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Dalla Finlandia la nuova filosofia di vita. Stare a casa da soli alla sera, ti basta...


Dalla Finlandia la nuova filosofia di vita. Stare a casa da soli alla sera, ti basta un drink, un film e…un divano.

Arriva una nuova moda dalla Finlandia, ed è una vera e propria filosofia di vita. Secondo i finlandesi, dedicare del tempo da soli in casa indossando degli indumenti comodi, guardare una serie tv sul divano mentre si sorseggia un bicchiere di vino o di birra, ci fa sentire bene e rilassati! In effetti, trascorrere dei momenti di relax in solitudine, può essere davvero utile per noi…soprattutto in inverno. La Finlandia ha presentato una parola che descrive in modo appropriato la vita nel 2018: Kalsarikännit (pronunciato cal-sar-y-cuhn-eet), definito come “la sensazione di ubriacarsi da soli in mutande con nessuna intenzione di uscire. “

Rallegratevi, homebodies e misantropi, perché questa è la vostra nuova linea guida per vivere bene. Il concetto finlandese di Päntsdrunk o Kalsarikännit è geniale come sembra.

Queste due paroline magiche esprimono un concetto semplice: “bere a casa, da solo, in mutande“. In pratica, significa creare un’atmosfera calda e godersi le cose belle della vita in solitudine.
In Finlandia gli inverni sono noti per essere lunghi e scuri e così per combattere l’oscurità, la popolazione trova dei modi per passare del tempo prezioso. Proprio per questo motivo, hanno inventato questa nuova moda che consiste nel lasciare andare se stessi senza avere problemi che possano disturbarci.
L’inverno si fa sempre più strada nei nostri giorni, nonostante in Italia le temperature saranno più alte rispetto alla Filandia, è lo stesso un’alternativa utile per noi per combattere il freddo da novembre fino a marzo almeno. È necessario intraprendere solo due semplici passaggi: prendi una bottiglia, siediti sul divano.. Päntsdrunk. E magari (aggiungiamo noi) mettiti in pigiama ed accendi la tv.

E tu, sei più balena o sirena?!?.. (Leggetela è bellissima)


Qualche tempo fa, all'entrata di una palestra, si poteva vedere un cartello con la foto di una ragazza dal fisico spettacolare con su scritto: "Quest'estate, preferite essere una sirena o una balena?"


Si racconta che una donna, della quale non conosciamo nè il nome nè l'aspetto fisico, rispose a questa domanda nel seguente modo:

"Egregi signori, le balene sono sempre circondate di amici (delfini, foche, uomini curiosi), conducono una vita sessuale molto attiva e accudiscono i propri piccoli con molto affetto. Si divertono come matte con i delfini e mangiano gamberi fino a strafogarsi. Nuotano tutto il giorno e viaggiano verso luoghi fantastici come la Patagonia, il mare di Barens o le barriere coralline della Polinesia. Cantano magnificamente e in alcuni casi incidono dei CD. Sono animali impressionanti e molto amati, difesi e ammirati in tutto il mondo. Le sirene non esistono, ma se esistessero, farebbero la fila nello studio di uno psicologo, in seguito ad un problema di sdoppiamento della personalità: donna o pesce? Non avrebbero alcuna vita sessuale né potrebbero avere figli. Sarebbero affascinanti, certo, ma solitarie e tristi. E inoltre, chi vorrebbe accanto una ragazza che odori di pesce? Senza dubbio, preferisco essere una balena!"

Ecco cosa fa male davvero: scrive un macellaio che non ci sta più a subire


L’immagine che vedete la dice lunga su quello che il macellaio di Scorzè, (Venezia) Mauro Bortolato, attraverso la sua ironia vuole comunicare a tutti gli italiani che la leggono. Il libero professionista, dopo l’allarme lanciato dall’Oms che, senza dubbio, sta causando una flessione sui suoi affari e su quelli della carne rossa in genere, ha reagito mettendo sulla vetrina del suo locali svariati post per dire quello che realmente fa male e quello che è salutare.

Mauro avrà pensato, che nel comunicare qualcosa alla cittadinanza, occorre farlo sempre al meglio e nel dettaglio, specificando realmente cosa fa bene alla salute e cosa no. Gli esempi che il Signor Mauro, ormai esausto da questa politica che non tutela più nessuno, sono semplici e riguardano il viver quotidiano di ogni singolo cittadino.

