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Aiuti alle giovani coppie, "Bonus bebè" rafforzato...
Un riordino delle misure attuali per la famiglia. Con l’obiettivo di dare più certezze soprattutto alle giovani coppie sugli aiuti ai nuclei. È quello che scatterà per effetto del testo unico per la famiglia, che sarà presentato il 13 settembre sotto forma di legge delega dal ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa. Ad annunciarlo è lo stesso Coste in diretta su “Radio 24”.
Il piano, che è un cavallo di battaglia di Ap il partito di cui fa parte Costa, potrebbe confluire in toto o in parte nella prossima legge di Bilancio. E potrebbe puntare a un rafforzamento del bonus bebè, rendendolo fruibile alle madri in gravidanza già prima della nascita del figlio, e su appositi voucher per gli asili nido. Possibili anche sconti fiscali sui prodotti per la prima infanzia facendo leva su bonus ad hoc o su agevolazioni Iva. Il tutto potrebbe essere accompagnato da una “ottimizzazione” delle detrazioni per i nuclei familiari.
Ma non tutti nella maggioranza sono d’accordo su questa impostazione. Il Pd, ad esempio, nelle scorse settimane ha presentato al Senato una proposta che punta su una misura universalistica che assorbe bonus bebé e gli attuali assegni e detrazioni: un contributo unico di 150 euro al mese per ogni figlio a carico fino a 18 anni di età da parametrare con l’Isee con conseguente assottigliamento del bonus per la fascia tra i 50mila e i 70mila euro di reddito.
Costa comunque ha assicurato che quello a cui sta lavorando «non è un provvedimento spot ma un provvedimento organico». Ai microfoni di “Radio 24” il ministro spiega che negli anni sono state approvate «misure per il sostegno alla famiglia contrapposte, o che si sono contraddette, misure complicate e non strutturate. Oggi - ha aggiunto - abbiamo misure che non sono più attuali, o che non sono finanziate o che sono sottofinanziate, o ancora che sono finanziate ma non vengono utilizzate perché non c’è interesse. Un disordine normativo dovuto forse anche a un eccesso di interventismo». Secondo Costa «tutto questo va riordinato, e perciò ho predisposto una bozza di delega finalizzata alla razionalizzazione e al riordino delle misure». Il ministro ha detto che nel testo ci saranno interventi legati al reddito e all’età ma non ha voluto scendere nei dettagli. Ma è chiaro che ad essere privilegiati saranno i nuclei più giovani, con più figli e a più basso reddito.
Costa non ha fatto anticipazioni sulle risorse a disposizione ma ha ribadito che l’obiettivo del Governo è quello di garantire «la stabilità delle misure, la sicurezza di poter contare anno dopo anno di sostegni» perché «troppe misure sperimentali e a termine non garantiscono questa riconoscibilità, questa certezza, questa sicurezza di cui hanno bisogno i giovani per poter intraprendere un cammino di vita insieme e mettere al mondo i figli».
Soddisfazione per il piano di Costa viene espressa da Ap. «Bene l’annuncio del ministro Costa di voler attuare una verifica e riordino delle misure riguardanti la famiglia, al fine di rafforzarne gli interventi a favore», ha detto la presidente dei senatori di Ap, Laura Bianconi. Che ha aggiunto: «Area popolare ha sempre posto al centro della sua azione politica la famiglia, partendo dal presupposto che essa è la pietra angolare sulla quale costruire la società del futuro». (Fonte: Il Sole 24ORE)
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