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Ecco quanto guadagna uno Youtuber (e un Blogger) nel 2024...
Le star di YouTube sono le vere celebrità del nostro tempo. Sono persone comuni che ottengono un vasto seguito grazie ai loro video. Pubblicando tutorial, recensioni e video di intrattenimento, hanno successo su internet e arrivano a guadagnare con YouTube.
Probabilmente, almeno in una fase iniziale, non è il denaro che spinge a diventare YouTuber, ma la voglia di creare qualcosa di nuovo e farsi conoscere dal pubblico.
Ad ogni modo, le opportunità di guadagno su YouTube sono moltissime ed allettanti. Stai pensando di aprire un canale su YouTube e vuoi sapere come monetizzare i tuoi contenuti? Questo articolo ti aiuterà a risolvere ogni dubbio.
Quanto si guadagna con YouTube? In media è possibile guadagnare tra 25 centesimi e 4 euro ogni 1000 visualizzazioni. È bene specificare che questo valore dipende da diversi fattori, come il tipo di pubblico, il tempo di visualizzazione, la quantità di interazioni e di condivisioni. Secondo Hootsuite, 1 milione di visualizzazioni possono fruttare tra i 5.000 e i 7.000 dollari. I 10 youtuber più pagati al mondo Vuoi sapere chi sono gli YouTuber più pagati al mondo? Secondo Statista, questi sono i 10 account YouTube che hanno guadagnato di più nel 2023:
1 - Mr. Beast (Jimmy Donaldson), 82 milioni di dollari
2 - Rhett & Link, 35 milioni di dollari
3 - Preston Arsement, 35 milioni di dollari
4 - Ryan Kaji, 35 milioni di dollari
5 - Jake Paul, 34 milioni di dollari
6 - Markiplier (Mark Fischbach), 30 milioni di dollari
7 - Logan Paul, 21 milioni di dollari
8 - Brent Rivera, 17,5 milioni di dollari
9 - Huda Beauty, 13 milioni di dollari
10 - Marques Brownlee, 8,5 milioni di dollari
Ma come hanno fatto le star di YouTube a guadagnare cifre da capogiro come queste? Prima di entrare nei dettagli sulle modalità di monetizzazione offerte da YouTube, è bene chiarire uno dei dubbi più frequenti. YouTube paga gli utenti per caricare video? No, i content creator non vengono pagati da YouTube per caricare video, e la monetizzazione non avviene automaticamente. Per iniziare a guadagnare con YouTube, occorre attivare le opzioni di monetizzazione dalle impostazioni dell’account, aderendo al Programma partner di YouTube (controllando prima di rispettare i requisiti specifici) o pubblicando i video su YouTube Premium.
Quanti iscritti sono necessari per guadagnare con YouTube? Per poter guadagnare con YouTube, devi avere un minimo di 1000 iscritti e 4000 ore di tempo di visualizzazione totale. Questi parametri sono stabiliti dalle regole del Programma Partner di YouTube (YPP), che consente di accedere alla monetizzazione dei contenuti.
Questa è decisamente una buona notizia: significa che anche i canali YouTube più piccoli possono essere monetizzati.
Il potenziale guadagno non è determinato unicamente dal numero di iscritti o di visualizzazioni; dipende anche dal livello di intrattenimento generato, dal mercato di nicchia a cui ci si rivolge e dai metodi usati per monetizzare su YouTube. Per partire col piede giusto, dai un'occhiata ai nostri suggerimenti su come creare un canale YouTube aziendale ottimizzato e come aumentare gli iscritti su YouTube.
Inoltre, la maggior parte degli YouTuber conta anche su altre fonti di guadagno: ad esempio, vende merchandising personalizzato, come t-shirt o prodotti print on demand.
Ma prima di scoprire quali sono i metodi per guadagnare con YouTube, è importante capire come analizzare il pubblico.
Come guadagnare con YouTube: 6 metodi Ecco 6 metodi efficaci per generare entrate con YouTube:
1 - Diventa un partner YouTube
2 - Vendi prodotti o gadget
3 - Finanzia un progetto futuro con il crowdfunding
4 - Sfrutta le opzioni di fan funding
5 - Concedi a terzi l’utilizzo dei contenuti
6 - Collabora con le aziende come influencer o affiliati.
Quante visualizzazioni servono per guadagnare con YouTube?
L'accesso al Programma Partner di YouTube che consente la monetizzazione dei video richiede un minimo di 4000 ore di visualizzazione in un arco temporale di 12 mesi su video pubblici.
Tuttavia, il numero di visualizzazioni non è direttamente collegato con il guadagno potenziale su YouTube: la piattaforma ti paga solo se gli utenti cliccano o guardano interamente l'inserzione pubblicitaria (che può durare 10, 15 o 30 secondi) presente nel tuo video.
In alternativa, puoi contare su YouTube Premium e non affidarti più agli inserzionisti e alla loro capacità di creare pubblicità coinvolgenti per guadagnare con YouTube.
(Posted by Beppe Tardito on 02/08/2024)
(1 novembre 2022) Iran: imminente attacco all'Arabia Saudita. USA, pronti....
L'Arabia Saudita ha condiviso con gli Stati Uniti informazioni di intelligence secondo le quali sarebbe imminente un attacco dell'Iran contro il regno. Lo rivelano al Wall Street Journal funzionari sauditi e americani, secondo i quali Stati Uniti, Arabia Saudita, e molti altri Stati della regione hanno alzato il livello di allerta per le loro forze militari. Il Consiglio per la sicurezza nazionale americana, rivelano le fonti al quotidiano, si è detto "preoccupato e pronto a rispondere in caso di attacco".
Alzato il livello di allarme - L'Arabia Saudita ha condiviso informazioni dell'intelligence con gli Stati Uniti mettendo in guardia da un attacco "imminente" da parte dell'Iran contro obiettivi nel Regno e in Medio Oriente, tra cui Erbil, la capitale del Kurdistan in Iraq. Secondo il " Wall Street Journal", che cita funzionari sauditi e statunitensi secondo i quali in risposta all'avvertimento, Riad, Washington e altri Paesi hanno sollevato il livello di allerta tra le proprie forze militari. Tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli a riguardo.