Sui cartelloni, infatti, troviamo scritto in caratteri cubitali LA CARNE ROSSA FA MALE e in caratteri normali tutto il resto che narrano: “Invece frutta e verdura fanno bene..!! Perchè senza pesticidi” – “Invece il pesce fa bene perchè senza mercurio”.

Questi sono solo alcuni esempi, ma poi tra i suoi manoscritti, apposti sulla vetrina della sua macelleria, leggiamo anche che gli industriali inquinano, l’aria è irrespirabile, i politici rubano e così via. Mauro con questa iniziativa ha avuto i consensi da parte di milioni di italiani che hanno fatto girare la sua foto di protesta, in modo virale, sul web. (Fonte: leggo.it)

Frasi ed espressioni originali lette in giro per l'italia. Troppo divertenti..


Ecco alcuni detti, frasi e i modi di dire letti in uffici, per strada, su camion e un po' ovunque in giro per l'Italia, cioè espressioni originali che non sono di uso comune, né sono i classici proverbi o modi di dire locali.

- Lo stipendio è un diritto acquisito, il lavoro si paga a parte (in un ufficio dell'INPS)

- Non fatevi furbi sennò vi fanno fessi. (sullo striscione ad un comizio)

- La vostra invidia è la mia forza (sul telone di un Ape Car)

- Quello che voi mi augurate, Dio ve lo deve raddoppiare (sul retro di un Fiorino FIAT)

- Non provare a sorpassarmi, sennò ti denuncio. (sul lunotto di una vecchia 500)

- Ricorda: nulla è per sempre, manco la morte di mia suocera. (su un muro)

- Io e te quattro metri sopra il cielo perchè a tre metri sotto terra stanno molta gente. (su di un muro a Roma)

- Ormai si conosce il prezzo di tutto e il valore di nulla, tu non hai prezzo e vali più di qualsiasi altra cosa. (su un muro)

- C'è talmente tanta crisi che nemmeno i sofficini ridono più. (su un muro)

- Perdi un minuto di vita, ma non perdere la vita per un minuto: aspetta a sorpassare. (sul retro di un camion)

- Meno internet, più cabernet (su un muro in Veneto)

- Le donne buone vanno in paradiso, le altre dappertutto, pure a casa mia. (in un bar del Veneto)

- Solo i morti vedono la pace. (su un muro)

- Donne! Non piangete se vado via, ma pregate che io ritorni. (sul retro di un camion per il Kuwait)

- La velocità che è virtù genera un vizio che è la fretta. (su un muro)

- Sono come un sasso grezzo, ma dentro sono un diamante, ho molte facce. (su un muro)

- Alle donne ci penso io, alle curve ci pensa Dio spero che non vado a schiantarmi pure io. (sul fronte della cabina di un camion)

- Il possibile l'ho fatto, l'impossibile lo sto fando, per i miracoli mi sto atressando (in un bar)

- Ciò che ci uccide ci rafforza. (su un muro di una villa)

- Lo scopo della mia vita è far conoscere al mondo i piaceri della carne. (in una macelleria)

- Se insisti e resisti raggiungi e conquisti, ma tu li hai visti? (sulla facciata di un palazzo di Roma)

- E ridi ca..o, tanto è inutile prendere la vita sul serio, non se ne esce vivi. (al mercato di Ferrara)

"Tutti i cellulari intercettabili". Scoperta falla nelle reti mondiali



È possibile intercettare qualsiasi cellulare, anche a migliaia chilometri di distanza, tra Stati diversi, per colpa di una vulnerabilità dei protocolli SS7 (Signaling system). Vecchissimi (risalgono agli anni 80) ma ancora usati per gestire chiamate e messaggi. La scoperta è di un gruppo di ricercatori tedeschi e sarà annunciata durante una conferenza hacker ad Amburgo, il noto Chaos Communication Congress (27-30 dicembre). È stata anticipata al Washington Post da uno dei ricercatori, Tobias Engel, già noto per aver rivelato vulnerabilità di questo tipo. Per l'esattezza (anche se questo il Post non lo scrive), Engel aveva denunciato il problema dell'SS7 già nell'edizione 2008 di quella conferenza, il quale però finora era rimasto solo a livello teorico. Adesso, secondo i ricercatori, chiunque può sfruttare la vulnerabilità, perché il costo degli apparecchi necessari è diventato accessibile (nel 2008 mettere le mani nell'SS7 era alla portata solo degli operatori mobili).

