Una donna rientra a casa e trova il marito a letto con una bella e giovane ragazza.
"Porco schifoso!" gli grida la donna, "Come hai potuto farmi questo, una moglie fedele, la madre dei tuoi figli! Ti lascio immediatamente, chiederò il divorzio!"
E il marito: "Ehi un momento, lascia che almeno ti spieghi una cosa..."
"Va bene, - dice la moglie - tanto queste saranno le tue ultime parole che ascolto..."
Lui comincia: "Stavo entrando in macchina per venire a casa quando si è avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto un passaggio. Sembrava smarrita, impaurita e indifesa: mi ha fatto compassione, così l'ho fatta salire in auto. Ho notato che era molto magra, mal vestita e assai sporca.
Mi ha detto che non mangiava da tre giorni! Così, preso dalla compassione, l'ho portata a casa e le ho scaldato gli involtini di carne che avevo preparato per te ieri sera, quelli che non hai mangiato per timore di metter su peso. Beh, li ha divorati in un istante!
Visto che era sporca l'ho invitata a farsi una doccia e mentre era in bagno ho visto che i suoi abiti erano lerci e pieni di buchi: li ho buttati via. Dal momento che aveva bisogno di vestirsi, le ho dato i tuoi jeans di Armani di qualche anno fa, che tu non metti più perché ti sono diventati stretti. Le ho dato anche l'intimo che avevo comprato per il tuo compleanno, ma che non indossi perché dici che ho cattivo gusto.
Le ho dato anche quella camicetta sexy che mia sorella ti ha regalato a Natale ma che non metti per farle un dispetto, e anche quegli stivali che avevi preso in quella costosa boutique ma che non portavi perché in ufficio una ne aveva un paio uguali..."
A questo punto l'uomo tira un lungo respiro e continua: "Mi era così grata per la mia comprensione e aiuto che mentre l'accompagnavo alla porta, mi si è rivolta in lacrime e mi ha chiesto:
"Non c'è qualcos'altro che tua moglie non usa più?" (Dal Web)
Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
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Brioche con la marmellata... Una vera magia.
L’altra mattina mentre stavo andando al solito bar a far colazione incontro un “amico” (scassapalle e per di più pure scroccone..)
mi saluta, entriamo nel bar e al bancone mi fa:
“questa mattina farò una magia, guarda attentamente..”
io lo guardo un po’ stupito e curioso x la verità, all’improvviso mentre le commesse bariste si distraggono, con fare furtivo e rapido prende una brioche (con la marmellata.. le mie preferite 😟) e se la mette in tasca…
E mi dice:
“hai visto ragazzo? Questa è una vera magia, impara dal maestro..”
Io rimango un po’ allibito per la verità, ma con il mio humor appeal che mi contraddistingue gli dico:
“ora guarda me che faccio una magia superiore alla tua..”
Lui mi dice..
”seee ma dai.”
Chiamo il barista e gli dico:
“vuoi vedere una magia?”
Il barista:
“ok perché no”
Allora prendo una brioche (con la marmellata) e me la mangio.. il barista mi guarda e mi fa:
“ e la magia qual è scusa..”
E io:
“guarda nella tasca del mio amico….”
(Posted by Beppe Tardito on 23/08/2021
mi saluta, entriamo nel bar e al bancone mi fa:
“questa mattina farò una magia, guarda attentamente..”
io lo guardo un po’ stupito e curioso x la verità, all’improvviso mentre le commesse bariste si distraggono, con fare furtivo e rapido prende una brioche (con la marmellata.. le mie preferite 😟) e se la mette in tasca…
E mi dice:
“hai visto ragazzo? Questa è una vera magia, impara dal maestro..”
Io rimango un po’ allibito per la verità, ma con il mio humor appeal che mi contraddistingue gli dico:
“ora guarda me che faccio una magia superiore alla tua..”
Lui mi dice..
”seee ma dai.”
Chiamo il barista e gli dico:
“vuoi vedere una magia?”
Il barista:
“ok perché no”
Allora prendo una brioche (con la marmellata) e me la mangio.. il barista mi guarda e mi fa:
“ e la magia qual è scusa..”
E io:
“guarda nella tasca del mio amico….”
(Posted by Beppe Tardito on 23/08/2021
E poi Dio distribuì gli anni.. (Leggetela, è troppo divertente)
Il Primo giorno, Dio creò la Mucca e disse:
– Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo un’aspettativa di vita di 60 anni.
