È arrivato windows 10, probabilmente sarà l'ultimo windows, l'abbiamo testato ed ecco...


Sarà l’ultimo Windows. Ne sono certo. Chi ha gioito con Windows 95, è impazzito dietro a Vista e ha vissuto come lunare l’esperienza su Windows 8 avverte come una “perturbazione nella forza” questo nuovo aggiornamento di sistema operativo. Leggendo le recensioni Microsoft con il suo nuovo sistema operativo sembra davvero aver interrotto un ciclo malefico che la vedeva lanciare periodicamente un nuovo Os sostanzialmente per mettere a posto gli errori del precedente. Questo Windows è sicuramente una rottura con il passato. Ma anche l’indizio per capire che il mondo è cambiato. Non solo per Microsoft ma anche per tutti.

Una premessa: nessuno acquista un pc perché ha Windows o perché ha Office. Non avviene da tempo. Come nessuno sceglie un Mac pensando al design. O un telefonino perché è bello. Con questo aggiornamento, per la prima volta, il re è nudo. Alcuni mantra che avevano a lungo attraversato la comunicazione di prodotti tecnologici stanno perdendo di senso. Come per esempio la domanda: è più bello Os o Windows 10?

Il nuovo sistema operativo di Microsoft per un utente Mac ha molto in comune con Os X. Va riconosciuto. Invece, per un duro e puro, nato e cresciuto con il pc, è un ritorno al passato, una vita migliore e una continua scoperta. Ma per chiunque non sia interessato alle guerre di religioni il confronto Microsoft-Apple è diventato oggi molto meno importante che nel passato. Il supporto senza precedenti di Apple a Windows 10 ne è la prova. Come anche la possibilità di usare Office su iPad. In qualche modo le due antiche rivali hanno capito che non si può forzare l’utente a restare chiuso in mondi chiusi. Per dirla in altro modo, la priorità per chi passa il tempo passando da smartphone a computer usando app e servizi non è quella di scegliere il pc più bello ma di avere un ambiente di lavoro o intrattenimento flessibile e aperto. Detto questo, è evidente che l’integrazione di un iPhone con un Mac non ha rivali. Ed è altrettanto evidente che i programmatori di Redmond hanno provato a integrare nel loro Os servizi e applicazioni per invogliare gli utenti ad acquistare un telefonino Windows. Hanno provato e ci sono riusciti. A nessuno si può togliere loro speranza. Ma non assisteremo a ordini di massa Windows phone.

Anche per questo il mondo è cambiato. Chi progetta tecnologia ha compreso e digerito una banalità. Che è il mercato a decidere quale applicazione è migliore. Chi, per esempio, usa in modo intensivo i servizi di Google e magari li preferisce a quelli di Apple non può essere forzato a cambiare idea. La sfida non pò essere più quella di costringere l’utente a usare cosa che non vuole usare. In questo senso il sistema operativo non è più una casa arredata in stile. È sempre di più una cameretta disordinata con mobili Ikea. O, se pensiamo a una azienda, uno studiolo con il miglior compromesso tra gli standard di sicurezza, software professionali e app consumer.

Windows 10 è però solo la dimostrazione che gli ecosistemi hanno smesso di farsi guerra in modo tradizionale replicando le app e i servizi della concorrenza. Continueranno a fronteggiarsi. Con piglio guerresco, trucchetti e tentativi di rendere più conveniente l’uso del proprio software. Ma il terreno gioco è diventato più laico e inclusivo. L’unico possibile.

In conclusione il sistema funziona egregiamente, ma ha le solite pecche di gioventù che speriamo si risolvano in futuro (alcune app. come windows essential ecc.. non sono supportate)

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