Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Visualizzazione post con etichetta LO SAPEVATE?. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta LO SAPEVATE?. Mostra tutti i post
Ecco quanto guadagna uno Youtuber (e un Blogger) nel 2024...
Le star di YouTube sono le vere celebrità del nostro tempo. Sono persone comuni che ottengono un vasto seguito grazie ai loro video. Pubblicando tutorial, recensioni e video di intrattenimento, hanno successo su internet e arrivano a guadagnare con YouTube.
Probabilmente, almeno in una fase iniziale, non è il denaro che spinge a diventare YouTuber, ma la voglia di creare qualcosa di nuovo e farsi conoscere dal pubblico.
Ad ogni modo, le opportunità di guadagno su YouTube sono moltissime ed allettanti. Stai pensando di aprire un canale su YouTube e vuoi sapere come monetizzare i tuoi contenuti? Questo articolo ti aiuterà a risolvere ogni dubbio.
Quanto si guadagna con YouTube? In media è possibile guadagnare tra 25 centesimi e 4 euro ogni 1000 visualizzazioni. È bene specificare che questo valore dipende da diversi fattori, come il tipo di pubblico, il tempo di visualizzazione, la quantità di interazioni e di condivisioni. Secondo Hootsuite, 1 milione di visualizzazioni possono fruttare tra i 5.000 e i 7.000 dollari. I 10 youtuber più pagati al mondo Vuoi sapere chi sono gli YouTuber più pagati al mondo? Secondo Statista, questi sono i 10 account YouTube che hanno guadagnato di più nel 2023:
1 - Mr. Beast (Jimmy Donaldson), 82 milioni di dollari
2 - Rhett & Link, 35 milioni di dollari
3 - Preston Arsement, 35 milioni di dollari
4 - Ryan Kaji, 35 milioni di dollari
5 - Jake Paul, 34 milioni di dollari
6 - Markiplier (Mark Fischbach), 30 milioni di dollari
7 - Logan Paul, 21 milioni di dollari
8 - Brent Rivera, 17,5 milioni di dollari
9 - Huda Beauty, 13 milioni di dollari
10 - Marques Brownlee, 8,5 milioni di dollari
Ma come hanno fatto le star di YouTube a guadagnare cifre da capogiro come queste? Prima di entrare nei dettagli sulle modalità di monetizzazione offerte da YouTube, è bene chiarire uno dei dubbi più frequenti. YouTube paga gli utenti per caricare video? No, i content creator non vengono pagati da YouTube per caricare video, e la monetizzazione non avviene automaticamente. Per iniziare a guadagnare con YouTube, occorre attivare le opzioni di monetizzazione dalle impostazioni dell’account, aderendo al Programma partner di YouTube (controllando prima di rispettare i requisiti specifici) o pubblicando i video su YouTube Premium.
Quanti iscritti sono necessari per guadagnare con YouTube? Per poter guadagnare con YouTube, devi avere un minimo di 1000 iscritti e 4000 ore di tempo di visualizzazione totale. Questi parametri sono stabiliti dalle regole del Programma Partner di YouTube (YPP), che consente di accedere alla monetizzazione dei contenuti.
Questa è decisamente una buona notizia: significa che anche i canali YouTube più piccoli possono essere monetizzati.
Il potenziale guadagno non è determinato unicamente dal numero di iscritti o di visualizzazioni; dipende anche dal livello di intrattenimento generato, dal mercato di nicchia a cui ci si rivolge e dai metodi usati per monetizzare su YouTube. Per partire col piede giusto, dai un'occhiata ai nostri suggerimenti su come creare un canale YouTube aziendale ottimizzato e come aumentare gli iscritti su YouTube.
Inoltre, la maggior parte degli YouTuber conta anche su altre fonti di guadagno: ad esempio, vende merchandising personalizzato, come t-shirt o prodotti print on demand.
Ma prima di scoprire quali sono i metodi per guadagnare con YouTube, è importante capire come analizzare il pubblico.
Come guadagnare con YouTube: 6 metodi Ecco 6 metodi efficaci per generare entrate con YouTube:
1 - Diventa un partner YouTube
2 - Vendi prodotti o gadget
3 - Finanzia un progetto futuro con il crowdfunding
4 - Sfrutta le opzioni di fan funding
5 - Concedi a terzi l’utilizzo dei contenuti
6 - Collabora con le aziende come influencer o affiliati.
Quante visualizzazioni servono per guadagnare con YouTube?
L'accesso al Programma Partner di YouTube che consente la monetizzazione dei video richiede un minimo di 4000 ore di visualizzazione in un arco temporale di 12 mesi su video pubblici.
Tuttavia, il numero di visualizzazioni non è direttamente collegato con il guadagno potenziale su YouTube: la piattaforma ti paga solo se gli utenti cliccano o guardano interamente l'inserzione pubblicitaria (che può durare 10, 15 o 30 secondi) presente nel tuo video.
In alternativa, puoi contare su YouTube Premium e non affidarti più agli inserzionisti e alla loro capacità di creare pubblicità coinvolgenti per guadagnare con YouTube.
(Posted by Beppe Tardito on 02/08/2024)
25 Aprile, storia e significato del giorno della liberazione.
La Festa della Liberazione si festeggia ogni anno il 25 aprile, quando si ricorda la liberazione d'Italia dal governo fascista e dall'occupazione nazista del paese. La Festa del 25 aprile, durante la quale ovviamente non si lavora, è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata anche al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione del paese.
In Italia le formazioni partigiane si costituirono infatti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell'8 settembre 1943, per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito. Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò che portarono nell'esercito partigiano circa 300.000 persone.
Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e una guerra civile.
L’azione della Resistenza fu coordinata dai Comitati di Liberazione Nazionali il primo dei quali sorse a Roma il 9 settembre 1943 mentre il Re e Badoglio fuggivano. Nei CLN erano rappresentati i partiti sorti e ricostituitisi durante il 1943. Le formazioni partigiane si distinguevano a loro volta per orientamento politico: vi erano le brigate Garibaldi (comuniste), le Matteotti (socialiste) e Giustizia e libertà (del partito d’azione). Nel giugno 1944 si costituì anche il CLN Alta Italia (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia). Grazie all'attività di questi gruppi a cui si affiancò la partecipazione diretta della popolazione civile, molte zone furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati.
25 APRILE, LIBERAZIONE D'ITALIA: RIASSUNTO
Le formazioni partigiane operavano di preferenza lontano dai centri abitati per sfruttare i vantaggi offerti dalla natura montagnosa del paese, lanciando attacchi improvvisi a reparti nemici o a strutture di interesse militare. Le rappresaglie tedesche furono feroci: lo testimoniano i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e la strage di Marzabotto, nei pressi di Bologna, dove si contarono 1830 vittime. Rivestirono grande importanza anche altre forme di resistenza. Nel marzo del 1944 un grande sciopero generale - l’unico nell’Europa occupata dai nazisti - bloccò la produzione del triangolo industriale.
LIBERAZIONE E FINE DELLA GUERRA IN ITALIA Nella primavera del 1945 le truppe anglo americane sfondarono la linea Gotica che si sviluppava da La Spezia fino a Rimini lungo l’Appennino dilagando nella Pianura Padana. Il 25 aprile la resistenza italiana, che poteva ormai contare più di 200.000 uomini, scatenò l'insurrezione nazionale contro i tedeschi. Mussolini tentò la fuga in Svizzera unendosi a una colonna tedesca ma riconosciuto e catturato dai partigiani fu giustiziato il 28 aprile nel villaggio di Dongo assieme alla compagna Claretta Petacci e ad altri gerarchi. I loro corpi, appesi per i piedi, furono esposti in Piazzale Loreto a Milano. Il 25 aprile viene festeggiato in tutta Italia quale Festa della Liberazione. La data fu scelta dal CLN perchè proprio il 25 aprile, da Milano, partì l'appello per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano.
L’azione della Resistenza fu coordinata dai Comitati di Liberazione Nazionali il primo dei quali sorse a Roma il 9 settembre 1943 mentre il Re e Badoglio fuggivano. Nei CLN erano rappresentati i partiti sorti e ricostituitisi durante il 1943. Le formazioni partigiane si distinguevano a loro volta per orientamento politico: vi erano le brigate Garibaldi (comuniste), le Matteotti (socialiste) e Giustizia e libertà (del partito d’azione). Nel giugno 1944 si costituì anche il CLN Alta Italia (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia). Grazie all'attività di questi gruppi a cui si affiancò la partecipazione diretta della popolazione civile, molte zone furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati.
25 APRILE, LIBERAZIONE D'ITALIA: RIASSUNTO
Le formazioni partigiane operavano di preferenza lontano dai centri abitati per sfruttare i vantaggi offerti dalla natura montagnosa del paese, lanciando attacchi improvvisi a reparti nemici o a strutture di interesse militare. Le rappresaglie tedesche furono feroci: lo testimoniano i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e la strage di Marzabotto, nei pressi di Bologna, dove si contarono 1830 vittime. Rivestirono grande importanza anche altre forme di resistenza. Nel marzo del 1944 un grande sciopero generale - l’unico nell’Europa occupata dai nazisti - bloccò la produzione del triangolo industriale.
LIBERAZIONE E FINE DELLA GUERRA IN ITALIA Nella primavera del 1945 le truppe anglo americane sfondarono la linea Gotica che si sviluppava da La Spezia fino a Rimini lungo l’Appennino dilagando nella Pianura Padana. Il 25 aprile la resistenza italiana, che poteva ormai contare più di 200.000 uomini, scatenò l'insurrezione nazionale contro i tedeschi. Mussolini tentò la fuga in Svizzera unendosi a una colonna tedesca ma riconosciuto e catturato dai partigiani fu giustiziato il 28 aprile nel villaggio di Dongo assieme alla compagna Claretta Petacci e ad altri gerarchi. I loro corpi, appesi per i piedi, furono esposti in Piazzale Loreto a Milano. Il 25 aprile viene festeggiato in tutta Italia quale Festa della Liberazione. La data fu scelta dal CLN perchè proprio il 25 aprile, da Milano, partì l'appello per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano.
La leggenda degli occhi verdi.
Gli occhi verdi sono i più affascinanti. Scopriamo quale significato ha questo particolare colore di occhi e quali caratteristiche determina.
Gli occhi verdi sono tra i più affascinanti. Le persone che hanno questa particolare tonalità dell’iride non sono moltissime in Italia: quello che è certo è che il verde sta benissimo su qualunque tipo di carnagione, che sia ambrata o lattiginosa, e su qualsiasi colore di capelli.
Tuttavia, forse non tutti sono a conoscenza del particolare significato legato a questo tratto fisico. Nei Paesi orientali è molto diffusa una leggenda, che ora sta prendendo piede anche in Occidente, secondo cui il colore degli occhi di una persona direbbe molto della sua personalità. Questo avviene perchè gli occhi sono lo specchio dell’anima. Quali sono le leggende legate alle persone dagli occhi verdi? Scopriamo insieme quale significato ha questo particolare colore di occhi e quali caratteristiche determina nelle donne.
