Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
E tu cosa chiederesti a Dio..
Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla. Ma Dio gli diede un cactus e una larva. L’uomo era triste poiché non capiva cosa aveva sbagliato nella richiesta. Allora pensò: con tanta gente che aspetta….e decise di non domandare niente. Passato qualche tempo, l’uomo verificò la richiesta che era stata dimenticata. Con sua sorpresa, dallo spinoso e brutto cactus, era nato il più bel fiore. E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla. Dio agisce sempre giustamente. Il tuo cammino è migliore, anche se ai tuoi occhi appare tutto sbagliato. Se hai chiesto a Dio una cosa e ne hai ricevuto un’altra, abbi fiducia. Abbi la certezza che Egli dà sempre quello di cui hai bisogno, al momento giusto. Non sempre quello che desideri è quello che necessiti. Siccome Egli non sbaglia mai la consegna delle tue richieste, vai avanti senza mormorare o dubitare.
La spina di oggi sarà il fiore di domani! Personalmente, considerato che ultimamente al tg non ci sono altro che notizie angoscianti derivanti da quella che sembra essere una nuova ondata di follia collettiva, a Dio chiederei soltanto di rivisitare il cuore degli uomini per far sì che tutte queste brutture che vediamo tutti i giorni non si vedano più. (Dal web)
Il commerciante milanese.. (Barzelletta)
Un commerciante milanese che non ama molto gli extracomunitari.. Un giorno entra nel suo negozio un cinese e chiede:
- Io volele Whiskas pel mio gatto.
- E dov'è il tuo gatto?
- Gatto a casa, non lo polto in gilo.
Il commerciante, maliziosamente:
- Se vuoi Whiskas, devi portare il tuo gatto con te. Niente gatto, niente Whiskas.
Cinese incazzato, torna a casa, prende il gatto e torna in negozio dove finalmente riesce a comprare Whiskas. Due giorni dopo, lo stesso cinese nello stesso negozio chiede:
- Volele Pediglee Pal pel mio cane.
- E dov'è il tuo cane?
Cinese aveva già imparato, arrabbiatissimo va a casa, prende il cane, torna ed ottiene una confezione di Pedigree Pal.
Il giorno dopo, il cinese entra in negozio con un sacchetto di carta e chiede al negoziante di mettere la mano dentro. Quello si rifiuta, però dopo un po' cede e mette la mano dentro il sacchetto. Il cinese:
- Signole toccale! E' molbido?
- Sì, è morbido.
- Allola io volele complale calta igienica.
La confessione.. (Barzelletta tra sacro e profano)
Una famosissima attrice di film per adulti va a confessarsi.
Inizia a raccontare i suoi peccati, legati prevalentemente al suo mondo del lavoro.
Il prete, dall'altra parte, ascolta e dopo un po' il suo respiro diventa affannoso. "Tu sei un prete" – dice a se stesso – "devi resistere alla tentazione".
L'attrice si accorge che il prete si è eccitato ed anche lei inizia a sentirsi così.
Allora Il suo racconto diventa più spinto, con più dettagli e inizia anche a sbottonarsi la camicetta.
Il prete intravede cosa succede ed inizia a sudare fortemente.
-"Sei un prete, devi resistere"- continuando ad incoraggiarsi.
Nel frattempo, la donna si è tolta il reggipetto e rimane a seno nudo. Eccitatissima, comincia ad innervosirsi perché il prete non passava all'azione, così esce dal confessionale.
L'uomo la segue.
Lei si siede sull'altare, alza una gamba ed inizia a togliersi la gonna.. tutto davanti al prete che sta perdendo il lume della ragione e alzando lo sguardo verso l'alto dove stava il crocifisso con Gesù e si rivolge a lui: - "Gesù, aiutami. Dimmi cosa devo fare." -
- "Schiodami! Schiodami!!" -
Omicidio Meredith: Amanda e Raffaele assolti. Cassazione: «Non furono...
loro a uccidere Mez»
ROMA - Assolti per non aver commesso il fatto. Non ci sarà un altro processo per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati dalla corte d'Appello di Firenze a 28 anni e sei mesi e 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. Da ieri sono innocenti. Ad avere ucciso Mez è stato solo Rudy Guede,, l'unico imputato che ha scelto il rito abbreviato e nel 2010 ha chiuso la partita con un verdetto soft: sedici anni di carcere. La Corte di Cassazione, con una sentenza senza precedenti, ieri, ha scritto la parola fine a un'inchiesta cominciata sette anni e mezzo fa. Una sola pena per Amanda, tre anni, già scontati, per calunnia. Era accusata di avere ingiustamente indicato in Patrick Lumumba il responsabile dell'omicidio.
LA SENTENZA
Era il verdetto meno atteso: annullamento senza rinvio. La decisione della quinta sezione penale della Cassazione, presieduta da Gennaro Marasca, disconosce, di fatto, un precedente pronunciamento della stessa Suprema Corte che, a marzo 2013, aveva ”bocciato” la sentenza di assoluzione e chiesto un nuovo processo. Il procuratore generale aveva definito la decisione dei giudici di Appello un «raro concentrato di violazioni di legge e di illogicità». Il riferimento era al verdetto del dicembre 2011, quando la corte d'Assise d'Appello di Perugia aveva assolto Amanda e Raffaele «per non avere commesso il fatto», sostenendo che i «mattoni» su cui si era basata la precedente condanna (26 anni per Amanda, 25 per Sollecito) erano «venuti meno», con una «insussistenza materiale» degli indizi, dalle tracce di Dna all'arma del delitto. Adesso bisognerà attendere le motivazioni di questa decisione che ha richiesto ai giudici più di dieci ore di camera di consiglio. Un fatto è certo la Cassazione, alla fine, ha deciso di bocciare le conclusioni di quel processo che aveva richiesto.
LA VICENDA
Sono trascorsi sette anni e mezzo da quel giorno di novembre in cui Meredith venne trovata priva di vita, la gola tagliata, nell'appartamento di via della Pergola a Perugia. Un'inchiesta controversa e difficile che ha visto il pg dela Cassazione, mentre chiedeva la conferma delle pesanti condanne per Amanda e Raffaele, citare addirittura il caso del bandito Salvatore Giuliano e rifarsi alle parole del giornalista Tommaso Besozzi: «una cosa è certa, che è morta». E invece adesso per la morte di Meredith c'è un colpevole solo con la certezza assoluta di una sentenza passata ingiudicato. Resteranno i sospetti e i dubbi di chi l'inchiesta l'ha condotta e negli anni ha ritenuto Amanda e Raffaele colpevoli. Come i giudici dell'appello bis, certi che entrambi impugnassero un'arma quella notte di novembre.
