Un giovane era seduto da solo nell’autobus; teneva lo sguardo... (leggetela è bellissima)
Un giovane era seduto da solo nell’autobus; teneva lo sguardo fisso fuori del finestrino. Aveva poco più di vent’anni ed era di bell’aspetto, con un viso dai lineamenti delicati.
Una donna si sedette accanto a lui. Dopo avere scambiato qualche chiacchiera a proposito del tempo, caldo e primaverile, il giovane disse, inaspettatamente: Sono stato in prigione per due anni. Sono uscito questa mattina e sto tornando a casa.
Le parole gli uscivano come un fiume in piena mentre le raccontava di come fosse cresciuto in una famiglia povera ma onesta e di come la sua attività criminale avesse procurato ai suoi cari vergogna e dolore. In quei due anni non aveva più avuto notizie di loro. Sapeva che i genitori erano troppo poveri per affrontare il viaggio fino al carcere dov’era detenuto e che si sentivano troppo ignoranti per scrivergli. Da parte sua, aveva smesso di spedire lettere perchè non riceveva risposta.
Tre settimane prima di essere rimesso in libertà, aveva fatto un ultimo, disperato tentativo di mettersi in contatto con il padre e la madre. Aveva chiesto scusa per averli delusi, implorandone il perdono.
Dopo essere stato rilasciato, era salito su quell’autobus che lo avrebbe riportato nella sua città e che passava proprio davanti al giardino della casa dove era cresciuto e dove i suoi genitori continuavano ad abitare.
Nella sua lettera aveva scritto che avrebbe compreso le loro ragioni. Per rendere le cose più semplici, aveva chiesto loro di dargli un segnale che potesse essere visto dall’autobus. Se lo avevano perdonato e lo volevano accogliere di nuovo in casa, avrebbero legato un nastro bianco al vecchio melo in giardino. Se il segnale non ci fosse stato, lui sarebbe rimasto sull’autobus e avrebbe lasciato la città, uscendo per sempre dalla loro vita.
Mentre l’automezzo si avvicinava alla sua via, il giovane diventava sempre più nervoso, al punto di aver paura a guardare fuori del finestrino, perchè era sicuro che non ci sarebbe stato nessun fiocco.
Dopo aver ascoltato la sua storia, la donna si limitò a chiedergli: Cambia posto con me. Guarderò io fuori del finestrino.
L’autobus procedette ancora per qualche isolato e a un certo punto la donna vide l’albero.
Toccò con gentilezza la spalla del giovane e, trattenendo le lacrime, mormorò: “Guarda! Guarda! Hanno coperto tutto l’albero di nastri bianchi.”
(Il segnale - di Bruno Ferrero da "La Vita è tutto quello che abbiamo.")
Hai imparato che uno è l'amore vero e unico. Mamma papa. Raccogli le tue forze e regalagli un sorriso dettato dall'orgoglio .ora.
RispondiEliminaAnche se si commette un reato, i genitori sono sempre ad accoglierti a braccia aperte. Loro ti hano dato la vita e non credo che possono rinnegartela. .Auguri
RispondiEliminaL'Amore che provano i genitori per un figlio è IMMENSO..l'uomo e la donna amandosi hanno generato il frutto del loro amore...un figlio è la continuità della storia di una famiglia
RispondiEliminann ci sono parole.x qt storia bellissima ,,!!!!!!
RispondiEliminatestimonianza di quanto amore infinito può avere un genitore...
RispondiEliminaIl nastro bianco simbolo di pace e perdono.
RispondiEliminaDio ci ha dato un grande dono quello di poter avere dei figli sta a noi genitori amarli nel bene e aiutarli e perdonarli se sbagliano ma continuare ad amarli nel
RispondiEliminaDio ci ha dato un grande dono quello di poter avere dei figli sta a noi genitori amarli nel bene e aiutarli e perdonarli se sbagliano ma continuare ad amarli nel
RispondiEliminaCommovente ti fa accelerare il battito
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