Secondo una leggenda orientale, il colore degli occhi determinerebbe il legame con la natura della persona. Si dice in particolare che le persone con gli occhi verdi sarebbero discendenti delle Ninfe dei laghi. Queste divinità femminili avevano un forte legame con l’ambiente naturale, tanto che erano solite vivere nelle foreste o nelle vicinanze di laghi e di fiumi. Le ninfe sono spesso raffigurate nell’iconografia occidentale con vesti morbide e sinuose, mentre danzano in piena armonia con l’ambiente circostante.
Secondo diversi miti, queste divinità erano spiriti liberi difficilmente conquistabili, soprattutto dagli uomini, che incantavano con il loro fascino. Oltre a questo, le ninfe si distinguevano per il loro colore degli occhi. La loro iride era di un verde quasi trasparente, con i bordi color nocciola o di blu intenso. I loro occhi avevano un grande potere: chi osava guardarli rimaneva folgorato e si innamorava perdutamente. Si dice che proprio da questo derivi la capacità di seduzione femminile. Secondo una seconda leggenda, quella della Ninfa e del Cacciatore, un giovane cacciatore si stava risciacquando il volto con l’acqua del Lago della Ninfa, quando fu abbagliato da un’apparizione. Sulla sponda opposta del lago era infatti apparsa una ragazza bellissima, che lo guardò fissandola con i suoi occhi verdi. Il ragazzo se ne innamorò perdutamente subito. Quando la fanciulla scomparve, lui cercò di inseguirla, ma non la ritrovò. Nonostante gli avvertimenti dei carbonai sulla natura malvagia della ninfa, egli tornò al lago nei giorni seguenti: ogni volta compariva sulla riva opposta la ninfa. Quando il giovane, esasperato, le dichiarò il suo amore, la ninfa creò un ponte di cristallo sul lago. Il cacciatore iniziò a percorrere il ponte, ma questo improvvisamente scomparve: eglì morì annegando nelle acque del lago.
Caratteristiche delle persone con occhi verdi:
Gli occhi verdi non sono tuttavia un’esclusiva femminile: ci sono anche diversi uomini che li hanno in tutto il mondo. Questi sono soliti avere una personalità complessa. Essi sono solitamente forti, risoluti e sicuri di sè, sono persone che se la sono cavata senza aiuti esterni nella vita. Date queste loro caratteristiche, hanno bisogno di avere al loro fianco una compagna dal carattere altrettanto forte. Anche questi hanno un forte legame con la natura e amano stare in luoghi aperti. Per quanto riguarda le caratteristiche delle donne con gli occhi verdi, queste sono molto piacenti e socievoli: amano passare il tempo in compagnia degli altri, anche in mezzo a degli sconosciuti. Hanno un modo di fare dolce e gentile, ma anche ironico: sono particolarmente amate proprio per il loro senso dell’umorismo. La loro forte connessione con la natura le porta a preferire di trascorrere il tempo in luoghi aperti. Nelle relazioni amorose le donne dagli occhi verdi, come facevano le Ninfe, attraggono diversi tipi di uomo, tuttavia raramente perderanno la testa per qualcuno. Nonostante la loro capacità di amare profondamente gli altri, non si lasciano andare mai completamente dato il loro grande amore per se stesse. Quando però scelgono un partner per la vita, esse sono solitamente gelose e pignole. Ci sono anche dei tratti caratteriali comuni ad entrambi i sessi. Le donne e gli uomini con gli occhi verdi sono generalmente persone generose e dotate di grande altruismo. Queste sono pronte ad aiutare il prossimo in modo incondizionato. Un difetto comune è che sono permalose, soprattutto se vengono toccate da vicino.
e tu di che colore hai gli occhi?
(Posted by Beppe Tardito on 16/02/2022)
Gli occhi verdi sono tra i più affascinanti. Le persone che hanno questa particolare tonalità dell’iride non sono moltissime in Italia: quello che è certo è che il verde sta benissimo su qualunque tipo di carnagione, che sia ambrata o lattiginosa, e su qualsiasi colore di capelli.
Tuttavia, forse non tutti sono a conoscenza del particolare significato legato a questo tratto fisico. Nei Paesi orientali è molto diffusa una leggenda, che ora sta prendendo piede anche in Occidente, secondo cui il colore degli occhi di una persona direbbe molto della sua personalità. Questo avviene perchè gli occhi sono lo specchio dell’anima. Quali sono le leggende legate alle persone dagli occhi verdi? Scopriamo insieme quale significato ha questo particolare colore di occhi e quali caratteristiche determina nelle donne.
Secondo una leggenda orientale, il colore degli occhi determinerebbe il legame con la natura della persona. Si dice in particolare che le persone con gli occhi verdi sarebbero discendenti delle Ninfe dei laghi. Queste divinità femminili avevano un forte legame con l’ambiente naturale, tanto che erano solite vivere nelle foreste o nelle vicinanze di laghi e di fiumi. Le ninfe sono spesso raffigurate nell’iconografia occidentale con vesti morbide e sinuose, mentre danzano in piena armonia con l’ambiente circostante.
Secondo diversi miti, queste divinità erano spiriti liberi difficilmente conquistabili, soprattutto dagli uomini, che incantavano con il loro fascino. Oltre a questo, le ninfe si distinguevano per il loro colore degli occhi. La loro iride era di un verde quasi trasparente, con i bordi color nocciola o di blu intenso. I loro occhi avevano un grande potere: chi osava guardarli rimaneva folgorato e si innamorava perdutamente. Si dice che proprio da questo derivi la capacità di seduzione femminile. Secondo una seconda leggenda, quella della Ninfa e del Cacciatore, un giovane cacciatore si stava risciacquando il volto con l’acqua del Lago della Ninfa, quando fu abbagliato da un’apparizione. Sulla sponda opposta del lago era infatti apparsa una ragazza bellissima, che lo guardò fissandola con i suoi occhi verdi. Il ragazzo se ne innamorò perdutamente subito. Quando la fanciulla scomparve, lui cercò di inseguirla, ma non la ritrovò. Nonostante gli avvertimenti dei carbonai sulla natura malvagia della ninfa, egli tornò al lago nei giorni seguenti: ogni volta compariva sulla riva opposta la ninfa. Quando il giovane, esasperato, le dichiarò il suo amore, la ninfa creò un ponte di cristallo sul lago. Il cacciatore iniziò a percorrere il ponte, ma questo improvvisamente scomparve: eglì morì annegando nelle acque del lago.
Caratteristiche delle persone con occhi verdi:
Gli occhi verdi non sono tuttavia un’esclusiva femminile: ci sono anche diversi uomini che li hanno in tutto il mondo. Questi sono soliti avere una personalità complessa. Essi sono solitamente forti, risoluti e sicuri di sè, sono persone che se la sono cavata senza aiuti esterni nella vita. Date queste loro caratteristiche, hanno bisogno di avere al loro fianco una compagna dal carattere altrettanto forte. Anche questi hanno un forte legame con la natura e amano stare in luoghi aperti. Per quanto riguarda le caratteristiche delle donne con gli occhi verdi, queste sono molto piacenti e socievoli: amano passare il tempo in compagnia degli altri, anche in mezzo a degli sconosciuti. Hanno un modo di fare dolce e gentile, ma anche ironico: sono particolarmente amate proprio per il loro senso dell’umorismo. La loro forte connessione con la natura le porta a preferire di trascorrere il tempo in luoghi aperti. Nelle relazioni amorose le donne dagli occhi verdi, come facevano le Ninfe, attraggono diversi tipi di uomo, tuttavia raramente perderanno la testa per qualcuno. Nonostante la loro capacità di amare profondamente gli altri, non si lasciano andare mai completamente dato il loro grande amore per se stesse. Quando però scelgono un partner per la vita, esse sono solitamente gelose e pignole. Ci sono anche dei tratti caratteriali comuni ad entrambi i sessi. Le donne e gli uomini con gli occhi verdi sono generalmente persone generose e dotate di grande altruismo. Queste sono pronte ad aiutare il prossimo in modo incondizionato. Un difetto comune è che sono permalose, soprattutto se vengono toccate da vicino.
e tu di che colore hai gli occhi?
(Posted by Beppe Tardito on 16/02/2022)
Forse non tutti sanno che Greta Thunberg ora 18enne guadagna....
La ragazza, Greta Thunberg a soli 18 anni, ha venduto libri, vinto premi, partecipato a programmi tv, senza contare che Greta può attingere ad un guadagno fisso che deriva dai social e dalle interviste. In particolare su Instagram la seguono più di 13 milioni di follower, su Facebook oltre 3 milioni e su Twitter 5 milioni, grazie ai post sui social la ragazza guadagna cifre enormi calcolabili in sei zeri. Il film “Io sono Greta” al botteghino ha incassato circa 360 mila dollari, non male. C'è da dire ad onor del vero, che la giovane ha devoluto molti dei suoi guadagni in beneficienza... E voi cosa aspettate a farvi paladini del salvataggio del pianeta? (Posted by Beppe Tardito on 07/11/2021)
Quanto guadagna al mese un Blogger?
Quanto guadagna al mese un Blogger?
La risposta a questa domanda non è semplice, si guadagna potenzialmente tantissimo (ma non tutti, certamente)
Vale la pena aprire un blog?:
assolutamente sì, ne vale la pena e sì, non c’è mai stato momento migliore. Ignora chi dice che il mercato digitale è saturo perché non ha idea di cosa stia parlando.
Certo fare blogging richiede molto più tempo a livello di produzione contenuti (e conseguente crescita) rispetto ad aprire un profilo social, ma se sei qui e hai intenzione di creare un blog, fallo, se avrai fortuna in un paio di anni potresti guadagnare svariate centinaia di migliaia di euro anche ogni settimana.
Lo dimostrano blog come quello di Chiara Ferragni The Blonde Salad, o quello di Aranzulla che fatturano milioni di euro l’anno. Ma altri blogger in nicchie meno “vistose”, con le giuste strategie possono portare a casa cifre che vanno dalle poche centinaia a diverse centinaia di migliaia di euro al mese.
Esempi di Blogger poco conosciuti cosiddetti di nicchia che guadagnano cifre irraggiungibili anche da chirurghi famosi sono Rosemarie di The Busy Budgeter con un fatturato di più di 100 mila dollari al mese nel campo del risparmio in famiglia e Jennifer di Jennifer Maker nella nicchia del fai-da-te, anche lei al di sopra dei 150 mila dollari al mese.
Ma guadagnano tutti così tanto con un blog?
In questo caso la risposta è no!
In molti, soprattutto in Italia dove siamo ancora indietro a livelli medioevali, pensano che aprire un blog o fare il/la blogger sia più un hobby che una professione. E questo spiega perchè tanti abbandonano dopo qualche mese o perchè, anche dopo anni di sudore e passione, molti blog non fatturano grosse cifre.
Ma questo non significa che non sia possibile guadagnare con un blog e, soprattutto, che si debba per forza essere geni del computer per poterlo fare, comunque in linea di massima ma proprio in linea di massima, un Blogger può guadagnare circa 1,50 euro ogni 1000 visite per cui se siete abili e lavorate sodo anche se non diventerete mai come la Ferragni potrete fare entrate di tutto rispetto, paragonabili ad un buon stipendio di un serio professionista, a patto che vi impegnate a fondo.
Spero di avervi chiarito le idee con questo mio articolo.