LE REAZIONI
«È finita.. è finita», così Francesco Sollecito, il papà di Raffaele, ha accolto in lacrime la sentenza. «Stiamo piangendo di gioia» è riuscito solo ad aggiungere. E' al fianco di Raffaele che ieri, dopo avere ascoltato l'arringa del suo legale, aveva scelto di tornare in Puglia. Lei, Giulia Bongiorno, che adesso esulta, lo aveva definito come Forrest Gump, chiedendo l'assoluzione ai giudici. «È stata una battaglia durissima - commenta il legale - era pacifico che Sollecito fosse innocente e questa Cassazione ha avuto il coraggio di affermarlo. Ora Raffaele torna a riprendersi la sua vita». Il rammarico è invece della famiglia di Meredith: «Siamo allibiti», dice all'avvocato Francesco Maresca, poco dopo la sentenza, Stephanie, la sorella di Mez. La famiglia ha atteso a Londra il verdetto, «Ci sono state poche parole - racconta il legale - la mamma di Meredith mi ha chiesto se ci sarebbe stato un altro appello e io le ho dovuto rispondere di no. ”Siamo sorpese e scioccate” , ha detto soltanto questo. È una verità difficile da digerire per la famiglia - spiega ancora Maresca - per noi, che l'abbiamo difesa, e per i giudici, che hanno emesso i verdetti di condanna». (Fonte: Il Messaggero.it)
Un uomo d'affari incontra una bellissima ragazza che concorda... (Barzelletta)
I due passano la notte insieme e, quando è il momento di pagare, l'uomo dice di non avere contanti ma che avrebbe chiesto alla sua segretaria di spedirle un assegno motivandolo come "affitto appartamento". Tornando in ufficio però l'uomo, ripensando all'esperienza appena vissuta, decide che non valeva il prezzo che avevano pattuito perché non era stata soddisfacente. Così dice alla sua segretaria di mandare un assegno da 250€ accompagnato dal seguente biglietto:
"Gentile signora, Le invio un assegno di 250€ per l'affitto del suo appartamento. Non le pago la cifra che avevamo pattuito, perché quando ho deciso di affittare l'appartamento ero convinto che:
fosse nuovo e mai stato abitato;
fosse pieno di calore;
fosse abbastanza piccolo e confortevole da farmi sentire a casa.
In realtà, ho constatato che:
era stato già abitato in precedenza;
era privo di riscaldamento;
era nel complesso troppo grande"
Quando ricevette l'assegno, la ragazza immediatamente lo rispedì al mittente con la seguente nota:
"Egregio signore:
Non so come possa aspettarsi che un bell'appartamento rimanga vuoto a tempo indeterminato;
per quanto riguarda il riscaldamento, le assicuro che ce n'è in abbondanza, basta sapere come accenderlo;
infine, l'appartamento è di una misura assolutamente normale, se lei non ha abbastanza mobili per riempirlo non è certo colpa mia.
La invito pertanto a versare l'intero importo pattuito o mi vedrò costretta a contattare la sua attuale padrona di casa!
Il farmacista.. (Barzelletta)
Un giovane ragazzo entra in una farmacia e dice al farmacista: "Buongiorno, mi dia un preservativo. La mia ragazza mi ha invitato a cena stasera e credo che si aspetti qualcosa da me." Il farmacista gli da il preservativo e quando sta per uscire il ragazzo si gira e dice nuovamente: "me ne dia un altro, perché la sorella della mia ragazza, che è molto carina anche lei, incrocia sempre le gambe in maniera provocante quando mi vede e credo che si aspetti qualcosa da me." Il farmacista gli da un secondo preservativo e quando sta per uscire il ragazzo si gira di nuovo e dice: "me ne dia ancora un altro perché la madre della mia fidanzata non è niente male e quando mi vede, fa sempre delle allusioni.. Siccome mi ha invitato a cena, credo si aspetti qualcosa da me." Alla cena, il ragazzo è seduto con la ragazza alla sua sinistra, la sorella a destra e la madre di fronte. Quando arriva il padre il ragazzo abbassa la testa e comincia a pregare: "Signore, benedici questa cena, grazie per quello che ci dai..." Dopo un minuto il ragazzo sta ancora pregando: "Grazie signore per la tua bontà..." Passano ancora dieci minuti e il ragazzo sta sempre pregando con la testa abbassata. Si guardano tutti molto sorpresi e la fidanzata è ancora più sorpresa degli altri. Si avvicina al ragazzo e gli dice all'orecchio: "non sapevo che fossi così credente." E lui risponde: "ehh.. io non sapevo che tuo padre fosse farmacista!"
La caserma dei carabinieri. (Barzelletta)
In una caserma, dei carabinieri fanno un gran casino. Il Generale arriva e dice:
"Se non la finite vi taglio le palle."
Allora i carabinieri stanno zitti per un'ora poi ricominciano a fare casino.
Allora il Generale spazientito dice:
"Mettetevi in fila, vi taglierò le palle a seconda del lavoro che facevate."
Il primo dice:
"Io facevo il barbiere,"
e il Generale:
"Benissimo, allora te le taglierò con le forbici,"
intanto l'ultimo ride.
Il secondo dice:
"Io facevo l'autista,"
e il Generale:
"ok. a te le metterò in mezzo alla portiera e te le taglierò chiudendola forte."
E l'ultimo ride sempre di più.
Arriva all'ultimo e il Generale gli chiede:
"E tu, che ridevi tanto, dimmi che lavoro facevi?"
e l' ultimo:
"Io facevo il Gelataio.. quindi signore le dovrà leccare fino a che mi si sciolgono!"
Riforma delle pensioni: pensione anticipata e pensione di vecchiaia ecco cosa cambia..
Ecco gli tutti gli aumenti di età fino al 2025 per uomini e donne: pensioni anticipate e vecchiaia, pubblico e privato.
Pensioni anticipate e pensioni di anzianità: cambia l'età minima per richiederla a partire dal 1° gennaio 2016. Infatti, dal prossimo anno occorreranno altri 4 mesi di lavoro secondo l'adeguamento dell'età minima per la pensione derivante dall'aumento delle aspettative di vita media di uomini e donne. Tale adeguamento si basa su un meccanismo introdotto nel 2010 dall'allora Governo Berlusconi e fatto proprio dalla riforma sulle pensioni Fornero, con diversa cadenza dell'aumento dell'età non più triennale, ma biennale.
Pensione vecchiaia e pensione anticipata: tutti i nuovi requisiti di età dopo l'adeguamento.
Dunque, l'aumento dell'età per la pensione di vecchiaia obbligherà i dipendenti a lavorare quattro mesi in più. Dal 1° gennaio 2016 occorreranno 66 anni e 7 mesi, rispetto ai 66 anni e 3 mesi attuali, più almeno venti anni di contributi. Tale limite riguarderà gli uomini, sia del settore privato che pubblico, gli autonomi e le donne dipendenti del settore pubblico. Per le donne dipendenti del settore privato, l'età minima sarà di 65 anni e 7 mesi (oggi 63 anni e 9 mesi), mentre le autonome andranno in pensione dopo 66 anni ed 1 mese, rispetto ai 64 anni e nove mesi attuali.
Aumenta di 4 mesi anche il requisito minimo per la pensione di vecchiaia per chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1995: il minimo è di 63 anni e sette mesi, rispetto ai 63 anni e 3 mesi attuali. Per quanto riguarda la pensione anticipata, a partire dal 1° gennaio 2016, gli uomini dovranno aver versato contributi per almeno 42 anni e dieci mesi (oggi 42 anni e sei mesi) e le donne 41 anni e dieci mesi (oggi 4 mesi in meno).
Età minima pensione vecchiaia e anticipata prossimi anni: gli aumenti fino al 2025
Possiamo riassumere tutti gli aumenti dell'età minima per andare in pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata per i prossimi anni, fino al 2025, sia per gli uomini che per le donne. Ecco un prospetto riassuntivo sulla base delle aspettative di vita.
Pensioni vecchiaia:
- 2015 Uomini 66 anni, 3 mesi; Donne 63 anni, 9 mesi;
- 2016 Uomini 66 anni, 7 mesi; Donne 65 anni, 7 mesi;
- 2019 Uomini 66 anni, 11 mesi; Donne 65 anni, 11 mesi;
- 2021 Uomini 67 anni, 2 mesi; Donne 67 anni, 2 mesi;
- 2023 Uomini 67 anni, 5 mesi; Donne 67 anni, 5 mesi;
- 2025 Uomini 67 anni, 8 mesi; Donne 67 anni, 8 mesi.
