria? Una classifica realizzata dal sito wepostmag ci ha divertito molto. Quest’ultimo stabilisce l’ordine dei segni dal più gentile al più cattivo secondo le qualità e i difetti di ognuno. Ecco la classifica, da prendere con leggerezza ovviamente.

12. Acquario (20 gennaio; 19 febbraio)
Avete vinto! Siete il segno più gentile. Odiate gli scontri e alzare la voce. Ma se vi provochiamo non vi lasciate mettere sotto. Quello che vi definisce? Siete sempre positivi e all’ascolto degli altri.

11. Vergine (23 agosto; 22 sepsettembre)
Siete quasi i più gentili. Il vostro buon umore e il vostro rispetto per gli altri giustificano questa posizione in classifica. Invece, siete abbastanza permalosi quando la gente diventa troppo curiosa della vostra vita privata. Di fronte a questa situazione potete diventare più cattivi, in modo da far capire ai vostri “nemici” che non devono provocare, senza però litigare.

10. Bilancia (23 settembre; 22 ottobre)
Il vostro segno vi definisce come una persona molto rilassata, calma, amichevole e tranquilla. Invece, dietro queste qualità si nasconde una parte più oscura. Per esempio, all’occasione vi capita di chiudervi in voi stessi e diventare freddi.

9. Sagittario (23 novembre; 21 dicembre)
Avete il sangue caldo e un niente può farvi incazzare! Una volta che partite, non c’è molto che possa calmarvi. Ma non siete una persona che tiene rancore, e dimenticate facilmente. Due grandi qualità.

8. Toro (20 aprile; 21 maggio)
Particolarmente testardi, ostinati e immobili nelle vostre idee, il vostro talento è la provocazione. Non esitate ad utilizzare questo dono per arrivare ai vostri fini. Eppure in fondo non siete cattivi. Ma non sopportate la contraddizione. Spesso pretendete delle scuse anche se avete torto.

7. Ariete (21 marzo; 19 aprile)
Non siete spesso arrabbiati, ma quando succede meglio non essere nei dintorni. Quando qualcosa vi dà fastidio non avete limiti. In generale non vi rendete neanche conto che le vostre azioni e le vostre parole possono far male. Quando vi calmate vi pentite di quel che avete fatto o detto, perché avete un fondo buono.

6. Leone (22 luglio; 22 agosto)
Secondo l’umore e la situazione, siete o gentili o cattivi. Questo spiega la vostra posizione in classifica. In generale, odiate che le persone siano in disaccordo con voi. Volete mostrare la direzione da prendere e siete autoritari. Per una litigata potete cancellare una persone della vostra vita da un giorno all’altro.

5. Gemelli (21 maggio; 21 giugno)
Eh si, purtroppo siete nella top 5. Con i vostri cari siete dolci e teneri ma quando qualcosa non va, siete molto sulla difensiva e avete l’impressione che la gente vi tratti male, che vi vogliano nuocere. Risultato, siete insopportabili. Con voi è tutto nero o bianco, e quando è nero puo’ causare casini.

4. Capricorno (22 dicembre; 19 gennaio)
Se siete cosi mal classificati, è per il vostro lato orgoglioso. Quando qualcosa non vi conviene, diventate cattivi senza pietà. Un attitudine odiosa che giustifica tranquillamente questa posizione in classifica.

3. Pesci (20 febbraio; 20 marzo)
Avete quello che si chiama un carattere di merda. A tal punto che alcuni amici pensano che siete bipolari. In realtà siete imprevedibili ma non nel senso buono. Sorprendete spresso per l’estrema cattiveria e siete capaci pochi momenti dopo di dolcezza e gentilezza. In più provate rancore e potete far vivere un inferno a quelli che si mettono sul vostro cammino.

2. Cancro (21 giugno; 22 luglio)
Una volta feriti, vi trasformate in bestie tossiche e potete andare molto lontano nelle vostre azioni e parole. Una delle vostra specialità è la vendetta. Il vostro lato oscuro vi consente di mettere in atto le peggiori idee immaginabili. Siete crudeli e avete spaventato più di una persona.

1. Scorpione (23 ottobre; 22 novembre)
Primi, bravi. O no. Siete sicuramente il segno più cattivo che ci sia. Umanamente siete vicini allo zero, il vostro egoismo, cinismo e le vostre idee negative vi dominano incontrastate. Quando siete arrabbiati meglio starvi alla larga. Siete selvaggi che si calmano solo raramente e non ve ne frega niente della gente intorno a voi. Peggio ancora, la parola “scusa” non fa parte del vostro vocabolario. Congratulazioni.