La Mucca rispose:
– Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per 60 anni? Guarda, 20 vanno benissimo, tieniti pure gli altri 40! – E così fu.
Il secondo giorno, Dio creò il Cane e disse:
– Dovrai sedere tutto il giorno dietro l’ingresso della casa dell’uomo, abbaiando a chiunque si avvicini. Ti assegno un’aspettativa divita di 20 anni.
Il Cane replicò:
– 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli altri? Guarda, 10 sono più che sufficienti, tieniti pure gli altri! – E così fu.
Il terzo giorno, Dio creò la Scimmia e disse:
– Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai 20 anni.
La scimmia obiettò:
– 20 anni a fare il cretino? Mi associo al cane e te ne restituisco 10! – E così fu
Infine, Dio creò l’Uomo e disse:
– Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!
E l’Uomo, implorante:– Come, 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi?
Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito 40 anni, il Cane 10 e la Scimmia altri 10, sommati ai miei 20 farebbero 80,
dalli tutti a me!!! – E così fu.
Ecco perché per i primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare nulla, per i successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia, per gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini, e gli ultimi 10 li passiamo rompendo le palle a tutti.
Tutto gira intorno ad una ruota palindromica:
A 3 anni il successo è: non pisciarsi addosso.
A 12 anni il successo è: avere tanti amici.
A 18 anni il successo è: avere la patente.
A 20 anni il successo è: avere rapporti sessuali.
A 35 anni il successo è: avere moltissimi soldi.
A 50 anni il successo è: avere moltissimi soldi.
A 60 anni il successo è: avere rapporti sessuali.
A 70 anni il successo è: avere la patente.
A 75 anni il successo è: avere tanti amici.
A 80 anni il successo è: non pisciarsi addosso!
La donna e il bagno pubblico.. (Racconto di Luciana Littizzetto)
Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: ‘MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto!’, e poi ti mostrava ‘la posizione’, che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi, ma senza che il corpo venisse a contatto con la tavoletta. ‘La posizione’ è una delle prime lezioni di vita di quando sei ancora una bambina, importantissima e necessaria, dovrà accompagnarti per il resto della vita. Ma ancora oggi, ora che sei diventata adulta, ‘la posizione’ è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere. Quando ‘devi andare’ in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate (è la posizione ufficiale da ‘me la sto facendo addosso’). Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con la figlioletta piccola ‘che non può più trattenersi’, e ne approfittano per passarti davanti tutte e due! A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c’è la chiave (non c’è mai!); pensi: ‘Non importa…’. Appendi la borsa a un gancio sulla porta e, se il gancio non c’è (non c’è mai!), ispezioni la zona: il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com’è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché ‘Non si sa mai’. Tornando alla porta, dato che non c’è la chiave devi tenerla con una mano, mentre con l’altra ti abbassi i pantaloni e assumi ‘la posizione’… Aaaaahhhhhh… finalmente… A questo punto cominciano a tremarti le gambe perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa: ‘Non sederti MAI su un gabinetto pubblico!’. Così rimani nella ‘posizione’, ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere ‘la posizione’ richiede grande concentrazione: per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo, non ce n’é!!! (Mai) Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta: ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati… NO!!! Allora urli: ‘O-CCU-PA-TOOO!!!’, continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il kleenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai. In quel preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l’interruttore! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché l’altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non sapevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile. Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze… Il ricordo di tua mamma che sarebbe piena di vergogna se ti vedesse così, perché il suo … non ha mai toccato la tavoletta di un bagno pubblico, perché davvero ‘non sai quante malattie potresti prenderti qui’. Ma la tortura non è finita… Sei esausta, quando ti metti in piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo sciacquone! Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna! Finalmente vai al lavandino: è tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da Gobbo di Notre Dame, per non far cadere la borsa nel lavandino. L’asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo! Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un’eternità là dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica attaccato alla scarpa, o peggio ancora con la cerniera abbassata! A me è capitato una volta, e non sono l’unica a quanto ne so! Esci e vedi il tuo uomo che è gia uscito dal bagno da un pezzo, e gli è rimasto perfino il tempo di leggere ‘Guerra e pace’ mentre ti aspettava. ‘Perché ci hai messo tanto?’, ti chiede irritato. ‘C’era molta coda’, ti limiti a rispondere. E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l’altra ti tiene la porta e l’altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è molto più semplice e veloce, perché tu devi concentrarti solo nel mantenere ‘la posizione’ (e la dignità). Questo scritto è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto dentro.
