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Ami il dolce.. Il salato.. lo speziato, Il mangiare e la personalità: dimmi cosa mangi e...


Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. La tua personalità e il tuo carattere dipendono anche da cosa mangi...

C’è un rapporto molto profondo tra cibo e personalità: il modo in cui mangiamo, i cibi che preferiamo rivelano, infatti, molte cose di noi e del nostro modo di affrontare la vita. Essendo un’attività istintiva e naturale che ha molto a che fare con la nostra sopravvivenza, il nostro rapporto con l’alimentazione racconta anche qualcosa sulla nostra capacità di entrare in contatto con le nostre esigenze e con i nostri bisogni.

1 - SALATI E RISERVATI.
Chi sceglie e predilige i cibi salati è meno predisposto ad aiutare gli altri e tende a rimanere in disparte ad osservare la situazione. Se alla passione per il cibo salato si associa un eccessivo consumo di carne questo porta anche a sviluppare un carattere irascibile e portato al litigio. Ad ogni modo chi ama il salato ha un rapporto estremamente equilibrato con le proprie emozioni e con i propri bisogni.

2 - I SERENI VEGETARIANI.
Giudiziosi e introspettivi, i vegetariani vivono soprattutto per coltivare il loro equilibrio interiore. Amano sentirsi in connessione con ciò che li circonda, proprio per questo credono fermamente che la Terra vada rispettata. Chi sceglie il cibo vegeteriano o predilige in generale mangiare verdure ha un rapporto molto fresco e, per certi versi, ingenuo con il mondo: questo porta, di conseguenza, ad una certa predisposizione a ricevere sonore batoste sentimentali e non solo.

3 - DOLCI COME UN BIGNE’.
Potrebbe sembrare una banalità ma a quanto pare c’è una corrispondenza fra chi ama i cibi dolci e possiede un carattere dolce: secondo uno studio americano, infatti, le persone che rivelano una forte passione per torte e pasticcini, hanno un comportamento più collaborativo ed amichevole verso l’altro. Questo a volte comporta che sono fin troppo generose con il loro amore e che, soprattutto, che amano compiacere per evitare delusioni. Di conseguenza sono immature nei rapporti sessuali. Amano fare molte conquiste, ma senza farsi troppe domande su quello che stanno facendo.

4 - PASSIONALITA’ PICCANTE E SPEZIATA.
Preferisci condire gli alimenti con spezie, pepe e molto peperoncino? Sei passionale e piena di calore. Infatti, chi ama il cibo piccante e speziato rivela una personalità istintiva e piena di desiderio, che adora i piaceri forti e non ama i compromessi. Ha un buon contatto con i suoi bisogni e le sue esigenze che cerca di soddisfare in modo creativo e naturale.

5 - MI PIACE TUTTO E NON DISDEGNO NIENTE.
coloro che invece amano mangiare un po' di tutto senza preferenze particolari hanno una spiccata personalità, sono fini osservatori e amanti di gran classe, di solito sono persone molto intelligenti che vogliono il meglio dalla vita, sono molto sensibili ed hanno una spiccata propensione nell'aiutare il prossimo.

Italia in allarme per rischio zanzare, attenzione al virus "Zika"


Flagello Zika a Miami e rientro turisti: anche in Italia allarme per rischio zanzare.

Sono saliti a 33 i membri delle forze armate degli Stati Uniti, tra cui una donna incinta, che hanno contratto il virus zika.
Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, Ben Sakrisson, secondo cui i membri del servizio Usa sono stati infettati al di fuori degli Stati Uniti continentali pur essendo difficile stabilire dove esattamente possono avere contratto il virus.
Prosegue invece l'epidemia di zika in Florida.
Il virus conferma la sua diffusione a Miami e la lista dei casi sospetti si allunga. Oltre ai 15 contagi confermati in uno dei quartieri della città, quasi 400 persone sono monitorate, comprese 55 donne incinta.
E ora l'attenzione è puntata principalmente sulle Olimpiadi di Rio.
In Italia l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta ha intensificato i controlli sulle zanzare per verificare tempestivamente la presenza di virus della famiglia Flaviviridae, a cui appartiene il virus Zika.
L'allarme sulla presenza del virus Zika è scattato in seguito al ritorno di 10 viaggiatori dal Sud America.
Flagello Zika a Miami: in Italia allarme per rischio zanzare e rientro turisti
A seguire l’evoluzione del fenomeno è il laboratorio sulle Malattie trasmesse da Vettori coordinato da Cristina Casalone.
Il virus in Italia non è presente, ma sono ampiamente diffuse le zanzare in grado di trasmetterlo come Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre.