La forma delle feci, insieme al colore e alla consistenza, può rivelare lo stato di salute del nostro corpo. Ecco la guida per...


La forma delle feci, insieme al colore e alla consistenza, può rivelare lo stato di salute del nostro corpo. Ecco la guida per riconoscere le forme "giuste".

Da qualche tempo esiste una classificazione scientifica che risponde ai dubbi dell’uomo comune sul fatto che la sua produzione di feci sia in regola. Si chiama Scala di Bristol ed è stata messa a punto soprattutto per evitare a medici e infermieri di dover interpretare le fantasiose descrizioni dei pazienti.
Il range di “normalità” previsto dalla Scala è piuttosto ampio: solo gli estremi meritano una riflessione, mentre i tipi ideali sono i livelli intermedi. Ma non è solo la forma a fare la differenza. Conta il colore, il fatto che galleggi (eh, non ci avreste mai fatto caso?) e in certi casi anche l'odore.

1 - stipsi severa
La forma è a grumi duri e separati, come quella delle capre.

2 - stipsi lieve
La forma è a grumi uniti a forma di salsiccia.
Fra le anomalie da segnalare al proprio medico c'è l’eventuale presenza di sangue (sintomo di emorroidi o polipi, per esempio).

3 - feci quasi normali
Sono a forma di salame con crepe. Segnalano comunque la necessità di una maggiore idratazione dell’organismo.

4 - feci normali
Anche la forma a salsiccia (o serpente), morbida è da considerarsi normale, anzi la "migliore" possibile. Le feci espulse con facilità lasciano la sensazione di pieno svuotamento intestinale.
                                                                                            5 -  Feci con cibo non digerito.                                       Le feci generalmente non includono elementi non digeriti, anche se è possibile ritrovare fisiologicamente nelle feci alcuni tipi di cibo, come ad esempio il mais ed alcuni legumi: ciò non deve preoccupare. Se il fenomeno tende però a ripetersi frequentemente, è bene informare il vostro medico.

6 - Leggera infiammazione
La forma a fiocchi soffici e pastosi, con bordi frastagliati è di solito causata da pasti abbondanti, ricchi di grassi e da un transito intestinale troppo rapido, con insufficiente riassorbimento di liquidi.

7 - infiammazione
Le feci acquose, completamente liquide e prive di pezzi solidi (diarrea) può essere sintomo di infiammazioni intestinali o malattie del pancreas o dell'intestino.

8 - Feci giallastre di cattivo odore
malassorbimeno di grassi dovuto ad un insufficiente funzionamento del pancreas; questo si verifica nelle pancreatiti, cancro del pancreas, fibrosi cistica e celiachia.

9 - Feci con presenza di muco o pus
possono indicare colite ulcerosa, coliti infettive, tumori villosi.

10 - Feci nere, che presentano tracce di sangue scuro
dette feci picee (nere)
in questo caso le feci assumono un colorito nerastro, appaiono untuose con un aspetto catramoso, sono decisamente fetide con un tipico odore molto acido. Potrebbero essere innocue quando si usano integratori alimentari che contengono ferro, in caso contrario potrebbe trattarsi di feci causate da un sanguinamento solitamente lento ma costante nella parte alta del tubo digerente (il colore è determinato dal sangue che ha avuto tutto il tempo per essere digerito).


In ogni caso se le vostre feci appaiono da un po' di tempo come descritte nei paragrafi 7, 8, 9, e 10 è meglio rivolgersi ad un medico. (Fonte: Focus)

Ragazza racconta: "Sono stata con un prete per 2 anni, era un vero predatore sessuale"


Ai microfoni di Radio Cusano Campus si parla di preti e sesso. Claudia racconta la sua storia di due anni circa con un prete e rivela: " Attenzione: le donne dei preti sono molte. Molte più di quanto si possa pensare"

Lo scandalo sessuale in cui è coivolto Don Andrea Contin, il parrocco della comunità di San Lazzaro (Padova) che faceva orge e festini a luci rosse nella canonica, ha riavviato il dibattito sul sacerdozio, sulla castità e sul celibato.

A Radio Cusano Campus hanno raccolto la testimoniaza di Claudia, una ragazza che accusa un prete con cui è stata per due anni di essere un " vero e proprio predatore sessuale".