Per i servizi sauditi nel mirino di Teheran ci sarebbero obiettivi nel regno e a Erbil, già bersaglio di attacchi di droni e missili balistici iraniani a fine settembre. Uno di questi era stato intercettato e abbattuto da un caccia americano prima che potesse colpire le truppe Usa stanziate nella zona della città irachena. "Siamo preoccupati per il quadro complessivo e rimaniamo in contatto costante con i sauditi attraverso i canali militari e di intelligence", ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa sottolineando che gli Stati Uniti "non esiteranno ad agire in difesa dei nostri interessi e partner nella regione".
Attacco per distogliere attenzione da manifestazioni interne - Laddove confermati, gli attacchi pianificati avrebbero come obiettivo quello di distogliere l'attenzione dalle manifestazioni a cui l'Iran assiste da settimane e di cui Paesi come Usa e Arabia Saudita sarebbero responsabili, a detta di Teheran. Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca si è detto preoccupato per gli avvertimenti e ha fatto sapere che e' pronto a rispondere "in difesa degli interessi e partner nella regione". L'Iran aveva da subito accusato Usa, alcuni Stati europei, Israele e l'Arabia Saudita di essere dietro le proteste per Mahsa Amini, iniziate dopo la morte della ragazza, il 16 settembre, in seguito all'arresto perché non portava il velo in modo corretto.
E il mese scorso il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, il generale Hossein Salami, ha lanciato un ultimatum a Riad a proposito della copertura delle manifestazioni da parte dei suoi media, accusando il regno di interferenze negli affari interni iraniani. L'ultimo avvertimento arriva, tuttavia, in un momento in cui la tensione tra Iran, Arabia Saudita e Stati Uniti è aumentata alla luce del sempre più netto coinvolgimento di Teheran al fianco della Russia nella guerra in Ucraina.
L'Iran accusata anche di armare la Russia - Stati Uniti e Gran Bretagna tornano anche ad accusare il regime di Teheran di continuare ad armare la Russia di Putin. La nuova minaccia sarebbe nella presunta fornitura di missili balistici a corto raggio. Gli Stati Uniti non hanno ancora avuto modo di confermare questa possibilità ma restano "preoccupati". "Continuiamo a essere preoccupati per la potenziale fornitura di missili terra-superficie alla Russia dall'Iran. Finora non abbiamo avuto conferme, ma ne siamo preoccupati", ha osservato il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. I missili balistici iraniani potrebbero essere dispiegati al confine settentrionale dell'Ucraina. Lo dice il portavoce dell'aeronautica militare di Kiev Yury Ignat, aggiungendo che le forze armate ucraine non sarebbero in grado di difendersi. "Utilizzeremo tutti i mezzi di protezione contro questi missili. Verranno probabilmente consegnati nel nord dell'Ucraina, da dove potranno minacciare l'intero Paese", ha spiegato, parlando di missili da "300 km" e da "700 km" di raggio. E avvertendo: "Non abbiamo una difesa efficace. In teoria è possibile abbatterli, ma in realtà è molto difficile farlo con i mezzi che abbiamo a disposizione. Abbiamo la difesa aerea, non quella missilistica", ha spiegato, stimando che la Russia abbia richiesto i missili all'Iran "perché stanno finendo le scorte dei loro Iskander".
Alzato il livello di allarme - L'Arabia Saudita ha condiviso informazioni dell'intelligence con gli Stati Uniti mettendo in guardia da un attacco "imminente" da parte dell'Iran contro obiettivi nel Regno e in Medio Oriente, tra cui Erbil, la capitale del Kurdistan in Iraq. Secondo il " Wall Street Journal", che cita funzionari sauditi e statunitensi secondo i quali in risposta all'avvertimento, Riad, Washington e altri Paesi hanno sollevato il livello di allerta tra le proprie forze militari. Tuttavia, non sono stati forniti ulteriori dettagli a riguardo.
Per i servizi sauditi nel mirino di Teheran ci sarebbero obiettivi nel regno e a Erbil, già bersaglio di attacchi di droni e missili balistici iraniani a fine settembre. Uno di questi era stato intercettato e abbattuto da un caccia americano prima che potesse colpire le truppe Usa stanziate nella zona della città irachena. "Siamo preoccupati per il quadro complessivo e rimaniamo in contatto costante con i sauditi attraverso i canali militari e di intelligence", ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa sottolineando che gli Stati Uniti "non esiteranno ad agire in difesa dei nostri interessi e partner nella regione".
Attacco per distogliere attenzione da manifestazioni interne - Laddove confermati, gli attacchi pianificati avrebbero come obiettivo quello di distogliere l'attenzione dalle manifestazioni a cui l'Iran assiste da settimane e di cui Paesi come Usa e Arabia Saudita sarebbero responsabili, a detta di Teheran. Il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca si è detto preoccupato per gli avvertimenti e ha fatto sapere che e' pronto a rispondere "in difesa degli interessi e partner nella regione". L'Iran aveva da subito accusato Usa, alcuni Stati europei, Israele e l'Arabia Saudita di essere dietro le proteste per Mahsa Amini, iniziate dopo la morte della ragazza, il 16 settembre, in seguito all'arresto perché non portava il velo in modo corretto.
E il mese scorso il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, il generale Hossein Salami, ha lanciato un ultimatum a Riad a proposito della copertura delle manifestazioni da parte dei suoi media, accusando il regno di interferenze negli affari interni iraniani. L'ultimo avvertimento arriva, tuttavia, in un momento in cui la tensione tra Iran, Arabia Saudita e Stati Uniti è aumentata alla luce del sempre più netto coinvolgimento di Teheran al fianco della Russia nella guerra in Ucraina.
