Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Il genio e le vacanze. (Barzelletta)
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall’ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una bellissima e vecchissima lampada ad olio. La prendono in mano e dopo un attimo appare il genio della lampada. “Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno”. L’impiegato spinge gli altri e grida: “tocca a me, a me….Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete”. Detto questo svanisce e si ritrova alle bahamas. Il rappresentante grida: “a me, a me, tocca a me! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!” E anche lui svanisce e si ritrova in una bellissima spiaggia di Tahiti con una donna stupenda. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. Il direttore pensa un attimo e poi dice: “Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!” Detto fatto. Il Genio scompare. Morale:
Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!
I tre vecchietti. (Barzelletta)
Tre vecchietti, tutti abbondantemente sopra la soglia dei settant’ anni, stanno ad un tavolo d’osteria davanti a un mezzo litro di vino rosso e discutono dei guai provocati dall`avanzare dell’età: Io, esordisce il primo, tutte le mattine mi alzo all’alba, prendo il mio cane e vado a caccia. Ma mentre una volta tornavo sempre col carniere pieno, ora non ci vedo più bene e non piglio neanche una lepre zoppa a me è la vista che mi rovina, è la vista. Io, si lamenta il secondo, avevo uno stomaco di ferro, riuscivo a mangiare di tutto e mi facevo certe scorpacciate di polenta con le costine di maiale…. Ora la sera sono costretto a cenare con una minestrina a me è lo stomaco che mi rovina, è lo stomaco…. Io, conclude il terzo, starei abbastanza bene, pensate che questa mattina ho visto la figlia della mia vicina che lavava i panni al ruscello, senza pensarci due volte, mi sono avvicinato da dietro e me la son fatta, ma lei si è voltata e mi ha detto: - “Ah peppì, è la terza volta che lo facciamo da stamattina!” - A me è la memoria che mi rovina, è la memoria!
L'avvocato e il mendicante. (Barzelletta)
Un avvocato molto famoso, uscendo dallo studio, vede un mendicante seduto sotto i portici che chiede l’elemosina. Provandone compassione, tira fuori una banconota da 5 euro e la da’ al pover’uomo. “Avvocato”, dice il mendicante, “mi tolga una curiosita’ … Sono vent’anni che lei mi fa l’elemosina ogni sera e la ringrazio. Ma perche’ vent’anni fa mi regalava 100.000 lire, poi dieci anni fa mi regalava 50.000 lire, 5 anni fa 20.000 e ora solo 5 euro? Invece di aumentare diminuisce?” “Caro mio … Lei deve sapere che vent’anni fa ero single e avevo cosi’ tanti soldi che non riuscivo neanche a spenderli. Poi dieci anni fa mi sono sposato e ho dovuto limitare le spese; cinque anni fa mi sono nati due gemelli e ho dovuto tirare la cinghia. E ora che i miei genitori sono malati devo proprio stare attento a ogni euro che spendo!” “E … mi dica una cosa, Avvocato”, ribatte il mendicante, ”Ma tutte queste persone proprio con i miei soldi le deve mantenere?”
Il marito in paradiso. (barzelletta)
Un uomo dopo essere passato a miglior vita sta percorrendo il corridoio che porta al paradiso assieme ad un angelo. Ai lati del corridoio vede dei grandi orologi. Incuriosito chiede all’angelo a cosa servono, e l'angelo risponde: - Ogni orologio corrisponde ad una donna e misura quante corna stà facendo al marito. L’uomo sogghignando: - Guarda mia sorella ha già fatto un paio d’ore e la Gina se la cava bene! L’uomo dice all’angelo: - Non ci sono tutti gli orologi, manca quello di mia moglie vero? Significa che lei non mi ha mai fatto le corna.. L’angelo risponde: - Quello di sua moglie è in ufficio dal capo, Lo usiamo come ventilatore.
La Tasi slitta a settembre..In 12 grandi città è più cara dell’Imu..(leggi tutto)
In media si pagheranno 240 euro a famiglia: ma a Genova, Milano, Torino e Roma si supera abbondantemente quota 400. Ecco la mappa dei disagi:
Alla fine la proroga della Tasi è arrivata. Il pagamento della prima rata della Tassa sui servizi indivisibili è stata spostata da giugno a settembre ma solo per quei Comuni che il 23 maggio non hanno ancora deciso quale aliquota applicare, per tutti gli altri si pagherà alla scadenza attuale del 16 giugno.
La decisione è stata presa in serata dal Governo dopo un incontro tecnico con i Comuni. Si spera così anche di raffreddare la polemica politica. Alle scorse Politiche era l’Imu a tenere banco nei comizi, ora rischia di esserlo la Tasi. In aprile il Governo ha varato le modalità di applicazione della nuova imposta, ma ad oggi sono in pochi a sapere quanto dovranno pagare e questo perché solo poco più del 10% dei Comuni ha deliberato su aliquote ed eventuali detrazioni.
