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Mango si è accasciato sul palco mentre cantava uno dei suoi successi...


Infarto durante il concerto, morto a sessant'anni il cantante Mango. Mango si è accasciato sul palco mentre cantava uno dei suoi successi 'Oro': così è morto il cantante Mango, durante un concerto a Policoro, in provincia di Matera. Aveva sessant'anni.

Immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, Mango è morto durante il tragitto in ambulanza.

A Natale regali per 7 miliardi, (270 milioni in più dell'anno scorso) ma sotto l'albero gli italiani...


sognano il lavoro.

Il monte tredicesime a 42 miliardi: 22 andranno in consumi, 7,4 in risparmi, gli altri in tasse e arretrati. Nei desideri per le feste vincono lotta alla disoccupazione e meno imposte.

Lavoro e meno tasse. Le letterine per Babbo Natale sono già pronte nella testa degli italiani che hanno chiaro in testa cosa desiderano sotto l'albero per quest'anno. D'altra parte secondo un sondaggio Confesercenti nel 2014 la situazione è peggiorata, almeno per la maggioranza degli intervistati (il 54%) che - tuttavia - non perde la speranza. E così la spesa per i regali è destinata ad aumentare di 270 milioni a 7 miliardi di euro. Merito anche del lieve incremento delle tredicesimi che quest'anno ammonteranno a 42 miliardi (in media 8 euro in più a lavoratore) alimentando, nel complesso, spese in consumi per 22 miliardi. Molto, però, andrà in imposte (a dicembre sono in arrivo 11 miliardi di scadenze tra Imu, Tasi e addizionali) e arretrati, solo 7,4 miliardi saranno destinati al risparmio.

Il 35% degli italiani, comunque, vorrebbe per Natale meno disoccupazione, il 30% un minor peso fiscale, mentre il 24% chiede una riduzione dei privilegi e degli abusi. Insomma il clima di incertezza resta alto per per questo 6 su 10 ridurranno le spese per le feste. C'è qualcuno però (il 6%) che intende aumentare il proprio budget facendo leva proprio sul calo dell'inflazione.

Se la lenta dinamica dei prezzi insieme agli aumenti contrattuali - prosegue il sondaggio Confesercenti-Swg  hanno portato a un leggero aumento del monte totale delle tredicesime, la crisi ha ridotto i percettori: il 25% dichiara di non avere nel proprio nucleo familiare nessuno che benefici della tredicesima, contro il 22% dello scorso anno. Nonostante tutto, però, le famiglie italiane non rinunceranno alla tradizione del Natale ed ai regali da scartare: quest'anno, sotto gli alberi addobbati da luci e decorazioni, verranno scartati doni per 7 miliardi di euro, con una leggera crescita della spesa di 270 milioni rispetto al 2013. Sette su dieci ammettono che per quest'anno sceglieranno regali "low cost" per festeggiare, mentre per i più piccoli il 43% sceglie regali utili. (fonte: la Repubblica)

ATTENZIONE: Vaccino anti-influenzale, tre decessi sospetti. Allarme dall'Agenzia...


Roma:
Allarme dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha ordinato a titolo prudenziale il divieto di utilizzo di due lotti di un vaccino contro l'influenza dopo tre casi di decesso.

"A seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali - di legge nella nota dell'Aifa - , verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics Srl, l'Agenzia italiana del farmaco ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti".

L'Aifa, riporta la nota, "invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale. L'Agenzia specifica inoltre che i tre eventi a esito fatale hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino".

Il vaccino antinfluenzale Fluad "è tra i più usati, certo non ci voleva per la campagna vaccinale in corso che, se si diffonde la paura, rischia di bloccarsi". E' la reazione del segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo. "Bisognerà verificare il nesso di causalità - rimarca Milillo - ma di sicuro questo fatto amplificherà i pregiudizi sui vaccini, in una campagna di vaccinazione antinfluenzale che fino a oggi stava andando abbastanza bene. Ora diffonderemo l'informativa dell'Aifa a tutti i medici per individuare i lotti da bloccare".

