Portami in strada, figlio, che ho ancora...

Portami in strada, figlio, che ho ancora buone gambe; a camminare senza meta, con te non mi sentirò vecchia. Invitami a casa tua, figlio, domenica mattina; a condividere la tua buona tavola e per sentirmi in compagnia. Parlami con affetto, figlio, non mi sgridare e non ti agitare; noi vecchi siamo come bambini ci piace che ci viziate, che ci facciate sorridere senza disagio. Festeggia le mie ricorrenze, non criticare le mie follie; cercherò di essere coraggiosa anche se sono triste. Non allontanarmi da te, non parlarmi con rabbia; ho ancora la mia mente chiara, i ricordi di un tempo... Vieni a trovarmi a casa, figlio mio, io non ti chiederò nulla; solo la tua presenza e contemplare il tuo viso... Non lasciarmi triste e sola, non mettermi a letto; i dottori si sbagliano, il dolore è nell'Anima. (Posted by Beppe Tardito on 20/08/2016)

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