(Posted by Beppe Tardito on 21/08/2021)
La risposta a questa domanda non è semplice, si guadagna potenzialmente tantissimo (ma non tutti, certamente)
Vale la pena aprire un blog?:
assolutamente sì, ne vale la pena e sì, non c’è mai stato momento migliore. Ignora chi dice che il mercato digitale è saturo perché non ha idea di cosa stia parlando.
Certo fare blogging richiede molto più tempo a livello di produzione contenuti (e conseguente crescita) rispetto ad aprire un profilo social, ma se sei qui e hai intenzione di creare un blog, fallo, se avrai fortuna in un paio di anni potresti guadagnare svariate centinaia di migliaia di euro anche ogni settimana.
Lo dimostrano blog come quello di Chiara Ferragni The Blonde Salad, o quello di Aranzulla che fatturano milioni di euro l’anno. Ma altri blogger in nicchie meno “vistose”, con le giuste strategie possono portare a casa cifre che vanno dalle poche centinaia a diverse centinaia di migliaia di euro al mese.
Esempi di Blogger poco conosciuti cosiddetti di nicchia che guadagnano cifre irraggiungibili anche da chirurghi famosi sono Rosemarie di The Busy Budgeter con un fatturato di più di 100 mila dollari al mese nel campo del risparmio in famiglia e Jennifer di Jennifer Maker nella nicchia del fai-da-te, anche lei al di sopra dei 150 mila dollari al mese.
Ma guadagnano tutti così tanto con un blog?
In questo caso la risposta è no!
In molti, soprattutto in Italia dove siamo ancora indietro a livelli medioevali, pensano che aprire un blog o fare il/la blogger sia più un hobby che una professione. E questo spiega perchè tanti abbandonano dopo qualche mese o perchè, anche dopo anni di sudore e passione, molti blog non fatturano grosse cifre.
Ma questo non significa che non sia possibile guadagnare con un blog e, soprattutto, che si debba per forza essere geni del computer per poterlo fare, comunque in linea di massima ma proprio in linea di massima, un Blogger può guadagnare circa 1,50 euro ogni 1000 visite per cui se siete abili e lavorate sodo anche se non diventerete mai come la Ferragni potrete fare entrate di tutto rispetto, paragonabili ad un buon stipendio di un serio professionista, a patto che vi impegnate a fondo.
Spero di avervi chiarito le idee con questo mio articolo.
(Posted by Beppe Tardito on 21/08/2021)
Quanto guadagnano gli youtuber ogni 1000 visualizzazioni?
Quanto guadagnano gli youtuber? Il segreto è la durata dei video
Più sono lunghi, più c’è spazio per le interruzioni pubblicitarie. Ma attenzione: non tutti i clic valgono allo stesso modo.
Che lavoro fai? L’impiegato, l’operaio, il bancario, l’avvocato... ma anche il social media manager, l’influencer, lo youtuber. Professioni che una volta erano “del futuro”, ma che ora sono assolutamente attuali, delle quali però si fatica ancora a capire la portata e l’importanza. E il valore di mercato. Quanto guadagna uno youtuber? Quanti soldi si possono fare, pubblicando video di automobili, makeup, giocattoli, lifestyle, yoga e così via? Per rispondere, bisogna innanzitutto partire da alcuni numeri che danno l’idea della grandezza del fenomeno: ogni mese, circa 2 miliardi di persone guardano qualcosa sulla piattaforma video di proprietà di Google, su cui ogni giorno vengono visualizzate circa un miliardo di ore di video e pubblicate ogni minuto oltre 300 ore di contenuti; i guadagni per chi crea questi contenuti (gli youtuber, appunto), secondo le statistiche più recenti, crescono al vertiginoso ritmo del 40-70% da un anno all’altro. Da dove arrivano questi soldi? Dalla pubblicità, ovviamente.
Quanto si guadagna?
Ogni video riconosciuto come monetizzabile da YouTube ha il suo tasso di Cpm, il guadagno per ogni 1000 visualizzazioni: non è fisso e varia a seconda dell’argomento, se è “family friendly” (adatto a tutti, insomma), del Paese da cui è stato fatto l’upload, di quelli da dove arrivano le views, dal target cui è destinato e così via. Di solito oscilla fra gli 1 e i 4 dollari (la metà di questi soldi vanno a YouTube) e per un canale che ha fra 1 e 2 milioni di visualizzazioni porta a entrate mensili comprese fra i 2mila e i 4mila dollari. Ma ci sono video che hanno un Cpm (la sigla sta per "Cost per M", inteso come il numero romano che rappresenta le migliaia) anche 5-6 volte più alto della media, e sono quelli lunghi, non necessariamente lunghissimi, di durata superiore ai 10 minuti.
E come?
Per capire quanto siano diventati importanti è sufficiente scorrere la classifica dei video più popolari su YouTube a livello mondiale e accorgersi di quanti siano quelli che superano, magari anche di poco, la soglia dei 10 minuti. Che è quella oltre la quale la piattaforma permette l’inserimento di più inserzioni pubblicitarie all’interno del filmato, oltre al solito spot iniziale. La differenza fra i video da meno di 10 minuti e quelli che vanno oltre l’ha dimostrata la youtuber Shelby Church, giovane fotografa di Los Angeles che nel suo canale, cui sono iscritte circa 1,3 milioni di persone, parla di tecnologia e lifestyle: in un filmato (di 10 minuti e 47 secondi, ovviamente) ha analizzato la resa economica dei suoi ultimi upload, accorgendosi appunto di essere nella media del Cpm da 1-4 dollari ogni 1000 visualizzazioni, ma di avere notato quasi per caso che un suo video aveva sfiorato i 18 dollari di Cpm e da solo aveva guadagnato oltre 3mila dollari. Perché? Perché durava 10 minuti e 27 secondi, e dunque poteva ospitare molta più pubblicità. A quel punto, Shelby ha provato a fare un “esperimento”, come ha raccontato lei stessa: «Ho iniziato a fare video che superassero i 10 minuti, e negli ultimi mesi ho triplicato i miei guadagni».
La regola “oltre 10 minuti, più spot” non è nuova
(YouTube l’ha introdotta un paio d’anni fa), ma è solo adesso, con la vertiginosa crescita della piattaforma che gli youtuber hanno cominciato a capirne le potenzialità: «Potrei inserire una pubblicità ogni 30 secondi - ha spiegato ancora Shelby - ma ovviamente nessuno guarderebbe più i miei video». Quindi? «Quindi ho visto che bastano 2 spot in mezzo per fare una differenza abissale» in termini di Cpm. E dunque di soldi incassati ogni mese.
La bambina dei record
Perché sì, YouTube non è solo un passatempo, un’alternativa alla tv tradizionale, un modo per distrarre i figli al ristorante: può assolutamente trasformarsi in un lavoro, e anche decisamente redditizio. Se ce ne fosse ancora bisogno, lo dimostra il caso della piccola Boram, una bimba sudcoreana di appena 6 anni che ha ben due canali su YouTube (in totale, più di 31 milioni di follower) in cui parla di giocattoli e dà “consigli” ai coetanei, che è riuscita a guadagnare abbastanza da spendere oltre 7 milioni di dollari per comprarsi (attraverso i genitori, ovviamente) un palazzo a Seul.
(Posted by Beppe Tardito on 20/08/2021)
Più sono lunghi, più c’è spazio per le interruzioni pubblicitarie. Ma attenzione: non tutti i clic valgono allo stesso modo.
Che lavoro fai? L’impiegato, l’operaio, il bancario, l’avvocato... ma anche il social media manager, l’influencer, lo youtuber. Professioni che una volta erano “del futuro”, ma che ora sono assolutamente attuali, delle quali però si fatica ancora a capire la portata e l’importanza. E il valore di mercato. Quanto guadagna uno youtuber? Quanti soldi si possono fare, pubblicando video di automobili, makeup, giocattoli, lifestyle, yoga e così via? Per rispondere, bisogna innanzitutto partire da alcuni numeri che danno l’idea della grandezza del fenomeno: ogni mese, circa 2 miliardi di persone guardano qualcosa sulla piattaforma video di proprietà di Google, su cui ogni giorno vengono visualizzate circa un miliardo di ore di video e pubblicate ogni minuto oltre 300 ore di contenuti; i guadagni per chi crea questi contenuti (gli youtuber, appunto), secondo le statistiche più recenti, crescono al vertiginoso ritmo del 40-70% da un anno all’altro. Da dove arrivano questi soldi? Dalla pubblicità, ovviamente.
Quanto si guadagna?
Ogni video riconosciuto come monetizzabile da YouTube ha il suo tasso di Cpm, il guadagno per ogni 1000 visualizzazioni: non è fisso e varia a seconda dell’argomento, se è “family friendly” (adatto a tutti, insomma), del Paese da cui è stato fatto l’upload, di quelli da dove arrivano le views, dal target cui è destinato e così via. Di solito oscilla fra gli 1 e i 4 dollari (la metà di questi soldi vanno a YouTube) e per un canale che ha fra 1 e 2 milioni di visualizzazioni porta a entrate mensili comprese fra i 2mila e i 4mila dollari. Ma ci sono video che hanno un Cpm (la sigla sta per "Cost per M", inteso come il numero romano che rappresenta le migliaia) anche 5-6 volte più alto della media, e sono quelli lunghi, non necessariamente lunghissimi, di durata superiore ai 10 minuti.
E come?
Per capire quanto siano diventati importanti è sufficiente scorrere la classifica dei video più popolari su YouTube a livello mondiale e accorgersi di quanti siano quelli che superano, magari anche di poco, la soglia dei 10 minuti. Che è quella oltre la quale la piattaforma permette l’inserimento di più inserzioni pubblicitarie all’interno del filmato, oltre al solito spot iniziale. La differenza fra i video da meno di 10 minuti e quelli che vanno oltre l’ha dimostrata la youtuber Shelby Church, giovane fotografa di Los Angeles che nel suo canale, cui sono iscritte circa 1,3 milioni di persone, parla di tecnologia e lifestyle: in un filmato (di 10 minuti e 47 secondi, ovviamente) ha analizzato la resa economica dei suoi ultimi upload, accorgendosi appunto di essere nella media del Cpm da 1-4 dollari ogni 1000 visualizzazioni, ma di avere notato quasi per caso che un suo video aveva sfiorato i 18 dollari di Cpm e da solo aveva guadagnato oltre 3mila dollari. Perché? Perché durava 10 minuti e 27 secondi, e dunque poteva ospitare molta più pubblicità. A quel punto, Shelby ha provato a fare un “esperimento”, come ha raccontato lei stessa: «Ho iniziato a fare video che superassero i 10 minuti, e negli ultimi mesi ho triplicato i miei guadagni».
La regola “oltre 10 minuti, più spot” non è nuova
(YouTube l’ha introdotta un paio d’anni fa), ma è solo adesso, con la vertiginosa crescita della piattaforma che gli youtuber hanno cominciato a capirne le potenzialità: «Potrei inserire una pubblicità ogni 30 secondi - ha spiegato ancora Shelby - ma ovviamente nessuno guarderebbe più i miei video». Quindi? «Quindi ho visto che bastano 2 spot in mezzo per fare una differenza abissale» in termini di Cpm. E dunque di soldi incassati ogni mese.