Un'altra novità è che i ricercatori hanno scoperto diversi modi per sfruttare la vulnerabilità. Il primo agisce a distanza: "una spia russa potrebbe collegarsi alla rete del proprio operatore e da lì mandare, attraverso SS7, un comando alla rete di un operatore tedesco, fino al cellulare della vittima", dice Engel. Le reti mondiali sono ovviamente interconnesse, per consentire le telefonate internazionali, che vengono smistate ("routing") appunto via SS7. "Il comando può obbligare la rete tedesca a inoltrare la chiamata avanti e dietro, verso il cellulare dell'attaccante e poi di nuovo a quello della vittima, per intercettarne le conversazioni", dice Engel.

Il secondo metodo è invece di prossimità: l'attaccante deve essere vicino alla vittima, ma può così intercettare le chiamate di più persone contemporaneamente. È vero che i nuovi protocolli di rete mobile usano una crittografia più forte, per impedire alle chiamate di essere intercettate illegalmente; ma questo non è un grosso ostacolo per i malintenzionati, secondo Engel: tramite quella vulnerabilità SS7 possono infatti ordinare alla rete di usare una chiave crittografica temporanea che l'attaccante può decifrare.

Engel sospetta che i problemi dell'SS7 siano già sfruttati per intercettazioni illegali. Non solo da spie e da criminali, ma anche dai Governi. "Dubito di essere il primo a scoprire questa vulnerabilità", aggiunge Engel. La celebre rivista tedesca Der Spiegel ha pubblicato documenti di Snowden secondo cui le ambasciate e i consolati americane, in dozzine di città straniere, usavano potenti antenne per intercettare le conversazioni vicine. Con espedienti tecnici, riuscivano a costringere i cellulari a collegarsi alle loro antenne invece che a quelle normali degli operatori mobili.

La vulnerabilità SS7 è quindi solo una delle armi nelle mani di chi vuole compiere intercettazioni illegali. Come dice Engel, "dopo le rivelazioni di Snowden sulla National security agency, nessuno può credere che sia possibile avere una conversazione davvero privata su rete mobile". (Fonte: A. Longo, "La Repubblica")

Papa Francesco contrario all'Ice Bucket Challenge (Doccia gelata) ma dice che..


L'Ice Bucket Challenge è decisamente la moda dell'estate 2014: una moda a fin di bene, perchè finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica e a raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA, ma pur sempre una moda.

La doccia gelata da farsi per sfida, lanciata da un ragazzo di Boston malato di SLA, è diventata veramente globale e molte star di prima grandezza si sono sottoposte alla 'tortura', postando poi il tutto online: da Lady Gaga a Gwen Stefani, passando per Jennifer Lopez e Shakira, sempre con il meccanismo della 'nomination'. Ci si fa la doccia e poi si nominano altre tre persone che devono farla.

Stavolta la nomination, partendo da Shakira e dal compagno Piquè, è arrivata molto in alto: fino al Pontefice. Proprio così: la cantante ha 'sfidato' Papa Francesco a farsi una doccia gelata per la ricerca. Da parte del Papa nessuna replica diretta.

Sul profilo Twitter del Papa è però apparso un tweet significativo, che recita: "Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi – ma nascosti – verso il prossimo" Insomma Papa Francesco è contrario a questi atti plateali, ma pensa che la beneficienza sia per lo più un atto silenzioso.

Tra fratelli i primogeniti sono sempre i più intelligenti. A sostenerlo una..


I primogeniti sono più intelligenti. A sostenerlo una ricerca condotta dall'università di Oslo che, dopo aver sottoposto a 250mila maschi tra i 18 e i 20 anni un test di intelligenza, ha decretato che i fratelli maggiori hanno un IQ superiore a quello dei secondo e terzogeniti.

La causa non è genetica, ma educativa. Sembrerebbe, infatti, che i genitori dedichino maggiore attenzione al primo figlio. Lo stimolo e le cure che mamme e papà investono sul primo nato farebbe sì che questo sviluppi il QI in maniera molto maggiore rispetto a chi viene, in proporzione, "trascurato".