In ogni caso, puntualizza Milillo, "mi sento di tranquillizzare la popolazione: ci sono stati lotti interi bloccati per mesi per un evento avverso e poi liberati perché non c'era correlazione. Dobbiamo dire che i vaccini fanno bene, salvano vite e sono sicuri".

Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8%..


Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8% nel 2015.

Sono oltre 1600 i gestori coinvolti nell’aumento delle tariffe dell’acqua. La situazione è quella fotografata dalla autorità per l’energia elettrica e per il gas.

APPROVATE LE TARIFFE - Le tariffe per il 2014-2015 sono state approvate per la prima volta con un metodo omogeneo per tutto il territorio nazionale: un provvedimento che tocca oltre 40 milioni di italiani, 1600 gestori diversi e aumenti delle tariffe che vanno dal 3,9 per cento del 2014 al 4,8 del 2015.

C'è da dire che a fronte di tali aumenti si prevedono investimenti per 4,5 miliardi nei prossimi anni a migliorare gli acquedotti e i servizi e alla tutela dell’ambiente. I dati sono stati resi noti oggi a Milano nel corso della Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici, giunta alla sua III edizione. Staremo a vedere, intanto NOI PAGHIAMO.

Italia: record del mondo di imposte e tasse. La Pressione fiscale...


sale al 53%. Siamo il paese che vanta un record mondiale che nessuno ci invidia: quello delle tasse più alte del mondo. Nessun Paese tartassa così i suoi cittadini.

Confcommercio: «In tutti gli altri Stati il peso fiscale è sceso. Da noi no».

Siamo il Paese più bello del mondo. Ma anche quello con un record che nessuno nel pianeta invidia: la pressione fiscale è la più alta al mondo. E non solo quella calcolata sui dati ufficiali, ma anche e soprattutto se si prende in considerazione il sommerso dell’economia italiana. Quella immensa parte di gettito che manca in cassa fa aumentare di fatto il carico fiscale percentuale che grava sui cittadini onesti. A fare i conti del peso dei furbetti è stato l'Ufficio studi di Confcommercio che ha calcolato che il peso delle imposte reale è pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3% del prodotto interno lordo.

GLI EFFETTI SUL PIL:
Gli effetti deleteri del prelievo «monstre» continuano ad avvertirsi anche quest’anno. Confcommercio ha abbassato le stime sul Pil a +0,3% per il 2014, contro il +0,5% previsto lo scorso settembre. A pesare, secondo quanto rileva l’organizzazione, è il peggior andamento degli investimenti, in contrazione dello -0,9%, contro il -0,3% stimato a settembre, mentre i consumi dovrebbero leggermente migliorare a +0,2%, rispetto +0,1% previsto in precedenza: «L’economia nel complesso ristagna». Una robusta ripresa è ben lontano dal palesarsi. «Il 2014 sarà uno spartiacque tra crisi e modesta ripresa futura», sostiene, mentre il 2015 con il pil a +0,9%, sarà «un anno di transizione più che di ripresa». «Tutti i paesi europei crescono poco ma l’Italia è ferma», ha attaccato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sottolineando necessità di «tagliare le tasse per favorire la crescita».

ATTENZIONE: Truffa al distributore - “Un benzinaio su tre "frega" l’automobilista”


Blitz della Finanza: irregolari 230 impianti su 800.

Corsi e ricorsi storici che, ciclicamente, si ripetono tra gli specialisti della truffa. Stavolta su vasta scala. Perché quel 28 per cento di distributori risultati irregolari sul totale dei controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza, assume per dimensioni i contorni dell’emergenza sociale. Oltre a doppiare il 14 per cento di casi analoghi registrati solo un anno fa. Le cifre del blitz eseguito in tutta Italia dagli uomini delle Fiamme Gialle parlano, del resto, da sole. Su 800 impianti controllati, nell’ambito del piano estivo di tutela dei consumatori, 230 sono risultati irregolari. Quasi uno su tre. Un bollettino di guerra che annovera 33 persone denunciate, 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780mila litri di prodotti petroliferi sequestrati. E dalla lunga lista delle violazioni non manca neppure un centinaio di infrazioni alla disciplina dei prezzi di vendita applicati agli automobilisti.