L'Iran accusata anche di armare la Russia - Stati Uniti e Gran Bretagna tornano anche ad accusare il regime di Teheran di continuare ad armare la Russia di Putin. La nuova minaccia sarebbe nella presunta fornitura di missili balistici a corto raggio. Gli Stati Uniti non hanno ancora avuto modo di confermare questa possibilità ma restano "preoccupati". "Continuiamo a essere preoccupati per la potenziale fornitura di missili terra-superficie alla Russia dall'Iran. Finora non abbiamo avuto conferme, ma ne siamo preoccupati", ha osservato il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. I missili balistici iraniani potrebbero essere dispiegati al confine settentrionale dell'Ucraina. Lo dice il portavoce dell'aeronautica militare di Kiev Yury Ignat, aggiungendo che le forze armate ucraine non sarebbero in grado di difendersi. "Utilizzeremo tutti i mezzi di protezione contro questi missili. Verranno probabilmente consegnati nel nord dell'Ucraina, da dove potranno minacciare l'intero Paese", ha spiegato, parlando di missili da "300 km" e da "700 km" di raggio. E avvertendo: "Non abbiamo una difesa efficace. In teoria è possibile abbatterli, ma in realtà è molto difficile farlo con i mezzi che abbiamo a disposizione. Abbiamo la difesa aerea, non quella missilistica", ha spiegato, stimando che la Russia abbia richiesto i missili all'Iran "perché stanno finendo le scorte dei loro Iskander".
31 ottobre News: L'universo funziona un po' troppo bene per essere un caso....
L'universo funziona un po' troppo bene per essere un caso, secondo questi ricercatori.
L'universo in cui viviamo sembra perfetto e ora alcuni fisici statunitensi, francesi e coreani hanno provato a spiegare perché, riflettendo anche sull'opportunità eccezionale che la vita ha avuto di esistere. Per qualche ragione la quantità di energia e l'accelerazione dell'espansione dell'universo sono super bilanciate, in assoluto equilibrio, e per questo, negli ultimi 13 miliardi di anni, si sono verificate le condizioni che riusciamo a vedere a livello astrofisico.
Un equilibrio apparentemente così perfetto potrebbe essere una conseguenza di qualcosa chiamata "messa a punto", un processo fisico in cui le caratteristiche di un sistema necessariamente corrispondono o si annullano, per far esistere tutto quanto come lo vediamo. Ad esempio tutto è caricato in modo neutro. Per qualche ragione, capita che ci sia un numero quasi identico di protoni per annullare la carica di ciascun elettrone; se ci fossero invece più elettroni la materia sarebbe costretta a separarsi.
I fisici generalmente non amano fare appello a vaghe coincidenze quando osservano l'Universo. Se due caratteristiche di un sistema sembrano incredibilmente ben abbinate allora ci sarà una legge precisa che spiegherà questa contingenza. Arrivare a questa spiegazione naturalmente è l'obiettivo principale della fisica, ma anche della filosofia. Un modo di spiegare tutto questo si chiama principio antropico che dice che solo un universo in grado di generare cervelli pensanti come il nostro può porre domande filosofiche come "perché sono qui?". Per dirlo meglio: le osservazioni scientifiche sono soggette ai vincoli dovuti alla nostra esistenza di osservatori. Chissà...
L'universo in cui viviamo sembra perfetto e ora alcuni fisici statunitensi, francesi e coreani hanno provato a spiegare perché, riflettendo anche sull'opportunità eccezionale che la vita ha avuto di esistere. Per qualche ragione la quantità di energia e l'accelerazione dell'espansione dell'universo sono super bilanciate, in assoluto equilibrio, e per questo, negli ultimi 13 miliardi di anni, si sono verificate le condizioni che riusciamo a vedere a livello astrofisico.
Un equilibrio apparentemente così perfetto potrebbe essere una conseguenza di qualcosa chiamata "messa a punto", un processo fisico in cui le caratteristiche di un sistema necessariamente corrispondono o si annullano, per far esistere tutto quanto come lo vediamo. Ad esempio tutto è caricato in modo neutro. Per qualche ragione, capita che ci sia un numero quasi identico di protoni per annullare la carica di ciascun elettrone; se ci fossero invece più elettroni la materia sarebbe costretta a separarsi.
I fisici generalmente non amano fare appello a vaghe coincidenze quando osservano l'Universo. Se due caratteristiche di un sistema sembrano incredibilmente ben abbinate allora ci sarà una legge precisa che spiegherà questa contingenza. Arrivare a questa spiegazione naturalmente è l'obiettivo principale della fisica, ma anche della filosofia. Un modo di spiegare tutto questo si chiama principio antropico che dice che solo un universo in grado di generare cervelli pensanti come il nostro può porre domande filosofiche come "perché sono qui?". Per dirlo meglio: le osservazioni scientifiche sono soggette ai vincoli dovuti alla nostra esistenza di osservatori. Chissà...
Guerra in Ucraina: Uccisi da colpi di mortaio operatore di Fox News e giornalista...
Coinvolti in un attacco nel nord-est del paese, muoiono Oleksandra Kurshinova e Pierre Zakrzewski, cameraman statunitense. Ferito gravemente anche il giornalista americano Benjamin Hall. Domenica scorsa era stato ucciso il reporter Brent Renaud.
Due vittime tra gli operatori dei media dopo il bombardamento d'artiglieria nella parte nord-est del villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin. A cadere sotto i colpi di mortaio o di artiglieria, la giornalista ucraina Oleksandra Kurshinova (lo riferisce la France Presse) e il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski. La conferma della morte di quest’ultimo è arrivata soltanto oggi: Zakrzewski, operatore dell’emittente americana con una lunga esperienza in teatri di guerra, è morto in seguito alle ferite causate dall’attacco russo. Fox News, che esprime il suo cordoglio per la perdita del collega e le condoglianze alla moglie e alla famiglia, spiega, inoltre, che Zakrzewski è morto nello stesso incidente in cui è rimasto ferito il corrispondente Benjamin Hall. Il cameraman, spiega ancora la Fox, era un “veterano” degli operatori di guerra ed aveva origini irlandesi.
Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha fornito altri dettagli sull’incidente in cui Hall, il collega di Zakrzewski, è rimasto ferito: “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subìto numerosi interventi chirurgici”, ha dichiarato Gerashchenko, tra cui l'amputazione di parte della gamba (si apprende da media americani). “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall” ha poi aggiunto il funzionario ucraino “l'equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki”.
Sale così a tre il bilancio delle vittime tra gli operatori dei media che negli ultimi giorni sono morti in Ucraina a causa della guerra; il primo è stato è stato lo statunitense Brent Renaud, ucciso domenica 13 marzo.