Le regole per viver sani e a lungo.... (Bellissimo da leggere)
Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio....Anche un’arancia per la vitamina C e una tazza di the verde senza zucchero per prevenire il diabete. Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d’acqua, anche se poi per espellerli richiede il doppio del tempo che hai perso per berli. Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere gli indispensabili bacilli L. Casei immun..boh, che nessuno sa bene che cosa cavolo siano, però sembra che, se non ne ingoi per lo meno un paio e mezzo tutti i giorni, finisci per vedere sfocato. Ogni giorno un’aspirina per prevenire l’ictus, e un bicchiere di vino rosso contro l’infarto, più un bicchiere di bianco per il sistema nervoso, ed uno di birra che già non mi ricordo per che cosa era.. Ma non berli tutti insieme, senno ti può venire un’emorragia cerebrale, ma non ti preoccupare, perché non te ne renderai neppure conto. Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finchè riesci a cagare un maglione.....Si devono fare tra i 4 e i 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.....Facendo i calcoli, solo per mangiare se ne vanno 5 ore......Ah, dimenticavo, dopo ogni pasto bisogna lavarsi i denti.....Ossia, dopo l’Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo la banana i denti, e così via, finchè ti rimangono 3 denti in bocca. Senza dimenticarti di usare il filo interdentale, di massaggiare le gengive e di fare il risciacquo con Listerine......Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 per mangiare fa 21.-----Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico.....Secondo le statistiche, vediamo la tele per tre ore al giorno....Già, non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz’ora, facendo attenzione a tornare indietro dopo 15 minuti, se no la mezz’ora diventa una......Bisogna mantenere le amicizie, perché sono come le piante, da annaffiarsi tutti i giorni....E bisogna pure tenersi informati, leggendo almeno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.....Ah, importante, si deve fare l’amore tutti i giorni, però senza cadere nella routine.......Bisogna essere moderni, creativi e rinnovare la seduzione. Bisogna anche avere il tempo per spazzare per terra, lavare i piatti, i panni, e non parliamo se hai un cane o magari dei figli.....Insomma, per farla breve, i conti danno 29 ore al giorno......L’unica possibilità che mi viene in testa è fare varie cose contemporaneamente.....Per esempio ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta, così almeno ti bevi i due litri d’acqua.....Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca fai l’amore (tantrico) col compagno/compagna che nel frattempo guarda la tele e ti racconta, mentre tu lavi per terra.....Ti è rimasta una mano libera? Chiama qualche amico! O i genitori !....Bevi il vino, perché, dopo aver chiamato i tuoi, ne avrai bisogno......Il Bio Puritas con la mela te lo può dare il tuo partner o la tua partner, mentre si mangia la banana con l’Actimel, e domani fate cambio.....Mi è venuta la confusione mentale........ Adesso ti lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d’acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, già non so più cosa sto facendo. So che devo andare urgentemente in bagno....E ne approfitto per lavarmi i denti.....Però, se ti rimangono due minuti liberi, invia una copia ai tuoi amici, che devono essere annaffiati come una pianta. Se ti avessi già mandato questo messaggio, perdonami..... E’ l’Alzheimer che, nonostante tutte le cure, non sono ancora riuscita a debellare. (Web)
La vecchia e il "Cavaliere" (clicca l'immagine per leggere)
C’era una volta una vecchia, povera, sola e timorata di Dio. Questa anziana ogni giorno pregava perchè il "Cavaliere" avesse lunga vita, tanti decreti e condoni senza limiti. Nel paese la prendevano per pazza, essendo la vecchia devota al cavaliere più di Schifani e un pelino sotto Bondi, ma senza averne alcun tornaconto. La storia della sua ammirevole devozione fece il giro del mondo, tutti si chiedevano se non fosse una zia laica, la nonna di Mastella o semplicemente affetta da alzheimer. La sua fama arrivò fino ad Arcore, tanto che il cavalierissimo in persona la volle conoscere, prima che schiattasse, una sua fan così accanita, benchè ad essa non pensasse minimamente di proporle un ministero. Casomai le avrebbe regalato una parure. Mandò due senatori