Gli impianti controllati sono stati selezionati dalla Guardia di Finanza sulla base di una mirata analisi di rischio che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai militari sia delle segnalazioni arrivate direttamente dai cittadini. L’attività di controllo, ancora in corso, rientra in un piano più ampio messo a punto dal Comando generale in vista dell’estate a tutela non solo dei consumatori ma anche dei gestori in regola. I primi vittime predestinate dei raggiri, i secondi di una vera e propria concorrenza sleale. Un’operazione tesa a verificare, in particolare, se il carburante erogato coincidesse con quello effettivamente contabilizzato e regolarmente pagato dagli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto (ad esempio l’acqua), se fosse stata rispettata la normativa che obbliga gli esercenti ad esporre i prezzi dei prodotti petroliferi, al fine di offrire ai consumatori una corretta informazione e la possibilità di scegliere dove fare rifornimento.

Tra i casi di frode scoperti e segnalati dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria, molti dei quali rilevati in Campania, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di schede elettroniche modificate inserite nelle colonnine dove sono indicati i litri di benzina erogati, oltre all’alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei piombi, vale a dire i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi. Espedienti che sarebbero sfuggiti anche all’occhio dei consumatori più attenti. Nella zona di Latina, in particolare, i finanzieri hanno scoperto una serie di gestori che praticava pubblicità ingannevole sui prezzi del carburante.

Scene già viste nel remake estivo di quasi due anni fa, quando nell’agosto 2013, analoghe operazioni della Guardia di Finanza portarono a risultati più o meno simili a quelli odierni: 11 gestori denunciati per frode, 68 sanzionati in via amministrativa e 59 tra colonnine e pistole erogatrici sequestrate. Simile anche la tipologia delle violazioni, dal gasolio annacquato all’erogazione effettiva di carburante inferiore dell’8-10 per cento rispetto a quanto indicato sul display delle colonnine. Con un’unica sostanziale differenza: nel 2013 le irregolarità riscontrate furono 174 su 1.216. Circa il 14 per cento del totale. A distanza di un anno la percentuale è raddoppiata. (Antonio Pitoni - Fonte: LA STAMPA)

Bankitalia: "Con le norme sul Tfr saranno a rischio le pensioni"


Roma 4 novembre: Legge di Stabilità - Le riserve di Bankitalia sul Tfr in busta: "saranno a rischio le pensioni." Bankitalia, invece, promuove la legge di Stabilità anche se auspica "la temporaneita' del provvedimento" sul Tfr. In un'audizione alle commissioni Bilancio della Camera e del Senato il vice direttore generale Luigi Federico Signorini ieri ha spiegato che "lo smobilizzo del Tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacita' della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente piu' soggetti a vincoli di liquidita'. L'adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate". Poi le perplessità della Corte dei Conti. In audizione alle commissioni riunite Bilancio alla Camera il presidente Raffaele Squitieri ha detto che ci protrebbero essere dei rischi per la legge di stabilità dalle clausole di salvaguardia. Queste, secondo Squitieri, provocano "l'acuirsi di incertezze sul gettito futuro". Sono state espresse perplessità anche sull'utilizzo delle risorse in arrivo dalla lotta all'evasione fiscale, per "un uso improprio dei proventi (per loro natura incerti) per coprire spese o sgravi fiscali certi". Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, "questa Legge di stabilità segna un'importante discontinuità rispetto al passato". La manovra mette "in secondo piano la riduzione del deficit per dare priorità al sostegno all'economia - afferma - rallentando il percorso di rientro e rinviando il raggiungimento dell'obiettivo del pareggio di bilancio dal 2016 al 2017".

L'Istat mette in guardia il governo: "Effetto nullo della manovra per il 2015-2016"..


