Dopo 8 anni di convivenza, la mia compagna mi prese da parte per....

Dopo 8 anni di convivenza, la mia compagna mi prese da parte per dirmi qualcosa di importante. Voleva che passassi del tempo con un’altra donna, che la portassi al ristorante e poi al cinema. La mia compagna mi disse: “Ti amo, ma so che anche quest’altra donna ti ama, e voglio che tu trascorra del tempo con lei”. Quest’altra donna era mia madre. Viveva da sola da 19 anni, dopo la morte di mio padre e a causa del mio lavoro potevo farle visita solo occasionalmente. Così quella sera stessa ho fatto quello che la mia compagna mi aveva chiesto. Ho invitato mia madre al ristorante e poi al cinema. “Cosa sta succedendo?”, mi chiese la mamma: “Sei sicuro che vada tutto bene?" “Ho pensato che sarebbe stata una buona idea trascorrere del tempo con te”, ho risposto. “Solo io e te”. Mia madre, al telefono, restò in silenzio un momento, poi finalmente disse: “Mi piacerebbe davvero tanto”. Poi il venerdì seguente, finito il lavoro, sono andato a prenderla a casa. Ero un po’ nervoso, era passato tanto tempo… Si era fatta i capelli e indossava lo stesso vestito del suo ultimo anniversario di matrimonio. Il suo sorriso, raggiante di felicità, la faceva sembrare un piccolo angelo, il mio piccolo angelo. “Ho detto ad alcune mie amiche e amici che sarei uscito con mia madre stasera e sono rimaste tutte molto colpite”. Mia madre ha detto entrando in macchina: “Non vedono l’ora che racconti loro della nostra serata!” Così siamo andati in un ristorante, non troppo elegante, ma abbastanza intimo e confortevole. Mia madre mi ha preso il braccio come se fosse la First Lady. Ci siamo seduti e le ho dovuto leggere il menù, dal momento che i suoi occhi riuscivano a leggere solo i caratteri più grandi. Appena finito di leggere le portate, ho girato gli occhi e ho visto che lei mi guardava con un sorriso carico di nostalgia. “Quando eri piccolo, ero io che dovevo leggerti il menù”, mi ha detto con semplicità. “Allora, è tempo che tu ti riposi un po’ e mi lasci restituire il favore”, ho risposto. Abbiamo cenato e abbiamo parlato, niente di straordinario, abbiamo solo parlato delle novità nelle nostre rispettive vite. Alla fine, abbiamo parlato così tanto che ci siamo dimenticati del film. Ma in realtà, non ci è dispiaciuto averlo perso. Quando l’ho riaccompagnata a casa, mi ha detto che voleva uscire di nuovo, ma solo se le promettevo che l’avrei lasciata invitare me la prossima volta. Ho accettato. “Come è andato il tuo appuntamento?”, mi chiese la mia compagna quando rientrai a casa. “È andato davvero bene. Ancora meglio di come avrei mai immaginato”. Non sono però stato in grado di mantenere la mia promessa e farmi invitare al ristorante. Pochi giorni dopo, mia madre è morta a causa di un problema cardiaco. È successo così velocemente che nessuno ha potuto fare niente per lei. Sono passate alcune settimane e poi ho ricevuto una busta con una copia di un conto di un ristorante, lo stesso ristorante dove avevo portato mia madre. Insieme alla ricevuta, c’era una piccola nota che diceva: “Ho pagato questo conto in anticipo. Non ero sicura se avrei potuto esserci, ma in ogni caso, ho già pagato per due, per te e per la tua fidanzata. Non sai quanto questa serata abbia significato per me. Ti voglio tanto bene, figlio mio”. Quel giorno ho capito l’importanza di dire “ti amo”, "ti voglio bene" e l’importanza di trascorrere del tempo con la propria famiglia e le persone che ci sono care. Niente, in verità, è più importante di quest’amore. (First posted by Beppe Tardito on August 7, 2018)

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Mi piacerebbe raccontare la storia di due folli, che si sono amati così...


Mi piacerebbe raccontare la storia di due folli, che si sono amati così tanto, in un modo così assurdo, senza mai dirselo.
Ma io percepivo tutto il loro amore, bastava guardarli, capisci?
Lei lo sfiorava e lui sorrideva imbarazzato, avevano tutto l'amore nei loro occhi.
Non ho mai capito cosa fosse successo tra loro due.
Mi sono chiesto perchè si sono voluti così tanto, ma non hanno mai avuto la forza di prendersi. Non hanno mai rischiato.
Ora lui è con un'altra. E’ bella, davvero tanto bella... Eppure quando la guarda io non vedo tutta la luce che si rifletteva nei suoi occhi quando vedeva lei... Penso che lui non sia felice, credo che stesse soltanto consolando se stesso, per il fatto di non aver preso l'amore quando doveva.
Però mi piace pensare che un giorno si rincontreranno.
Magari in un aeroporto, o in un bar, o in un ufficio, o magari semplicemente per strada. Avranno come l'impressione di aver sbagliato strada, ma poi si guarderanno negli occhi e sembreranno impazzire, ma in quell'attimo, mentre impazziranno, si ricorderanno di quanto era stato incredibile il tempo passato insieme, la loro amicizia, i loro sguardi, le loro piccole incertezze.
Si guarderanno e si saluteranno, lei gli chiederà come sta, lui le risponderà che è felice, che è innamorato, e lei farà altrettanto. Dirà che ha realizzato tutti i suoi sogni. Ma mentiranno, entrambi. Se ne accorgeranno soltanto dopo che la felicità è a un passo da loro, è sempre stata lì, ma nessuno dei due ne era a conoscenza, prima di perdersi per poi ritrovarsi. Chi si appartiene si ritrova. Ma certe cose, anche se ritrovate, tornano a perdersi.
Perchè si saluteranno per poi non rivedersi più, però lo sanno quei due che avrebbero dovuto provarci. Lo sanno bene. Rimarranno le notti svegli a chiedersi se è giusto il destino. Se è giusto non averci provato.
Per poi tornare alla loro vita. (First posted by Beppe Tardito on February 13, 2019)


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