- 2015 Uomini 42 anni, 6 mesi; Donne 41 anni, 6 mesi;
- 2016 Uomini 42 anni, 10 mesi; Donne 42 anni, 10 mesi;
- 2019 Uomini 43 anni, 2 mesi; Donne 42 anni, 2 mesi;
- 2021 Uomini 43 anni, 5 mesi; Donne 42 anni, 5 mesi;
- 2023 Uomini 43 anni, 8 mesi; Donne 42 anni, 8 mesi;
- 2025 Uomini 43 anni, 11 mesi; Donne 42 anni, 11 mesi.
Pensione anticipata integrativa, le novità:
Novità sulla pensione anticipata integrativa: sono stati dimezzati i tempi di prepensionamento assicurati dai fondi pensione nel caso in cui si perda il lavoro. Infatti, si potrà richiedere ed ottenere la pensione integrativa ben 10 anni prima di quella pubblica dell'Inps.
Pensione integrativa: prepensionamento, liquidazione anticipata, portabilità da altro fondo, platea iscritti.
Come riportato nell'articolo 15 del disegno di legge sulla concorrenza che va a modificare il decreto legislativo numero 252 del 2005, disponibile sul sito ufficiale del Parlamento: si va in pensione con dieci anni di anticipo se si rimane senza lavoro per due anni. Dunque si potrà ottenere non solo liquidazione anticipata dell'ammontare della rendita, ma soprattutto si avrà una maggiore garanzia sul requisito dell'età (ben 10 anni in meno) rispetto a quanto previsto per la pensione dell'Inps. Una novità di non poco conto considerando che, attualmente, gli anni in meno rispetto alla pensione pubblica sono cinque.
La disciplina attuale dei fondi pensione stabilisce, inoltre, che i requisiti per ottenere la pensione integrativa sono quello contributivo, ovvero è necessario il versamento di almeno cinque anni e quello dell'età che è pari a quello della pensione dell'Inps. Ma in caso di perdita di lavoro, secondo quanto stabilito dal disegno di legge, la pensione si potrà ottenere prima. Inoltre, il disegno di legge sulla concorrenza elimina i vincoli della portabilità: infatti, in base proprio al diritto di portabilità, è riconosciuto ai lavoratori iscritti ai fondi pensione di poter trasferire la propria posizione individuale presso un altro fondo pensione dopo aver rispettato il periodo minimo di permanenza nel fondo che si vuole abbandonare, pari a 2 anni. Il ddl sulla concorrenza elimina, inoltre, anche qualunque eventuale vincolo della contrattazione collettiva relativamente alla portabilità, come avveniva per i fondi pensione aziendali e chiusi. Infine, il disegno di legge allargherà i possibili iscritti ai fondi pensione, accomunati dal requisito della contribuzione definitiva. Pertanto potranno iscriversi ai fondi pensione tutti i dipendenti pubblici e privati, i parasubordinati, gli autonomi, i liberi professionisti, i soci di cooperativi e le casalinghe.
La felicità..
Ed impari che la felicità è una questione di attimi..E’ un caffè con un’amica. E’ un bacio rubato. Un messaggio. Lo sguardo intenso di un passante. E’ rispondere al telefono ed udire con sorpresa la voce di chi ami. E’ una boccata d’aria fresca dopo una giornata richiusa in una stanza. E’ un sorriso. E’ una passeggiata al sole dopo settimane di pioggia. E’ un profumo nuovo. E’ il sorriso di un bambino. E’ una confidenza fra sorelle. E’ la tua canzone preferita capitata casualmente alla radio. E’ un’emozione improvvisa. E’ la luna piena. E’ un abbraccio affettuoso.No, non pensare a domani, cosa farai e se sarai felice. Goditi il momento presente, è l’unico che possiedi. E’ l’unico che puoi vivere. Non chiederti se ci saranno le opportunità giuste, creale. Non pensare troppo al domani, respira l’istante presente. Non domandarti se domani pioverà. Oggi c’è il Sole, ed è questo quello che conta. Goditi ogni istante.Ogni emozione, ogni fremito. Sono queste le nostre dosi di felicità. E in quei secondi azzittisci i pensieri. Shh, chiudi gli occhi. Ascolta il battito incalzante del tuo cuore. Ed ora dimmi, non è forse questa la felicità?
Un sorriso all'aurora. (Bellissima e toccante testimonianza di Raoul Follereau)
Una toccante testimonianza di Raoul Follereau [Raoul Follereau, giornalista francese (Nevers, 1903-1977), ha ispirato AIFO e molte altre associazioni Follereau, soprattutto in Europa e Africa.]
Si trovava in un lebbrosario in un'isola del Pacifico. Un incubo di orrore. Solo cadaveri ambulanti, disperazione, rabbia, piaghe e mutilazioni orrende. Eppure, in mezzo a tanta devastazione, un anziano malato conservava occhi sorprendentemente luminosi e sorridenti. Soffriva nel corpo, come i suoi infelici compagni, ma dimostrava attaccamento alla vita, non disperazione, e dolcezza nel trattare gli altri. Incuriosito da Quel vero miracolo di vita, nell'inferno del lebbrosario, Follereau volle cercarne la spiegazione: che cosa mai poteva dare tanta forza di vivere a quel vecchio così colpito dal male? Lo pedinò, discretamente. Scoprì che, immancabilmente, allo spuntar dell'alba, il vecchietto si trascinava al recinto che circondava il lebbrosario, e raggiungeva un posto ben preciso. Si metteva a sedere e aspettava. Non era il sorgere del sole che aspettava. Né lo spettacolo dell'aurora del Pacifico. Aspettava fino a quando, dall'altra parte del recinto, spuntava una donna, anziana anche lei, con il volto coperto di rughe finissime, gli occhi pieni di dolcezza. La donna non parlava. Lanciava solo un messaggio silenzioso e discreto: un sorriso. Ma l'uomo si illuminava a quel sorriso e rispondeva con un altro sorriso. Il muto colloquio durava pochi istanti, poi il vecchietto si rialzava e trotterellava verso le baracche. Tutte le mattine. Una specie di comunione quotidiana. Il lebbroso, alimentato e fortificato da quel sorriso, poteva sopportare una nuova giornata e resistere fino al nuovo appuntamento con il sorriso di quel volto femminile. Quando Follereau glielo chiese, il lebbroso gli disse: "E' mia moglie!". E dopo un attimo di silenzio: "Prima che venissi qui, mi ha curato in segreto, con tutto ciò che riusciva a trovare. Uno stregone le aveva dato una pomata. Lei tutti i giorni me ne spalmava la faccia, salvo una piccola parte, sufficiente per apporvi le sue labbra per un bacio... Ma tutto è stato inutile. Allora mi hanno preso, mi hanno portato qui. Ma lei mi ha seguito. E quando ogni giorno la rivedo, solo da lei so che sono ancora vivo, solo per lei mi piace ancora vivere".
Certamente qualcuno ti ha sorriso stamattina, anche se tu non te ne sei accorto. Certamente qualcuno aspetta il tuo sorriso, oggi. Se entri in una chiesa e spalanchi la tua anima al silenzio, ti accorgerai che Dio, per primo, ti accoglie con un sorriso.
(Raoul Follereau nel 1936 viene inviato dal suo giornale in Africa dove incontra per la prima volta gli hanseniani, i malati di lebbra. Scopre, attraverso di loro, il mondo della povertà e del pregiudizio sociale nei confronti della lebbra che condanna i malati alla solitudine e all’emarginazione. Da quel momento dedica la sua vita alla lotta contro la lebbra e contro tutte “le lebbre”. Compie 32 volte il giro del mondo, lavorando instancabilmente per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla malattia. Raoul Follereau ci insegna che “amare è vivere”, che “amare non è donare ma condividere”, che amare è agire; alimenta la forza e la passione del nostro amore politico nonviolento, della nostra lotta, anche personale, contro le “lebbre” dell’indifferenza e dell’egoismo.)
Ecco alcuni 'segnali' per accorgersi se il vostro partner è veramente innamorato di voi..