La bambina dei record
Perché sì, YouTube non è solo un passatempo, un’alternativa alla tv tradizionale, un modo per distrarre i figli al ristorante: può assolutamente trasformarsi in un lavoro, e anche decisamente redditizio. Se ce ne fosse ancora bisogno, lo dimostra il caso della piccola Boram, una bimba sudcoreana di appena 6 anni che ha ben due canali su YouTube (in totale, più di 31 milioni di follower) in cui parla di giocattoli e dà “consigli” ai coetanei, che è riuscita a guadagnare abbastanza da spendere oltre 7 milioni di dollari per comprarsi (attraverso i genitori, ovviamente) un palazzo a Seul.
(Posted by Beppe Tardito on 20/08/2021)
Caratteristiche delle persone autentiche
Conoscete persone autentiche? Siete una di loro? Sapete come sono? Forse avete accanto o avete conosciuto in passato persone di questo tipo e non ci avete nemmeno fatto caso. Queste persone sono una ventata di aria fresca, in grado di riempire di vita qualsiasi posto in cui si trovano. Sono facili da identificare, perché quando arrivano nella vostra vita la riempiono di energia, gioia e ispirazione. Hanno un atteggiamento gradevole, e chiunque si sente bene e sicuro di sé accanto a loro. Le persone autentiche ci fanno sentire così bene da permetterci di essere davvero noi stessi. Quando si è con loro, si possono lasciare da parte la falsità o i pregiudizi. Sanno che ogni persona è speciale, e vi faranno sentire unici e insostituibili. Ecco le principali caratteristiche delle persone autentiche!
1. Non hanno paura di esprimere la loro opinione.
Le persone autentiche sanno che raramente è bene che un’opinione rimanga inespressa. Se hanno qualcosa da dire, lo dicono e punto. Ma attenzione: si preoccupano sempre di non causare danni o ferire gli altri quando lo fanno. Cercano di farsi ascoltare e di far valere le loro idee, ma non vogliono fare del male a nessuno. Molto spesso preferiamo nascondere la nostra opinione perché abbiamo paura delle critiche. Le persone autentiche sanno che è facile essere giudicati, ma che le critiche non sempre rispecchiano la persona che siamo. Capiscono che l’opinione che gli altri si fanno su di loro è solo superficiale. Una delle loro migliori virtù è che sanno che le opinioni non devono essere prese sul personale.
2. Agiscono seguendo ragioni interne e non esterne.
Quando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa semplicemente perché vi andava di farlo? Le persone autentiche basano la loro vita sulla loro personale scala di valori, e fanno solo quello che desiderano. Sanno che non possono dipendere dagli altri per essere felici e per raggiungere i loro obiettivi. Sono indipendenti e disposti a rischiare per arrivare dove vogliono.
3. Il loro migliore amico è il loro “io interiore”.
Le persone autentiche sono molto diverse le une dalle altre. Alcune hanno molti amici perché sono brave a relazionarsi con gli altri. Altre sono più introverse e preferiscono avere pochi amici, ma molto intimi. Non faranno mai nulla che vada contro il loro sistema di valori, e la loro conversazione interiore è positiva. Non si lasciano sabotare dal dialogo interno disfattista.
4. Evitano di giudicare.
Le persone autentiche sanno che non è facile seguire la propria strada, e per questo non perdono tempo a giudicare. È probabile che, se devono dirvi qualcosa o darvi la loro sincera opinione, ve la daranno. Ma poi se ne dimenticheranno e lasceranno che prendiate le vostre decisioni da soli. Potete contare sul loro supporto più onesto e potete aspettarvi da loro un’opinione sincera.
5. Conoscono e valorizzano i loro pregi.
Anche se la pubblicità cerca di convincerci del fatto che alcuni standard di bellezza sono quelli più appropriati, le persone autentiche sanno che ognuno di noi è speciale. Non si preoccupano di rispondere a canoni prestabiliti. Si concentrano sulla conoscenza di loro stessi e si valorizzano per quelli che sono. Conoscono anche i loro difetti e punti deboli, e hanno imparato a trarne vantaggio o a minimizzare i loro effetti negativi.
6. Non danno consigli che non seguirebbero.
Le persone autentiche sanno che criticare, giudicare o parlare troppo è negativo. Sanno anche che dare un’opinione o un consiglio è più facile rispetto al metterlo in pratica. Per questo motivo, quando chiedete loro un consiglio, ci pensano bene prima di parlare. Le riconoscerete perché sono le persone che vi danno i consigli più realistici. Ci riescono perché parlano a partire dalla loro stessa esperienza, e non vi suggeriranno mai di fare qualcosa che loro non farebbero.
7. Si prendono cura di loro stessi a livello fisico ed emotivo.
Le persone autentiche si valorizzano per quelle che sono e fanno tutto il possibile per mantenere in forma sia il loro corpo sia la loro mente. Dedicano del tempo alla cura della propria bellezza, fanno attività fisica, curano la loro alimentazione e le loro relazioni interpersonali. Sanno che la vita è una questione di priorità, e che dobbiamo dare a ogni cosa il giusto peso. Le persone autentiche respirano libere e permettono che chi le circonda sia onesto. Forse anche voi siete una di queste persone e non ve n’eravate accorti oppure avete al vostro fianco una persona autentica. Se avete questa fortuna, valorizzatela e accettatela per come è, perché lei farà lo stesso!
(Posted by Beppe Tardito on 11/06/2020)
1. Non hanno paura di esprimere la loro opinione.
Le persone autentiche sanno che raramente è bene che un’opinione rimanga inespressa. Se hanno qualcosa da dire, lo dicono e punto. Ma attenzione: si preoccupano sempre di non causare danni o ferire gli altri quando lo fanno. Cercano di farsi ascoltare e di far valere le loro idee, ma non vogliono fare del male a nessuno. Molto spesso preferiamo nascondere la nostra opinione perché abbiamo paura delle critiche. Le persone autentiche sanno che è facile essere giudicati, ma che le critiche non sempre rispecchiano la persona che siamo. Capiscono che l’opinione che gli altri si fanno su di loro è solo superficiale. Una delle loro migliori virtù è che sanno che le opinioni non devono essere prese sul personale.
2. Agiscono seguendo ragioni interne e non esterne.
Quando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa semplicemente perché vi andava di farlo? Le persone autentiche basano la loro vita sulla loro personale scala di valori, e fanno solo quello che desiderano. Sanno che non possono dipendere dagli altri per essere felici e per raggiungere i loro obiettivi. Sono indipendenti e disposti a rischiare per arrivare dove vogliono.
3. Il loro migliore amico è il loro “io interiore”.
Le persone autentiche sono molto diverse le une dalle altre. Alcune hanno molti amici perché sono brave a relazionarsi con gli altri. Altre sono più introverse e preferiscono avere pochi amici, ma molto intimi. Non faranno mai nulla che vada contro il loro sistema di valori, e la loro conversazione interiore è positiva. Non si lasciano sabotare dal dialogo interno disfattista.
4. Evitano di giudicare.
Le persone autentiche sanno che non è facile seguire la propria strada, e per questo non perdono tempo a giudicare. È probabile che, se devono dirvi qualcosa o darvi la loro sincera opinione, ve la daranno. Ma poi se ne dimenticheranno e lasceranno che prendiate le vostre decisioni da soli. Potete contare sul loro supporto più onesto e potete aspettarvi da loro un’opinione sincera.
5. Conoscono e valorizzano i loro pregi.
Anche se la pubblicità cerca di convincerci del fatto che alcuni standard di bellezza sono quelli più appropriati, le persone autentiche sanno che ognuno di noi è speciale. Non si preoccupano di rispondere a canoni prestabiliti. Si concentrano sulla conoscenza di loro stessi e si valorizzano per quelli che sono. Conoscono anche i loro difetti e punti deboli, e hanno imparato a trarne vantaggio o a minimizzare i loro effetti negativi.
6. Non danno consigli che non seguirebbero.
Le persone autentiche sanno che criticare, giudicare o parlare troppo è negativo. Sanno anche che dare un’opinione o un consiglio è più facile rispetto al metterlo in pratica. Per questo motivo, quando chiedete loro un consiglio, ci pensano bene prima di parlare. Le riconoscerete perché sono le persone che vi danno i consigli più realistici. Ci riescono perché parlano a partire dalla loro stessa esperienza, e non vi suggeriranno mai di fare qualcosa che loro non farebbero.
7. Si prendono cura di loro stessi a livello fisico ed emotivo.
Le persone autentiche si valorizzano per quelle che sono e fanno tutto il possibile per mantenere in forma sia il loro corpo sia la loro mente. Dedicano del tempo alla cura della propria bellezza, fanno attività fisica, curano la loro alimentazione e le loro relazioni interpersonali. Sanno che la vita è una questione di priorità, e che dobbiamo dare a ogni cosa il giusto peso. Le persone autentiche respirano libere e permettono che chi le circonda sia onesto. Forse anche voi siete una di queste persone e non ve n’eravate accorti oppure avete al vostro fianco una persona autentica. Se avete questa fortuna, valorizzatela e accettatela per come è, perché lei farà lo stesso!
(Posted by Beppe Tardito on 11/06/2020)
La vera storia di Santa Lucia, ecco perché non si mangiano pane e pasta.
Lucia nasce a Siracusa alla fine del III secolo in una famiglia nobile e molto ricca. Da piccola rimane orfana di padre e con la madre sono costrette a professare di nascosto la religione cristiana per sfuggire alle persecuzioni. Ancora ragazzina, Lucia era promessa sposa a un giovane pagano ma lei non aveva alcun interesse per il matrimonio: in lei era forte l’amore per Dio. Sua mamma inizia a stare male e soffre di gravi emorragie. Lucia la convince a recarsi in pellegrinaggio a Catania presso la tomba di Sant’Agata, in occasione dell’anniversario del suo martirio per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la messa, Lucia, mentre prega sul sepolcro, si addormenta e in sogno le appare Sant’Agata che le promette la guarigione della madre e le anticipa che diventerà santa. Subito la madre ritornò a stare bene. Supportata da questo miracolo e dalle parole della Santa, Lucia tornata a Siracusa comunica alla madre che non voleva sposarsi e che la sua intenzione era quella di aiutare i poveri della città, donando loro tutto quello che possedeva. La notizia arriva alle orecchie del pretendente di Lucia che preso dall’ira, avendo scoperto la sua fede cristiana, la denuncia all’arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fa arrestare. In quel tempo, infatti, erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall’Imperatore Diocleziano. Durante il processo, Pascasio cerca di convincere Lucia a rinnegare la sua fede e a compiere sacrifici in onore degli dei romani, lei però non cede. Alterato dalle sue risposte, ordina che sia portata in un “luogo infame, dove sarai costretta al disonore” (postribolo), ma quando i soldati tentano di spostarla, Lucia miracolosamente diventa irremovibile. Pascasio pensa che Lucia sia una strega per questo ordina che sia cosparsa di urina e di riprovare a muoverla usando dei buoi. Ma gli animali non riescono a spostarla. L’arconte, infuriato, ordina che venga bruciata. Cosparsa di pece e olio, il corpo di Lucia viene avvolto dalle fiamme, ma non brucia. Alla fine Lucia fu decapitata con un colpo di spada. Si narra anche che le furono strappati gli occhi, per questo lei divenne protettrice della vista, anche se non ci sono fonti ufficiali su questo gesto terribile. L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia, da Lux, che vuol dire “luce”. Il 13 dicembre del 304, Lucia muore da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventano famosi in tutto il mondo.
