Nella volta celeste il silenzio faceva da padrone.
Però, come fa chi cerca, stando sul bordo di un buio pozzo, di ascoltare i rumori provenire dalle profondità, un orecchio attento avrebbe potuto sentire un pianto sommesso, come per non disturbare.
Le lacrime scivolavano via, nello spazio profondo diventavano stelle, mentre la Luna sempre più disperata non riusciva a mettere fine ai suoi singhiozzi.
Di fronte al proliferare di tutte quelle stelle, il Guardiano del Sole cominciò a chiedersi il perché.
Non che non gli piacessero, si intende, e’ che non ne aveva mai viste così tante nascere in così pochi istanti.
Partì per un viaggio, seguendo a ritroso tutte queste lacrime che arrivavano come un fiume in piena che va verso la foce.
Arrivò alla fonte di tutta questa tristezza...
“Ciao Luna,
penso di aver capito che questo torrente di tristezza inizi qui, da te, o sbaglio?”
“ Si” disse la luna tra i singhiozzi “ho avuto millenni per pensare alla mia condizione e ho capito tante cose”.
“Cioè?” incalzò il guardiano del Sole.
“Vedi, mi sono resa conto che senza la luce del Sole, che tu conosci molto bene, sarei persa nel buio, sarei nera come il lato di me che perennemente e’ oscuro, ma forse già lo sono, in fondo che valore può avere brillare di luce riflessa...
Il guardiano del Sole sospirò.
Aveva affiancato il suo padrone dall’inizio dei tempi e non era la prima volta, ne sarebbe stata l’ultima , in cui avrebbe assistito a problemi di questo tipo.
“Ti voglio rispondere facendoti vedere una cosa” disse rivolgendosi alla Luna.
“Vedi quei due giovani innamorati su quella panchina?
Stanno guardando te e sognano.
Sognano l’amore eterno e anche se non lo sarà questo momento che tu gli hai regalato sarà eterno.
Vedi, per gli umani hai un grande valore e non perché sei illuminata dal Sole, perché se non ci fossi tu il raggio che ti colpisce, anziché evidenziare la tua bellezza, si perderebbe nell’infinito...
Aver messo il piede sul tuo suolo ha dato a molti speranze di arrivare, forse dove mai sarebbero arrivati….
ma ci hanno creduto!
Ma se non ti basta chiediamo al mare un suo parere” .
Interpellato, il Mare fece subito sentire la sua voce…
“Ciao amica Luna a quando la prossima marea?
Senza di te ci sono mari interni che non hanno ricambio con gli oceani e molti mulini si fermeranno!”
La Luna da quel giorno, brillò ancora di più
e grazie a questo sulla terra tanti nuovi sogni bellissimi volarono qua e là e se qualche giorno ti ritroverai a guardarla, guarda bene e tendi una mano.
Forse qualcosa la afferrerà dolcemente e ti condurrà dietro la superficie illuminata, nel lato oscuro, dove si nascondono i sogni più belli.
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