maggiordomi nel paese dove la vecchina pregava contro le maledizioni comuniste sulla sua testa ricrinita, e la fece portare seco, a palazzo Grazioli, nella stanza over 70. E lì, finalmente, fu in grado di conoscere il mistero di tanta abnegazione e premiarla come meritava. “Cara vecchia paesana. Io sono felice che tu, come mi dicono, preghi per me, eppure non mi risulta che tu abbia la televisione, che sia mai stata candidata ad alcun consiglio comunale, che sia stata protagonista di una delle mie proverbiali promesse. Allora cosa ti porta ad adorarmi così tanto? Potenza del mio fascino? Merito dell’elisir di Scapagnini?” “Vede Cavaliere, io ho una certa età, e ne ho viste tante. Ho visto Andreotti che andava a cena con Riina e faceva accordi con Badalamenti, e pregavo perchè scomparisse dalla scena. Ho visto Craxi, un politico in grado in pochi anni di fare scomparire nella vergogna la tradizione socialista, e ho pregato perchè fosse rinchiuso nelle patrie galere. Ho visto Forlani, Cirino Pomicino, Poggiolini, e altri ladri dissanguare l’economia e la povera gente. e ho pregato perchè tutto ciò finisse. Poi tutto ciò è finito, prima che la nera signora venisse a me, ma sei arrivato tu, un raro concentrato di tutte le peggiori figure della prima repubblica. E allora prego perchè tu abbia lunga vita, non si sa mai dopo di te venisse uno ancora peggiore.” Il cavaliere, uomo di spirito, rise a tutti denti, tanto non erano presenti che le sue televisioni, e quindi avrebbe potuto cestinare la conversazione. Diede un bacio alla vecchina, le regalò una spilletta con l’effigie del capo, e la fece buttare fuori dal palazzo, convinto che sotto sotto, non avesse poi tutti i torti.
Per quelle che "se la tirano." (Clicca l'immagine per leggere)
Un uomo entra nel suo ristorante preferito e si siede al solito tavolo. Si guarda intorno e nota seduta in un tavolo vicino una donna bellissima, completamente sola. Il tipo chiama il cameriere e gli chiede di mandare alla donna una bottiglia del Merlot più costoso del ristorante, pensando che se la donna avesse accettato la bottiglia sarebbe caduta a i suoi piedi. Il cameriere porta la bottiglia al tavolo della signora e le dice indicando l'uomo: Questa è da parte del signore seduto a quel tavolo; La donna guarda la bottiglia con freddezza in un secondo e decide di mandare un biglietto all'uomo. La dà al cameriere e questo la porta al destinatario. Sul biglietto c'era scritto: Affinché io accetti questa bottiglia, lei dovrebbe avere un Mercedes nel suo garage, un milione di dollari in banca e 20 cm nei pantaloni; Dopo aver letto il biglietto, l'uomo ci pensa un secondo e decide di rispondere. Dà un nuovo biglietto al cameriere e gli chiede di portarlo alla donna. Sul biglietto c'era scritto: Per eseguire i suoi desideri, potrei vendere la mia Ferrari Modena 360 e anche il mio BMW 850 SL, per rimanere solo con il Mercedes 600 SEL nel garage. Potrei anche donare 12 dei miei 13 milioni di dollari che ho in banca... Ma...neanche per una donna bella come lei me lo taglierei di 5 cm; P.S.: Restituiscimi la bottiglia.
Sbaglia a spedire E-mail..(Bellissima da leggere.)
Una coppia di Milano decide di prendersi una settimana di vacanza nei Caraibi per dare una tregua al freddo inverno europeo. Siccome entrambi erano molto impegnati nel lavoro, dovevano volare con un giorno di differenza. Quindi, lui partì il giovedì e lei lo avrebbe raggiunto col volo del venerdì. Arrivato a destinazione, lui scrisse subito alla moglie un’e-mail. Purtroppo, però, nell’indirizzo tralasciò una lettera e spedì lo scritto senza controllare e senza accorgersi dell’errore.
Sfortunatamente, a Roma, in quel momento, tornò a casa una vedova dal funerale di suo marito, appena morto in seguito ad un infarto. La neo-vedova si aspettava messaggi di condoglianze tramite internet e controllò la sua posta. Dopo aver aperto la prima mail e letto le righe, emise un urlo e svenne davanti allo schermo. Il figlio si precipitò subito nella stanza e vide la mamma esanime sul pavimento. Guardando sullo schermo del computer, lesse: To: Alla mia adorata moglie… From: Dal tuo appena separato marito. Subject: Sono arrivato! Cara, sono appena arrivato ed ho fatto già il check-in. Vedo che tutto è già perfettamente pronto per il tuo arrivo domani. Sono molto felice di riabbracciarti prestissimo. Spero che anche il tuo viaggio vada bene come è stato per me. PS: C’è un caldo infernale qui!