"Da giugno in Piemonte sono state analizzate le zanzare tigre catturate da 15 trappole posizionate in luoghi a maggiore rischio perché caratterizzati da intensi flussi turistici e commerciali quali aeroporti, interporti e reparti di malattie infettive dei principali ospedali regionali - precisa Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico – e nessuna zanzara è risultata positiva per il virus Zika".“
La Regione Piemonte è da anni attiva nella sorveglianza sulle malattie trasmesse da zanzare, tra cuiZika e la West Nile disease, attraverso il network operativo sanitario regionale nato dalla stretta collaborazione con l’Ospedale Amedeo di Savoia, il SEREMI e l’IPLA.
L'Istituto zooprofilattico mantiene alta l'attenzione e gli accertamenti continueranno fino a novembre.

Purtroppo non esistono trattamenti antivirali, l'unica accortezza è proteggersi dalle punture con i preparati farmaceutici. (Articolo di: Americo Mascarucci)

Studio choc: lavorare di notte farebbe venire il cancro...


Studio choc, lavorare di notte fa aumentare il rischio cancro.

Erano gli anni 80 e in america nasceva l’abitudine di lavorare su turni anche negli uffici. Fino ad allora infatti, le turnazioni erano circoscritte solo ad alcuni lavori, tuttavia il progresso evolutivo e l’imminente espansione della Cina, “obbligarono” i grandi uffici a stelle e strisce a raddoppiare i dipendenti.

Il concetto di lavoro “estremo” è una caratteristica naturale della cultura orientale, difficile dire lo stesso di quella occidentale, dunque le turnazioni notturne all’epoca furono obbligate.Le grandi società americane non potendo sfruttare i dipendenti oltre i termini di legge, pensarono di raddoppiare il personale con turnazioni anche nelle ore notturne. In europa invece il lavoro notturno è sempre stato molto limitato a pochi settori, solo negli ultimi anni sta prendendo piede questa moda anche negli uffici.Secondo una ricerca, circa il 58% dei lavoratori Americani effettua anche un turno di notte. Va meglio in europa dove solo 18% è “costretto” a tale modalità lavorativa.

Lavorare di notte oggi è diventato normale, non solo, anche passare 4-5 ore comodamente distesi nel proprio letto con la luce del monitor, tablet o smartphone sparati in pieno volto è ormai una consuetudine di milioni di persone. Per quanto nel primo caso, purtroppo è lavoro e si può fare ben poco per evitarlo, nel secondo caso sarebbe buona norma dedicarsi al sonno piuttosto che a lunghe sessioni di chattate. Il motivo è presto che spiegato. L’organismo ha necessariamente bisogno di dormire di notte e rimanere sveglio di giorno. Esiste un orologio biologico formato da due geni regolatori, quando gli stessi vengono danneggiati dalla troppa luce si rischia un eccessiva produzione di cellule, con il rischio della formazione di tumori.

Dunque, lavori di notte o resti lunghe ore davanti ad un device? Male, il tuo organismo aumenta il rischio di insorgenza di patologie tumorali. Sembra assurdo ma è quanto emerso da uno studio pubblicato dalla famosa università americana Mit. Lavorare di notte significa sfasare completamente lo stile programmatico del nostro corpo. In pratica sarebbe come spezzare il normale ciclico dormi-veglia, mandando in tilt l’orologio biologico del nostro organismo. Non è il solo studio a confermarlo, nel corso degli anni diversi ricercatori hanno lanciato l’allarme, lavorare di notte può essere rischioso.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cell Metabolism, secondo i ricercatori restare svegli di notte magari accompagnati da una fonte luminosa esterna, altera il meccanismo di crescita delle cellule che controllano le fasi biologiche della notte e del giorno,chiamati i due geni “lancetta”, Bmal1 e Per2. Per capirci sono i geni che ci permettono di dormire o rimanere svegli. Ma cosa accade? L’organismo umano è programmato per dormire almeno 8 ore al giorno, l’evoluzione ci ha portati a dormire durante la notte e rimanere svegli durante le ore diurne, ed è questo un principio fondamentale.

