Si chiama Kepler-186f il nuovo pianeta simile alla terra con acqua in superficie..


Il satellite Kepler lanciato nello spazio nel 2009 alla ricerca di pianeti simili alla terra ha scoperto un nuovo pianeta molto simile al nostro chiamato Kepler -186f, dista dalla Terra "soli" 500 anni luce..«Abbiamo scoperto il cugino della Terra». Annuncia Thomas Barclay, del Bay Area Environmental Research Institute al centro Ames della Nasa, in California.

Il nuovo pianeta Kepler-186f ruota attorno ad una stella che è circa la metà del nostro sole, ed è un tipo di astro, noto come nana rossa, molto diffuso e comune nella galassia.

Gli astronomi non hanno ancora potuto stabilire la massa esatta e la sua composizione ma varie ricerche compiute negli ultimi mesi fanno ritenere che la sua natura sia rocciosa.
Il suo giro intorno all'astro "nana rossa" non è di 365 giorni ma bensì di 130 giorni.

È la prima volta che si scopre un pianeta extraterrestre della stessa taglia del nostro, del quale sembra avere diversi elementi in comune. Intanto non è molto lontano da noi in termini astronomici: appena 500 anni luce, nella costellazione del Cigno. E la sua stella-madre, nel mezzogiorno del pianeta, brilla e riscalda come il nostro Sole un'ora prima del tramonto o all'alba in primavera.

Ma come hanno fatto gli astronomi a individuare questo pianeta e a misurarne le caratteristiche? Per portare a termine questa grande sfida osservativa, si sono serviti di due fra i telescopi più grandi del pianeta, entrambi installati sulla cima del Mauna Kea alle isole Hawaii. Il primo, Gemini Nord, è un telescopio riflettore da 8 metri di diametro, mentre il secondo è il riflettore Keck II da 10 metri di diametro. Questi strumenti sfruttano tecnologie di altissimo livello, che consentono di raggiungere risoluzioni angolari altissime. In particolare gli astronomi hanno sfruttato una tecnica chiamata "interferometria a macchie" offerta dal Gemini e l'alta qualità delle ottiche adattive del Keck II. Le osservazioni del Keck e di Gemini, combinate con altri dati e calcoli, ci hanno permesso di essere sicuri al 99,98% che Kepler-186f è reale", ha commentato Thomas Barclay co-autore del lavoro e membro del team della missione Kepler.
Chissà che forse non ci sia anche la vita simile alla nostra?

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