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Delusione pensioni Inps: i rimborsi scattano domani ma non...
sono per tutti.
È l’ora dei rimborsi per 3,7 milioni di pensionati italiani, ma saranno rimborsi scaglionati. Non tutti, come previsto inizialmente, riceveranno le restituzioni (per molti parziali), delle mancate rivalutazioni degli assegni sopra i 1.500 per anni 2012-2013 sulla pensione che sarà pagata da domani, lunedì 3 agosto.
L’Inps: colpa del 730 precompilato
La misura era stata annunciata come effetto della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il blocco dei trattamenti previsti dalla riforma Fornero. Fatto sta, che a causa della decisione di posticipare la data di presentazione del modello 730, anche i conguagli saranno scaglionati. Il rimborso viene infatti ricalcolato anche sulla base della ultima dichiarazione dei redditi.
Come molti sanno, però, le difficoltà legate all’introduzione del 730 precompilato hanno costretto l’Agenzia delle Entrate a rinviare la data ultima di presentazione della dichiarazione dei redditi dal 7 al 23 luglio, e poiché molte domande sono arrivate oltre la data prevista inizialmente, anche i calcoli per la rivalutazione sono slittati.
Conguaglio solo per chi ha presentato il 730 entro giugno
Il risultato? Come si legge in una circolare dell’Inps: solo chi ha trasmesso il 730 entro il 30 giugno riceverà già in agosto il rimborso. Chi lo ha presentato successivamente si vedrà invece slittare il conguaglio a settembre.
Non il 1°, ma il 3 agosto
Il rimborso, così come stabilito dal governo, verrà erogato insieme all’assegno il primo del mese. Poiché in agosto il giorno 1 cade di sabato, si procederà lunedì 3. L’esborso totale sarà circa 2,2 miliardi di euro. E gli assegni più alti riguarderanno coloro che percepiscono pensioni vicino al minimo, a partire da 1.500 euro lordi al mese (3 volte il minimo) fino a quelli attorno ai 3.000 euro lordi al mese (tra le 5 e le 6 volte il trattamento minimo). Chi percepisce dall’Inps un lordo superiore ai 3.200 euro, non percepirà nulla.
I dati Uil: da 726 euro in giù
La Uil, dalla sua, ha elaborato uno studio che quantifica l’entità dei rimborsi per le varie fasce di reddito. In generale, il rimborso sarà più alto per coloro che hanno un assegno basso. Viceversa, chi ha un trattamento vicino al limite dei 3.200 euro lordi, incasserà un bonus più limitato. Per gli assegni più bassi (quelli che vanno dai 1.500 ai 1.700 euro lordi al mese), il rimborso lordo sarà di circa 726 euro. Chi invece percepisce un assegno di 2.200 euro lordi al mese, avrà circa 456 euro mentre per le pensioni attorno ai 2.700 euro lordi, l’indennizzo arriverà a 278 euro. (Fonte: Consumatrici.it)
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