Amore pubblico.
Manifestare il proprio amore in pubblico è un chiaro segnale rivelatore: non è soltanto un fuoco di paglia. Tenersi la mano in ogni occasione, baci spontanei davanti ad altre persone sono dei segnali da non sottovalutare.
Tempo al telefono.
Se il vostro fidanzato mantiene un livello di presenza alto, nonostante la fine del primo periodo di frequentazione, allora vuol dire che ci tiene veramente.
Coccole senza sesso.
Ebbene si: se il vostro fidanzato vi coccola senza l'obiettivo finale di portarvi a letto, allora è davvero innamorato.
Tutto concesso.
Calzini e pantaloni anti-sesso: se il vostro fidanzato accetta che li indossiate, allora siete a buon punto.
Weekend in famiglia.
Se vi porta nella sua famiglia, se vi presenta ai suoi amici, allora potete stare sicure che è innamorato, altrimenti cercherebbe di tenervi 'fuori' dal contesto familiare.
Giusta gelosia.
Un giusto grado di gelosia non è mai stato nocivo, anzi. L'importante è che il vostro ragazzo non inventi niente e che rimanga con i piedi per terra.
Sei una priorità.
Il vostro fidanzato coltiva hobby e attività al di fuori della vostra relazione sentimentale, ma quando si tratta di voi, allora è capace anche di liberarsi da una partita alla Xbox.
Chiacchiere a vuoto.
Parlare, parlare, ma alla fine non dirsi poi niente. E' un segnale di spensieratezza che dimostra il coinvolgimento.
Carabinieri e poliziotti.. (Barzelletta)
Carabinieri e poliziotti decidono di andare in gita assieme, quindi per non smarrirsi affittano un pullman a due piani.
I poliziotti, che sono al piano di sotto, gridano, schiamazzano, raccontano barzellette, etc.
Ad un certo punto qualcuno dei poliziotti nota uno strano silenzio del piano di sopra e va a vedere quale sia il motivo.
Trova tutti i carabinieri rannicchiati tra i sedili tremanti, al ché stupito domanda:
- ma perché state così?
Il maresciallo dei carabinieri tremante risponde: - Ehh.. voi siete tranquilli e contenti perché avete l'autista..
Papa Francesco si dimetterà, già fissata la data..
"Papa Francesco si dimetterà tra cinque anni."
Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, conferma le indiscrezioni sull'addio di Bergoglio: "Credo che si ritirerà per lasciare spazio ad un Papa più in forze."
Lo aveva detto lui stesso: "Forse il mio sarà un pontificato breve". Da allora, da quell'intervista rilasciata all'emittente messicana Televisa, si rincorrono le voci su un possibile addio di Papa Francesco al soglio di Pietro. Ora l'indiscrezione viene confermata anche da monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, che spiega a Radio 2: "Credo che Francesco pensi che se tra qualche anno non si sentirà più in forze, come ha fatto Benedetto, si ritirerà per lasciare spazio ad un Papa più in forze".
"Francesco resterà in carica per altri cinque anni", ha spiegato il Monsignore. In passato i Papi non abbandonavano? "Sì, ma come per gli ultimi anni di Giovanni Paolo II, poi erano i segretari a fare tutto. ma oggi queste cose non si ammettono più".
Nell'intervista rilasciata a Televisa, Francesco ha ammesso che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto, spiegando poi di avere apprezzato la strada aperta da Benedetto XVI riguardo alla figura del Papa emerito.
Lettera a mio padre.
Di ricordi belli papà, ne ho proprio pochi. Di ricordi scolpiti nella mente, ne ho proprio tanti. Di ricordi incancellabili ne ho. Non sei stato il papà che avrei voluto. Non sei stato il papà che mi ha mai coccolato. Non sei stato mai il papà che mi ha capito. Ma di tutto questo io colpe non te ne do. Hai vissuto da bambino in povertà. Con regole ferree, austerità. L'unico obiettivo per te era il benessere e la libertà. A qualunque costo, Anche lasciandomi lontana non un giorno. Una settimana, un anno di lontananza. Hai continuato il tuo cammino da uomo, con l'insegnamento che ti è stato dato. Uomo tutto d'un fiato, cui bisognava ubbidire senza mai contraddire. E se non mi andava la tua opinione, tu ne facevi una ragione. Oggi ti vedo vecchio e stanco. Molto spaventato, per il passato, e per quello che il futuro ci ha riservato. Ma il futuro lo abbiamo costruito noi. Con saggezza, errori, e contraddizioni. Guardando il mio mondo, oggi ti dico non sei stato il padre che ho preferito. Ma sei stato un padre che ha lavorato, e ha sempre pensato solo alla sua famiglia. Per questo non ti condanno. Anzi sei da ammirare per ciò che sei riuscito a costruire. Oggi ringrazio Dio di padri così ce ne fossero milioni! Tanti auguri papà. (Ada Roggio)
"Al mio papà." Grazie, papà, per avermi...
Grazie, papà, per avermi amato, anche se spesso non mi hai capito. Per avermi insegnato a camminare e a rialzarmi dopo ogni caduta. Per avermi lasciato imboccare strade sbagliate, senza mai stancarti di venire a riprendermi. Per avermi insegnato che un uomo è povero solo se non ha amore ed è perso solo se non ha principi. Per avermi insegnato ad essere gentile ed educato anche con quelli che non lo sono, ad avere rispetto degli altri ma soprattutto di me stesso. Per avermi dato l'esempio, anche quando ero troppo orgoglioso per seguirlo. Per avermi insegnato a camminare sempre a testa alta, perchè nessuno è così importante per farci abbassare lo sguardo.. e soprattutto di avermi insegnato che ogni uomo può essere padre, ma deve essere una persona speciale per essere papà.
L'amante di mio marito. (Barzelletta)
Marito e moglie stanno cenando in un ristorante di lusso quando entra una stupenda donna, bionda e sexy, che si avvicina al loro tavolo, saluta l'uomo calorosamente, gli dà un grosso bacio sulla bocca e se ne va dicendo:
“Ci vediamo domani al solito posto”. La moglie e' scandalizzata: “Ma chi e' quella?”.
E il marito tranquillo:
“Niente, cara, e' la mia amante”.
La moglie grida arrabbiatissima:
“Porco! Voglio il divorzio!”.
“Non c'e' problema - replica il marito – ma pensaci bene: dopo il divorzio niente cameriera, niente spese in Centro, niente auto sportiva, niente gioielli e niente cene in ristoranti di lusso. Decidipure liberamente”.
Mentre sta dicendo ciò entra nel ristorante un loro amico accompagnato da una bella ragazza, anch'essa vestita elegante e sexy.
La moglie allora chiede: “Ma chi e' quella bella ragazza insieme a Giovanni?”.
“E' la sua amante!”
replica il marito.
E la moglie: ….
“La nostra e' meglio!”
Come conquistare una donna..
COME CONQUISTARE UNA DONNA
1. Riempila di complimenti,
2. Rispettala,
3. Trattala con onore,
4. Falle le coccole,
5. Baciala appassionatamente,
6. Accarezzala,
7. Amala con tutto te stesso,
8. Ascoltala con attenzione,
9. Stuzzicala,
10. Consolala,
11. Proteggila,
12. Stringila a te,
13. Fai di tutto per tenerla,
14. Spendi soldi per lei,
15. Riempile sempre il bicchiere di vino,
16. Circondala di gioielli,
17. Falla sentire sempre sicura,
18. Preoccupati per lei,
19. Stalle vicino,
20. Sostienila sempre,
21. Vai fino in capo al mondo per lei.
COME CONQUISTARE UN UOMO
1. Mostrati nuda,
2. Fai da mangiare.
Il negozio dei mariti e delle mogli.. (Barzelletta)
A New York viene aperto un negozio che vende mariti. E’ situato su sei piani e all’ingresso c’è un cartello con le istruzioni:
SALVE GENTILI VISITATRICI , POTETE INIZIARE LA VOSTRA VISITA , TENENDO CONTO CHE LA QUALITA’ DELLA MERCE ESPOSTA MIGLIORA SALENDO DI PIANO.