Lavorando di notte ad esempio, magari con una sola fonte luminosa sparata sul volto, (lampada,monitor) si va a scatenare un meccanismo distruttivo dei due geni. La fonte luminosa colpisce la retina ed invia un segnale al cervello, dove risiede in pratica l’orologio biologico dell’organismo che gestisce e regola tutte le lancette delle nostre cellule. Quando questo accade, si perde il normale ritmo sonno-sveglio e le funzioni protettive dei due geni regolatori Bmal1 e Per2 risultano inefficaci.
Rischio Tumori?

Il rischio di patologie tumorali, in modo particolare il tumore al polmone lo si è verificato studiando il comportamento sui topi.I ricercatori hanno scoperto come i roditori esposti a molte ore di luce in più del necessario, rispetto alle classiche 12, aumentasse il rischio di sviluppare una massa tumorale.I geni Bmal1 e Per2, infatti, regolano la tempistica con cui viene acceso un altro gene, detto C-myc, che controlla la crescita della cellula. Se i geni “controllori” vengono distrutti (a causa di un danno diretto al Dna o per un alterato ritmo sonno veglia), C-myc diventa eccessivamente attivo, creando e accelerando la crescita di ulteriori cellule, rischiando proprio la formazione di una massa tumorale. (fonte: http://www.contattolab.it)

Buonanotte piccolina... (di: Ornella Vanoni)

Il mare fa bene al cervello e rende felici. Lo dice la scienza...


Uno studio condotto in dieci anni di ricerca scientifica dimostra come l'acqua rilasci sostanze chimiche collegate alla felicità.
Se siete malati di viaggi (una malattia che si chiama ‘wanderlust‘) questa notizia è per voi. Stare vicino all’acqua stimola il cervello. E’ quanto risulta da uno studio condotto in dieci anni di ricerca scientifica che dimostra come questo elemento rilasci sostanze chimiche collegate alla felicità, come la dopamina, la serotonina e l’ossitocina.

Lo riporta il sito ericazuanon.com che cita il libro di Wallace J. Nichols ‘Blue Mind: The Surprising Science That Shows How Being Near, In , On, Or Under Water Can Make You Happier, Healthier, More Connected, And Better At What You Do’ (‘Mente Blu: la scienza sorprendente che mostra come stare vicino, sopra, dentro o sotto l’acqua possa renderti più felice, più sano, più connesso e migliore in ciò che fai’).

Lo studio dimostra come l’acqua – e quindi, mare, lago o fiume – porti al cervello cinque benefici fondamentali per la felicità:

1. Il colore blu da’ sollievo.
A quanto pare il colore blu è anche il colore preferito del mondo. L’autore cita un progetto di ricerca del 2003, in cui è stato chiesto a 232 persone in tutto il mondo di indicare il proprio colore preferito. Ancora una volta è risultato essere il blu.

2. Stare lungo la costa rende più rilassati.
Secondo uno studio citato nel libro, per calmarci a livello di subconscio, basta anche solo osservare un paesaggio marittimo: guardare immagini della natura, infatti, fa attivare le parti del nostro cervello associate “a un atteggiamento positivo, alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi felici”.

3. L’acqua ringiovanisce le menti stanche.
In uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology sono stati analizzati il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti: uno a cui erano state assegnate stanze con vista più paesaggistica (alberi, laghi, prati) e un altro a cui erano state date stanze su vedute più urbane. Il primo gruppo non solo dava risultati più brillanti, ma dimostrava anche una maggiore capacità di attenzione.

4. Guardare le fotografie fa bene, ma l’acqua nella vita reale fa meglio.
Secondo le risposte inviate durante uno studio con l’applicazione Mappiness (più di un milione), non solo le persone sono più serene quando stanno all’aria aperta, ma sono più felici del 5,2% quando si trovavano vicino a un corso d’acqua.

5. L’acqua ci riporta al nostro stato naturale.
Siamo connessi all’acqua fin dal principio della nostra vita. Il corpo è mediamente composto per il 75% da acqua e il mantenimento della quantità adeguata di idratazione è basilare per il corretto funzionamento dei nostri organi. (Fonte: SiViaggia.it)

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