Attestato dalla testimonianza scritta di un testimone oculare: (come il miracolo della fine della carestia dell’anno 1646 di domenica 13 maggio) una colomba fu vista volteggiare dentro la Cattedrale di Palermo durante la Messa. A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetustu avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano. La popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l’arrivo al porto di un bastimento carico di cereali.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”. Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli. Dopo il miracolo, i palermitani decisero di bollire il grano e di condirlo con dell’olio di oliva. Fu così che nacque la cuccìa, il cui nome deriva da “coccio” cioè chicco. Anche se oggi la ricetta è del tutto rivisitata e resa molto più golosa.La festività dovrebbe avere una finalità spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesa propone il digiuno e l’astensione dal consumare, per questa giornata, pane e pasta. Un celebre motto palermitano recita: “Santa Lucia, vulissi pani, pani unn’ aiu e accussi mi staiu”. Ma il 13 dicembre, in un tripudio di arancine, panelle, gateaux e cuccìa, si preferisce consolare lo stomaco piuttosto che l’anima.
Attestato dalla testimonianza scritta di un testimone oculare: (come il miracolo della fine della carestia dell’anno 1646 di domenica 13 maggio) una colomba fu vista volteggiare dentro la Cattedrale di Palermo durante la Messa. A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetustu avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano. La popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l’arrivo al porto di un bastimento carico di cereali.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”. Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli. Dopo il miracolo, i palermitani decisero di bollire il grano e di condirlo con dell’olio di oliva. Fu così che nacque la cuccìa, il cui nome deriva da “coccio” cioè chicco. Anche se oggi la ricetta è del tutto rivisitata e resa molto più golosa.La festività dovrebbe avere una finalità spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesa propone il digiuno e l’astensione dal consumare, per questa giornata, pane e pasta. Un celebre motto palermitano recita: “Santa Lucia, vulissi pani, pani unn’ aiu e accussi mi staiu”. Ma il 13 dicembre, in un tripudio di arancine, panelle, gateaux e cuccìa, si preferisce consolare lo stomaco piuttosto che l’anima.
Guadagnare oltre 15.000 € al mese con Instagram.. (di Beppe Tardito)
"Con Instagram guadagni 15000.00 euro al mese?" certo, è possibile, ecco come: di questi tempi, la parola “influencer” viene utilizzata molto spesso, spacialmente su Instagram... (come i blogger, gli Youtuber ecc..)
Essenzialmente, l’influencer è colui che si è costruito una reputazione creando e condividendo straordinari contenuti online. Il pubblico vede gli influencer come trendsetter, modelli di stile ed esperti fidati. E rispetta le opinioni che esprimono su determinati argomenti. Volete guadagnare con Instagram? Ecco come fare: Naturalmente, le possibilità di guadagno variano in base all’unicità dei vostri contenuti, al vostro following e all’impegno dedicato. Ma ecco come fare:
1 - Condividendo post sponsorizzati, per i brand che vogliono raggiungere il vostro pubblico.
2 - Partecipando a programmi di affiliazione e ottenendo una percentuale sulle vendite dei prodotti di altre aziende.
3 - Creando e vendendo un prodotto fisico o digitale, oppure offrendo un servizio a pagamento.
4 - Vendendo le vostre foto. Potete anche utilizzare tutti e 4 i metodi insieme...Molte aziende non sono in grado di conquistare la fiducia del pubblico nello stesso modo. Preferiscono invece collaborare con gli influencer tramite post sponsorizzati, mirati a far conoscere i loro prodotti.. I guadagni possono essere da poche centinaia di euro al mese fino ad oltre decine di migliaia di euro... Comunque se accettate di sponsorizzare dei prodotti, talvolta potrà esservi difficile trovare un equilibrio tra guadagno e integrità. Però, finché avrete a disposizione anche altre forme di guadagno, (delle 4 di cui sopra) resterete liberi di essere selettivi nei confronti dei brand con cui collaborate. Naturalmente potete guadagnare già con poche migliaia di follower, logicamente più follower attivi avete, meglio è... Buon lavoro.
Essenzialmente, l’influencer è colui che si è costruito una reputazione creando e condividendo straordinari contenuti online. Il pubblico vede gli influencer come trendsetter, modelli di stile ed esperti fidati. E rispetta le opinioni che esprimono su determinati argomenti. Volete guadagnare con Instagram? Ecco come fare: Naturalmente, le possibilità di guadagno variano in base all’unicità dei vostri contenuti, al vostro following e all’impegno dedicato. Ma ecco come fare:
1 - Condividendo post sponsorizzati, per i brand che vogliono raggiungere il vostro pubblico.
2 - Partecipando a programmi di affiliazione e ottenendo una percentuale sulle vendite dei prodotti di altre aziende.
3 - Creando e vendendo un prodotto fisico o digitale, oppure offrendo un servizio a pagamento.
4 - Vendendo le vostre foto. Potete anche utilizzare tutti e 4 i metodi insieme...Molte aziende non sono in grado di conquistare la fiducia del pubblico nello stesso modo. Preferiscono invece collaborare con gli influencer tramite post sponsorizzati, mirati a far conoscere i loro prodotti.. I guadagni possono essere da poche centinaia di euro al mese fino ad oltre decine di migliaia di euro... Comunque se accettate di sponsorizzare dei prodotti, talvolta potrà esservi difficile trovare un equilibrio tra guadagno e integrità. Però, finché avrete a disposizione anche altre forme di guadagno, (delle 4 di cui sopra) resterete liberi di essere selettivi nei confronti dei brand con cui collaborate. Naturalmente potete guadagnare già con poche migliaia di follower, logicamente più follower attivi avete, meglio è... Buon lavoro.
La vera storia di Santa Lucia, ecco perché non si mangiano pane e pasta...
Lucia nasce a Siracusa alla fine del III secolo in una famiglia nobile e molto ricca. Da piccola rimane orfana di padre e con la madre sono costrette a professare di nascosto la religione cristiana per sfuggire alle persecuzioni. Ancora ragazzina, Lucia era promessa sposa a un giovane pagano ma lei non aveva alcun interesse per il matrimonio: in lei era forte l’amore per Dio. Sua mamma inizia a stare male e soffre di gravi emorragie. Lucia la convince a recarsi in pellegrinaggio a Catania presso la tomba di Sant’Agata, in occasione dell’anniversario del suo martirio per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la messa, Lucia, mentre prega sul sepolcro, si addormenta e in sogno le appare Sant’Agata che le promette la guarigione della madre e le anticipa che diventerà santa. Subito la madre ritornò a stare bene. Supportata da questo miracolo e dalle parole della Santa, Lucia tornata a Siracusa comunica alla madre che non voleva sposarsi e che la sua intenzione era quella di aiutare i poveri della città, donando loro tutto quello che possedeva. La notizia arriva alle orecchie del pretendente di Lucia che preso dall’ira, avendo scoperto la sua fede cristiana, la denuncia all’arconte di Siracusa (Pascasio) che subito la fa arrestare. In quel tempo, infatti, erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall’Imperatore Diocleziano. Durante il processo, Pascasio cerca di convincere Lucia a rinnegare la sua fede e a compiere sacrifici in onore degli dei romani, lei però non cede. Alterato dalle sue risposte, ordina che sia portata in un “luogo infame, dove sarai costretta al disonore” (postribolo), ma quando i soldati tentano di spostarla, Lucia miracolosamente diventa irremovibile. Pascasio pensa che Lucia sia una strega per questo ordina che sia cosparsa di urina e di riprovare a muoverla usando dei buoi. Ma gli animali non riescono a spostarla. L’arconte, infuriato, ordina che venga bruciata. Cosparsa di pece e olio, il corpo di Lucia viene avvolto dalle fiamme, ma non brucia. Alla fine Lucia fu decapitata con un colpo di spada. Si narra anche che le furono strappati gli occhi, per questo lei divenne protettrice della vista, anche se non ci sono fonti ufficiali su questo gesto terribile. L’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, è da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l’ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia, da Lux, che vuol dire “luce”. Il 13 dicembre del 304, Lucia muore da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventano famosi in tutto il mondo.
Attestato dalla testimonianza scritta di un testimone oculare: (come il miracolo della fine della carestia dell’anno 1646 di domenica 13 maggio) una colomba fu vista volteggiare dentro la Cattedrale di Palermo durante la Messa. A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetustu avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano. La popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l’arrivo al porto di un bastimento carico di cereali.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”. Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli. Dopo il miracolo, i palermitani decisero di bollire il grano e di condirlo con dell’olio di oliva. Fu così che nacque la cuccìa, il cui nome deriva da “coccio” cioè chicco. Anche se oggi la ricetta è molto più golosa.
La festività dovrebbe avere una finalità spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesa propone il digiuno e l’astensione dal consumare, per questa giornata, pane e pasta. Un celebre motto palermitano recita: “Santa Lucia, vulissi pani, pani unn’ aiu e accussi mi staiu”. Ma il 13 dicembre, in un tripudio di arancine, panelle, gateaux e cuccìa, si preferisce consolare lo stomaco piuttosto che l’anima.
Attestato dalla testimonianza scritta di un testimone oculare: (come il miracolo della fine della carestia dell’anno 1646 di domenica 13 maggio) una colomba fu vista volteggiare dentro la Cattedrale di Palermo durante la Messa. A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetustu avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano. La popolazione tutta vide in quella nave la risposta data da Lucia alle tante preghiere che a lei erano state rivolte. Quando la colomba si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l’arrivo al porto di un bastimento carico di cereali.
I palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendogli soltanto un filo d’olio, creando così la “cuccia”. Da quella volta i palermitani specialmente in ambito popolare, ogni anno per devozione ricordano solennemente l’evento, rigorosamente ricorrono all’astensione per l’intera giornata dal consumare farinacei, sia pane che pasta, si preferisce mangiare riso, legumi e verdure, questi ultimi due alimenti ci riferisce il Pitrè anticamente in questo giorno erano le ragazze palermitane che per venerazione se ne cibavano e non doveva mancare la “cuccia”, questa tradizione era dovuta alla preservazione degli occhi incantevoli. Dopo il miracolo, i palermitani decisero di bollire il grano e di condirlo con dell’olio di oliva. Fu così che nacque la cuccìa, il cui nome deriva da “coccio” cioè chicco. Anche se oggi la ricetta è molto più golosa.
La festività dovrebbe avere una finalità spirituale: in ricordo del miracolo la Chiesa propone il digiuno e l’astensione dal consumare, per questa giornata, pane e pasta. Un celebre motto palermitano recita: “Santa Lucia, vulissi pani, pani unn’ aiu e accussi mi staiu”. Ma il 13 dicembre, in un tripudio di arancine, panelle, gateaux e cuccìa, si preferisce consolare lo stomaco piuttosto che l’anima.
Perché le persone con gruppo sanguigno O sono così speciali?...