Secondo la ricerca, i figli minori sono meno dotati proprio per questo motivo e, più fratelli maggiori hanno, più il loro QI diminuisce. Tutto vero? A detta di Kristensen, autore e promotore dello studio, sì. Ma, come tutte le regole, anche questa ha le sue eccezioni che la confermano. (Fonte: OggiTreviso)

San Lorenzo 2014, stelle cadenti rimandate al 12. Sarà la Super Luna a dare..


spettacolo, tutti con il naso in sù. 10 Agosto, Notte di San Lorenzo e dello sciame delle Perseidi, la super-Luna si troverà ad una distanza di circa 363.000 chilometri dalla Terra, la Luna più grande e luminosa dell’anno. L’8 Settembre è atteso il terzo evento della super-Luna, dato che si troverà ad una distanza di circa 364.800 chilometri. Ogni volta che accade vi sono i timori che possa provocare disastri naturali fuori dal comune, ma nessuna di queste idee è considerata veritiera dalla scienza comune. Oramai sembra divenuto un appuntamento atteso anche quello della cosiddetta “SuperLuna” che altro non è che la Luna piena al perigeo.

«La Luna particolarmente luminosa prevista per il 10 darà certamente fastidio, ma lo spettacolo delle stelle cadenti sarà comunque assicurato». In queste occasioni il nostro satellite appare del 14% più grande e del 30% più luminoso, da qui il nome di “Super Luna”. La sua luce renderà quindi più difficile vedere le stelle cadenti ma non impossibile. In ogni caso il picco delle meteore di San Lorenzo, le cosiddette Perseidi, è previsto per il 12 agosto quando la Luna avrà iniziato la fase calante e resteranno visibili ancora per diversi giorni.

Amici per la pelle? Questione (anche) di geni. Chi si..


somiglia si piglia? Secondo una ricerca che ha effettuato analisi su un milione e mezzo di persone, il Dna degli amici tende a somigliarsi. Chi si somiglia si piglia, e questo fin nel profondo del Dna. A gettare nuova luce sul detto popolare è una ricerca pubblicata su -pnas.org- secondo cui gli amici condividono fra loro, oltre a gusti e passioni, insolite somiglianze genetiche.

Dunque arrivare a considerare i propri amici un po' come una famiglia non è un atteggiamento privo di basi scientifiche. Lo studio dell'Università della California a San Diego e della Yale University ha scoperto, infatti, che gli amici che non sono biologicamente imparentati fra loro (neanche alla lontana), si somigliano l'un l'altro geneticamente.

Scegliamo di frequentare chi è simile a noi. Anche nel Dna.

Come cugini alla lontana. «Guardando all'intero genoma - spiega James Fowler dell'Uc di San Diego che firma lo studio insieme a Nicholas Christakis di Yale - abbiamo scoperto che, in media, noi siamo piuttosto simili ai nostri amici. Abbiamo più Dna in comune con le persone che scegliamo nella nostra cerchia di affini rispetto ai perfetti sconosciuti nello stesso gruppo di popolazione».

Ma quanto si somigliano gli amici, a livello di Dna? I ricercatori hanno una risposta precisa: gli amici sono legati fra loro come quarti cugini o persone che hanno in comune i bis-bis-bis-bisnonni. In pratica, questo equivale a circa l'1% dei nostri geni. «Questo può non sembrare molto, ma per i genetisti è un numero significativo», dice Christakis. «Non solo: molte persone non conoscono i propri quarti cugini. Insomma, in noi c'è qualcosa che ci spinge a scegliere persone che somigliano alla nostra famiglia».

C’è anche un “punteggio dell’amicizia”, che può dire quanto si andrà d’accordo con una persona in maniera decisamente più scientifica dei test che compiliamo sotto l’ombrellone, infatti nella loro ricerca, gli scienziati hanno sviluppato quello che chiamano "punteggio dell'amicizia": permette di prevedere chi diventerà amico con un livello di sicurezza con cui oggi si prevede, su base genetica, la chance di sviluppare obesità e schizofrenia. Secondo i ricercatori, il fatto di avere caratteristiche comuni con i propri amici, una sorta di "familiarità funzionale", può conferire vantaggi evoluzionistici.

Il team ha scoperto inoltre che gli amici presentano particolari somiglianze nei geni che influenzano il senso dell'odorato, mentre le maggiori differenze sono concentrate nei geni che controllano il sistema immunitario.

