E continuano a prenderci per i fondelli.. (Video)


Da fine marzo obbligo di bancomat per pagamenti superiori a 30 euro..

Scatta a fine marzo l'obbligo del bancomat per i professionisti e le imprese. Sarà infatti pubblicato oggi 27 gennaio sulla Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che prevede l'accettazione obbligatoria delle carte di debito come modalità di pagamento per l'acquisto di beni, servizi e prestazioni professionali (previsto dal Dl sviluppo 2.0, il Dl 179/2012, articolo 15, comma 4). Con l'entrata in vigore di questo decreto, tra sessanta giorni, diventerà obbligatoria l'accettazione del bancomat per i pagamenti di importo superiore a 30 euro, sia per le transazioni con le imprese per l'acquisto di beni e servizi, sia per quelle con i professionisti. Fino al 30 giugno 2014 l'obbligo di accettare il bancomat varrà solo per le attività commerciali o professionali di maggiori dimensioni, ossia quelle con un fatturato superiore a 200mila euro nell'anno precedente. Questa soglia dovrebbe comunque escludere dall'obbligo la maggior parte dei professionisti italiani: in base ai dati Adepp, l'imponibile contributivo medio è di 36mila euro. In ogni caso, novanta giorni dopo l'entrata in vigore di questo primo decreto attuativo, le modalità di adeguamento per i soggetti con fatturato inferiore a 200mila euro inizialmente esclusi potranno essere definite attraverso un ulteriore decreto, che potrà fissare nuove soglie minime di importo e nuovi limiti minimi di fatturato. "Con questo provvedimento - ha commentato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato - si dà ulteriore attuazione ai programmi dell'Agenda Digitale, favorendo i consumatori nei loro acquisti attraverso una più ampia diffusione della moneta elettronica e garantendo maggiore tracciabilità per le transazioni con imprese e professionisti. (fonte: Il Sole 24 Ore - notizie)

Neve e gelo dall'Artico: è in arrivo il «vero» inverno. Ma durerà solo fino al week end

La morsa del gelo proveniente dall'Artico è arrivata, preparando il terreno a una settimana di vero inverno - in coincidenza con i "giorni della merla" -, che però si concluderà verso il week-end con venti di Scirocco che faranno gradualmente innalzare le temperature. Dopo il bel tempo odierno al Nord, in Toscana, Umbria e Lazio, già da domani è previsto l'arrivo di una nuova perturbazione che porterà un peggioramento su Nord Est e regioni centro meridionali, con piogge e nuovi acquazzoni. La neve, secondo Ilmeteo.it, comparirà già «da domani sera a quote basse sull'Emilia e sulle Alpi, e nella notte fino in pianura su Bologna, parte del Veneto, Lombardia orientale e in Trentino Alto Adige. (Per vedere il meteo in tempo reale clicca qui--->METEO IN TEMPO REALE ) Le nevicate più importanti sono attese sul bolognese, copiosissime sull'Appennino tosco-emiliano-romagnolo oltre i 100m, e su quello marchigiano a 200 metri». E dopo una breve tregua martedì sera, «tra mercoledì e giovedì - sottolinea il meteorologo di Epson-meteo Daniele Izzo - la neve in pianura potrebbe cadere fino a quote pianeggianti su gran parte del Nord. Verranno quindi imbiancate città come Torino, Milano, Genova e Piacenza. La fase clou di queste nevicate al momento - precisa Izzo - sembra verificarsi tra la sera di mercoledì e la mattina di giovedì quando, oltre a quelle del Nordovest, potrebbero essere imbiancate anche molte città del Nordest tra cui Verona, Treviso e Udine». A Milano, mercoledì sono attesi 10 centimetri di neve e in nottata una bellissima nevicata di oltre 10 centimetri imbiancherà tutta l'Emilia occidentale, il Trentino Alto Adige e l'alto Veneto, in particolare il Vicentino. La neve continuerà a cadere giovedì sulle Alpi e sull'Emilia e sarà proprio l'Emilia occidentale e in particolare il piacentino ad avere il carico nevoso più copioso. Ancora più intense le nevicate sui rilievi liguri e sulle Alpi orientali, dove tra il bellunese e la Carnia si toccheranno gli 80 centimetri. «Il maltempo - secondo 3Bmeteo - non risparmierà il resto d'Italia, con piogge sparse almeno fino a venerdì, più intense sulle Tirreniche». Da sabato poi i venti di Scirocco porteranno ad un graduale rialzo delle temperature, sostituendo la pioggia alla neve anche sulle Alpi fino a 800-1000 metri. (fonte: Il Sole 24 Ore - notizie)