Perché le persone con gruppo sanguigno O sono così speciali?
Scopriamo Perché le persone con gruppo sanguigno O sono più particolari? Passionali, accoglienti, brillanti sono le persone che vale la pena di tenere accanto.
Se appartenete al gruppo sanguigno O stiamo parlando di voi.
Il gruppo sanguigno O è stato da sempre fra i gruppi sanguigni, quello più passionale. In passato, erano coloro che nelle guerre si erano maggiormente distinti. Nell’era primitiva, coloro a cui apparteneva questo gruppo, erano dei predatori, capaci di procurarsi il cibo da soli e che costruivano le capanne tra le intemperie, senza sosta. Erano dotati di una grande furbizia che li aiutava a raggirare il nemico da sconfiggere e far cadere la preda nella loro trappola, ideata con astuzia.
Longevi
Le persone con gruppo sanguigno O godono di un’ottima salute e sono i più longevi. Raggiungeranno un’età sempre in buona salute e nella loro vita saranno difficilmente colpiti da gravi malattie. Queste persone non sanno cosa sia un ospedale e tendono a risolvere da soli dei piccoli problemi di salute.
Passionali
Poiché hanno un carattere forte e un temperamento sanguigno, devono fare attenzione a non agitarsi troppo.
Nonostante siano così speciali, anche loro hanno delle predisposizioni ad alcune patologie, ma ne escono sempre vincenti.
Ogni disturbo di cui potrebbero soffrire è allacciato alla loro sfera emotiva. Poiché hanno il sangue caldo, tendono a innervosirsi facilmente. Ciò causa dei disturbi a livello gastrico, come le ulcere e acidità di stomaco. Questi soggetti sono quelli che amano davvero, che trattano la loro donna come una regina e le trasmettono tutto il loro amore senza farsi desiderate. Ospitalità Il cibo per loro è allegria e un momento di condivisione con gli altri. Non amano isolarsi e sono dei bravi padroni di casa. Sanno preparare dei piatti succulenti e prelibati e la loro cucina apprezzata da tutti. A tavola, così, rischiano di esagerare col cibo e, pertanto, devono fare attenzione al loro peso, alla pressione arteriosa e al cuore. Molti possono avere problemi di ritenzione idrica, di obesità e anche disturbi alla tiroide.
Maggiori opportunità lavorative
In Giappone, nelle grandi aziende, cercano il personale selezionandolo tramite il gruppo sanguigno. I più quotati sono proprio coloro che appartengono al gruppo O.
Rispetto agli altri, sono i più responsabili a cui poter affidare dei compiti rilevanti. Hanno capacità organizzativa e riescono a lavorate in team senza mai perdere un colpo. Sanno essere sempre concentrati e portano i loro compiti a termine e nei tempi previsti, in maniera sempre brillante. Hanno senso pratico e trascinano gli altri a fare lo stesso. Sono dei logisti e organizzano il piano di lavoro con metodo e precisione, valutando tutte le diverse soluzioni possibili.
Gestite lo stress
Essendo dei passionali, sono sempre alla ricerca di emozioni. Detestano annoiarsi e quando non sanno che iniziativa prendere, rischiano di cadere nel gioco d’azzardo. Sono alla ricerca di eccitazione quindi amano le corse delle macchine. Devono fare attenzione ed evitare caffé e alcool per non alzare i livelli di adrenalina, già alti in questo gruppo sanguigno.
Consigli utili – Poiché siete delle persone che mettete tanto cuore nelle cose, a volte, agite d’impulso. Noi vi consigliamo di fare tanta attività sportiva per scaricare gli stati di tensione.
– Nei momenti di super eccitazione causati da un’arrabbiatura o per qualche contrarietà, non prendete nessuna decisione, ma aspettate che il momento passi.
– Siate parsimoniosi nello spendere danaro. Pensateci un po’ e anche se avete voglia di acquistare quello che avete visto in vetrina, riflettete se lo volete davvero o è soltanto per una voglia di shopping.
Terremoto centro italia: perché ancora non sono stati utilizzati i soldi degli sms solidali...
Gli sms solidali hanno raccolto finora per il terremoto in Centro Italia ben 28 milioni di euro: è una forma di aiuto che qualsiasi cittadino può fare indirizzando 2 euro per ogni messaggio ai terremotati. La polemica montata sui social e sollevata dai 5 stelle riguarda la destinazione di tale somma, su dove vanno a finire i soldi donati al 45500: pare che i 28 milioni di euro donati dagli italiani per i terremotati di Marche, Lazio e Abruzzo siano ancora fermi nel conto aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato. La questione è stata sollevata dal M5S, che si è fatta portavoce della forte polemica di alcuni cittadini sui social: l’accusa mossa al governo è di aver congelato i fondi per i terremotati raccolti dalla Protezione civile invece di utilizzarli subito per fronteggiare l’emergenza.
Hanno chiesto in Aula che i soldi raccolti tramite le donazioni al numero 45500 vengano messi subito a disposizione delle popolazioni colpite dai terremoti.
Ma come funziona il sistema dell’sms solidale che già abbiamo conosciuto per gli alti sisma come quello in Emilia e all’Aquila? Il sistema è semplice: basta inviare dai cellulari un messaggio vuoto al 45500 o chiamare dal telefono fisso lo stesso numero. Si donano così 2 euro. Questo in virtù dell’accordo tra operatori telefonici come per esempio Tim, Vodafone che una volta raccolti i fondi li trasferiranno gratuitamente su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Protezione Civile. Questa, a sua volta, passa tale soldi alle Regioni. La modalità è sempre la stessa e si attiva in caso di disastri naturali, come è stato il terremoto dell’Aquila del 2009, quello dell’Emilia del 2012, o nel caso dell’alluvione che colpì la Sardegna nel 2012. In questo ultimo caso fu attivato dalla Croce Rossa.
A cosa servono le somme raccolta dagli sms solidali.
Le somme servono a finanziare gli interventi di ricostruzione nei territori. Quindi è esclusa ogni utilizzazione per scopi emergenziali. Un Comitato di garanti valuterà quali sono i progetti a cui destinare il denaro, in accordo con i Comuni interessati. Un esempio: per il terremoto in Emilia vennero raccolti più di 14 milioni di euro e la regione Emilia-Romagna finanziò 32 progetti di ricostruzione di edifici religiosi e beni culturali, municipi ed edifici pubblici, strutture scolastiche e socio-assistenziali. La raccolta dei fondi con sms solidale si chiuderà a meno di proroghe il 29 gennaio. Al momento risultano raccolti circa 28 milioni di euro, ma fin quando la raccolta non è terminata non si può decidere quali progetti finanziare. Come ricorda la ministra dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, prima si deve predisporre un’analisi dei danni nelle singole regioni e poi si sottopone a un comitato di garanti, che deve verificare il rispetto delle norme nell’utilizzo dei fondi. Insomma, i soldi ci sono, ma non sono disponibili.
“Una procedura incredibilmente lenta che stride rispetto all’emergenza – spiega la deputata Laura Castelli – il paradosso è che la solidarietà resta ostaggio della burocrazia”.
Il problema è che il tempo è fondamentale. Mentre aspettiamo la chiusura ufficiale, il conteggio e la presentazione dei progetti, la gente è al freddo, è in sistemazioni provvisorie e si temono nuove scosse. Il tempo scorre lento per queste persone, che intanto vedono le loro case sommerse dalla neve con il terrore che una valanga possa spazzare via tutto come ha fatto con l’Hotel Rigopiano. Questi soldi servono per ricostruire case, scuole, per salvare allevamenti . L’importante è farli arrivare presto a chi sono destinati.
Oggi è il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno: ecco perché...
Oggi è il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell’anno, che cade ogni terzo lunedì di gennaio.
Nel Regno Unito la “ricorrenza” viene presa molto sul serio, tanto che è stato calcolato che in questa giornata aumenta il numero di assenze dal lavoro.
A calcolare la data “critica” è stato Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, che tramite una complicata equazione (che considera numerose variabili tra cui il meteo, i sensi di colpa per i soldi spesi per i regali di Natale, il calo di motivazione dopo le Feste) è riuscito a stabilire che questo è proprio il giorno più triste dell’anno. C’è da dire però che l’università ha da tempo preso le distanze da Arnall, e nel corso degli anni è emerso come la formula originale fosse stata elaborata dall’agenzia di pubbliche relazioni londinese Porter Novelli: era l’inizio del 2005 quando la compagnia di viaggi Sky Travel decise di promuovere un’iniziativa per convincere i propri clienti che la loro eventuale tristezza aveva un fondamento scientifico, e che per questo la si poteva combattere con una bella vacanza.
Già gennaio è da molti considerato come il mese più faticoso dell’anno, ma il terzo lunedì del mese la situazione peggiora, spiegava Arnall. A contribuire sarebbero una serie di influssi negativi: il tempo uggioso e il freddo, il fatto che Natale sia ormai solo un ricordo e la consapevolezza che i buoni propositi del nuovo anno sono, come sempre, una chimera. Inoltre stanno arrivando i conti delle ‘spese allegre’ di Natale e l’estate appare ancora lontana. Arnall aveva codificato tutto in una formula e messo tutto insieme: meteo, debiti (la differenza tra debito accumulato e la nostra capacità di pagare), giorni che ci separano dal Natale, giorni in cui già abbiamo ‘saltato’ i buoni propositi di Capodanno, livello di motivazione. Il risultato è un senso di fallimento e di assoluta sfiducia nel superare gli eventi; a ciò si aggiunga il fatto che è pure lunedì, ovvero l’inizio della settimana lavorativa. Come superare tutto ciò? Arnall consigliava per esempio di guardare un film divertente, chiamare gli amici e mangiare insieme, magari contattando persone non frequentate da mesi o anni.
Gli psichiatri in questo particolare giorno invitano a vivere anche la tristezza come un’emozione in qualche modo da rivalutare. ”Si gioca sicuramente sul giorno di questa particolare ‘ricorrenza’, infatti cadendo di lunedì le persone sono evidentemente di umore peggiore. Forse diverso sarebbe l’atteggiamento se il Blue Monday si celebrasse di sabato o domenica,” dichiara il presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) Claudio Mencacci. ”Anche la tristezza è un’emozione, dunque viviamola come tale e questa giornata, in un certo senso, la rivaluta”. Cosa ben differente, ”è parlare di depressione, che è una vera patologia per la cui cura si fa ancora troppo poco. Di depressione bisogna parlare di più, mettendo in campo misure mirate”.
La leggenda dei tre giorni della merla...
Vi sono due versioni della celebre leggenda sui giorni della merla che secondo tradizione, sono gli ultimi tre giorni di gennaio: 29, 30 e 31 oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Ecco di seguito le due leggende (di cui la seconda pare più attendibile)
Prima versione:
Tanto, tanto tempo fa a Milano ci fu un inverno molto rigido.
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo in Porta Nuova c’era il nido di una famigliola di merli, che a quel tempo avevano le piume bianche come la neve. C’era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli uccellini, nati dopo l’estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: “Qui non si trova nulla da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un’idea, ti aiuterò a spostare il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata”.
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l’inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti “I tre giorni della merla”.