Scomparsi due giornalisti ucraini
Nel frattempo, si viene a sapere che due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka. Lo comunica il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto le notizie sullo stato della guerra nelle loro città e in altre regioni, fin dal primo giorno dell'invasione russa in Ucraina. Il canale news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi per avere dettagli della loro scomparsa. (Fonte: RaiNews)
Due vittime tra gli operatori dei media dopo il bombardamento d'artiglieria nella parte nord-est del villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin. A cadere sotto i colpi di mortaio o di artiglieria, la giornalista ucraina Oleksandra Kurshinova (lo riferisce la France Presse) e il cameraman della Fox News Pierre Zakrzewski. La conferma della morte di quest’ultimo è arrivata soltanto oggi: Zakrzewski, operatore dell’emittente americana con una lunga esperienza in teatri di guerra, è morto in seguito alle ferite causate dall’attacco russo. Fox News, che esprime il suo cordoglio per la perdita del collega e le condoglianze alla moglie e alla famiglia, spiega, inoltre, che Zakrzewski è morto nello stesso incidente in cui è rimasto ferito il corrispondente Benjamin Hall. Il cameraman, spiega ancora la Fox, era un “veterano” degli operatori di guerra ed aveva origini irlandesi.
Il consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, ha fornito altri dettagli sull’incidente in cui Hall, il collega di Zakrzewski, è rimasto ferito: “Il giornalista Benjamin Hall, che lavora per la compagnia televisiva americana Fox News, è in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subìto numerosi interventi chirurgici”, ha dichiarato Gerashchenko, tra cui l'amputazione di parte della gamba (si apprende da media americani). “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall” ha poi aggiunto il funzionario ucraino “l'equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria dagli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki”.
Sale così a tre il bilancio delle vittime tra gli operatori dei media che negli ultimi giorni sono morti in Ucraina a causa della guerra; il primo è stato è stato lo statunitense Brent Renaud, ucciso domenica 13 marzo.
Scomparsi due giornalisti ucraini
Nel frattempo, si viene a sapere che due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka. Lo comunica il sito di news ucraino Suspilne News. Entrambi hanno coperto le notizie sullo stato della guerra nelle loro città e in altre regioni, fin dal primo giorno dell'invasione russa in Ucraina. Il canale news ha parlato con parenti e conoscenti dei dispersi per avere dettagli della loro scomparsa. (Fonte: RaiNews)
Forse non tutti sanno che Greta Thunberg ora 18enne guadagna....
La ragazza, Greta Thunberg a soli 18 anni, ha venduto libri, vinto premi, partecipato a programmi tv, senza contare che Greta può attingere ad un guadagno fisso che deriva dai social e dalle interviste. In particolare su Instagram la seguono più di 13 milioni di follower, su Facebook oltre 3 milioni e su Twitter 5 milioni, grazie ai post sui social la ragazza guadagna cifre enormi calcolabili in sei zeri. Il film “Io sono Greta” al botteghino ha incassato circa 360 mila dollari, non male. C'è da dire ad onor del vero, che la giovane ha devoluto molti dei suoi guadagni in beneficienza... E voi cosa aspettate a farvi paladini del salvataggio del pianeta? (Posted by Beppe Tardito on 07/11/2021)
Le sfide più famose. Harry e Meghan hanno...
Harry e Meghan hanno vinto la loro battaglia per l’indipendenza annunciata con una dichiarazione choc l’8 gennaio scorso. La regina Elisabetta ha concesso il via libera alla coppia per fare i royal a metà. Potranno vivere tra Londra e il Canada.
Sardine, Mattia Santori è al bivio: "Se Matteo Salvini vince in Emilia Romagna, diventa tutto più difficile"
Donald Trump: "Dovrebbe lavorare sul suo problema di controllo della rabbia e poi andare a vedere un buon film con un amico! Calma Greta, calma!", ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti. Greta Thunberg ha replicato: "Ci sto lavorando", ha risposto, sempre tramite il social, la giovane attivista svedese.
E voi con chi state?
Greta Thunberg e le sue proiezioni catastrofiste smentite da diversi scienziati.
Altro che "scienza": il catastrofismo ambientalista di Greta Thunberg, come abbiamo già avuto modo di appurare, ha assunto i caratteri di un fenomeno più "populista" che scientifico: tant'è che gli studiosi e gli esperti che non si adeguano al climaticamente corretto hanno cominciato a rialzare la testa e stanno facendo sentire la loro voce, invitando l'opinione pubblica a non farsi persuadere dagli slogan apocalittici. Pochi giorni fa, su Il Giornale, è intervenuto il professor Antonino Zichichi, spiegando che inquinamento e cambiamenti climatici sono due cose diverse. "Legarli vuole dire rimandare la soluzione" osserva "e infatti l'inquinamento si può combattere subito senza problemi, proibendo di immettere veleni nell'aria". Il riscaldamento globale è tutt'altra cosa, afferma il professore, in quanto dipende dal motore meteorologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Lo scienziato Franco Prodi dice: «Greta va bene, come la sollecitazione sull’ ambiente planetario: il degrado degli ecosistemi, la qualità dell’aria e dei terreni, la quantità di metalli pesanti nei mari. Questo lo capisco, ma non che gli scienziati inseguano una ragazzina di 16 anni. Ne prendo atto, ma mi stupisco che il mondo si faccia influenzare in questo modo.
Senza contare che, come spiega il professor Umberto Tirelli su La Verità, "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", anche quando l'uomo non era ancora sulla Terra e quindi "l'inquinamento che è ritenuto colpevole dei cambiamenti climatici non era ovviamente presente". La Groenlandia, per esempio, quando fu scoperta nel 980 d.C. dai Vichinghi "era verde almeno nella sua parte periferica (si produceva vino!) è poi diventata ghiacciata" ed ora "lentamente ritornerà ad essere verde secondo i cambiamenti climatici che si saranno (forse) verificati nel frattempo".