Ecco le foto di alcuni "Vip" se invecchiassero come persone "normali".

1 - Brad Pitt e Angelina Jolie


2 - Britney Spears


3 - John Travolta


4 - Jennifer Aniston


5 - Gwyneth Paltrow


6 - Rihanna


7 - Tom Cruise


8 - Johnny Depp


9 - Nicole Kidman



Facebook e WhatsApp al via le telefonate gratis. Compagnie telefoniche in crisi. Ecco i dettagli:


E’ ben noto come il famosissimo social WhatsApp abbia scomodato le tante compagnie telefoniche… Un concorrente competitivo sul fronte SMS, i quali possono essere mandati gratuitamente. Adesso però, le cose si complicano notevolmente rispetto alla situazione precedente… Dopo l’acquisizioni di WhatsApp da parte di Facebook la competizione si fa spietata! Zuckerberg ha infatti annunciato che, a partire da giugno, WhatsApp consentirà di effettuare telefonate gratis grazie al sistema Voip, sfidando così anche Skype e Viber.
Ovviamente la notizia ha dato un grande scossone, è destinata a far parlare e crescere le polemiche. Le varie compagnie telefoniche sono in allarme, soprattutto la Vodafone e la Telecom (con la sua tim mobile) saranno costrette a ideare piani telefonici ed offerte all’avanguardia in grado di poter far fronte alla potente innovazione che tra poco spiazzerà milioni di persone. Sappiamo infatti, che facebook è uno spazio social frequentatissimo da ragazzi ma non solo.

Zuckerberg afferma: “quando abbiamo raggiunto il primo miliardo di utenti, ci siamo chiesti cosa potevamo fare. Ovviamente l’ innovazione era quella di portare Facebook a spopolare nella gran parte del pianeta… e di fatti, così è stato!” L’intento do Zuckerberg intende aumentare i servizi internet, fiducioso del fatto che tutto questo possa portare ad un business a pagamento.

Facebook oltre le attese: pieno di utili e balzo della pubblicità. Il titolo vola in..


borsa. Pieno di utili per Facebook, che presenta conti oltre le attese, mostrando ai dubbiosi e critici che il suo modello di business funziona. Il social network chiude il quarto trimestre con un un balzo dell'utile netto a 523 milioni di dollari rispetto ai 64 milioni di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso. I ricavi sono saliti a 2,59 miliardi di dollari, in aumento del 63% rispetto al 2012. A tirare è la pubblicità: i ricavi pubblicitari sono infatti cresciuti del 76% a 2,34 miliardi di dollari, con la pubblicità sui dispositivi mobili che ha rappresentato il 53% del totale. I risultati mettono le ali al titolo Facebook in Borsa, che arriva a guadagnare il 7%. Secondo E-Marketer, Facebook ha superato Yahoo!, divenendo seconda solo a Google sul mercato pubblicitario digitale americano. «È stata una grande fine dell'anno per Facebook. Guardiamo ai prossimi dieci anni e all'aiutare a connettere il resto del mondo» afferma l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg. I conti dell'intero 2013 confermano la svolta di Facebook, dopo il flop dell'ipo e i dubbi degli analisti. L'utile netto è risultato pari a 1,50 miliardi di dollari su ricavi per 7,87 miliardi di dollari, in aumento del 55% rispetto al 2012. La media degli "amici" attivi ogni giorno è stata a dicembre di 757 milioni di persone, di cui 556 milioni dai dispositivi mobili. Nel quarto trimestre la media degli utenti mensili attivi è stata di 1,23 miliardi di persone, il 16% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I conti stellari sono il regalo che Facebook si concede per i suoi primi dieci anni, che compirà il prossimo mese. La società, dopo le difficoltà iniziali, ha preso il volo: le azioni sono salite del 75% nel 2013 e Facebook è diventata una delle società più giovani a entrare nello S&P 500. (Fonte: Il Sole 24 ORE)

Trova lavoro dopo avere pubblicato il suo curriculum su un tabellone dell’autostrada..


