
condizioneranno la vita.
Un uomo camminava per un sentiero di campagna, quando sul margine di esso, tra l’erba, scorse qualcosa, forse un sasso, dalla forma strana: “E’ un serpente”, pensò. Il serpente si srotolò, scattò e lo morse a morte.
Un altro pellegrino camminava per quel sentiero, anche lui scorse il sasso dalla forma strana: “E’ un uccello”, pensò. In un frullo d’ali, l’uccello volò via.
Un automobilista restò con una gomma a terra su una strada buia e solitaria. Scese dall’auto, ma si accorse di non avere in macchina il crick. Stava per lasciarsi prendere dalla disperazione, quando vide un lumicino in lontananza: era una casa colonica. Si avviò a piedi in quella direzione, e intanto cominciò a rimuginare: “E se non avessero un crick ?”, “E se magari poi non me lo volessero prestare?”, “E se nessuno venisse ad aprire?”, Ad ogni angosciosa domanda la sua agitazione cresceva, e quando finalmente raggiunse la casa colonica con i suoi pensieri negativi, vide che la luce era spenta, provò e riprovò a suonare ma nessuno venne ad aprirgli.
Ti piaccia o no, sono i tuoi pensieri a tracciare la rotta del viaggio che si chiama vita. Se hai in mente la depressione e il fallimento, è lì che ti troverai. Se pensi di essere goffo e sgradevole, così ti comporterai.
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