Senza contare che, come spiega il professor Umberto Tirelli su La Verità, "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", anche quando l'uomo non era ancora sulla Terra e quindi "l'inquinamento che è ritenuto colpevole dei cambiamenti climatici non era ovviamente presente". La Groenlandia, per esempio, quando fu scoperta nel 980 d.C. dai Vichinghi "era verde almeno nella sua parte periferica (si produceva vino!) è poi diventata ghiacciata" ed ora "lentamente ritornerà ad essere verde secondo i cambiamenti climatici che si saranno (forse) verificati nel frattempo".
All'inizio sembrava una verruca e non gli ha dato peso, ma poco a poco...
Bangladesh: Sahana Khatun, la prima bambina al mondo affetta dalla sindrome dell’uomo albero.
Sembravano delle semplici verruche sul volto della bimba di dieci anni. Invece la fanciulla del Bangladesh - che non aveva dato peso a queste verruche e come lei la sua famiglia - è peggiorata e l'eruzione cutanea ha iniziato a colpire altre parti del corpo. Le verruche sono diventate sempre più dure e resistenti. Proprio come la corteccia di un albero. A quel punto i medici hanno detto a Sahana Khatun che ha una Epidermodisplasia verruciforme conosciuta anche come displasia di Lewandowsky-Lutz o ‘sindrome dell’uomo-albero’.
Si tratta di una malattia rara scoperta per la prima volta nel 1922 e ci sono solamente quattro casi al mondo. Ma sino ad oggi erano stati tutti uomini.
La dottoressa Samanta Lal Sen a capo dell’unità di chirurgia plastica dell’ospedale di Dacca, ha spiegato: “Crediamo che Sahana Khatun sia la prima donna ad ammalarsi”.
Il papà di Sahana Khatun ha fatto un lungo viaggio fino alla capitale del paese, Dacca, dove si è rivolto a dei medici specializzati per fare in modo che intervenissero immediatamente sottoponendo la bambina alle dovute cure. “Siamo molto poveri. Mia figlia ha perso la madre quando aveva solo sei anni. Spero davvero che i medici siano in grado di rimuovere la corteccia dal bel viso di mia figlia”.
Addio all'ecografia, il feto ora si vedrà in 3D con la realtà... (Video)
Virtuale. Addio alla vecchia ecografia! Ora è possibile vedere il feto in 3D, grazie ad una tecnica basata sulla combinazione di scatti rilevati con la Risonanza magnetica e su tecnologie di realtà virtuale. Le immagini difficili da interpretare delle attuali ecografie potrebbero quindi in futuro lasciare spazio a quelle tridimensionali. Messa a punto e sperimentata nella Clinica di Diagnostica per Immagini di Rio de Janeiro, la nuova tecnologia è stata presentata al convegno della Società di Radiologia del Nord America.
La tecnologia combina le immagini 3D, ottenute assemblando le immagini rilevate con la risonanza magnetica, e la realtà virtuale grazie al visore Oculus Rift. Le immagini, infatti, vengono catturare attraverso il visore, che permette di vedere il feto da vicino. "L'esperienza è meravigliosa, ha commentato uno degli autori che ha lavorato a questo progetto, Heron Werner, "e le immagini sono più nitide e chiare rispetto a quelle dell'ecografia e della risonanza magnetica".
"Poter vedere il feto in 3D in combinazione con tecnologie di realtà virtuale può migliorare la nostra comprensione delle strutture anatomiche del feto", ha detto Werner. La tecnologia, e ha aggiunto che questa tecnica può essere utilizzata per scopi medici e didattici. Il modello 3D permette inoltre di ricostruire la struttura interna del feto, comprese vie respiratorie e organi, permettendo in questo modo di individuare eventuali anomalie per aiutare a prendere decisioni su eventuali cure da affrontare prima della nascita o subito dopo.
Attenzione: se avete delle e-mail su Yahoo cancellatele subito, perchè il colosso..
Attenzione: se avete delle e-mail su Yahoo cancellatele subito, perchè il colosso del web ha dato in pasto agli 007 americani milioni di indirizzi di posta elettronica.
(ANSA) - NEW YORK, 4 OTT - Nuova bufera su Yahoo, dopo la vicenda del furto di milioni di informazioni private da parte di un gruppo di hacker. Il gruppo guidato da Merissa Mayer avrebbe in gran segreto scannerizzato centinaia di milioni di indirizzi di posta elettronica dei propri utenti mettendoli a disposizione degli 007 Usa, dall'Fbi alla National Security Agency. A rivelarlo l'agenzia Reuters, che cita fonti vicine al dossier, tra cui due ex dipendenti del gigante del web. Per gli esperti si tratterebbe del primo caso in cui una società fornitrice di servizi internet permette alle agenzie di intelligence Usa di controllare tutte le email in arrivo, compresi gli allegati. Non è chiaro quale tipo di informazioni gli 007 stessero cercando.
Incredibile: ragazza di 23 anni va in ospedale per mal di stomaco, i medici fanno una scoperta raccapricciante...
Va in ospedale con forti dolori addominali, ma dopo essere stata visitata i medici fanno una scoperta choc. Sophie Cox, 23 anni, inglese, madre di una bimba di un anno, soffre di tricofagia, un disturbo compulsivo che la spinge a mangiarsi i capelli di notte.
I medici hanno estratto dal suo stomaco una palla di 6 chili, i capelli che Sophie aveva mangiato per una vita senza che il suo stomaco fosse in grado di digerirli. I primi sintomi sono comparsi durante la sua gravidanza: «Avevo lo stomaco sempre gonfio e non riuscivo a mangiare senza vomitare», racconta la donna al Telegraph, «Così ho inziato a perdere peso. Avevo perso più di 30 kg, per un periodo ho pensato anche di avere un cancro. Ero convinta che stessi per morire». Poi il consulto medico e le analisi che hanno portato a individuare la massa: «Quando mi hanno mostrato la scansione sono rimasta senza parole. Sembrava un film dell'orrore. Lo specialista non aveva visto niente di simile in 30 anni. Quella palla di pelo era troppo grande. Mi aveva lasciato malnutrita e disidratata».
Sophie è stata subito operata e liberata dalla massa. La ragazza ha ammesso di non sapere nulla della malattia e di non essersi mai accorta di quello che accadeva visto che il suo disturbo si verificava di notte. La 23enne mangiava i capelli durante il sonno, senza accorgersene
Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web.