26 gennaio 2014 - Schumacher, il parere del neurochirurgo - "Recupero? inaspettato, non impossibile"


Il prof. di neurologia dell'ateneo di Bordeaux: "Il tempo gioca a suo sfavore. Il recupero? Difficile" Sono passati più di venti giorni dal tragico incidente sulla neve che ha ridotto Michael Schumacher in coma. Da allora, il campione tedesco - ricoverato nell'ospedale diGrenoble - è stato sottoposto a due interventi chirurgici per cercare di ridurre gli ematomi, ma il cauto ottimismo filtrato nei primi giorni sta pian piano scemando, e le possibilità che si risvegli si assottigliano giorno dopo giorno. "Calano le possibilità" - A confermarlo è Jean-Marc Orgogozo, professore di neurologia all'Università di Bordeaux e direttore della Federazione di neuroscienze, che in un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Point ha provato a fare chiarezza sulla situazione clinica di Schumacher: "Pur non sapendo le cose con esattezza, purtroppo il tempo gioca a sfavore. Ogni giorno che passa diminuiscono le possibilità che la situazione migliori. L'intervento dei neurochirurghi sul trauma 'chiuso' doveva dare un beneficio se non immediato, almeno veloce. Se ciò non avviene significa che le lesioni sono ampie e diffuse e hanno poche chance di regredire", ha affermato il medico transalpino. "Quadro preoccupante" - Dopo tutto questo tempo le possibilità di un "risveglio" sono poche, ma la speranza è l'ultima a morire: "La terapia attuale stabilizza le lesioni che si ritengono irreversibili - ha aggiunto il luminare -, ma se il danno è troppo grande a lungo andare non serve, anche perché il coma può causare complicazioni al sistema immunitario, mentre l'ipotermia ha un impatto negativo sulla circolazione. In generale, dopo un certo periodo si inizia con un coma più leggero e si vede cosa succede. Non posso aggiungere altro non vedendo le cartelle cliniche, ma è essenziale svegliare il ferito altrimenti non c'è più speranza. Dopo tre settimane non aver riscontri positivi è inquietante e bisogna essere consapevoli che un grave trauma cranico con edemi diffusi è complicato qualunque cosa si faccia. Che Schumacher recuperi senza conseguenze è inaspettato, ma non impossibile". (26 gennaio 2014)

Buonanotte by Tom. (Video)


Ecco come separare perfettamente il tuorlo dall'albume. (video)


Cane salva la vita al padrone rischiando la sua...(Video)




Tempo fa, un uomo camminò sulla spiaggia in una notte di luna piena...Pensò


che se avesse avuto una macchina nuova, sarebbe stato felice. Se avesse avuto una grande casa, sarebbe stato felice. Se avesse avuto un lavoro eccellente, sarebbe stato felice. Se avesse avuto una donna perfetta, sarebbe stato felice. In quel momento inciampò in una borsa piena di pietre. Cominciò a giocare con esse, gettandole nel mare, una per ogni volta che aveva pensato: SE AVESSI...SAREI FELICE finchè rimase solo con una pietra nella borsa e decise di tenerla. Quando arrivò a casa notò che era un diamante e ripensò a quanti ne aveva gettati per gioco nel mare, senza accorgersi che erano pietre preziose. Così fa la gente.. SOGNA QUELLO CHE NON HA SENZA DAR VALORE A CIÒ CHE HA VICINO Se osservasse meglio, noterebbe quanto è fortunata.. La felicità è molto più vicina di quello che si pensa. Ogni giorno potrebbe essere un diamante prezioso ed insostituibile e ognuno di noi può decidere se apprezzarlo o gettarlo in mare. La morte non è la più grande perdita della vita. La più grande perdita della vita è morire dentro mentre viviamo!