L'Istituto di Statistica taglia le stime di crescita dell'Italia: +0,5% nel 2015 contro l'atteso +0,6% dell'esecutivo. Confermata la recessione nel 2014: l'anno si chiuderà con un calo dello 0,3%. Crescono i consumi con il calo della propensione al risparmio.

MILANO - L'Istat taglia le stime di crescita dell'economia italiana e mette in guardia il governo dopo il varo della manovra che dovrebbe stimolare la crescita del Paese. I tecnici dell'Istat stimano, infatti, un "effetto nullo della manovra nel biennio 2015-2016" per effetto combinato "dell'impatto positivo del bonus degli 80 euro sulla crescita dei consumi" e dell'"effetto negativo dovuto alla clausola di salvaguardia sull'aumento automatico dell'iva nel 2016", nel caso in cui scattasse. Intanto, per quest'anno, la spesa delle famiglie, per la prima volta dopo tre anni, tornano a crescere con un aumento dello 0,3%. L'inversione di rotta, però, dipende dalla riduzione della propensione al risparmio.

Pil.
Nel dettaglio l'Istituto di Statistica prevede un calo del Pil dello 0,3% nel 2014, in linea con le stime del Governo, contenute nel Def. Per il 2015 l'Istituto indica un ritorno alla crescita, con un aumento dello 0,5% (+0,6% nel Def), a cui seguirebbe un rialzo dell'1% nel 2016, come stimato dall'esecutivo. Rispetto alle sue precedenti stime l'Istat rivede al ribasso il Pil di quest'anno di 0,9 punti.

Domanda.
Nel 2014 - spiega l'Istat - la domanda interna al netto delle scorte contribuirà negativamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta registrerà una variazione positiva pari a 0,1 punti percentuali. Dinamica inversa per l'anno prossimo quando la domanda interna avrà un impatto positivo di 0,5 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta risulterà contenuto (+0,1 punti percentuali). Un trend che dovrebbe confermarsi anche nel 2016.

Investimenti.
Gli investimenti subiranno una ulteriore contrazione nell'anno in corso (-2,3%) nonostante un lieve miglioramento delle condizioni di accesso al credito e del costo del capitale. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere gradualmente nel 2015 (+1,3%) e con maggior intensità nel 2016 (+1,9%), in linea con il rafforzamento della domanda.

Lavoro.
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,5% nel 2014 per effetto della caduta dell'occupazione (-0,2% in termini di unità di lavoro), nonostante i timidi segnali di ripresa di settembre. La stabilizzazione delle condizioni del mercato del lavoro attesa per i prossimi mesi avrà riflessi sul 2015, quando il tasso di disoccupazione diminuirà lievemente al 12,4% e le unità di lavoro registreranno un contenuto aumento (+0,2%). Il miglioramento del mercato del lavoro proseguirà con più vigore nel 2016 con una discesa del tasso di disoccupazione al 12,1% e una crescita delle unità di lavoro dello 0,7%: secondo il premier, Matteo Renzi, non si scenderà sotto il 10% fino al 2019.

Le previsioni.
Nelle sue stime l'Istat sottolinea l'elevato grado di incertezza dovuto soprattutto alle dinamiche internazionali: a cominciare dal tasso di cambio tra euro e dollaro. Più la moneta unica si deprezzerà nei confronti del biglietto verde, più il Paese accelererà. Altrimenti non sono escluse revisioni al ribasso, come già accaduto nel corso di quest'anno.

Intervento record a Perugia: installato un pacemaker al cuore in paziente di 100 anni


Perugia 2014: installato pacemaker in donna di 100 anni per correggere aritmia. «Operazione riuscita e condizioni generali di salute buone. Le abbiamo migliorato la qualità della vita». La paziente è stata dimessa.

A cento anni si può anche aver bisogno di un “aiutino” per vivere meglio. Nonna Maria, perugina doc del centro storico, classe 1914,  è entrata in sala operatoria per installare un pacemaker.