Brasile: 33 uomini violentano minorenne e pubblicano il video sul web, sarebbe coinvolto anche un calciatore del Boavista.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane, dopo avere partecipato a una festa in una favela di Rio de Janeiro, è stata drogata e stuprata da un gruppo di persone che hanno filmato gli abusi per poi pubblicarli su internet. Quattro sospetti sono intanto stati identificati: tra loro, spiega la stampa locale, c'è il giocatore del Boavista "Luquinhas".
Alle forze dell’ordine, la ragazza ha raccontato di essere andata nella baraccopoli sabato scorso per partecipare a una festa. Dopo essersi recata in casa di Luquinhas, con cui – sostengono i media – manteneva una relazione da circa tre anni, la ragazza ha detto agli agenti di non aver ricordato più niente fino all’indomani, quando si è risvegliata, nuda e drogata, in un’altra casa, circondata da narcos armati che la osservavano ridendo e sbeffeggiandola.
In seguito alla denuncia della giovane la polizia ha emesso 33 mandati di cattura, compreso uno per il fidanzato della sedicenne. Secondo la stampa brasiliana, il giovane fidanzato sarebbe membro di una delle tante gang criminali di Rio de Janeiro e sospetto trafficante della favela Morro da Barao a Jacarepagua, nella zona ovest della città. All'origine delle violenze si ipotizza ci possa essere una vendetta proprio dell'ex.
Il suo caso ha provocato reazioni di shock e rabbia su internet, dove vari gruppi stanno organizzando manifestazioni di protesta “contro la cultura dello stupro”. La maggioranza dei commenti sono stati di appoggio alla vittima, che ha anche risposto ad alcuni e ringraziato. “A far male non è l’utero, ma l’anima, per il fatto di esistere persone crudeli che restano impunite”, ha scritto in uno dei post.
Ha subito violenza a 8 anni, dopo 6 anni il suo stupratore esce di prigione e...
Bradford (Inghilterra) Ha subito violenza a 8 anni, dopo 6 anni il suo stupratore esce di prigione, e lei lo ammazza, ma il Giudice la assolve.
Ha subito una violenza inaccettabile quando era solo una bambina. Uno stupro che le ha rovinato per sempre la vita. Ma il suo carnefice, dopo solo sei anni di carcere, è tornato libero. E lei non l’ha sopportato, quindi l’ha ucciso. Ecco la strabiliante decisione del giudice nei confronti della ragazza.
Quante volte gridiamo alla malagiustizia, chiedendoci quali siano i criteri che guidano le decisioni di un giudice che spesso da fuori sembrano così ingiuste, illogiche, insensate? Non stavolta: la sentenza di cui stiamo per parlare è con ogni probabilità quella che avrebbe pronunciato anche l’opinione pubblica. Non è successo in Italia, bensì nel Regno Unito, ma di casi come questo – conclusione e sentenza a parte – è pieno, purtroppo, anche il nostro Paese.
Un pedofilo. Una bambina violentata. Un’infanzia devastata, cicatrici inimmaginabili che non se ne vanno e non se ne andranno, che nemmeno si schiariscono né tendono a farsi meno evidenti. Un dolore pulsante che non si placa col passare degli anni. L’interrogativo costante di come sarebbe stata la vita senza le violenze di quel mostro. E una conseguente, insanabile, sete di vendetta. A Bradford, nel 2009, una bambina di soli 8 anni è stata violentata da un uomo di 55, che ha approfittato del suo corpo rovinando la sua mente, gli anni futuri, un bocciolo di vita che era tutta una promessa.
Il pedofilo è stato condannato e rinchiuso in carcere, ma – come spesso accade in questi casi, che ci lasciano attonite e senza parole – ha riguadagnato la libertà già lo scorso anno, dopo aver scontato una pena di soli sei anni. La vittima, sapendo che a lei non sarebbe bastata una vita intera per riprendersi da quanto le aveva fatto quello che definire uomo è davvero impossibile, è rimasta comprensibilmente delusa dalla giustizia, amareggiata e divorata dalla rabbia. “Se la giustizia non funziona – sembra che abbia pensato – allora mi farò giustizia da me”. E ha deciso di vendicarsi, non sopportando la libertà del pedofilo dopo così poco tempo, impotente e impossibilitata ad accettare che il mostro avrebbe potuto colpire di nuovo, lei o qualcun altro, che si sarebbero potuti reincontrare o, comunque, che lui avrebbe potuto vivere una vita serena mentre la sua era tormentata dai fantasmi.
La ragazza, ormai adolescente, si è quindi presentata a casa del pedofilo armata di un coltello; quando l’uomo le ha aperto la porta, gli ha comunicato senza esitazione le sue intenzioni:
"Ho intenzione di ucciderti."
E così ha fatto, accoltellandolo al petto dinanzi allo sguardo dei suoi due figli. Dopo aver commesso l’omicidio non è fuggita, né si è sottratta alla sue responsabilità. Tutt’altro: si è consegnata spontaneamente alle autorità, assumendosi la colpa dell’omicidio. Ma non sconterà una pena in carcere: il giudice responsabile del procedimento non solo si è opposto, rifiutando di comminare alla ragazza una pena detentiva, ma si è offerto di pagarle le spese processuali. Motivo: ha riconosciuto la delusione della vittima, la sua sfiducia nella giustizia, la rabbia, la voglia di vendetta.
Il giudice, Jonathan Durham Hall, ha dichiarato che:
"Sarebbe una vergogna mandare una sopravvissuta come lei in prigione. Ha agito come una persona che ha perso ogni fiducia nel nostro sistema legale."
Per la giovane, quindi, l’autorità giudiziaria si è limitata a disporre un periodo di due anni in un centro di riabilitazione per minori.
E voi che he ne pensate? (Fonte: AllNews24)
Bataclan, dal concerto al massacro. Un'italiana: "Mi sono...
salvata salendo sul tetto."