Seconda versione:
Una merla dal bellissimo piumaggio bianco, era sempre strapazzata da gennaio, mese freddo e scuro, che non aspettava altro che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per scatenare freddo e gelo.
Stufa delle continue persecuzioni, un anno la merla fece provviste che bastassero per un mese intero e poi si rinchiuse nel suo nido. Rimase lì, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che all’epoca durava ventotto giorni.
Giunti all’ultimo giorno del mese, la merla, credendo di aver ingannato il perfido gennaio, sgusciò fuori dal nido e si mise a cantare per prenderlo in giro.
Gennaio, furioso, se ne risentì e chiese tre giorni in prestito a febbraio. Avutoli in dono, scatenò bufere di neve, vento, gelo, pioggia.
La merla si nascose allora in un camino e vi restò ben nascosta aspettando che la bufera passasse.
Trascorsi i tre giorni e finita la bufera, la merla uscì dal camino, ma a causa della fuliggine, il suo bel piumaggio candido si era tutto annerito.
Così essa rimase per sempre con le piume nere e da quel giorno tutti i merli nascono di colore scuro.
Come in tutte le leggende, esiste un fondo di verità: nel calendario romano il mese di gennaio durava solo ventinove giorni.
Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
Sfatiamo una credenza popolare, Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia...
Il culto della vergine Lucia, uccisa nel 304 perché cristiana.
si festeggia il giorno di Santa Lucia, "il più corto che ci sia" secondo la tradizione. Ma chi era Santa Lucia, qual è la sua storia? E perché il detto vuole che quello dedicato a lei sia il giorno più corto dell'anno, quando in realtà è noto come il giorno più corto sia il 21 dicembre, giorno del solstizio d'inverno?
La storia di Santa Lucia è questa: Lucia, giovane siracusana nata pare nel 283 d.C., un giorno accompagna la madre malata a Catania per la commemorazione del martirio di Sant’Agata (secondo altre versioni, si reca da sola dalla Santa per pregare per la madre). Le due si inginocchiano sulla tomba della martire, ma a un tratto Lucia si assopisce e ha una visione di Sant'Agata, che le dice: "Lucia, sorella mia, perché chiedi a me quello che tu stessa hai ottenuto?" e le poi chiede di dedicare la sua vita a Dio, predicendole persino il martirio. Quando si sveglia, Lucia scopre che la madre è guarita. Così la ragazza torna a casa, rompe il fidanzamento con il promesso sposo e decide di dedicare la propria vita ai poveri e a Dio. Il fidanzato rifiutato però decide di vendicarsi e denunciarla come cristiana. Negli anni dell'imperatore Diocleziano le persecuzioni contro i cristiani sono ancora numerose: Lucia viene catturata e interrogata sulla sua fede, che lei non rinnega e anzi ribadisce nonostante le minacce e le torture. La fanciulla viene quindi condannata a morte: la tradizione vuole che la ragazza diventasse per miracolo così pesante che non fu possibile spostarla né con decine di uomini, né con buoi, né con la pece bollente e così le fu tagliata la gola (secondo altre versioni, venne decapitata) sul posto. E' il 13 dicembre 304. Prima di morire, riceve la Comunione e predice la caduta di Diocleziano. Non ci sono invece notizie del fatto che le siano cavati gli occhi: probabilmente è una tradizione più tarda, legata al fatto che è la protettrice della vista.
Il 13 dicembre dunque è il giorno del martirio di Santa Lucia e quello in cui la Santa è ricordata. Non è però (più) il giorno più corto dell'anno, che è invece il solstizio d'inverno, il 21 dicembre: quest'anno, il Sole resterà sopra l’orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno prima. Da cosa deriva allora questa credenza? Semplicemente, quello di Santa Lucia è effettivamente stato il giorno più corto dell'anno, ma prima del 1582, anno in cui venne adottato il calendario gregoriano. Prima di quella data, la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio d’inverno cadeva fra il 12 e il 13 dicembre, rendendo quindi il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno.
Nel culto popolare, alla Santa sono legati tradizioni e riti al limite del fiabesco: innanzitutto, in alcuni Paesi e anche in qualche città italiana, soprattutto del Veneto e del Trentino, è Santa Lucia, e NON Babbo Natale, a portare i doni ai bambini, che le scrivono una letterina; poi, alcune leggende vogliono che la Santa il 13 dicembre voli sui campi in segno di buon auspicio. In alcune zone del Sud Italia si allestiscono falò o accendono candele in suo onore. C'è persino un "rito propiziatorio" d'amore legato alla martire: secondo una leggenda infatti, chi si pettina con un pettine nuovo nella notte del 13 dicembre e poi lo nasconde sotto il cuscino tutta la notte, vedrà in sogno la propria anima gemella, accompagnata dalla Santa...
La personalità e il carattere sono condizionate dal mese di nascita, infatti quelli nati a maggio ad esempio sono ostinati. Non si arrendono finché non ottengono ciò che vogliono. Buoni intenditori
La personalità e il carattere sono condizionate dal mese di nascita, infatti quelli nati a maggio ad esempio sono ostinati. Non si arrendono finché non ottengono ciò che vogliono. Buoni intenditori...
Ecco il significato del vostro mese di nascita:
NATI A GENNAIO…
Ambiziosi e seri. ° Adorano insegnare ed imparare. ° Lavoratori e produttivi. ° Sensibili e con pensieri profondi. ° Taciturni tranne quando sono tesi. ° Riservati. ° Molto cortesi.° Romantici però non lo dimostrano facilmente. ° Adorano i bambini. ° Leali. ° Hanno grandi attitudini sociali. ° Si ingelosiscono facilmente. ° Accurati, prudenti e organizzati. ° Hanno molte idee, a volte staordinarie. ° Hanno difficoltà ad iniziare una conversazione. ° Buoni intenditori.
NATI A FEBBRAIO…
Pensieri astratti. ° Intelligenti e astuti. ° Temperamento mutevole. ° Lunatici. ° Taciturni, timidi e umili. ° Onesti e leali. ° Amano la libertà. ° Ribelli quando li si costringe. ° Troppo sensibili e li si ferisce facilmente. ° Si arrabbiano molto facilmente. ° Gli piace fare amicizia però lo dimostrano raramente. ° Temerari e ostinati. ° Ambiziosi. ° Hanno molto chiare le proprie mete e sogni. ° Buoni intenditori. ° Amano l’intrattenimento e il tempo libero. ° Romantici dentro, però non esteriormente. ° Superstiziosi.
NATI A MARZO…
Personalità interessante. ° Affettuosi. ° Timidi e riservati. ° Onesti, generosi e simpatici. ° Amanti della pace, della calma e della tranquillità.° Sensibili verso gli altri. ° Gli piace servire le persone. ° Si arrabbiano e si irritano facilmente. ° Persone sulle quali si può contare. ° Amabili. ° Buoni osservatori. ° Gli piace sognare e immaginare cose. ° Adorano viaggiare. ° Adorano decorare case e ambienti. ° Hanno talento per la musica.
NATI AD APRILE…
Attivi e dinamici. ° Prendono decisioni e poi se ne pentono. ° Forti mentalmente. ° Adorano ricevere attenzioni. ° Amichevoli. ° Gli piace aiutare gli altri a risolvere i loro problemi. ° Coraggiosi.° Avventurosi di natura. ° Dolci e generosi. ° Affettuosi. ° Hanno buona memoria. ° Gli piace motivare gli altri. °Adorano gli scherzi. ° Attraenti. ° Delicati.° Romantici. ° Orgogliosi.° Coraggiosi.
NATI A MAGGIO…
Ostinati. ° Non si arrendono finché non ottengono ciò che vogliono. ° Buoni intenditori. ° Si irritano facilmente. ° Non passano mai inosservati.° Sentimenti molto profondi. ° Attraenti fisicamente e hanno una personalità molto speciale.° Sono persone facili da consolare. ° Adorano sognare. ° Intuitivi. ° Buona immaginazione. ° Gli piacciono la letteratura e le arti. ° Adorano viaggiare. ° Li irrita stare in casa. °Lavoratori. ° Munifici.
NATI A GIUGNO…
Pensano a lungo termine. ° Sono facilmente manipolabili. ° Amabili e delicati nel parlare. ° Hanno molte idee. ° Sensibili. ° Dubitano molto e tendono a posporre le cose. ° Vogliono sempre il meglio.° Ostinati. ° Divertenti e con un buon senso dell’umorismo. ° Adorano gli scherzi. ° Buoni conversatori. ° Amichevoli. ° Sanno come fare amicizia. ° Lunatici. ° Tendenti ai raffreddori. ° Si annoiano facilmente. ° Danno molta importanza a cose che non ce l’hanno. ° Vengono feriti facilmente. ° Hanno bisogno di molto tempo per riprendersi dopo essere stati feriti. ° Romantici fino al midollo.
NATI A LUGLIO…
Sono persone gradevoli con cui stare. ° Persone difficili da capire. ° Si consolano facilmente. ° Onesti e amichevoli. ° Hanno molto a cuore i sentimenti degli altri. ° Gli si può parlare facilmente. ° Imprevedibili. ° Capricciosi, temperamento mutevole. ° Ingegnosi e solleciti. ° Non sono vendicativi. ° Perdonano però non dimenticano mai. ° Li irritano le cose di cui non vedono l’utilità. ° Gli piace guidare gli altri. ° Sensibili. ° Affettuosi, hanno gran necessità di affetto e di sentirsi amati. ° Cercano sempre di trattare tutti da eguali. ° Simpatici. ° Buoni intenditori. ° Previdenti. ° Giudicano le persone per quello che vedono. ° Lavoratori. ° Non cercano amici, preferiscono che siano gli altri a cercare loro. ° Non sono aggressivi a meno di non essere provocati. ° Vengono feriti facilmente e hanno bisogno di molto tempo per riprendersi dal danno arrecato loro.
NATI AD AGOSTO…
Adorano gli scherzi. ° Attraenti. ° Delicati.° Romantici. ° Orgogliosi.° Coraggiosi. ° Hanno qualità di leader. ° Sanno consolare gli altri. ° Possono essere o troppo generosi o troppo egoisti. ° Adorano che li si elogi. ° Spirito straordinario. ° Si irritano facilmente quando li si provoca. ° Gelosi. ° Buoni osservatori.° Accurati. ° Pensano rapidamente. ° Indipendenti. ° Adorano comandare. ° Adorano sognare. ° Virtuosi nelle arti e nella musica. ° Sensibili e tolleranti. ° Affidabili. ° Viziati. ° Adorano avere nuovi amici. ° Hanno paura dell’amore.
NATI A SETTEMBRE…
Accurati, prudenti e organizzati. ° Gli piace far vedere agli altri i propri sbagli. ° Gli piace criticare. ° Taciturni però buoni conversatori. ° Moderati. ° Amabili e simpatici. ° Persone degne di fiducia. ° Leali e onesti.° Fanno bene il proprio lavoro. ° Persone che sanno mantenere i segreti. ° Sensibili, generosi. ° Hanno buona memoria. ° Astuti. ° Gli piace fare ricerche in nuovi campi. ° Si devono controllare quando iniziano a criticare. ° Buoni intenditori. ° Divertenti. ° Riservati. ° Adorano gli sport, il tempo libero e viaggiare. ° Non mostrano facilmente le proprie emozioni. ° Tendono a tenersi ciò che sentono. ° Spendono molto tempo nel decidersi, specialmente quando si tratta di scegliere un partner.