I particolari.. L’intervento, in anestesia locale, è stato eseguito da Gianluca Zingarini, esperto elettro fisiologo della struttura complessa di Cardiologia dell’azienda ospedaliera di Perugia, che si è avvalso della collaborazione di qualificato personale infermieristico (Paola Anticaglia, Mirko Dottori, Valeria Rondini) , ed è perfettamente riuscito. Le dimissioni della donna centenaria sono previste il giorno successivo. «Non è infrequente nella nostra struttura impiantare un pacemaker in persone anziane – commenta il Zingarini-. Personalmente ero fermo ad un uomo di 93 anni, ma con la signora Maria si è superato ogni record di età. Quando il caso nelle scorse settimane ci è stato sottoposto da Giovanni Ciuffetti della struttura complessa di Medicina interna, abbiamo accertato che esistevano i presupposti per intervenire, ed eliminare quei malori ricorrenti che determinavano svenimenti che avrebbero potuto determinare cadute e conseguenti fratture di femore ed arti».

L’esito.. In pratica alla donna era stato diagnosticato una patologia degenerativa, che è riferibile al nodo del seno, una sorta di pacemaker naturale che ha avuto bisogno dell’aiuto della tecnologia per restituire la piena funzionalità del cuore. In Umbria secondo una statistica di un paio di anni fa, i centenari erano poco più di 250 con una triplicazione rispetto ai primi anni del 2000. Le donne sopravanzano gli uomini in maniera consistente. «Le condizioni generali della signora Maria sono buone – ha concluso il Zingarini -, certo è che con il pacemaker le abbiamo migliorato la qualità della vita».

Aggiornamento.. É stata dimessa, come previsto dai medici, il giorno successivo all'intervento. «E’ in buone condizioni fisiche, ed ha voluto ringraziare, al momento di lasciare la struttura di Cardiologia, medici e personale infermieristico», riferisce una nota stampa dell’azienda ospedaliera. La paziente é stata accompagnata da un familiare nella propria abitazione. Dovrà presentarsi tra una settimana per un controllo di routine e rimuovere le suture cutanee. «Ogni anno installiamo quasi 500 pacemaker, a pazienti di tutte le fasce di età e con patologie diverse – dice il Gianluca Zingarini, che ha eseguito l’intervento a nonna Maria, esperto che ha presentato nel tempo lavori scientifici a convegni internazionali e che sono stati pubblicati su riviste internazionali». In pazienti selezionati il pacemaker viene controllato a distanza, con un monitoraggio effettuato dagli specialisti della Cardiologia perugina che ieri hanno eseguito l’intervento sulla paziente più anziana. In caso di guasto o di cattivo funzionamento dell’apparecchio, ha specificato Zingarini, entra in azione un allarme, che raggiunge la postazione, attiva 24 ore su 24. Nel caso di nonna Maria non c’é stato bisogno della dotazione di una sorta di modem, visto che la patologia riscontrata è stata rimossa proprio con l’applicazione del pacemaker.

Papa Francesco: «La Chiesa ascolti le angosce di oggi». In 80mila alla..


veglia di preghiera. Il Papa ha invitato la Chiesa ad aprirsi, a saper cogliere i cambiamenti del tempo nella riflessione pronunciata alla veglia di preghiera. «Già il convenire "in unum" attorno al Vescovo di Roma è evento di grazia, nel quale la collegialità episcopale si manifesta in un cammino di discernimento spirituale e pastorale. Per ricercare ciò che oggi il Signore chiede alla Sua Chiesa, dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire "l'odore" degli uomini d'oggi, fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce: a quel punto sapremo proporre con credibilità la buona notizia sulla famiglia», ha detto il Papa.

Francesco ha fatto appello perché i padri sinodali abbiano «il dono dell'ascolto», non solo «ascolto di Dio» ma anche «ascolto del popolo», e perchè ci sia «la disponibilità a un confronto sincero, aperto e fraterno», che «ci porti a farci carico con responsabilità pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d'epoca porta con sè».

