Scoperto elisir di giovinezza: la "Metformina", il farmaco per il diabete aiuterebbe a vivere più a lungo...
A darlo a intendere sono studi su animali, e osservazioni su pazienti sembrano confermarlo. Solo nuovi studi potranno però dare una risposta certa.
Invecchiare sentendosi giovani: è questa la possibilità che ci si spalancherebbe innanzi se uno studio previsto per il prossimo anno dovesse confermare che la metformina, farmaco tradizionalmente utilizzato nella terapia del diabete, è in grado di allungare la vita. A lasciarlo ipotizzare sono studi condotti su organismi modello come il piccolo verme Caenorhabditis elegans - che assumendo metformina invecchia più lentamente mantenendosi più in salute più a lungo - e i topi - che grazie a questo farmaco riescono a vivere quasi il 40% più a lungo giovando anche di un effetto rinforzante sulle ossa. Per di più sembra che anche i pazienti diabetici in trattamento con la metformina tendano a vivere più a lungo, e che questo effetto sia indipendente dal controllo della glicemia reso possibile dalla terapia.
Lo studio in questione, battezzato Tame (Targeting Aging with Metformin, letteralmente “bersagliare l'invecchiamento con la metformina"), è previsto per il prossimo inverno. Al momento si sta procedendo con il reclutamento dei partecipanti; l'obiettivo è di coinvolgere circa 3 mila individui tra i 70 e gli 80 anni che siano affetti o corrano un rischio elevato di sviluppare tumori, demenze o malattie cardiovascolari. “Sappiamo che per poche persone è possibile raggiungere età molto avanzate ed essere ancora fisicamente e socialmente attivi, quindi è chiaro che nascondano una qualche protezione nel loro organismo – osserva Gordon Lithgow, esperto del Buck Institute for Research on Aging, in California, che sarà coinvolto nello studio – Fondamentalmente, non invecchiano rapidamente come gli altri. Se riuscissimo a controllare questo fenomeno chiunque potrebbe raggiungere queste età”.
La prospettiva evocata è riuscire ad arrivare addirittura a spegnere 120 candeline mantenendo un buono stato di salute e prevenendo con la metformina malattie tipicamente associate all'invecchiamento, come lo stesso diabete e l'Alzheimer, che al diabete è associato. “Se si bersaglia un processo di invecchiamento e lo si rallenta si rallentano anche tutti i disturbi e le patologie associati all'invecchiamento”, spiega infatti Lithgow. Secondo l'esperto l'impatto di un avanzamento del genere potrebbe essere addirittura maggiore della scoperta di una cura per il cancro. “Se riuscissimo a curare tutti i tumori aumenteremmo l'aspettativa di vita solo di circa 3 anni, perché arriverebbe qualcos'altro dietro al cancro, ma se potessimo rallentare il processo di invecchiamento potremmo aumentare drasticamente la durata della vita”.(Fonte: Il Sole 24ORE)
DIVENTARE PIU' VECCHI VA BENE PERO' QUELLO CHE CONTA E' ARRIVARCI SENZA DOVER ESSERE DIPENDENTI DA QUALC' UNO
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