PARIGI - Una scena che ricorda l'11 settembre: gli spettatori del Bataclan che si aggrappano alle grate per sfuggire ai terroristi. Che si buttano dalla finestra. Come quelli che scelsero la morte lanciandosi nel vuoto. Nella sala concerti, il bilancio più tragico, la ferocia inimmaginabile: spettatori giustiziati uno a uno, con i kalashnikov, con i fucili a pompa. Perché il Bataclan? Forse perché ha proprietari ebrei, ed ha ospitato iniziative di solidarietà. Certo, sopra la sua insegna era apparsa la scritta "Je suis Charlie" dopo la strage di Charlie Hebdo.
Il terrore durante il concerto. Era in corso il concerto di un gruppo americano "duro": gli Eagles of death metal, in una sala che può contenere 1.500 persone circa. All'improvviso l'irruzione. I terroristi, tre secondo il procuratore, "Attentatori che avevano meno di 25 anni" si sono diretti al secondo piano. Hanno preso degli ostaggi, hanno cominciato a sparare. Con lucidità, gridando slogan per la Siria e contro Holande. Poi si sono fatti saltare in aria. Alcuni testimoni hanno riferito che tra gli aggressori c'era anche una donna.
Irrintracciabile studentessa veneta. La Farnesina ha confermato che una ragazza italiana risulta al momento "irrintracciabile". Si tratta di Valeria Solesin, 28 anni, veneziana che si trovava a Parigi per motivi di studio. La richiesta di notizie della giovane è stata fatta in rete da parte di una amica. Pare che ieri sera la giovane fosse con amici al Bataclan, priva di documenti e probabilmente non è in grado di comunicare o farsi identificare, sempre che le sue condizioni fisiche lo permettano.
Usa poche ore fa, ex veterano settantenne blocca giovane che voleva fare strage..
di bambini.E' accaduto a Morton, nell'Illinois. L'aggressore è entrato in una biblioteca dove si stava tenendo un corso di scacchi. Era armato con due coltelli.
WASHINGTON - Un ex militare americano settantenne è riuscito a bloccare un giovane che voleva fare una strage di bambini in una biblioteca, utilizzando le tecniche di combattimento corpo a corpo imparate sotto le armi 50 anni prima. Lo riferisce il sito del Pekin Daily Times.
James Vernon, 75 anni, tecnico in pensione e veterano dell'esercito, martedì 13 ottobre stava tenendo una lezione di scacchi con 16 bambini fra i 7 e i 13 anni, nella biblioteca di Morton, una cittadina dell'Illinois. All'improvviso nel locale si è presentato un giovane di 19 anni, Dustin Brown, con due coltelli da caccia, uno in ciascuna mano, gridando "Ucciderò della gente!".
I piccoli si sono rifugiati sotto i tavoli, mentre Vernon ha affrontato il giovane. "Ho cercato di parlargli, di calmarlo - racconta -. Non ci sono riuscito, ma ho distratto la sua attenzione e l'ho tranquillizzato un po'. Gli ho chiesto se era di Morton, se era andato al liceo. Gli ho chiesto che problema aveva. Mi ha detto che la sua vita faceva schifo". Mentre parlava, il veterano si è avvicinato a Brown, lo ha fatto indietreggiare e si è messo fra lui e la porta, con i bambini dietro. Questi ne hanno approfittato per scappare dalla stanza.
Il giovane ha aggredito l'anziano coi coltelli, ma questo ha reagito utilizzando le tecniche del combattimento corpo a corpo imparate nell'esercito negli anni Sessanta. La lotta è durata circa 90 secondi. Il veterano è stato ferito gravemente alla mano sinistra, ma è riuscito a immobilizzare l'aggressore, che è stato poi arrestato. Dustin Brown era libero su cauzione con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. "Ho fallito la mia missione di uccidere tutti", ha detto alla polizia. Vernon ha avuto un tendine e due arterie della mano sinistra recisi. "Se avessi avuto un'arma da fuoco - ha commentato - la storia sarebbe andata diversamente". (Fonte: La Repubblica)
Incredibile: un ragazzo fa un test di gravidanza per scherzo: il risultato gli salva la vita (è incredibile)
Dopo avere letto questa storia si potrà affermare che fare la pipì su uno stick sarà ugualmente stressante per i due sessi.
Il racconto di un ragazzo di New York ce lo insegna.
Tempo fa questo ragazzo, utente del social Reddit, famoso negli States, ha postato una vignetta comica sostenendo di essere “incinto”.
Aveva per scherzo utilizzato il test di gravidanza che la sua ragazza aveva lasciato in bagno e il risultato era stato positivo. Dallo scherzo ci si è ritrovati in una storia più seria quando un utente, commentando la vignetta comica che il ragazzo aveva postato, lo ha incoraggiato ad indagare e a non prendere alla leggera il risultato: se un test di gravidanza da risultato positivo con l’urina maschile potrebbe trattarsi di un tumore ai testicoli.
Il ragazzo ha così deciso di farsi visitare da un medico e infatti è uscito che realmente aveva un tumore ai testicoli. Il tumore era molto piccolo e questo bastava a non causare fastidi.
L’oncologo Mark Pomerantz dell’Istituto Dana Farber di Boston afferma: “I test di gravidanza usati dalle donne determinano i livelli di Beta Hcg (beta gonadotropina corionica umana) nelle urine. Succede che un numero di tumori testicolari producano lo stesso ormone. Pochi sono gli organi che fanno ciò, e i testicoli sono tra questi”.
(Fonte: huffingtonpost.com)
CRISI NERA: La crisi cinese scatena il panico, crolla l'Europa.. Sprofonda l'Asia..
Pechino non riesce ad arginare le vendite, scattate in seguito alla preoccupazione per il rallentamento economico cinese. La grande correzione scatenata dai timori sulla Cina, dove è esplosa la bolla finanziaria e l'economia reale dà pericolosi segni di rallentamento, diventa una vera e propria tempesta sui mercati in quest'apertura di settimana. Europa e Usa in picchiata, Milano arriva a -7% poi chiude a -5,96%. Male anche l'Asia: Tokyo -4,6%, Shanghai -8,5%: non si vedeva dal 2007. A picco il prezzo del petrolio, mentre volano euro e yen.
A picco anche il prezzo del petrolio. Oltre alla crisi cinese, sul petrolio incide anche la preoccupazione per l'aumento della produzione iraniana, in un momento di domanda debole. Andamento opposto per l'oro, che torna ad essere il bene rifugio: il metallo giallo è stato risparmiato dal crollo del prezzo delle materie prime, ai minimi dal 1999, e il lingotto riesce a tenere la soglia di 1.159 dollari l'oncia.