TUTTAVIA NON È POSSIBILE RIDISCENDERE AL PIANO INFERIORE PER ALCUN MOTIVO , NE’ EFFETTUARE UNA SECONDA VISITA.
BUONI ACQUISTI.
Arriva una signora che entra , sale al primo piano e legge:
SI VENDONO MARITI CON OCCUPAZIONE STABILE
La donna non particolarmente colpita decide di passare oltre.
Giunta al secondo piano legge:
SI VENDONO MARITI CON OCCUPAZIONE STABILE, AMANTI DEI BAMBINI
La donna si fa leggermente più interessata ma sale ancora.
Al terzo piano legge:
SI VENDONO MARITI CON OCCUPAZIONE STABILE, AMANTI DEI BAMBINI E FISICAMENTE MOLTO ATTRAENTI
La donna inizia a esitare, ma resiste e sale ancora.
Al quarto piano legge:
SI VENDONO MARITI CON OCCUPAZIONE STABILE, AMANTI DEI BAMBINI, FISICAMENTE MOLTO ATTRAENTI E FELICI DI AIUTARE LE MOGLI NELLE FACCENDE DOMESTICHE.
La donna è ormai in difficoltà ma non completamente soddisfatta decide di proseguire ulteriormente.
Al quinto piano trova il cartello:
SI VENDONO MARITI CON OCCUPAZIONE STABILE, AMANTI DEI BAMBINI, FISICAMENTE MOLTO ATTRAENTI , FELICI DI AIUTARE LE MOGLI NELLE FACCENDE DOMESTICHE E PARTICOLARMENTE ROMANTICI.
La donna fa per entrare , poi ci ripensa, esita e infine sale ancora.
Al sesto piano legge:
SALVE SEI LA 13.546.609.987° VISITATRICE. QUI NON SI TROVANO MARITI, MA QUESTO PIANO STA A DIMOSTRARE QUANTO LE DONNE SIANO INCONTENTABILI. CI SPIACE PER L’OCCASIONE PERDUTA, L’USCITA È A DESTRA.
La donna esce dall’edificio disperata e affranta.
Di fronte viene nel mentre aperto un negozio analogo che vende però MOGLI.
All’ingresso è scritto:
SALVE GENTILI VISITATORI , POTETE INIZIARE LA VOSTRA VISITA, TENENDO CONTO CHE LA QUALITA’ DELLA MERCE ESPOSTA MIGLIORA SALENDO DI PIANO.
TUTTAVIA NON È POSSIBILE RIDISCENDERE AL PIANO INFERIORE PER ALCUN MOTIVO , NE’ EFFETTUARE UNA SECONDA VISITA. BUONI ACQUISTI.
Arriva un signore che sale al primo piano e legge:
SI VENDONO MOGLI CUI PIACE MOLTO FARE ALL'AMORE.
Il signore è già piuttosto convinto e soddisfatto ma avendo del tempo da perdere decide di salire di un piano.
Al secondo piano il cartello recita:
SI VENDONO MOGLI CUI PIACE MOLTO FARE L'AMORE E NON ROMPONO MAI LE SCATOLE.
Il tizio entra senza esitazione e compera pienamente soddisfatto.
Dal terzo piano in su non si è mai saputo cosa vendessero perché nessun uomo è mai andato oltre.
La nostra vita è come un viaggio in treno.. (Bellissima da leggere)
La vita è come un viaggio in treno: quando nasciamo e saliamo sul treno, incontriamo persone, di cui, crediamo, ci accompagneranno durante tutto il nostro viaggio: i nostri genitori. Purtroppo la verità è un’altra. Loro scendono in una stazione e ci lasciano senza il loro amore, il loro affetto, senza la loro amicizia e compagnia.
Comunque salgono altre persone sul treno che per noi saranno molto importanti. Sono i nostri fratelli e sorelle, i nostri amici e tutte le persone meravigliose che amiamo. Qualcuna di queste persone che sale considera il viaggio come una piccola passeggiata. Altri trovano solo tristezza nel loro viaggio.
Poi ci sono altri ancora sul treno sempre presenti e sempre pronti ad aiutare coloro che ne hanno bisogno. Qualcuno, quando scende, lascia una nostalgia perenne. Qualcun altro sale e riscende subito, e lo abbiamo a mala pena notato.
Ci sorprende come alcuni passeggeri, a cui vogliamo più bene, si seggano in un altro vagone e che in questo frangente ci facciano fare il viaggio da soli. Naturalmente non ci lasciamo frenare da nessuno: ci prendiamo la briga di spingerci alla loro ricerca nel loro vagone. Purtroppo qualche volta non possiamo accomodarci al loro fianco, perché il posto vicino a loro è già occupato, così è il viaggio: pieno di sfide, sogni, fantasie, speranze e addii ma senza ritorno.
Allora cerchiamo di fare il viaggio nel miglior modo possibile. Cerchiamo di andare d’accordo con i nostri vicini di viaggio e cerchiamo il meglio in ognuno di loro. Ricordiamoci, che in ogni fase del tragitto uno dei nostri compagni di viaggio può vacillare e aver bisogno della nostra comprensione. Anche noi vacilleremo spesso e ci sarà sicuramente qualcuno che tenterà di capirci. Ciò che mi renderà felice, sarà il pensiero di aver cercato di contribuire ad aumentare e ad arricchire il loro e il nostro bagaglio.
Cerchiamo di fare un buon viaggio e che alla fine ne sia valsa la pena. Mettiamocela tutta per lasciare, quando scenderemo, non solo un posto vuoto, che lascia nostalgia, ma soprattutto bei ricordi in coloro che proseguono il viaggio.
5 marzo facebook aggiorna i "Mi piace" sulle pagine fan.. leggi tutto.....
5 marzo 2015.
Facebook per le aziende
I "Mi piace" delle Pagine diventano ancora più significativi Le aziende usano i dati sul pubblico delle Pagine per scoprire gli interessi delle persone che le seguono. Per rendere i dati sul pubblico ancora più significativi per le aziende, questa settimana aggiorneremo il modo in cui vengono calcolati i "Mi piace" delle Pagine rimuovendo gli account disattivati e commemorativi dal conteggio. Grazie a questa modifica i dati su Facebook saranno coerenti e aggiornati. Rimozione degli account Facebook inattivi.
La rimozione degli account Facebook disattivati e commemorativi dal numero di "Mi piace" delle Pagine comporta due vantaggi principali:
1 - Risultati aziendali: la rimozione degli account Facebook inattivi dai dati del pubblico delle Pagine consente alle aziende di accedere a dati di Insights aggiornati sulle persone che seguono attivamente la loro Pagina e di trovare con più facilità le persone simili tramite strumenti come il pubblico simile.
2 - Coerenza: abbiamo già escluso i "Mi piace" e i commenti degli account disattivati o commemorativi dai post delle Pagine. Questo aggiornamento punta alla coerenza dei dati.
Cosa aspettarsi?
Gli amministratori delle Pagine potrebbero notare una leggera diminuzione del numero di "Mi piace" in seguito a questo aggiornamento. È importante tenere presente che questi "Mi piace" rimossi sono di persone che erano già inattive su Facebook. Da ora in avanti, gli account che vengono disattivati o resi commemorativi saranno rimossi dal numero di "Mi piace" delle Pagine. Se un account disattivato viene riattivato, l'account sarà aggiunto nuovamente al numero di "Mi piace" di una Pagina. Questi dati significativi saranno un vantaggio per tutti su Facebook. Siamo fiduciosi che questo aggiornamento renderà le Pagine ancora più preziose per le aziende. (Fonte: Facebook per le aziende) (Naturalmente è lecito aspettarsi che ne faranno le spese le pagine più vecchie. N.d.r.)