15 gennaio 2014. In un momento come questo, trovare lavoro non è facile ed è necessaria una buona dose di creatività per farsi notare dalle poche aziende che assumono. È questo che ha pensato il francese Laurent Lebret, 41 anni e disoccupato da sei mesi, che ha deciso di scommettere su sé stesso e di affittare un cartellone pubblicitario su una delle strade principali fuori da Antibes, la città nel sud della Francia, vicino a Cannes, nella quale vive.Il cartellone riportava la sua foto con cappello da babbo Natale, presentandolo come “direttore operativo ‘trilingue’”, i suoi recapiti telefonici e mail, e la scritta “Io… per Natale, vorrei solo un lavoro!”. L’idea ha funzionato, e Lebret è stato letteralmente inondato di chiamate e di proposte, venendo alla fine assunto come direttore operativo in una catena di villaggi turistici della zona.

“Vorrei una famiglia che mi amasse per sempre”



L’appello che ha commosso l’America. L’appello, accorato e sincero, è giunto di fronte alla platea di fedeli della St. Mark Baptirst Church, chiesa battista di St. Petersurg, in Florida: “Desidero una famiglia che mi ami per sempre”. A rivolgerlo è stato Davion Navar Henry Only, un ragazzo di 15 anni che ha vissuto tutta la sua vita tra orfanatrofi e case famiglia, in attesa di essere adottato. Una speranza vana, almeno sino ad oggi, tanto da spingerlo a prendere la situazione in mano e agire per conto proprio. “Accetterò chiunque, - ha detto Davion nel corso di una recente funzione domenicale - giovane o anziano, mamma o papà, bianco, nero o viola, non mi interessa nulla di tutto ciò. Dimostrerò tutto il mio apprezzamento e darò il massimo di me”.



Un sermone fuori programma che ha polarizzato l’attenzione di tutti gli Stati Uniti, tanto che il pastore è stato tempestato di telefonate, ed online è stato allestito un sito per avere informazioni più precise , mentre il ragazzo è stato invitato dalla Abc. “Se potete, prendetemi con voi e datemi tutto l’affetto e l’amore per il resto della vita - ha ribadito ai microfoni del network televisivo americano - Io prego e spero ancora”. Lo scorso giugno, determinato a ritrovare la sua famiglia originaria, Davion si è recato in una biblioteca con una copia del certificato di nascita in mano, per cercare il nome della madre naturale negli archivi online. Ha così scoperto di essere nato mentre la mamma era in prigione, alle sue spalle un passato legato agli stupefacenti e a condanne per furti e rapine. Ancor peggio, ha scoperto che la donna era morta, fra l’altro solo alcune settimane prima. Il mondo gli è crollato addosso, e lui si è messo a piangere davanti allo schermo del computer. Istanti terribili, ma poi decide di farsi forza: “Mi sono reso conto che quanto accaduto mi deve spingere a cercare equilibrio e successo nella vita, non devo prendere derive pericolose”, ha spiegato Davion, il quale è convinto che per raggiungere questi obiettivi occorra una famiglia. “Non voglio usare il mio passato come una scusa, ma come una motivazione - prosegue - voglio che la gente sappia quanto sia difficile essere orfano e vivere in strutture come quelle dove ho trascorso tutta la mia vita, a volte è una realtà che non si conosce”. Una realtà che vede protagonisti 399.548 bambini americani, ospiti di orfanotrofi e case famiglia, e con una età media di nove anni. Il ragazzo ha un sogno nel cassetto, proseguire gli studi e praticare tanto sport, oltre ovviamente ad avere la sua famiglia. “Mi aiuterebbe ad aver più coraggio ed essere più brillanti, in generale a farmi sentire meglio”, assicura il ragazzo spiegando che in fondo vuole solo ciò che gli altri coetanei fortunati hanno, ovvero “delle persone che mi vogliano bene per quello che sono, che mi stringano tra le loro braccia, mi tengano a casa, e che mi amino comunque”.

Staminali usate per il trapianto di una vena di ricambio ad una bimba di 10 anni..