La crisi economica che sta coinvolgendo quasi tutti i settori mette in pericolo la sopravvivenza di molte imprese E FAMIGLIE. Tutti si chiedono quando e come si uscirà da questa tempesta ma nessuno è in grado di fare una previsione affidabile. Ci sono gli ottimisti che in alcuni flebili segnali positivi vedono l'inizio della ripresa e ci sono i pessimisti che ritengono che il peggio debba ancora arrivare. E intanto in Italia continuano ad arrivare migliaia di profughi stranieri..
Sorprende uomo mentre stupra la figlia di 4 anni e lo ammazza di botte. Il Giudice...
Sorprende uomo che stupra la figlia di 4 anni e lo ammazza di botte. Il Giudice lo assolve.
TEXAS – Ci sono situazioni ed eventi che difficilmente l’animo umano può controllare, ed è in queste situazioni che la linea di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato è più vicina che mai. L’istinto a farsi vendetta da solo, la rabbia e l’incondizionato amore paterno hanno preso il sopravvento su un padre di famiglia, che quando ha sorpreso un 47enne che stava stuprando la sua figlioletta di appena 4 anni, lo ha picchiato a morte.
E’ successo sabato scorso, in Texas, nel corso di una festa: gli adulti erano in giardino a visionare dei cavalli, la bimba era rimasta in casa a giocare. Quando il padre della piccola è rientrato ha colto in flagrante l’uomo, un conoscente, mentre abusava sessualmente di sua figlia, e lo ha colpito con violenza con ripetuti pugni alla testa, fino ad ucciderlo.
All’arrivo delle forze dell’ordine nell’abitazione, è stato dichiarato il decesso del 47enne. La bambina invece, chiaramente sotto choc, è stata portata all’Ospedale di Victoria, ma poi dimessa: «Ora la piccola sta bene, a parte l’ovvio trauma psicologico», ha detto lo sceriffo della contea Lavaca, Micah Harmon. Harmon ha spiegato che il padre della piccola vittima non è stato arrestato, perché «l’unico motivo per l’omicidio sembra essere quello che ci ha detto». Sulla possibilità di una incriminazione futura dell’uomo, lo sceriffo ha detto alla Cnn: «Uno ha il diritto di difendere la propria figlia. Lui ha agito per difenderla. Quando l’indagine sarà conclusa, ne sottoporremo i risultati al procuratore distrettuale, che poi li sottoporrà al Grand Jury che deciderà se incriminarlo».
(Fonte siamonapoletani.net)
ATTENZIONE: Bug nella tastiera di Galaxy S6 e altri Samsung. Dati a rischio..
A rischio Galaxy S6 e altri smartphone Samsung.
Sarebbero a rischio 600 milioni di device. L'allarme è stato lanciato dalla società di sicurezza informatica NowSecure.
La casa coreana è stata avvertita di una vulnerabilità nella tastiera dei Samsung Galaxy S6 e di altri smartphone nel dicembre del 2014 e immediatamente ha avviato la distribuzione di un patch, un file per risolvere l'errore, nei primi giorni del 2015.
Ancora però non è chiaro se l'aggiornamento è stato reso disponibile dagli operatori telefonici agli utenti interessati.
A far scattare l'allarme è stata la società specializzata in sicurezza informatica NowSecure precisando che sono circa 600 milioni i dispositivi Samsung potenzialmente interessati.
Il bug è presente nella tastiera preinstallata SwiftKey del Samsung Galaxy S6 e di altri smartphone. Potrebbe permettere di attaccare gli smartphone e arrivare, addirittura, all'intercettazione delle chiamate. Utilizzando la vulnerabilità, un malintenzionato potrebbe infatti installare all'interno dello smartphone applicazioni non richieste e potenzialmente pericolose che avrebbero accesso al microfono, al sensore Gps, alla messaggistica, ai dati, alle pass., alla fotocamera e alla libreria di immagini e filmati. In attesa di aggiornamenti che ci attestino che il bug è risolto chi possedesse uno smartphone Samsung dovrebbe astenersi di utilizzare la tastiera per digitare le pass. per dati bancari e/o conti correnti ecc..
Addio scottature, arriva il bikini hi-tech collegato allo smartphone...
Via le vecchie, care, creme solari. Roba del passato, da oggi c’è il bikini a dire se sei a rischio scottatura. Intendiamoci: non è un bikini qualunque, ma un bikini hi-tech.
Ma come è fatto? Come un normale costume da bagno, solo che è dotato di un sensore speciale in grado di mandare un alert allo smartphone o al tablet appositamente collegato. L’alert scatterà nel momento esatto in cui la quantità di raggi UV incamerata dal corpo sarà vicina al superamento della soglia naturalmente tollerata.
Non solo, la segnalazione è in un certo senso ‘connessa’ con il tipo di pelle che si ha o col livello di abbronzatura che si vuole raggiungere. E in questo modo la tintarella, assicurano gli inventori, sarà semplicemente perfetta e… al punto giusto. Senza eritemi o arrossamenti anti-estetici.
Gli inventori sono i titolari della startup francese “Spinali Design”, ed è opera dell’imprenditrice Marie Spinali. Che spiega di aver avuto l’idea “fulminante” quando un giorno stando al mare “ho visto qualcuno prendere una scottatura sulla spiaggia e mi sono detta: dopo tutto ci sono molti vasi di fiori che avvisano quando le piante sono assetate, dovremmo dunque inventare qualcosa che ci avverta quando il sole è troppo forte”.
Le controindicazioni della modernità ci sono e stanno tutto del bikini hi tech che si può comprare solo su Internet al prezzo di 149 euro. Ma se il progetto prenderà il volo sui mercati, la cifra forse potrebbe essere alla portata di tasche anche un po’ più vuote. Non solo: la Spinali ha in mente di estendere l’applicazione anche ai costumi da bagno maschili e a quelli dei bambini. Quest’ ultimi, potrebbero essere dotato anche di un meccanismo cerca-persone, per la gioia di tutte le mamme.
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