Sai chi sono i più forti?.. I più forti sono quelli che...
piangono la notte, in silenzio, senza farsi vedere né sentire da nessuno. I più forti sono quelli che, se chiedi loro come stanno ti rispondo “Tutto bene, grazie.” con un sorriso a trentadue denti, anche se stanno morendo. I più forti sono quelli che non si asciugano le lacrime, ma le fanno scorrere sul viso, finché non cadono per terra. I più forti sono quelli che non chiedono aiuto, ma sarebbero i primi ad avere bisogno di essere salvati. I più forti sono quelli che hanno imparato a convivere con il loro dolore. I più forti sono quelli che sono caduti tante, troppe volte. E sono sempre riusciti a rialzarsi.
Dedicata a mio padre..
Eccoci qui, ancora una volta,uno di fronte all’altro…
Quanti anni sono passati,quante rughe sono arrivate a ricordarci che non siamo invincibili e indissolubili, quanti scontri e litigate senza aver mai odiato ma solo combattuto per far sentire che ci siamo e che ci confrontiamo, senza a volte capirci ma sempre uniti e uguali dentro al cuore,sapendo che un giorno ci sarei stato io dalla tua parte e allora tutto sarebbe stato chiaro…
Ti ricordi le domeniche mattina, quando mi accompagnavi con la mano a comprare fumetti che gia’ mi davano l’idea di volare senza ali, dandomi sempre la tua attenzione per farmi capire che quei momenti erano unici e non ritorneranno mai, indelebili tasselli nella memoria di bambino felice e sognatore, gli stessi sogni che facevi tu e che hai lasciato dove li ho lasciati io, in attesa che qualche altro bambino li raccolga e li faccia suoi…
E non mancava mai una carezza per confortare i miei momenti di tristezza,attenuati da un calcio ad un pallone, mentre le stagioni si susseguivano inesorabili e quel bambino gia’ uomo s’imbatteva nelle difficolta’ di vivere ed amare,adesso si capace di perdere e ritrovare chi ti prendeva il cuore per giocare a volte senza sapere il male che ti faceva…
E c’eri anche quando la gioia di dare una nuova vita al mondo mi riempiva il cuore di tenerezza,quando nulla era piu’ importante, e mi chiedevo se anche tu avevi provato la stessa sensazione meravigliosa di poter proteggere un bene cosi’ grande e unico,vedendola crescere giorno dopo giorno, specchio di te e rivalsa di quello che non ti avevano dato…
Ed ora che siamo qua, ancora una volta a guardarci negli occhi, segnati dal tempo e dalle frasi mai dette,con quei capelli ormai imbiancati ed una smorfia tra le labbra che vuol dire ormai che il tramonto si avvicina, volevo dirti quello che non ti ho mai detto ma che tu sai ho sempre portato dentro me…Volevo dirti che ti voglio bene e che sono sempre stato orgoglioso di te, che sei stato il padre migliore che potessi avere e che non ti abbandonero’ nell’oblio dei ricordi ma sarai sempre dentro me, ora e sempre.
Una donna rientra a casa e trova il marito a letto.. (Barzelletta)
Una donna rientra a casa e trova il marito a letto con una bella e giovane ragazza...
Porco schifoso!" gli grida la donna, "Come hai potuto farmi questo, una moglie fedele, la madre dei tuoi figli! Ti lascio immediatamente, chiederò il divorzio!"
E il marito: "Ehi un momento, lascia che almeno ti spieghi una cosa..."
"Va bene, - dice lei - tanto queste saranno le tue ultime parole che ascolto..."
Lui comincia: "Stavo entrando in macchina per venire a casa quando si è avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto un passaggio. Sembrava così smarrita, impaurita e indifesa: mi ha fatto compassione, così l'ho fatta salire in auto. Ho notato che era molto magra, mal vestita e assai sporca.
Mi ha detto che non mangiava da tre giorni! Così, preso dalla compassione, l'ho portata a casa e le ho scaldato gli involtini di carne che avevo preparato per te ieri sera, quelli che non hai mangiato per timore di metter su peso. Beh, li ha divorati in un istante!
Visto che era sporca l'ho invitata a farsi una doccia e mentre era in bagno ho visto che i suoi abiti erano lerci e pieni di buchi: li ho buttati via.
Dal momento che aveva bisogno di vestirsi, le ho dato i tuoi jeans di Armani che ti avevo regalato per natale ma che non hai mai messo.
Le ho dato anche l'intimo che avevo comprato per il tuo compleanno, ma che non indossi perché dici che ho cattivo gusto.
Le ho dato anche quella camicetta sexy che ti ho regalato per il nostro anniversario ma che non metti perchè non ti piace, e anche quegli stivali che ti avevo preso in quella costosa boutique ma che non portavi perché in ufficio una ne aveva un paio uguali..."
A questo punto l'uomo tira un lungo respiro e continua: "Mi era così grata per la mia comprensione e aiuto che mentre l'accompagnavo alla porta, mi si è rivolta in lacrime e mi ha chiesto: "Non c'è qualcos'altro che tua moglie non usa più?"
Il convento delle suore.. (Barzelletta)
In un convento la suora madre convoca tutte le suore e dice:
- "sono state trovate delle mutande da uomo nel convento" -
e tutte le suore:
- "ohhhh" -
ed una suora in fondo:
- "hiihihih" -
e ancora la suora madre:
- "ma non è tutto..è stata trovata anche una canottiera da uomo nel convento"-
e tutte le suore:
- "ohohhhh" -
e la suora in fondo:
- "iihihiihi" -
e conclude la suora madre:
- "ma... anche un preservativo" -
e tutte le suore:
- "ohohhhhh"-
e la suora in fondo:
- "hihihihiiiiiihi" -
e la suora madre dice:
- "..ma il preservativo era bucato!"-
e tutte le suore:
- "hihihihihihihihi" -
e la suora in fondo:
- "oohhohhhhhh!". -
Mariti che si confidano.. (Barzelletta)
Due vecchi amici si incontrano dopo diversi anni e si confidano:
- Arturo come va è una vita che non ci vediamo -
- È vero Ernesto.. ti vedo bene gli anni per te non sono passati.. -
- Ehh si! Pensa che sono sposato da 30 anni e amo sempre la stessa donna.. -
- Ma è meraviglioso. -
- Certo, ma se lo sapesse mia moglie mi ucciderebbe..-
Lettera a mia figlia.. Una mamma.
Amore mio dolcissimo,
è da tanto che stringo questa penna fra le dita con un’infinità di pensieri nella mente e nel cuore, ma invano riesco a mettere in fila una frase che abbia un filo logico per te che leggi o che leggerai in futuro, perché sconfinato è il bisogno che ho di dirti quanto è importante questo giorno per te e per me.
Amore, sei stata la luce che ha illuminato il mio cuore fin dal primo istante in cui come un piccolissimo batuffolo ti ho stretta tra le mie braccia e come per magia la tua piccola vita ha fatto diventare grande la mia.
E poi un giorno così di colpo, ti ritrovi grande dentro a un grande contenitore chiamato mondo, con in tasca una possibilità chiamata vita, questa grande possibilità che ti ho donato con l’amore più grande che io abbia mai conosciuto.
Tu, immenso amore mio, tu figlia mia, tu vita mia, tu, che sei tutto ciò che di più bello esiste al mondo, tu che sei il mio respiro…
quante volte ti ho immaginata e quante volte mi sono chiesta se mai sarei stata in grado di essere una mamma adeguata e amorevole perché … nessuno me lo ha insegnato o ha avuto la gioia di farlo, seguendo ogni piccolo passo della nostra meravigliosa avventura di essere madre e figlia.