Il Kebab che spesso mangiamo.. ecco come è fatto: denti, occhi e ossa di...

animali “strani”
Intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, denti, sale e grasso animale. No, non è la ricetta della zuppa di una strega ma gli ingredienti della “carne” di un Doner Kebab. Una moda spopolata in tutta Europa, il kebab è diventato il fast food più diffuso, da Londra a Barcellona, Roma, Berlino, Parigi, milioni di persone lo mangiano ogni giorno, senza sapere che cos’è e quanto pericoloso è per la salute. Mahmut Aygun, emigrato in Germania dalla Turchia negli anni Settanta è stato uno dei primi fautori della diffusione di questo alimento nel nostro continente. Pare che, originariamente, nei paesi arabi dove è nato, il kebab fosse un piatto artigianale e rustico di carne, anche abbastanza fresco e nutriente, servito con verdure e salse speziate. Il Doner Kebab (ovvero la versione “da passeggio”, diffusa dalla Germania in tutta Europa, ndr), invece, non ha niente di nutriente, né di buono, purtroppo. kebab Quel sapore anche “non male” e a volte appetitoso, che chiunque abbia mangiato un kebab conosce, non è nient’altro il risultato della lavorazione della carne con quantità spropositate di grasso animale e spezie: questo è quello che inganna il palato. Chi è abituato a mangiare hamburger da McDonald od altre schifezze del genere, sa bene che il panino sembra buono: questo è solo un sapore indotto dal grasso utilizzato nel processo di lavorazione della carne. Vi propongo i risultati di un’analisi condotta in Inghilterra da un equipe di scienziati e nutrizionisti (il testo integrale della ricerca è pubblicato Qui: --KEBAB-COMPOSITION-- in formato .pdf, ndr) e spero che vi facciano cambiare idea al momento di decidere se entrare in un “ristorante” che offre kebab.                                     più del 50% dei Doner Kebab contiene carne diversa da pollo o vitello, la maggioranza dei kebab sono un miscuglio di carni diverse, tra cui quella di pecora e di maiale; a parte nei kebab realizzati con un’amalgama di carni di vitello, pollo, tacchino, pecora, maiale, in circa il 9% dei casi non si è potuta individuare con chiarezza la natura della carne utilizzata nel processo di triturazione; un kebab contiene tra il 98% (nel migliore dei casi analizzati) ed il 277% della quantità giornaliera di sale accettabile, oltre la quale la salute di un essere umano è a rischio; un singolo kebab contiene tra le 1.000 e le 1.990 calorie (senza considerare le verdure e le salse, ndr); un altro dato scandaloso è che ogni kebab contiene tra il 148% ed il 346% della quantità di grassi saturi assimilabili giornalmente da un essere umano (sempre considerando solo la carne, ndr); in quasi tutti i kebab analizzati si sono riscontrati batteri tipo l’Escherichia Coli (un battere che espelliamo con le feci, ndr) e lo Staphylococcus Aureus Oltre a questi dati, un ulteriore problema del buon Doner Kebab è legato al processo di conservazione. La totalità dei kebab diffusi dalla Germania in tutta Europa, contengono una quantità elevatissima di conservanti ed additivi chimici, sostanze altamente cancerogene, necessari per poter assicurare la conservazione del prodotto per mesi. Inoltre, durante il loro trasporto ed all’interno degli stessi stabilimenti dove sono venduti al pubblico, questi rotoloni di “carne” sono soggetti a gravi interruzioni della catena del freddo, in seguito a continui e ripetuti congelamenti e descongelamenti.

