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La Francia dice "No" alla Germania e si rifiuta di adottare nuovi tagli...
all'economia: “Niente compiti, basta austerity”...Parigi è ormai entrata in piena polemica con il regime di austerity imposto dalla Germania e da Bruxelles e mentre dalla Francia arriva un chiaro segnale di insofferenza, la Merkel risponde alimentando il focolaio: ”fate i compiti”.
È guerra aperta Parigi-Berlino. Michel Sapin, ministro delle finanze francesi, ha fatto intendere senza troppi giri di parole che il Governo francese è stufo di ricevere diktat: così come la Francia «si è assunta le proprie responsabilità» per quanto riguarda i conti pubblici, allo stesso modo l’Unione europea «deve a sua volta assumersi le sue responsabilità, in tutte le sue componenti» per far fronte ai problemi riguardanti la scarsa crescita di tutta l’eurozona e la deflazione. Inoltre, il ministro francese ha rilanciato dicendo che “Non chiederemo ulteriori sforzi ai francesi. Perché il governo adotta la serietà di bilancio per rilanciare il Paese, ma rifiuta l’austerità”, ricordando come le stime del rapporto debito pil siano superiori al 3% almeno fino al 2017.
Il tetto imposto da Bruxelles sarà così sforato per altri 3-4 anni con quote che quest’anno arrivano a toccare il 4.4%.Sarebbe come dire noi sforiamo e non seguiamo i vostri diktat e se non vi sta bene la cosa non ci riguarda, un messaggio forte e chiaro che arriva anche alla Merkel ed alla Germania, convinti di voler perseguire l’asuterity ad ogni costo.
La replica da Berlino non si è fatta attendere con le parole della Cancelliera tedesca: “Non siamo ancora al punto in cui si possa dire che la crisi è alle nostre spalle. I Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere” rimarcando come il patto di stabilità e crescita “si chiama così perchè non può esserci crescita sostenibile senza finanze solide”, ma dimenticando una parte molto importante. Che i compitini si chiedono di fare agli studenti, mentre chi vuol fare politica in maniera seria non può dimenticare che ha un popolo alle spalle.
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