Sai, la nonna ti ama quanto e più di me, come solo le nonne sanno fare.
Che il Signore ti faccia incontrare solo il meglio e con la Sua luce ti protegga e ti guidi per sempre, facendoti superare ogni ostacolo piccolo o grande che potrai incontrare. E poi, in ogni caso, c’è e ci sarà sempre la tua mamma, non ci saranno giorni così cupi se lotteremo unite, non esisteranno ostacoli in grado di fermarci e non ci sarà furia delle più grandi tempeste che capiteranno nella nostra vita che non potremo superare insieme con il nostro sconfinato amore.
La tua mamma.
Le due monache.. (Barzelletta)
Due monache vanno al mercato e perdono molto
tempo.
“Sorella Andrea, già è buio e ancora siamo lontane dal convento!
“Si sorella Dulce, e ti sei accorta che un uomo ci segue? …
“Si! Che vorrà?
Logico, violentarci
…. che facciamo?
” logico: ci separiamo tu per di la e io di qua.
L’uomo incomincia a seguire sorella Dulce. La sorella Andrea arriva al convento preoccupata, passata un’ora arriva sorella Dulce.
” Che è successo?
Logico ho incominciato a correre, e lui anche
” e allora!
Logico: mi ha raggiunto.
Dio mio! e tu che hai fatto?
Logico: mi sono alzata il vestito
Sorella! e che ha fatto lui?
” logico: si è abbassato i pantaloni.
” e allora?
” logico: non è ovvio? una monaca con il vestito alzato corre più veloce di un uomo con i pantaloni abbassati!
Se hai pensato a un altro finale, recita 188 Ave Maria, 320 Padre Nostro e chiedi a Dio che ti perdoni.
A me non me lo rimandare che sto ancora pregando. (web)
Buongiorno a tutti..
Buongiorno al lavoro.
A chi ne ha uno ma oggi non lavora.
A chi non ne ha e oggi avrebbe tanto voluto lavorare lo stesso.
A chi ha lasciato il lavoro.
A chi lo cerca. A chi è stato licenziato.
A chi non sa come fare.
A chi si sente inferiore.
A chi non sa come andare avanti.
Buongiorno a chi fa un lavoro che ama.
A chi la mattina va a lavoro felice.
A chi lo fa con l’anima e il cuore.
A chi si sente fortunato.
A chi fa quello che ha sempre desiderato.
A chi lavora tra la gente.
A chi lavora nel traffico.
A chi sta dietro una scrivania.
A chi lavora in fabbrica.
A chi lavora coi bambini.
A chi si spacca la schiena.
Buongiorno a chi oggi festeggia perché ancora ci crede.
A chi ancora ci spera.
A chi vuole lavorare seriamente.
A chi vuole avere un futuro.
A chi ricorda i caduti sul lavoro.
A chi ricorda i lavori onesti, quelli dove si perde la vita, quelli che a volte ti fanno tenere un fucile in mano.
A chi ricorda chi non è tornato a casa.
A chi oggi chiude gli occhi e continua ad andare avanti.
Non lamentarti se la tua “croce” ti sembra troppo pesante…
Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare con Dio perché diceva: “Ma chi l’ha detto che ognuno deve portare la sua croce ? Possibile che non esista un mezzo per evitarla ? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!” Il buon Dio gli rispose con un sogno. Vide che la vita degli uomini sulla Terra era una sterminata processione. Ognuno camminava con la sua croce sulle spalle, lentamente, ma inesorabilmente, un passo dopo l’altro. Anche lui era nell’interminabile corteo e avanzava a fatica con la sua croce personale.
Dopo un po’ si accorse che la sua croce era troppo lunga e per questo faceva fatica ad avanzare. “Sarebbe sufficiente accorciarla un po’ e tribolerei molto meno”, si disse, e con un taglio deciso accorciò la sua croce d’un bel pezzo. Quando ripartì si accorse che ora poteva camminare molto più speditamente e senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la meta della processione. Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però cominciava la “terra della felicità eterna”. Era una visione incantevole quella che si vedeva dall’altra parte del burrone. Ma non c’erano ponti, né passerelle per attraversare. Eppure gli uomini passavano con facilità. Ognuno si toglieva la croce dalle spalle, l’appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sembravano fatte su misura: congiungevano esattamente i due margini del precipizio. Passavano tutti, ma non lui: aveva accorciato la sua croce e ora era troppo corta e non arrivava dall’altra parte del baratro. Si mise a piangere e a disperarsi: “Ah, se l’avessi saputo..” Ma ormai era troppo tardi..
Tra sabato 28 marzo e domenica 29 ritorna l'ora legale.. Secondo gli esperti, adattarsi al
Secondo gli esperti, adattarsi al nuovo fuso sara’ piu’ semplice di quando a ottobre viene reintrodotta l’ora solare e il dio Morfeo, clemente e generoso, aggiunge riposo alle nostre notti. “Quando con l’ora legale aggiungiamo un’ora ai nostri orologi – ha spiegato il responsabile del centro di medicina del sonno dell’ospedale Niguarda di Milano, Lino Nobili – nonostante la perdita di sonno c’e’ sicuramente un maggiore adattamento del nostro corpo rispetto all’ora solare di ottobre, in quanto le giornate sono piu’ luminose e si va incontro all’estate. Rilevante, quindi, e’ l’aspetto psicologico“. “C’e’ un minimo di jet lag – aggiunge Nobili– e l’organismo necessita di cinque sei giorni circa per recuperare. Essendo il ritmo del sonno regolato dalla temperatura interna, se spostiamo il nostro risveglio ci possiamo trovare in un momento in cui la temperatura non e’ ancora a livello ottimale e la sera si puo’ avvertire piu’ stanchezza. Aumenta pero’ la stimolazione luminosa in primavera, quindi anche la relativa stanchezza viene in parte compensata“. “Ne soffrono di piu’ i bambini e anziani – conclude l’esperto – mentre per gli adulti c’e’ da fare una distinzione tra i cosiddetti ‘gufi’, che vivono piu’ di notte e che quindi possono risentirne di piu’, rispetto alle ‘allodole’ mattiniere“.
“Perdendo un’ora di sonno dobbiamo cercare di anticipare l’orario dell’addormentamento – spiega il responsabile del centro del sonno Universita’ La Sapienza di Roma, Oliviero Bruni – anche se e’ piu’ difficile anticipare che posticipare. Il problema del reset dell’orologio biologico e’ che sono necessari tre quattro giorni per recuperare la ‘perdita’, ovvero adattare il cortisolo, l’ormone dello stess. Gli effetti possono essere affaticamento, nervosismo e sbalzi di umore. I bambini e gli anziani hanno maggiore difficolta’ di adattare i propri ritmi, essendo piu’ complicato per loro anticipare l’orario di addormentamento”. L’esperto romano ricorda che con le giornate primaverili ”c’e’ piu’ luce, regoliamo la produzione di melatonina e la capacita’ di adattamento all’ora legale e’ quindi migliore rispetto a quella solare di ottobre”.
L’ora legale moderna è stata proposta per la prima volta in Nuova Zelanda dall’entomologo George Vernon Hudson, i cui turni di lavoro gli avevano permesso di usare il tempo libero per raccogliere insetti, ottenendo i suoi risultati dopo le ore diurne. Durante la Prima Guerra Mondiale, quasi tutti i Paesi coinvolti, adottarono questa modalità per via dei tagli richiesti: si poteva avere più carbone senza gravare ulteriormente sulla vita dei cittadini. La Germania fu la prima nazione ad adottare l’ora legale il 16 aprile 1916, mentre in Italia con le lancette si è giocato decisamente troppo dato che, fino al 1866, ad Unificazione avvenuta da ben 5 anni, ogni realtà locale aveva il suo fuso personale. In seguito, Umberto I optò per ben tre fusi orari: quello romano, valido per la Penisola, quelli di Palermo e Cagliari, validi per Sicilia e Sardegna. La situazione si regolarizzò solo nel 1893, quando, per facilitare la vita delle stazioni ferroviarie, è stato imposto un orario unico in tutto il Paese.
