Quanto guadagnano gli youtuber ogni 1000 visualizzazioni?

Quanto guadagnano gli youtuber? Il segreto è la durata dei video
Più sono lunghi, più c’è spazio per le interruzioni pubblicitarie. Ma attenzione: non tutti i clic valgono allo stesso modo.
Che lavoro fai? L’impiegato, l’operaio, il bancario, l’avvocato... ma anche il social media manager, l’influencer, lo youtuber. Professioni che una volta erano “del futuro”, ma che ora sono assolutamente attuali, delle quali però si fatica ancora a capire la portata e l’importanza. E il valore di mercato. Quanto guadagna uno youtuber? Quanti soldi si possono fare, pubblicando video di automobili, makeup, giocattoli, lifestyle, yoga e così via? Per rispondere, bisogna innanzitutto partire da alcuni numeri che danno l’idea della grandezza del fenomeno: ogni mese, circa 2 miliardi di persone guardano qualcosa sulla piattaforma video di proprietà di Google, su cui ogni giorno vengono visualizzate circa un miliardo di ore di video e pubblicate ogni minuto oltre 300 ore di contenuti; i guadagni per chi crea questi contenuti (gli youtuber, appunto), secondo le statistiche più recenti, crescono al vertiginoso ritmo del 40-70% da un anno all’altro. Da dove arrivano questi soldi? Dalla pubblicità, ovviamente.

Quanto si guadagna?
Ogni video riconosciuto come monetizzabile da YouTube ha il suo tasso di Cpm, il guadagno per ogni 1000 visualizzazioni: non è fisso e varia a seconda dell’argomento, se è “family friendly” (adatto a tutti, insomma), del Paese da cui è stato fatto l’upload, di quelli da dove arrivano le views, dal target cui è destinato e così via. Di solito oscilla fra gli 1 e i 4 dollari (la metà di questi soldi vanno a YouTube) e per un canale che ha fra 1 e 2 milioni di visualizzazioni porta a entrate mensili comprese fra i 2mila e i 4mila dollari. Ma ci sono video che hanno un Cpm (la sigla sta per "Cost per M", inteso come il numero romano che rappresenta le migliaia) anche 5-6 volte più alto della media, e sono quelli lunghi, non necessariamente lunghissimi, di durata superiore ai 10 minuti.

E come?
Per capire quanto siano diventati importanti è sufficiente scorrere la classifica dei video più popolari su YouTube a livello mondiale e accorgersi di quanti siano quelli che superano, magari anche di poco, la soglia dei 10 minuti. Che è quella oltre la quale la piattaforma permette l’inserimento di più inserzioni pubblicitarie all’interno del filmato, oltre al solito spot iniziale. La differenza fra i video da meno di 10 minuti e quelli che vanno oltre l’ha dimostrata la youtuber Shelby Church, giovane fotografa di Los Angeles che nel suo canale, cui sono iscritte circa 1,3 milioni di persone, parla di tecnologia e lifestyle: in un filmato (di 10 minuti e 47 secondi, ovviamente) ha analizzato la resa economica dei suoi ultimi upload, accorgendosi appunto di essere nella media del Cpm da 1-4 dollari ogni 1000 visualizzazioni, ma di avere notato quasi per caso che un suo video aveva sfiorato i 18 dollari di Cpm e da solo aveva guadagnato oltre 3mila dollari. Perché? Perché durava 10 minuti e 27 secondi, e dunque poteva ospitare molta più pubblicità. A quel punto, Shelby ha provato a fare un “esperimento”, come ha raccontato lei stessa: «Ho iniziato a fare video che superassero i 10 minuti, e negli ultimi mesi ho triplicato i miei guadagni».

La regola “oltre 10 minuti, più spot” non è nuova
(YouTube l’ha introdotta un paio d’anni fa), ma è solo adesso, con la vertiginosa crescita della piattaforma che gli youtuber hanno cominciato a capirne le potenzialità: «Potrei inserire una pubblicità ogni 30 secondi - ha spiegato ancora Shelby - ma ovviamente nessuno guarderebbe più i miei video». Quindi? «Quindi ho visto che bastano 2 spot in mezzo per fare una differenza abissale» in termini di Cpm. E dunque di soldi incassati ogni mese.

La bambina dei record
Perché sì, YouTube non è solo un passatempo, un’alternativa alla tv tradizionale, un modo per distrarre i figli al ristorante: può assolutamente trasformarsi in un lavoro, e anche decisamente redditizio. Se ce ne fosse ancora bisogno, lo dimostra il caso della piccola Boram, una bimba sudcoreana di appena 6 anni che ha ben due canali su YouTube (in totale, più di 31 milioni di follower) in cui parla di giocattoli e dà “consigli” ai coetanei, che è riuscita a guadagnare abbastanza da spendere oltre 7 milioni di dollari per comprarsi (attraverso i genitori, ovviamente) un palazzo a Seul.
(Posted by Beppe Tardito on 20/08/2021)

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...