Il racconto di Claudia sull'ex fidanzato prete
"La mia relazione con questo sacerdote, durata più o meno un anno e mezzo, inizia perché io ero in crisi profonda a causa della fine del mio matrimonio. Ero sprofondata in una depressione da cui non riuscivo ad uscire. Ho conosciuto questo sacerdote, giovane, che all’inizio mi ha aiutato dal punto di vista spirituale e mi è stato molto vicino, nel senso più puro del termine" spiega ai microfoni della trasmissione radiofonica.

Quella purezza iniziale ha lasciato spazio ad altro: "Presto, però, ha cominciato a rivelare un interesse fisico verso di me. Quando andavo a trovarlo nel suo studio ha iniziato a chiedermi degli abbracci, che all’inizio erano fraterni ma che presto sono diventati più profondi e più intimi che poi sono diventati dei veri e propri rapporti sessuali, prima parziali, poi completi".

Il racconto di Claudia è preciso, dettagliato e lucido: "Questo sacerdote in quel momento era un punto di riferimento nella mia vita. Mi chiamava ogni giorno, voleva sapere come stavo, mi consigliava. Io non sono giustificabile, però lui doveva fare la parte della persona presente a se stessa. Io stavo male, ero depressa, ero in fondo a un tunnel. Attraversavo un momento di estrema difficoltà. Avrei dovuto capire che c’era qualcosa che non quadrava dal fatto che lui a letto fosse molto molto abile".

Dagli abbracci, al sesso..
"A letto era una vera e propria bomba. In quel momento non avevo dato peso alla cosa, lui era l’unica persona che mi stava vicino, avrei dovuto chiedermi come facesse un sacerdote ad essere così bravo a letto. Dopo sono venuta a sapere che lui ha avuto numerose storie, con numerose donne, tutte usando le stesse modalità. Lui prendeva donne fragili, in momenti di estrema crisi. Io sono andata anche da un suo superiore a raccontare la nostra storia: il parroco mi ha intimato però di non dire niente a nessuno, perché altrimenti avrei fatto un danno all’intera comunità", haspiegato la ragazza. Non solo, ha anche ammesso che "essere la donna di un prete comporta una grande sofferenza. E’ come stare con un uomo sposato. Lui spesso mi diceva che era di tutti e di nessuno. Per fare sesso spesso veniva a trovarmi a casa mia, spesso andavo nel suo studio. Ci vedevamo due volte a settimana, in lui c’era una clamorosa abilità sessuale. Questa cosa avrebbe dovuto farmi riflettere e farmi capire che un prete ha fatto voto di celibato, non di castità".

La storia però finisce: "Quando ha trovato un’altra preda - rivela Claudia - mi ha lasciando dicendomi che si stava innamorando di me. Lui approfitta della sua posizione per andare a caccia di ragazze in momenti particolarmente difficili e complicati della loro vita. Sono venuta a sapere che ha fatto la stessa cosa anche con una mia amica. L’abito che indossa regala un fascino che è pericoloso se usato nel modo sbagliato. Io ero già con un piede nella fossa, un comportamento del genere avrebbe potuto distruggermi. Se non fossi stata forte come sono, probabilmente mi sarei suicidata. Io avevo trentadue anni, lui ne aveva ventinove. Ora fa ancora il prete. Sempre nella stessa parrocchia. Attenzione: le donne dei preti sono molte. Molte più di quanto si possa pensare". - Fonte: il Giornale.it -

L'Acrilammide sostanza cancerogena, sarebbe presente nelle patate, nel..


L'Acrilammide sostanza cancerogena, sarebbe presente nelle patate, nel caffè e nel pane, rendendo questi alimenti cancerogeni.

Pane, caffè e patatine fritte possono mettere a rischio la nostra salute. In questi tre cibi è presente l’acrilammide è una sostanza presente negli alimenti il cui consumo va tenuto sotto controllo perché è in grado di aumentare il rischio di sviluppare mutazioni genetiche e tumori.

L’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha stilato un rapporto in cui valuta i livelli di acrilammide e di altre sostanze nocive nel cibo. L'odore di pane appena sfornato, ad esempio è dato dalla reazione di Maillard in cui amminoacidi e zuccheri reagiscono ad alte temperature e uno degli effetti di questa reazione è la produzione di acrilammide. La sostanza si produce naturalmente quindi, soprattutto esponendo alcuni cibi ad alte temperature.