I vitalizi dei consiglieri regionali costano allo stato (cioè a noi) circa.. (◀ clicca per leggere)


I vitalizi dei consiglieri regionali costano 170 milioni di euro all'anno e rischiano di mandare in bancarotta le casse delle Regioni italiane. Con buona pace delle riforme di austerity, dei sacrifici per tutti e altre amenità simili. I vitalizi sono pensioni destinate a chi è stato consigliere regionale anche solo per pochissimo tempo e pur non avendo raggiunto i requisiti anagrafici (si può richiedere anche a 50 anni) del resto dei comuni mortali, inoltre esiste la reversibilità in caso di morte. Questi privilegi sono stati decisi, in barba ai contribuenti, dagli stessi consigli regionali con la sfacciataggine tipica del ceto politico nostrano. Secondo «La Casta invisibile delle Regioni» di Pierfrancesco De Robertis, in media con una consiliatura si prendono 2.500 euro al mese, che salgono a 4.500 con due. Per i governatori si arriva a 5mila euro al mese. I soldi per la cassaintegrazione non si trovano, tantomeno prospettive per i giovani precari o disoccupati, ma per i privilegi e le laute pensioni che i politici si votano da soli si può sempre inventare qualche soluzione. D'altronde questi politici spendaccioni possono essere tollerati anche dai più rigidi sostenitori dell'austerity purchè non pestino i piedi a chi sta troppo in alto e svolgano il loro ruolo: far pagare i costi della crisi a lavoratori, famiglie e giovani, favorire l'accumulo di ricchezze da parte dei grandi imprenditori dirottando milioni di euro sulle grandi inutili opere (vogliamo parlare del grattacielo della Regione Piemonte a Torino?).  



Canone Rai: Renzi cambia tutto, il prelievo avverrà dalla..


bolletta elettrica. Ecco il piano segreto del premier Renzi. Fonti politiche autorevoli e attendibili non hanno dubbi: il canone Rai verrà abolito e sarà sostituito con un prelievo su tutte le utenze elettriche familiari, per un importo complessivo pari alla metà dell’attuale canone. Se una famiglia non ha la tv può autocertificare la circostanza, venendo automaticamente esentata dal pagamento. Ma, ovviamente, saranno approntati dei controlli che si concentreranno proprio sugli “auto-certificatori”. L’entità delle eventuali sanzioni è ancora al vaglio di Renzi e dei suoi, così come ancora tutto da decidere la modalità di pagamento: in un’unica rata o ogni mese? Se davvero Renzi riuscisse nell’impresa di eliminare quasi completamente l’evasione del canone (che oggi non viene pagato da circa il 50% degli italiani) riuscirebbe in un’autentica impresa, dopo che per decenni governi di diverso colore hanno provato senza successo ad arginare il fenomeno. E allora sì che potrebbe concedersi un gelato come premio. (Di Marco Scotti. Fonte: affaritalia.it)

San Benedetto del Tronto, 10 agosto: Cane salva un bimbo in mare ma poi..


muore annegato.

MACERATA 10 agosto 2014 - Birillo, meticcio di 8 anni, ha visto un bimbo in mare in difficoltà e ha iniziato ad abbaiare per attirare l’attenzione del suo padrone. Ma non ha aspettato, si è subito lanciato in mare per soccorrere il ragazzino.

Nel frattempo anche il padrone si è precipitato in acqua e insieme ad un altro bagnante hanno raggiunto il ragazzino e lo hanno portato a riva. Il cane Birillo però non ce l’ha fatta a tornare a riva, ha bevuto molta acqua ed è morto. Lo racconta lo stesso proprietario in vacanza con la moglie a San Benedetto, dove avevano affittato una stanza in via Zara. Sono di Salerno e hanno passato qualche giorno di relax in Riviera.