LA SPESA AL SUPERMERCATO
Procedura per l'uomo medio:
1. Entra a colpo sicuro nelle porte automatiche scorrevoli.
2. Ruba un carrello alla prima donna in catalessi davanti ad una vetrina.
3. Segue le indicazioni delle frecce per il supermercato.
4. Legge la lista della spesa (che comprende cinque voci, di cui le prime tre sono patatine, birra e cioccolata).
5. Mette nel carrello la metà delle spese elencate nella lista.
6. Raggiunge le casse.
7. Paga.
8. Esce.
Procedura per la donna media:
[NB: si è volutamente tralasciata la lunga parte relativa al trucco e alla cerimonia di vestizione stile "devo andare a un gala"...]
1. Vuole entrare a tutti i costi dalle uniche porte scorrevoli non funzionanti...
2. Segue il primo uomo che arriva imitando da che parte entra.
3. Ingaggia una lotta col fango con altre tre donne che hanno avvistato il medesimo carrello.
4. Trova la prima superficie riflettente e si dà una sistemata: controlla stato dei graffi sul viso, messa in piega, si cambia la camicia strappata.
5. Segue le indicazioni per la gioielleria.
6. Si ferma per dieci minuti davanti alle vetrine in rispettoso silenzio.
7. Esce dalla trance e segue le frecce "Calzature e borse".
8. Entra nel negozio.
9. Prova tutti i modelli di scarpe e borse disponibili (anche i numeri non suoi).
10. Non acquista niente e si lascia alle spalle una montagna di scatole aperte (e un commesso in lacrime).
11. Esce.
12. Segue le indicazioni "Abbigliamento".
13. Si tiene in allenamento squadrando da cima a fondo tutti i difetti delle altre donne: le boccia regolarmente tutte ("La minigonna alla sua età!", "Che vacca!", "Non ha stile!", "Ma quanto è truccata!", ecc.).
14. Pausa per incipriamento naso.
15. Intravede la vetrina delle pellicce.
16. Si auto-convince psicologicamente a superare la vetrina (anche perché è luglio).
17. Avvista la profumeria.
18. Entra.
19. Riesce ad acquistare a caso profumi, gel anticellulite, rossetti di colori mai uditi prima, fard, fondotinta e altri accessori in offerta.
20. Richiede, insieme agli acquisti, campioncini gratuiti di varia e indispensabile utilità.
21. Paga con la carta di credito (del marito).
22. Esce.
23. Si appropinqua a un altro negozio di abbigliamento.
24. Entra.
25. Trance.
26. Per essere sicura di vedere bene i colori si fa accompagnare fuori alla luce del sole almeno trenta volte.
27. Si impietosisce solo a seguito di collasso con stramazzamento al suolo della persona che la sta servendo nel negozio, capisce che è il caso di acquistare qualcosa e si presenta alla cassa con un paio di collant.
28. Esce.
29. Torna indietro perché ha lasciato sul bancone il resto.
30. Segue le frecce "Alimentari".
31. Entra con il fiatone nel reparto perché leggermente in ritardo...
32. Punta come un missile patriot sul bersaglio: le offerte (paghi quattro prendi due...).
33. Mette nel carrello tutto quello che ci entra e/o che luccica e/o che reca la scritta "offerta".
34. Paragona i prezzi di prodotti diversi (zucchine col detersivo, ecc.).
35. Mette nel carrello quello scaduto.
36. Con la scusa di acquistare dei Findus infila la testa nel freezer.
37. Prestando attenzione a non incollarsi le labbra su qualche surgelato riesce a rinnovare il rossetto sulle labbra.
38. Raggiunge le casse.
39. Paga e trasale.
40. Esce.
41. Si avvia fuori dal centro commerciale allo spegnimento delle ultime luci.
42. Cerca disperatamente dove ha lasciato la propria vettura, percorrendo il parcheggio semideserto per quattro volte.
43. Avvista l'auto dopo esserci passata davanti solo due volte.
44. Parte di gran carriera alla volta della propria abitazione prima che la famiglia sporga denuncia.
45. Fa retromarcia e recupera le borse della spesa.
46. Finalmente riparte.
Tradimento.
Un marito torna a casa prima del previsto e trova la moglie a letto con
un barbone. Lei si difende cosi': "Ma caro lui mi ha solo chiesto: Ha
qualcosa che suo marito non adopera più?".
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