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"Un bicchiere di latte" da una storia vera accaduta al Dr. Howard Kelly (con Video)
Un giorno un ragazzo povero che per pagare i suoi studi vendeva beni di porta in porta, si accorse che gli era rimasta solamente una monetina da dieci centesimi, e aveva fame. Così decise di chiedere da mangiare alla prossima casa. Ma si smontò subito quando vide che ad aprire la porta era una giovane donna. Invece di un pasto, gli riuscì solo di chiedere un bicchier d’acqua. Lei però lo vide così affamato che pensò di portargli un bicchierone di latte. Lo bevve lentamente e poi chiese: “Quanto le devo?” “Non mi deve niente – rispose lei – Mamma ci ha insegnato a non accettare mai compensi per una gentilezza”. Lui disse: “Allora la ringrazio di cuore”. Quando Howard Kelly lasciò quella casa, non si sentiva più forte solo fisicamente, ma anche la sua fede in Dio e nell’uomo si erano rafforzate. Poco prima era stato quasi sul punto di lasciarsi andare… Anni dopo, quella giovane donna si ammalò gravemente. I dottori locali non sapevano come cavarsela e alla fine la mandarono nella grande città, perché degli specialisti studiassero la sua malattia rara. Anche il Dott. Howard Kelly fu chiamato per un consulto, e quando sentì il nome della città da cui proveniva, una luce strana riempì i suoi occhi. Immediatamente si levò e corse giù verso la sua camera d’ospedale. Avvolto nel suo camice da dottore andò a visitarla e subito la riconobbe. Uscì da quella stanza determinato a fare tutto il possibile per salvarle la vita. Da quel giorno riservò grandi attenzioni al caso e, solo dopo una lunga lotta, la battaglia fu vinta. Il Dott. Kelly chiese all’amministrazione di comunicargli il conto, per la sua approvazione. Dopo averlo visionato, scrisse qualcosa in un angolo e lo fece recapitare nella stanza della donna. Lei temeva di aprirlo, perché sapeva che ci avrebbe messo una vita per pagarlo tutto. Alla fine lo lesse, e alcune parole attirarono la sua attenzione a lato del conto: “Pagato completamente qualche anno fa con un bicchiere di latte”. Dott. Howard Kelly
Mentre lacrime di gioia rigavano i suoi occhi, ella pregò: “Ti ringrazio, o Dio, che il Tuo amore si spande dovunque attraverso i cuori e le mani degli uomini”.
I Contatori Enel: ma chi li ha mai controllati? Ennesima truffa.. Ecco la verità
Il Governo italiano non ha mai stabilito come debbano avvenire i controlli di routine previsti dalla legge sui contatori dell’energia elettrica. Il caos generato da tale mancanza ha finito con l’avvantaggiare solo Enel, ex monopolista, proprietaria delle reti e privatizzata nel 1997. Si apprende dalla stampa di settore che dal 2001 al 2006 il colosso dell’elettricità ha installato 32 milioni di contatori elettronici del valore di poche decine di euro costruiti in Cina e progettati da “Echelone”, società americana partecipata proprio da Enel per circa l’8 per cento del suo valore. L’operazione è stata pubblicizzata come uno straordinario passo avanti nel progresso, in quanto i contatori elettronici avrebbero potuto permettere ai consumatori di conoscere quanto realmente consumavano momento per momento, avrebbero potuto essere letti a distanza e avrebbero reso possibile gestire una tariffa multioraria, cioè che permettesse di scegliere in che fascia oraria consumare energia a seconda del prezzo. Di fatto i cosiddetti contatori “intelligenti” sono apparecchi non omologati scrupolosamente, mai verificati da un ente terzo incaricato dallo Stato. Chi ha controllato fino ad oggi i contatori di Enel e degli altri distributori? L’Associazione ”CODICI” Centro per i Diritti del Cittadino sta preparando una Class Action contro i responsabili.
Fino ad oggi il MISE non ha mai dato seguito a quanto previsto dalla legge, cioè che vengano certificati da un ente terzo, che stabilisca la loro corretta misurazione. Come tutti sanno la telettura in questo Paese è una chimera ed è la principale causa di contenzioso con gli utenti perchè genera conguagli stratosferici e fatturazioni errate.
Di recente infatti tra gli addetti ai lavori gira il termine ”l’effettiva – corretta lettura”, per giustificare la riposta tipica che i distributori danno ai consumatori che reclamando, fornendo l’effettiva lettura, si vedono rispondere dai distributori che per loro la lettura è corretta.
Ci si è sempre chiesto: ma chi ci assicura realmente che funzionino e leggano l’effettivo consumo se non sono mai stati certificati da un ente terzo? La notizia del giorno è che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere spiegazioni al MISE.
Un deputato del M5S Davide Crippa, vicepresidente della X Commissione della Camera nell’audizione del 10 ottobre sulla Strategia Energetica Nazionale. Crippa ed altri deputati del movimento, hanno presentato una “Question time” interrogazione a riposta immediata in commissione, una richiesta al ministero dello Sviluppo Economico dal seguente contenuto:[...]il governo italiano non ha mai stabilito come debbano avvenire i controlli di routine previsti dalla legge sui contatori dell’energia elettrica;
di fatto i cosiddetti contatori “intelligenti” sono apparecchi non omologati scrupolosamente, mai verificati da un ente terzo incaricato dallo Stato, certificati solo su base volontaria dall’ “IMQ” (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), e, come di nuovo segnalato da riviste di settore, spesso marchiati con un “CE” identico nella grafica al marchio “China Export” che solleva più di un dubbio sulla loro conformità alla legislazione europea; [...]
La risposta del MISE: [...]La legislazione in materia, è in effetti lacunosa ed ha probabilmente risentito anche della circostanza che almeno per tutti gli anni in cui la fornitura dell’energia elettrica era riservata allo Stato o ad imprese concessionarie, l’affidabilità della misurazione era nei fatti ritenuta connessa alla caratterizzazione pubblica del soggetto distributore. Inoltre, ha risentito dell’oggettiva difficoltà e complessità ad apportare innovazioni normative in un settore di misurazione che interessa un servizio pubblico essenziale di diffusione generalizzata, con milioni di punti di misurazione e che non consente applicazioni rigide e solo formalistiche delle norme, senza tener conto, peraltro, delle conseguenze in termini di possibili interruzioni di tale servizio pubblico. [...]
Dichiarazione di Luigi Gabriele -Affari istituzionali Codici- in sostanza il MISE ammette che vi è stata completa anarchia sulla questione e che i Distributori hanno fatto quello che volevano, persino autocertificarsi i contatori cinesi che hanno pagato i consumatori italiani.
Questo è un fatto gravissimo. Chi ci assicura che leggono esattamente il consumo? Chi ci assicura che i consumatori in questi anni hanno pagato pedissequamente quello che hanno consumato?
Facebook ritira video di decapitazione.
Shock in rete. E Fb ammette, era apologia di violenza. (ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - Sulla scia dell'indignazione internazionale per aver ripreso ad accettare video di decapitazioni, Facebook ha fatto nuovamente marcia indietro. Il social network, seguito da oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, ha ritirato il filmato shock in cui si vedeva una donna messicana a cui veniva mozzata la testa perche' adultera.
"Abbiamo concluso che questo contenuto conteneva una apologia di violenza in maniera inappropriata e irresponsabile", ha fatto sapere Facebook.
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