Domenica sono andati al mare, nel tratto di spiaggia libera tra gli chalet il Pescatore e Sapore di mare, tratto sprovvisto del servizio di salvataggio. E qui che il cane Birillo di Claudio Coppola ha salvato la vita al piccolo Luca D, di 5 anni, figlio di una coppia bresciana in vacanza a San Benedetto. Il piccolo era con la nonna in spiaggia quando, preso dal panico mentre era in acqua, ha iniziato a sbracciarsi per chiedere aiuto. Il cane ha subito capito tutto e dopo aver abbaiato più volte si è lanciato in acqua seguito dal padrone e da un altra persona. Per il ragazzino solo tanto spavento, il cane invece ci ha lasciato la vita.

La mamma del piccolo Claudio arrivata subito sul posto voleva dare una ricompensa alla coppia di Salerno per ripagarla della perdita di Birillo ma i due hanno rifiutato ogni tipo di ricompensa, ma hanno accetato però di far pagare alla donna le spese per cremare il cane e per il trasferimento delle ceneri a Salerno. “Io e mia moglie - dice Coppola - siamo molti dispiaciuti per la morte del nostro cane. E ci dispiace anche il fatto che negli chalet di San Benedetto sia vietato l’ingresso ai cani”. (Fonte: IL MATTINO.it)

INCREDIBILE. Consigliere comunale si lamenta: "Con 5.200 euro..


al mese non si può fare politica."

La verità di Giuseppe Cangemi, consigliere regionale del Lazio del Nuovo Centrodestra. Che se la prende anche con il Movimento 5 Stelle.

La vicenda dei vitalizi per i consiglieri della regione Lazio sta ancora tenendo banco, e tra coloro i quali avranno diritto alla "pensione" dei politici c'è anche Giuseppe Cangemi, classe 1970, consigliere regionale in quota Nuovo Centrodestra, che nella scorsa legislatura è stato assessore alla sicurezza. Bei tempi, quelli trascorsi, quando ancora fare politica garantiva un bel po' di soldi.

Oggi invece le cose non sono più così, visto che in un'intervista a Il Messaggero Cangemi fa sapere "che poi guadagniamo poco". E forse sarebbe il caso che qualcuno spiegasse a tutti i politici che non è il caso di lamentarsi dei loro stipendi, soprattutto in questo periodo, così eviterebbero di andare incontro alla furia popolare con cotanta facilità.

"Netti mi arrivano 6.800 euro. Ma tenga conto che non ci pagano più il permesso della ztl, non ci sono altri soldi per la segreteria, se mi sposto nel Lazio lo faccio con la mia macchina a mie spese. (...) Prima ne guadagnavo 12mila. Tenga conto che dobbiamo contribuire alle spese delle sedi, al personale extra, ai collaboratori."


Il giornalista gli fa allora notare che il sindaco di Roma prende 5.200 euro al mese, al che, imperturbabile, Cangemi risponde:

"Infatti il sindaco di Roma guadagna troppo poco".

Al di là del fatto che la enorme differenza di stipendio tra regione e comuni capoluogo ha davvero poco senso, a Cangemi viene fatto notare che le sue dichiarazioni non piaceranno a chi guadagna mille euro al mese:

«Lo capisco, ma per l’attività politica servono soldi. Sarò costretto a ridurre sedi e collaboratori. Non è giusto, nel Lazio abbiamo tagliato tutto e nessuno lo dice. (...) Per la politica i soldi servono, con 5.200 euro al mese non si può fare».

E allora come fanno gli eletti del Movimento 5 stelle, che tengono solo 2.700 euro al mese?

"Ma quelli fanno tutto con internet. Io le persone le vado a incontrare, in tutto il Lazio".

SPRECHI: coniare le monetine da 1 e da 2 cent. costa allo stato circa 10 centesimi..(leggi tutto)


L'aula di Montecitorio approva una mozione di Sel che impegna il Governo a sospendere il conio delle monete da 1 e 2 centesimi. Polemico il 5 Stelle Di Stefano: "Cazzate". Ma anche il Movimento vota sì.