La maggioranza dei contribuenti, in particolare i proprietari di seconde case, vive nell’incertezza, e nei giorni scorsi si è avanzata l’ipotesi di prorogare la scadenza dei pagamenti. A giustificare le lentezze dei Comuni sono le elezioni comunali, che riguardano oltre 4.000 Municipi. «Quei Consigli comunali - ha ricordato il presidente dell’Anci Piero Fassino - ad aprile erano già sciolti e quindi impossibilitati a deliberare». Anche per questo la legge ha previsto che, in caso di mancata delibera sulle aliquote, i proprietari di prima casa potranno pagare tutto entro il 31 dicembre 2014.
Il balletto
L’intervento del governo dà un po’ di ossigeno ai contribuenti, nel giorno in cui si scopre che, in molti Comuni, alla fine, la nuova tassa costerà più della vecchia Imu. A fotografare il balletto sulla casa è uno studio del servizio politiche territoriali della Uil: su 32 città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, in 12 di queste il conto è più salato che negli anni passati. Le città dove il conto è già salito sono Bergamo, Ferrara, Genova, La Spezia, Macerata, Mantova, Milano, Palermo, Pistoia, Sassari, Savona e Siracusa.
I piccoli centri
Allargando lo sguardo ai piccoli centri, il caos è totale: alla scadenza della pubblicazione delle delibere sul sito del Ministero dell’Economia sono soltanto 832 i municipi che hanno fissato le aliquote . Ma attenzione, di questi 832 solo 514 hanno reso nota la delibera. «Se il buongiorno si vede dal mattino - commenta Guglielmo Loy, segretario confederale Uil - la nuova imposta porterà delle amare sorprese per gli italiani».
Il bonus di 80 euro neutralizzato
Inoltre, tra Tasi, Tari e Addizionali Comunali si rischia di neutralizzare il bonus Irpef, o peggio come nel caso dei pensionati, esclusi dagli «80 euro», il pericolo è di peggiorare ulteriormente la situazione economica, aumentando il carico fiscale complessivo.
Le aliquote
Ad eccezion fatta per Aosta, dove per le case non di lusso l’aliquota è stata fissata al livello base dell’1 per mille, e Pordenone con l’1,25 per mille, tutte le altre Città hanno aumentato le aliquote. 11 Città (Ancona, Bologna, Cagliari, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vicenza), sulle aliquote della prima casa, hanno adottato l’addizionale dello 0,8 per mille arrivando al 3,3 per mille, soltanto Milano e Roma hanno deciso di ricorrere all’addizionale suppletiva della Tasi sulle seconde case, arrivando in questo caso all’11,4 per mille. Torino ha scelto il 3,3 per mille con detrazione fissa di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro, più 30 euro per ogni figlio minore di 26 anni; Genova ha scelto il 3,3 per mille con detrazioni decrescenti da 114 euro per immobili con rendita catastale fino a 550 euro per arrivare a 50 euro per immobili con rendita fino ai 900 euro. Ancona ha scelto il 3,3 per mille con detrazioni legate agli immobili con rendita catastale fino a 440 euro e per il 2015 ha intenzione di portare l’aliquota sulla prima casa al 4,1 per mille; Palermo ha scelto il 2,9 per mille con detrazione fissa di 50 euro, più 20 euro per figli minori di 18 anni; Bologna ha scelto il 3,3 per mille con detrazioni decrescenti con il crescere delle rendite; Cagliari e Vicenza hanno scelto aliquote differenziate (2,8 per mille e 3,3 per mille).
La stangata
Tra il totale delle Città oggetto del campione, la media della Tasi è di 240 euro a famiglia, a fronte dei 267 euro pagati nel 2012 con l’Imu. In particolare a Torino mediamente la Tasi costerà 468 euro (475 euro era il costo dell’Imu); a Genova 439 euro (372 euro era il costo dell’Imu); a Milano 430 euro (396 euro era il costo dell’Imu); a Roma 410 euro (537 era il costo dell’Imu); a Ferrara 308 euro (248 euro era il costo dell’Imu); ad Ancona 306 euro (341 euro era il costo dell’Imu); a Bologna 301 euro (321 euro era il costo dell’Imu ); a Cagliari 264 euro (351 euro era il costo dell’Imu); a Palermo 154 euro (152 euro era il costo dell’Imu).
"Il colibrì." Ovvero se tutti facessimo la nostra parte..
Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco, durante il suo volo verso l'incendio vide un leone - “Cosa credi di fare, tu?” - gli chiese il leone.
- “Vado a spegnere l’incendio!” - rispose il piccolo volatile.
- “Con una goccia d’acqua?” - ribattè il leone con un sogghigno di derisione.
Il colibrì, proseguendo il volo, rispose: - “Io faccio la mia parte!” (Racconto africano)
Ad un posto di blocco dei carabinieri un automobilista.. (barzelletta)
Un automobilista ad un posto di blocco dei carabinieri non si ferma, anzi accelera e fugge..I carabinieri prontamente salgono sulle loro autopattuglie e si mettono all'inseguimento. Dopo una mezz'ora riescono a raggiungere l'auto in fuga e la fermano, al posto di guida un signore trafelato porge i documenti all'appuntato che dopo una minuziosa perquisizione dice al conducente dell'autovettura: "ma dica un pò.. perchè fuggiva se è in regola e non ha niente da nascondere?" - il conducente risponde: "vede mia moglie è scappata di casa con un suo collega, e quando vi ho visti al posto di blocco che mi fermavate pensavo che me la voleste ridare indietro."
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