L'Efsa ha dichiarato che la dose accettabile, ovvero non dannosa per l'organismo umano di acrilammide è (0,17 x 60)/10.000 = 1 microgrammo al giorno di acrilammide: si tratta di un valore che possiamo trovare in 1 g di patate chips, 3 g di patate fritte o al forno, 4 g di biscotti e 3 g di Plasmon Primi Mesi. Dopo la scoperta della sostanza cancerogena le industrie alimentari si sono adoperate per ridurne il più possibile le quantità nei cibi, ma restano dei prodotti ancora a rischio ad esempio i i sostituti del caffè (orzo, cicoria…).

Ovviamente il pericolo è anche se si cucinano o lavorano le materie prime in casa, per questo L'Efsa ha rilasciato dei consigli con tutti gli accorgmenti necessari per ridurre al miinmo il livello di acrilammide nei cibi.

Patate
1. Conservarle a temperatura ambiente superiore a 8°C. A temperature inferiori sviluppano più zuccheri riducenti.
2. Prediligerle appena raccolte. Le patate si raccolgono tutto l’anno ma soprattutto durante i mesi estivi. Durante lo stoccaggio, nei mesi successivi alla raccolta si sviluppano più zuccheri riducenti.
3. Scegliere le varietà che contengono poca asparagina e/o zuccheri riducenti come gria, Jelli e Spunta.
4. Tagliarle in modo uniforme scartando eventuali residui e pezzi troppo piccoli che durante la cottura potrebbero scurirsi più facilmente.
5. Sbollentarle per 6-8 minuti in acqua e aceto prima di friggerle o cuocerle al forno (14 g di aceto per ogni litro di acqua di cottura). L’ambiente acido rallenta la formazione di acrilammide.
6. Per friggerle aggiungere 1g di estratto di rosmarino in 1 litro di olio.
7. Per le patate al forno i riferimenti consigliati sono : 150-160°C per 30-40 minuti, meglio se con un 25% di vapore.
– Usare la carta forno per evitare che si brucino a contatto con la teglia.
– Disporle ben stese sulla teglia in modo che cuociano in modo omogeneo.
Seguendo queste indicazioni si riduce la formazione di acrilammide e si ottengono patate dorate e croccanti.
8. Controllare sempre il colore durante la cottura, queste devono risultare dorate e non marroncine.
9. Mettere in ammollo le patate con estratto di tè verde per 1 minuto prima di cuocerle al forno o friggerle (1 g di estratto per litro di acqua): l’acrilammide si riduce del 62%.

Cereali, pane, pizza, dolci
1. La farina di segale e quelle integrali producono maggiori quantità di acrilammide. È preferibile utilizzare farine raffinate addizionate con altre fibre, come ad esempio la fibra di bambù o l’inulina (reperibili in erboristeria o farmacia), in questo modo si riduce la formazione di acrilammide senza rinunciare alla fibra che rappresenta pur sempre un importante nutriente per la salute. Se si preferiscono i prodotti integrali il colore deve essere appena dorato.
2. Prediligere una lievitazione più lunga, i lieviti si nutrono degli zuccheri che si formano in seguito alla scissione dell’amido della farina. In questo modo diminuisce la quantità di zuccheri riducenti responsabili della formazione di acrilammide.
3. Quando si prepara una panatura aggiungere un 3% di foglie di tè verde al pangrattato: l’acrilammide diminuisce del 50% circa.
4. Prediligere cotture più lunghe ma a temperatura più basse. L’acrilammide si forma più velocemente a temperature superiori a 180°C.
5. L’aggiunta alla farina di segale e di grano saraceno di un 2% di noce moscata, finocchio, anice e chiodi di garofano riduce la formazione del 20% circa.
6. Controllare sempre che il colore degli alimenti sia dorato e non marroncino. - Fonte: CorriereAdriatico.it -

Terremoto centro italia: perché ancora non sono stati utilizzati i soldi degli sms solidali...


Gli sms solidali hanno raccolto finora per il terremoto in Centro Italia ben 28 milioni di euro: è una forma di aiuto che qualsiasi cittadino può fare indirizzando 2 euro per ogni messaggio ai terremotati. La polemica montata sui social e sollevata dai 5 stelle riguarda la destinazione di tale somma, su dove vanno a finire i soldi donati al 45500: pare che i 28 milioni di euro donati dagli italiani per i terremotati di Marche, Lazio e Abruzzo siano ancora fermi nel conto aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato. La questione è stata sollevata dal M5S, che si è fatta portavoce della forte polemica di alcuni cittadini sui social: l’accusa mossa al governo è di aver congelato i fondi per i terremotati raccolti dalla Protezione civile invece di utilizzarli subito per fronteggiare l’emergenza.
Hanno chiesto in Aula che i soldi raccolti tramite le donazioni al numero 45500 vengano messi subito a disposizione delle popolazioni colpite dai terremoti.