Il problema è il costo di produzione, sproporzionato rispetto al valore nominale: 4,5 centesimi costa produrre la moneta da un centesimo, 5,2 ne servono invece per fare la monetina da due centesimi (Pensate lo spreco in oltre 10 anni di monete coniate). E non basta: «Il problema non è solo il costo di produzione», spiega il deputato di Sel Sergio Boccadutri all’Espresso, il problema dei “ramini” è che «non circolano» e che «il 70 per cento si perde ogni anno, costringendo la zecca a continue nuove produzioni». E così il deputato, tesoriere del partito di Nichi Vendola, ha predisposto una mozione per chiedere di sospendere il conio delle monete più piccole. E l’aula della Camera ha detto sì. Finalmente qualcuno del parlamento si è svegliato.

Beppe Grillo e la pubblicità occulta.. (Video)

«Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte "maalox" nel suo spot?»


Le pastiglie per i bruciori di stomaco inghiottite da Grillo nel tremendo day after delle Europee sono diventate un mega spot per la Sanofi Aventis, multinazionale farmaceutica francese. Il video dove Grillo inghiotte una pastiglia per digerire la mazzata elettorale, e chiama Casaleggio per fare altrettanto («Casaaa! C'è il maalox anche per te, vieni qua!») è stato visualizzato, commentato e twittato migliaia di volte, pubblicizzando il maalox come nessuno spot a pagamento avrebbe mai fatto. Una «pubblicità occulta», dunque, denunciano i ricercatori di furbate on line, stavolta avendo come bersaglio proprio Grillo, massimo esperto di trame occulte specie se manovrate da multinazionali del farmaco. La «prova» sarebbe nel link inserito da Beppe Grillo nel testo post voto. Cliccando sulla parola maalox, insomma, si viene rimandati alla pagina ufficiale del farmaco, come se il messaggio del leader M5S invitasse chi legge a conoscere meglio il prodotto della Sanofi e acquistarlo. Ha cominciato il giornale on line Diritto di critica, chiedendo persino un intervento dell'Agcom, quindi il Manifesto («se beppegrillo.it fosse stato un programma televisivo sarebbe stato sanzionato per pubblicità occulta»), e poi Twitter si è scatenato. «Ma la Novartis quanti soldi gli avrà dato a Grillo per pronunciare più volte maalox nel suo spot di ieri?» dice un tweet; «Pure la pubblicità al #maalox, una carezza sulla fronte a chi pensa che è involontaria» scrive un altro twittatore; «Un genio del maalox». Già la Rete si era insospettita per il brand sul cappello di Casaleggio, durante la lunga intervista a In mezz'ora su Raitre. Il marchio «Marlboro» ben visibile davanti a qualche centinaia di migliaia di persone. Ma la dietrologia era partita già prima, a proposito dei diversi piumini Woolrich che Grillo ha usato in tutte le piazze del suo tour elettorale, finiti poi nelle foto sui giornali e nei servizi tv, con il marchio visibile. Il sospetto, lanciato dal sito IlPortaborse, è che anche lì, sotto il piumino, ci fosse dell'altro. «Quei giubbini “fighetti” che piacciono tanto a Grillo, li commercializza in Italia una signora bolognese di nome Cristina Calori, che anche recentemente al Pitti Uomo di Firenze ha ospitato Grillo nel suo stand sottolineando di essere “una sua grande amica”. Probabilmente Grillo quei piumini di lusso li riceve in regalo o in comodato d'uso. E questi sono fatti suoi. Quello che interessa noi è perché non si pone il problema di spiegare ai suoi elettori i motivi di cotanta “pubblicità occulta”». Mentre un lettore del blog di Grillo ha inserito questo commento: «Buongiorno sig. Grillo, sono rimasta alquanto colpita dal fatto che sia stato l'ospite d'onore dell'inaugurazione del negozio Woolrich di Padova. L'ho saputo sfogliano in un bar il giornalino dei fighetti padovani, Gotha... Saluti, Elisabetta». Malignità, cattiverie, sospetti velenosi come quelli sui guadagni fatti con la pubblicità sul blog. Serve altro maalox per mandare giù tutta l'amarezza.
(Fonte: il Giornale.it)

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