In Italia, l’introduzione dell’ora legale si deve al dlgs 631 del 25 maggio, entrato in vigore dal 3 giugno 1916 (fino al 30 settembre). Negli anni successivi, il suo inizio venne anticipato a marzo, nel 1920 venne abbandonata, ma dopo 20 anni, Mussolini, ritenendola necessaria, la reintrodusse. L’ora legale, dunque, tornò in auge in pieno periodo bellico, sino al 1948, quando venne nuovamente abolita. Proprio il 1948 fu l’anno in cui le lancette furono spostate in modo più anticipato della storia, sin dal 29 febbraio. L’adozione definitiva dell’ora legale risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica: per i primi 13 anni fu stabilito che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dal 22 maggio al 24 settembre; dal 1981 al 1995 si è deciso di tenerla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre, mentre nel 1996, in accordo con tutta la Comunità europea, si è fissata come data unica per il suo inizio l’ultima domenica di marzo sino all’ultima domenica di ottobre(l’ora solare, dunque, tornerà nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014). Ma perché proprio le 3:00 come ora X? Perché la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta notevolmente, minimizzando i disagi rispetto agli orari giornalieri programmati.
Ridere fa bene.. Ecco i 25 motivi per farlo:
1 – Ti fa sembrare più giovane
2 – migliora le tue relazioni con gli altri
3 – aiuta a migliorare la propria efficienza
4 – allunga la vita
5 – incoraggia la creatività
6 – migliora l’immagine di sé
7 – aiuta a respirare liberamente
8 – fa risparmiare almeno il 30% delle cure mediche
9 – facilita la digestione
10 – stimola gli organi
11 – aiuta a ridurre l’aggressività
12 – rende più attraenti
13 – è un ottimo esercizio fisico
14 – aiuta nell’imparare a gestire il dolore
15 – aiuta a migliorare le proprie capacità intellettive
16 – migliora il sonno
17 – aiuta ad abbassare il livello di zucchero nel sangue
18 – aiuta a guarire più velocemente
19 – rafforza il sistema immunitario
20 – protegge il cuore
21 – migliora il flusso sanguigno
22 – è un alleato contro le malattie cardiache
23 – aumenta l’HGH
24 – riduce il cortisolo
25 – allevia le tensioni muscolari.
2 – migliora le tue relazioni con gli altri
3 – aiuta a migliorare la propria efficienza
4 – allunga la vita
5 – incoraggia la creatività
6 – migliora l’immagine di sé
7 – aiuta a respirare liberamente
8 – fa risparmiare almeno il 30% delle cure mediche
9 – facilita la digestione
10 – stimola gli organi
11 – aiuta a ridurre l’aggressività
12 – rende più attraenti
13 – è un ottimo esercizio fisico
14 – aiuta nell’imparare a gestire il dolore
15 – aiuta a migliorare le proprie capacità intellettive
16 – migliora il sonno
17 – aiuta ad abbassare il livello di zucchero nel sangue
18 – aiuta a guarire più velocemente
19 – rafforza il sistema immunitario
20 – protegge il cuore
21 – migliora il flusso sanguigno
22 – è un alleato contro le malattie cardiache
23 – aumenta l’HGH
24 – riduce il cortisolo
25 – allevia le tensioni muscolari.
Messaggio di un angelo.. Dedicato a te.
Sii felice… Quando pensi che tutto sia perso, è proprio quello il momento di ricominciare, raccogli ciò che di buono sei riuscito a creare e portalo con te, il resto lascialo. Vestiti di un sorriso e di tanta speranza allena il tuo cuore per le future battaglie e impara da quelle che tu chiami sconfitte. Ricorda, c’è un tempo per piangere e un tempo per sorridere, SEMPRE se questo è il giorno della tua lacrima ricordati che domani si potrà trasformare in sorriso se tu lo vorrai. Gli ANGELI ti sono accanto qualunque cosa tu vivi, quando ti senti più sola è perchè non tendi loro l’orecchio del cuore. Liberati dai pensieri negativi allenta il legaccio che da sola ti stringi nel tuo grande cuore e continua a respirare, vedrai che il ritmo del tuo cuore aumenterà con i battiti della tua vita. Ascolta gli altri, ama e sorridi, riappropriati di ciò che sei e VOLA, vola più in alto del sole e sii felice… perchè è questo che desidera Dio da te, oggi e sempre… SII FELICE.
Dedicata ad un'amica..
Se potessi trovare una parola, un gesto, una canzone… una cosa qualsiasi per poterti sollevare l’anima, per cambiare le cose che non vanno, per vederti sorridere, non solo con la bocca ma anche con gli occhi, per vederti FELICE, totalmente, senza macchie senza preoccupazioni, senza quel piccolo dolore insistente nel cuore, sarei disposta anche ad andare in un posto lontano magari a prendere una pianta per estrarre una tisana che ne so? Invece non posso fare proprio niente, niente di niente, se non farti sentire che ti voglio bene e che se sei triste tu son triste anch’io nonostante le mie pagliacciate e la mia allegria apparente, che per fortuna maschera quel senso di impotenza che ho e che mi fa sentire così inutile quando le persone a cui voglio bene sono giù ed io non posso farci nulla! (F. Noviello)
Aggrapparsi alla vita. (Da una storia vera, stupenda da leggere)
Un fotografo che stava realizzando il servizio video di un intervento chirurgico eseguito all’interno di un utero materno – per correggere un problema di spina bifida - in un feto di appena 21 settimane (un’autentica prodezza medica), mai avrebbe immaginato che la sua macchina fotografica potesse catturare il più eloquente grido in favore della vita sino ad ora conosciuto.
Mentre Paul Harris realizzava il servizio nell’ Università di Vanderbilt ( Nashville, Tennessee) da tutti riconosciuta come una delle strutture più avanzate nell’esecuzione di questo tipo di chirurgia, catturò il momento in cui il bimbo trasse la piccola mano dall’interno dell’utero materno afferrando il dito del chirurgo che lo stava operando.
La spettacolare foto fu pubblicata in varie riviste negli USA e le sue ripercussioni fecero il giro del mondo sino ad arrivare in Irlanda, dove più forte è lo schieramento contrario alla legalizzazione dell’aborto. La piccola mano che commosse il mondo appartiene a Samuel Alexander, la cui nascita era attesa per lo scorso 28 Dicembre (il giorno della foto era a soli 5 mesi di gestazione).
Se pensiamo a ciò, la foto è più che eloquente. La vita del bimbo era letteralmente appesa ad un filo. I chirurghi sapevano che non avrebbero mai potuto mantenerlo in vita al di fuori dell’utero materno. Per questo dovevano riuscire ad operarlo “dentro”, correggendo l’anomalia fetale e risuturando poi l’organo perchè il bimbo potesse proseguire la sua crescita fisiologica.
Per tutti questi motivi, l’immagine fu considerata come una delle fotografie mediche più importanti degli ultimi tempi ed il documento di uno degli interventi più straordinari sino ad ora eseguiti nel mondo. Samuel è il paziente più giovane che mai sia stato sottoposto a questo tipo di procedura.
E’ auspicabile che, ora nato, Samuel Alexander Arms stringa nuovamente il dito della mano del Dr.Bruner. Ciò fa pensare come a volte una mano sia in grado di salvare delle vite.
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