Ma come funziona il sistema dell’sms solidale che già abbiamo conosciuto per gli alti sisma come quello in Emilia e all’Aquila? Il sistema è semplice: basta inviare dai cellulari un messaggio vuoto al 45500 o chiamare dal telefono fisso lo stesso numero. Si donano così 2 euro. Questo in virtù dell’accordo tra operatori telefonici come per esempio Tim, Vodafone che una volta raccolti i fondi li trasferiranno gratuitamente su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Protezione Civile. Questa, a sua volta, passa tale soldi alle Regioni. La modalità è sempre la stessa e si attiva in caso di disastri naturali, come è stato il terremoto dell’Aquila del 2009, quello dell’Emilia del 2012, o nel caso dell’alluvione che colpì la Sardegna nel 2012. In questo ultimo caso fu attivato dalla Croce Rossa.

A cosa servono le somme raccolta dagli sms solidali.
Le somme servono a finanziare gli interventi di ricostruzione nei territori. Quindi è esclusa ogni utilizzazione per scopi emergenziali. Un Comitato di garanti valuterà quali sono i progetti a cui destinare il denaro, in accordo con i Comuni interessati. Un esempio: per il terremoto in Emilia vennero raccolti più di 14 milioni di euro e la regione Emilia-Romagna finanziò 32 progetti di ricostruzione di edifici religiosi e beni culturali, municipi ed edifici pubblici, strutture scolastiche e socio-assistenziali. La raccolta dei fondi con sms solidale si chiuderà a meno di proroghe il 29 gennaio. Al momento risultano raccolti circa 28 milioni di euro, ma fin quando la raccolta non è terminata non si può decidere quali progetti finanziare. Come ricorda la ministra dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, prima si deve predisporre un’analisi dei danni nelle singole regioni e poi si sottopone a un comitato di garanti, che deve verificare il rispetto delle norme nell’utilizzo dei fondi. Insomma, i soldi ci sono, ma non sono disponibili.
“Una procedura incredibilmente lenta che stride rispetto all’emergenza – spiega la deputata Laura Castelli – il paradosso è che la solidarietà resta ostaggio della burocrazia”.
Il problema è che il tempo è fondamentale. Mentre aspettiamo la chiusura ufficiale, il conteggio e la presentazione dei progetti, la gente è al freddo, è in sistemazioni provvisorie e si temono nuove scosse. Il tempo scorre lento per queste persone, che intanto vedono le loro case sommerse dalla neve con il terrore che una valanga possa spazzare via tutto come ha fatto con l’Hotel Rigopiano. Questi soldi servono per ricostruire case, scuole, per salvare allevamenti . L’importante è farli arrivare presto a chi sono destinati.

GUARDATE IL VIDEO:

Il 27 gennaio Giornata della Memoria. Ecco la storia...


Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, l’occasione per ricordare l’indicibile tragedia dell’Olocausto.

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.

Ad Auschwitz, circa 10-15 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.

L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.

In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente a liberare dei campi come quello di Chełmno e quello di Bełżec ma questi, essendo di sterminio e non di concentramento, erano vere e proprie fabbriche di morte dove i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo poche unità speciali.

La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.

Il Giorno della Memoria in Italia
L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nel medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille ebrei furono catturati e deportati dall'Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l'attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall'altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell'antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale delle tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni rappresenta per tutta l'Europa, si è optato per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.

Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. »

Continua il sesso in canonica, anche il prete assistente spirituale di Belen...


PADOVA. Venerdì 20 gennaio: - La confessione di don Andrea Contin, l'ex parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova, ai carabinieri è stata immediata: «Dichiaro di avere conosciuto in parrocchia cinque donne, con le quali, dopo una lunga conoscenza, ho avuto una relazione sentimentale sfociata in rapporti sessuali». Poi ha raccontato delle orge in parrocchia anche con uomini di colore e dei viaggi con le amanti anche nel villaggio per scambisti di Cap d'Adge in Francia. Ma l'elenco delle amanti è più lungo, i carabinieri ne hanno interrogate già 18. E anche il numero delle donne dell'amico sacerdote, don Roberto Cavazzana, l'assistente spirituale di Belen, è in doppia cifra. E alcune erano in comune. - Fonte: IlMessaggero.it -

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