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Perdite di memoria? Ecco quando devono farci preoccupare...
Le perdite di memoria sono abbastanza ricorrenti, ma attenzione, perchè possono anche essere un campanello d'allarme per qualcosa di molto più serio.
Fda spiega le differenze e segnali d'allarme e quando devono far preoccupare..
Non trovare le chiavi della macchina o dimenticarsi perché si era andati in una stanza sono vuoti di memoria che capitano a tutti di tanto in tanto, e sono il segno della normale attività del cervello che deve sempre immagazzinare, dare priorità e recuperare tutti i tipi di informazione. Diventano anomali e preoccupanti quando impediscono la riuscita di attività normali, come mantenere l'igiene personale o guidare.
A fare il punto sui quali sono i segnali preoccupanti della perdita di memoria è la Food and drug administration (Fda), l'agenzia Usa che regola i farmaci. Sul suo sito spiega che vuoti frequenti di memoria, come dimenticarsi ogni giorno dove si è parcheggiata l'auto o continuamente degli appuntamenti non è normale, e neanche non ricordare una persona dopo averci passato parecchio tempo insieme. Molti fanno fatica a ricordare i dettagli di una conversazione, ma dimenticare l'intera conversazione può essere un segnale d'allarme, così come il ripetersi o fare le stesse domande nella stessa discussione.
Altri segnali preoccupanti possono essere il perdersi in un posto familiare o mettere ad esempio le chiavi nel frigorifero e se i vuoti di memoria peggiorano nel tempo. In questi casi è bene rivolgersi al medico, che valuterà la storia medica personale, farà dei test cognitivi, esami neurologici, del sangue e delle urine, oltre ad una tac o risonanza magnetica, per capire se le amnesie sono reversibili o segno di qualcosa di più grave. A causare perdita di memoria non è solo l'Alzheimer o le altre forme di demenza. Possono essere anche farmaci, come sonniferi, antidepressivi o antidolorifici usati dopo un intervento chirurgico, alcol e droghe, lo stress dovuto a traumi emotivi, la depressione, lesioni alla testa, infezioni come hiv, tbc o sifilide, disfunzioni della tiroide, insonnia, carenze nutritive e il normale invecchiamento. (Fonte: ANSA.it)
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