CIBO OCCASIONALE – Non ci sono studi a dimostrare che i doner kebab in vendita in Italia siano meno terribili, ma secondo Carla Favaro, docente alla scuola di specializzazione in scienze della nutrizione dell'"Università di Milano Bicocca" non bisogna sperarci troppo: «Verosimilmente anche i nostri saranno simili: essendo in genere gestiti da stranieri, immagino che non siano “adattati” al nostro tipo di dieta». Detto questo, sono da bandire senza ripensamenti? «Non esistono alimenti del tutto vietati, anche se di fronte a dati di questo tipo viene da riflettere. L'importante è che il consumo sia davvero occasionale, soprattutto se si è a rischio (ad esempio se già abbiamo elementi di rischio cardiovascolare).

Purtroppo il kebab è un cibo che può essere meno “eccezionale” del previsto: costa poco, molti studenti e lavoratori lo possono considerare il pasto ideale a mezzogiorno». I guai possibili, peraltro, non si limitano all'aumento di peso e al pericolo per arterie e cuore, ma si possono verificare anche nell'immediato: «Un panino del genere richiede tempo per essere digerito: difficile concentrarsi nello studio o lavorare bene dopo un kebab», dice Favaro. «Inoltre, se si sceglie un cibo simile ci si riempie e non si mangia sufficiente verdura e frutta, sommando all'errore di un pasto pesante la mancanza di nutrienti sani. Insomma, è davvero meglio optare per il kebab solo una volta ogni tanto», conclude la nutrizionista. Buon appetito.

Papà quanto guadagni all'ora? (Clicca l'immagine per leggere)


Un bambino, con la voce timida e con occhi d’ammirazione, domanda al padre che ritorna dal lavoro: - Papà! Quanto guadagni per ogni ora di lavoro? Il padre in un gesto severo, risponde: - Ascolta figlio mio! Questo neanche tua madre lo sa. Non preoccuparti! Sono stanco. Ma, il figlio insisteva: - Ma, papà, per favore … mi dici quanto guadagna per un’ora? La reazione del padre fu mena severa e rispose: - trenta euro a ora. - Allora, papà mi può prestare un euro? Il padre pieno di ira e trattando il figlio con brutalità, rispose: - Allora è questa la ragione per cui volevi sapere quanto guadagno? Vai a dormire e non te ne preoccupare più. Sono stanco! Già era notte quando il padre cominciò a pensare in quello che era successo, e si senti in colpa. A volte, chi sa, se suo figlio aveva bisogno di qualcosa. Volendo pulire la sua coscienza, andò fino alla stanza del bambino e a voce bassa, chiese: - Figlio … stai dormendo? - No, papà, rispose il ragazzo assonnato. - Guarda, qui ci sono i soldi che mi hai chiesto. - Grazie mille, papà … disse il figlio, alzandosi e prendendo ventinove euro da una scatolina che stava sotto il letto disse: - Adesso ho completato! Ho trenta euro. - Papà, adesso puoi vendermi un ora del tuo tempo? Ti prego, vieni a casa prima, domani sera, mi piacerebbe tanto cenare con te. - Per il padre fu come un pugno nello stomaco. Abbracciò suo figlio e gli chiese scusa.
Questa storia è solo un promemoria per tutti coloro che, come me, come voi..sono sempre molto impegnati. Non dovremmo permettere al tempo di sfuggirci tra le dita, senza aver trascorso abbastanza tempo con le persone che, per noi, contano veramente, quelli più vicini al nostro cuore. Ricordatevi di spendere 30 euro del vostro tempo con qualcuno che amate veramente. Se dovessimo morire domani, la società per la quale stiamo lavorando ci potrà sostituire in due o tre giorni. Ma le famiglie e gli amici che lasceremo, sentiranno la nostra mancanza per il resto della loro vita. Eppure, se ci pensiamo bene, dedichiamo molto più tempo al lavoro che alla famiglia. Dedicare tempo alle persone care, quanto vale? Ricordati che certe cose sono molto più importanti!

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