NATI A OTTOBRE…
Adorano conversare. ° Amano coloro che li amano. ° Attraenti.° Belli dentro e fuori. ° Simpatici. ° I loro amici sono molto importanti. ° Gli piace fare nuovi amici. ° Vengono feriti facilmente però si riprendono altrettanto facilmente. ° Non vivono di quello che diranno, gli interessa la loro opinione e nient’altro. ° Molto intuitivi. ° Gli piacciono i viaggi, le arti e la letteratura. ° Delicati nel parlare. ° Viziati. ° Mostrano raramente le proprie emozioni. ° Molto gelosi. ° Giusti. ° Generosi. ° Perdono facilmente la fiducia in qualcuno. ° Quando amano, amano veramente.
NATI A NOVEMBRE…
Hanno molte idee, a volte straordinarie. ° Hanno difficoltà ad iniziare una conversazione. ° Buoni intenditori. ° Possono diventare buoni medici. ° Personalità dinamica. ° Riservati. ° Pensano sempre a qualcosa. ° Persuasivi. ° Coraggiosi e generosi. ° Pazienti, ostinati e testardi. ° Non si arrendono mai. ° Sono tra coloro che pensano che se bisogna fare qualcosa, ci deve essere un modo per farlo. ° Si irritano facilmente, che li si provochi o meno. ° Gli piace la solitudine. ° Romantici. ° Non la pensano come gli altri. ° Non apprezzano gli elogi. ° Incostanti nelle relazioni. ° Gli piace restare in casa. ° Lavoratori. ° Affidabili. ° Onesti e sanno mantenere i segreti. ° Non controllano le loro emozioni. ° Imprevedibili.
NATI A DICEMBRE…
Generosi. ° Patriottici. ° Attivi nei giochi. ° Impazienti. ° Ambiziosi. ° Manipolatori e perfino traditori. ° Presuntuosi. ° Divertenti. ° Adorano essere circondati di persone. ° Gli piace che li si elogi e ricevere attenzioni. ° Gli piace sentirsi amati. ° Non tendono al malumore. ° Personalità mutevoli. ° Non sono egoisti. ° Adorano gli scherzi. ° Buon senso dell’umorismo. ° Logici. ° Non possono stare con un unico partner. ° Buoni amanti.
Avere un marito/compagno significa avere 7 ore in più di lavoro.. Lo dice la scienza...
È probabile che il titolo di questo articolo abbia infastidito molti dei nostri lettori. Nonostante ciò, avere o non avere un marito NON è una delle cause dirette della quantità di responsabilità domestiche di una donna.
Parliamo, semplicemente, della disuguaglianza di genere che continua ad esistere in molte famiglie, un aspetto al quale si è interessata l’Università del Michigan e che ha deciso di analizzare tramite uno studio.
I risultati sono chiari: al giorno d’oggi, la donna continua ad occuparsi della maggior parte delle faccende domestiche.
Ovviamente, dobbiamo specificare che non si può generalizzare.
Tutti conosciamo famiglie nelle quali sono proprio gli uomini ad occuparsi di quasi tutte le faccende domestiche e, d’altra parte, ci sono anche coppie che hanno stabilito una distribuzione perfetta ed equilibrata di ognuno dei compiti familiari.
Vediamo, quindi, i dati che ci vengono offerti da questo interessante studio.
La disuguaglianza di genere tra moglie e marito.
La notizia non è una vera e propria novità. Infatti, l’Università del Michigan ha utilizzato un database sulle dinamiche familiari che viene gestito e compilato dal Institute for Social Research sin dal 1968.
L’idea è quella di realizzare un’indagine attuale per vedere come è cambiata la distribuzione delle faccende domestiche in questi ultimi decenni.
I risultati sono stati pubblicati dall’agenzia Reuters e si possono riassumere in questo modo:
- Disuguaglianza nella distribuzione delle faccende
Anche se i tempi cambiano al loro ritmo, risvegliando così nuove coscienze e cambi legali all’interno dei quali si cerca di conciliare la vita lavorativa con quella familiare, sono gli uomini quelli che continuano a portare a casa lo stipendio più alto.
Di solito, sono le donne a scegliere di abbandonare le proprie responsabilità lavorative e professionali in modo temporaneo o definitivo, così da potersi dedicare ai figli e alla cura della casa.
Quando c’è un’uguaglianza delle condizioni, ovvero quando entrambi i coniugi lavorano, in media sono comunque le donne a dedicare più tempo ai figli e alle faccende domestiche.
Esistono delle differenze tra una generazione e l’altra. Le donne che hanno più di 60 anni dedicano fino a 28 ore settimanali alla cura della casa. Anche le donne che hanno 3 figli sono tra quelle che investono più tempo nella cura dei figli e della casa, molto di più rispetto al proprio marito.
Il resto delle donne che hanno un partner dedica in media 7 ore in più a settimana rispetto al proprio marito o compagno ai lavori domestici di tutti i giorni o alla crescita dei figli se ne hanno.
Ovviamente, non ci sorprende nemmeno scoprire che, in passato, le differenze erano molto più evidenti. Nel 1976, per esempio, le donne dedicavano, in media, 26 ore settimanali ai lavori domestici, mentre il marito di solito ne dedicava solo 6.
- Disuguaglianza nella distribuzione delle cure per le persone dipendenti
Questo è uno dei dati più rilevanti. Una coppia può, senza dubbio, dividersi perfettamente le faccende domestiche e la cura dei più piccoli.
Nonostante ciò, per quanto riguarda l’attenzione delle persone dipendenti, che siano anziani o altri parenti con grandi limiti fisici, la responsabilità ricade sulle spalle della donna.
In questi casi, la tradizione ha ancora un grande peso, così come quello schema secondo il quale, nella sfera privata della casa, le donne si sono sempre prese cura dei propri parenti e di svolgere i lavori domestici.
È normale che, e lo ripetiamo, ogni famiglia abbia le proprie dinamiche, il che significa che ci sono migliaia di uomini, compagni e mariti che si assumono la responsabilità di questo compito. Nonostante ciò, stando allo studio dell’Università del Michigan, le differenze continuano ad essere notevoli.
- Cambiare la mentalità ed istruire nell’uguaglianza
Dall’epoca in cui le nostre nonne o le nostre mamme pensavano fosse una loro responsabilità prendersi cura di noi o di svolgere tutti i lavori domestici, abbiamo fatto qualche passo avanti.
Nonostante ciò, ci sono anche aspetti che dobbiamo chiarire: una coppia giunge ai propri accordi in base alla propria realtà e necessità specifiche.
Una cosa del genere si ottiene solo grazie ad un’educazione rispettosa che insegna ai bambini, sin da subito, che facciamo tutti parte di una grande squadra, che gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti, che siamo tutti persone con le proprie necessità e le proprie responsabilità.
Le faccende domestiche sono responsabilità di entrambi, soprattutto se tutti e due i coniugi lavorano. Per un’uguaglianza delle condizioni, c’è bisogno di un’uguaglianza di investimento.
Se si giunge ad un accordo nel quale uno dei due decide di restare a casa e prendersi cura dei bambini e l’altro coniuge si occupa delle finanze domestiche, poiché ha una posizione lavorativa migliore, è una decisione del tutto rispettabile.
Nonostante ciò, la disuguaglianza nasce quando, con un’uguaglianza di condizioni personali, è uno solo dei coniugi ad investire e a dedicare il suo tempo a questi compiti, mentre il partner “dà per scontato” che sia così e che è così che deve essere.
Non è il modo giusto di agire. È necessario cambiare la mentalità ed investire aull’uguaglianza di genere, sull’uguaglianza delle responsabilità e delle opportunità.
Ecco Cosa Rivela la Forma delle Labbra sulla Tua Personalità...
Sapevate che la forma delle labbra può dirvi molto sulla vostra personalità? O almeno questo è quello che sostengono gli esperti di Face Reading! Se non ci credete, metteteli alla prova e scoprite quale tipo di carattere rispecchia la vostra bocca!
Avete delle belle labbra carnose? Oppure sono sottili e affilate come lame? Sappiate che gli esperti di Face Reading, cioè di Lettura del Volto, sostengono che ognuno di noi è nato con determinate caratteristiche facciali per ragioni precise.
Sembra infatti che ad ogni tratto somatico del volto corrisponda un tratto della personalità e questo vale anche per la forma delle labbra! Cosa ne dite di verificare questa interessante teoria confrontando le vostre labbra con le 7 tipologie proposte?
Potreste scoprire qualcosa di più sul vostro carattere! Tranquille, non scoprirete di avere una personalità da serial killer… anche perché probabilmente ne siete già a conoscenza!
1. Labbra a forma di cuore:
2. Labbra sottili:Avere le labbra sottili è segno di un carattere particolare. Sembra infatti che le donne con questa caratteristica tendano ad essere un po’ asociali e fieramente indipendenti. Sono inoltre molto ambiziose, anche se in realtà nascondono un carattere molto sensibile e attento. Amiche dalle labbra fini, vi ritrovate in questa descrizione?
3. Labbra larghe:Avete le labbra larghe e un ampio sorriso? Questa forma delle labbra rispecchia una personalità dalla grande energia, molto espansiva e socievole, con una lieve tendenza a dominare le situazioni. Inclusi nel pacchetto ci sono pure un sacco di amici! Se avete questo tipo di labbra-social, sappiate che avete davvero una gran fortuna, non trovate?
4. Labbra carnose:Labbra carnose… chi non ha mai invidiato quelle di Angelina Jolie o di Scarlett Johansson? La forma di queste labbra indicano una personalità profonda, empatica e dotata di grande spirito materno. Sembra inoltre che le donne con queste labbra siano forti e fiduciose, oltre che tra le amanti più appassionate! Wow, ragazze, se avete le labbra carnose, nascondete proprio un fuego mediterraneo!
5. Labbra rotonde:Il vostro labbro superiore ha le punte tondeggianti, rotonde o quasi? Questo tratto indica un carattere carismatico e avventuroso. Le donne con questo tipo di labbra non hanno paura di correre dei rischi e per questo sono estremamente affascinanti! Per loro o il successo o il fallimento, non esistono compromessi! Che spirito pepato, ragazze, vi ritrovate?
6. Labbra normali:Le vostre labbra non sono né troppo grosse né troppo fini, senza insomma caratteristiche particolarmente rilevanti? Vuol dire che avete una personalità equilibrata, intelligente, siete capaci di coltivare ottime relazioni interpersonali e non avete bisogno di troppe attenzioni! Il vostro carattere è forte e razionale, amate l’indipendenza!
7. Labbra asimmetriche:Se avete il labbro superiore più sottile rispetto a quello inferiore, attenzione: vuol dire che avete un carattere perfezionista, esigente e tendete ad innervosirvi facilmente! Per voi il lavoro e gli obiettivi prima di tutto! Vi rispecchiate in questa descrizione? Se invece, viceversa, avete il labbro inferiore più sottile di quello superiore, è segno che avete un carattere affabile, comprensivo e profondo, oltre che dotato di grande coerenza!
Iscriviti a:
Post (Atom)