

L'asse di rotazione terrestre non è perpendicolare al piano di rivoluzione orbitale intorno al Sole, essendo rispetto a questo inclinato mediamente di 23°27' (anche chiamata inclinazione del piano orbitale su quello equatoriale). Ciò comporta che la luce del Sole non incida mai, in ogni istante, con la stessa angolazione, ma che vari costantemente.
Agli equinozi l'asse di rotazione terrestre si trova perpendicolare alla direzione dei raggi solari e quindi in ogni punto del pianeta dove il Sole superi l'orizzonte la durata diurna è uguale a quella notturna (eccezion fatta per le peculiarità terrestri dovute all'atmosfera, come descritto più avanti).
L'equinozio di marzo (quello di primavera nell'emisfero boreale) è anche detto punto vernale (o punto dell'Ariete o punto gamma dal simbolo della lettera greca, che ricorda appunto un ariete), mentre quello dell'equinozio d'autunno, a settembre, viene anche chiamato punto della Bilancia. Tale notazione, di derivazione astrologica, oggi non è più valida, in quanto, a causa della precessione degli equinozi (moto eccentrico dell'asse di rotazione su se stesso), tali punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome: attualmente infatti, all'equinozio di marzo il Sole si trova nella costellazione dei Pesci.
Sempre a causa della precessione equinoziale, l'equinozio di settembre risulta sempre tardivo (nel calendario il 22 o 23 settembre) rispetto a quello di marzo. La data astronomica dell'equinozio di marzo sta altresì anticipando sempre di più, tanto da cadere spesso il 20 marzo e, a partire dal 2044 circa, saltuariamente anche il 19 marzo: ciò è dovuto all'organizzazione dei giorni bisestili nel calendario civile, che ha comportato il mantenimento dell'alternanza quadriennale per l'anno 2000 e causato quindi un progressivo spostamento di un giorno di tutti gli avvenimenti celesti fino al prossimo riallineamento previsto nell'anno 2100. (Fonte:Wikipedia)