Effettuato trapianto di vena porta creata con cellule staminali su una bambina di 10 anni Un equipe di medici e ricercatori, che operano presso l’ University of Gothenburg e lo Shalgrenska University Hospital in Svezia, sono riusciti ad effettuare un trapianto di vena porta su una bambina di 10 anni, grazie all’utilizzo della medicina rigenerativa. La vena, che collega l’intestino e la milza al fegato, presentava un’ostruzione che non era possibile rimuovere, né tantomeno poteva essere sostituita, come spiega Luca Rivelli, chirurgo del Policlinico Gemelli di Roma: “Il problema principale è che la vena porta ha delle dimensioni tali per cui è molto difficile utilizzare una vena prelevata dal paziente, come si fa in altri casi, e anche l’uso di vasi ‘sintetici’ non ha molto successo”. Si è così ricorsi alle cellule staminali della paziente stessa che hanno permesso di “dar vita” una nuova vena, uguale in struttura e forma a quella originale, partendo dalla struttura di una vena “ripulita” prelevata da un cadavere. L’intero procedimento è stato descritto e pubblicato sulla rivista Lancet. Eccone uno stralcio: “Abbiamo utilizzato un processo noto come decellularizzazione, in cui le cellule del paziente originario vengono effettivamente lavate via tramite l’utilizzo di enzimi e detergenti, questo consente di evitare il fenomeno del rigetto: rivestendo il tessuto di trapianto con le staminali della ragazzina siamo riusciti a renderlo identico a quello dell’organismo ospite”. Le condizioni della bambina, nell’arco di un anno, sono migliorate di molto. I medici fanno infatti sapere che, in questo lasso di tempo, la paziente è cresciuta di 6 cm ed ha avuto un aumento di peso di circa 5 kg.

18 settembre 2013 - Voyager, 988 milioni di dollari per la navicella che varca il sistema solare..

mercoledì 18 settembre 2013 Voyager, 988 milioni di dollari per la navicella che varca il sistema solare Voyager 1 e Voyager 2 hanno ottenuto importanti risultati dal momento del loro lancio nel 1977. L'esplorazione si è spinta fino a Giove, Saturno, Urano e Nettuno, varcando il sistema solare giungendo nel punto più lontano mai analizzato da uno strumento umano.. Voyager 1, la navicella spaziale lanciata il il 20 agosto 1977 ha raggiunto lo spazio interstellare. Dopo trentasei anni è giunta a circa 12 miliardi di miglia (19 miliardi di chilometri) dal Sole, trovandosi ora in una regione di transizione immediatamente al di fuori della bolla solare. "Ora che abbiamo nuovi dati crediamo che questo sarà il salto storico del genere umano nello spazio interstellare - ha detto Ed Stone, scienziato del progetto Voyager presso il California Institute of Technology di Pasadena - ora possiamo rispondere alla domanda che tutti ci stavano ponendo. Siamo già arrivati? Sì, lo siamo”. Dalle analisi effettuate Voyager si trova in un plasma quaranta volte più denso di quello incontrato nello strato esterno dell’eliosfera, riscontrabile solo nello spazio interstellare. Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2 hanno attraversato lo spazio tra Giove e Saturno, e la seconda è anche giunta da Urano a Nettuno. I segnali emessi pur se deboli e giungendo a circa 23 watt - ossia la potenza di una lampadina frigorifero - permettono comunque di effettuare scoperte finora impensabili. Il segnale impiega circa diciassette ore per raggiungere sulla Terra. Gli scienziati non sanno con precisione quando Voyager 1 raggiungerà la parte tranquilla di spazio interstellare dove non c'è alcuna influenza dal Sole, e anche la tempistica di Voyager 2 non è agevole previsione ma si ipotizza che non manchi molto per raggiungere la stessa porzione di spazio. Il costo del lancio di Voyager 1 e Voyager 2, nonché quelle di mantenimento assieme alle batterie nucleari del veicolo è di circa 988 milioni dollari. L'obiettivo principale della missione era l'esplorazione di Giove e Saturno: dopo aver scoperti i vulcani attivi sulla luna di Giove e la complessità degli anelli di Saturno la missione è stata prorogata, e Voyager 2 ha proseguito esplorando Urano e Nettuno, ed è ancora l'unico veicolo spaziale ad aver visitato i pianeti esterni. La penetrazione nell’eliosfera durerà fino al 2010, anno in cui le batterie si esauriranno. Dopo di allora i Voyager sono destinati a vagare eternamente per la Via Lattea. Voyager contiene un fonografo, che ospita varie canzoni: si va da Bach, con il Concerto di Brandenburg, al Flauto Magico di Mozart, alla Quinta sinfonia di Beethoven. Per le immagini si va dal funzionamento del concepimento fino agli aborigeni australiani, dalla struttura del DNA. Per i suoni, dai saluti africani a quelli italiani e cinesi, per un totale di 55 lingue.

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