Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Dormite poco? Siete spesso nervosi? Vi irritate per niente? Attenzione controllatevi..
La pressione sanguigna.
Che disturbi provoca?
Molti ipertesi sono tali senza saperlo e spesse volte lo scoprono durante un controllo medico occasionale. Non a a caso gli anglosassoni chiamano l’ipertensione il killer silenzioso. Tuttavia non bisogna sottovalutare alcuni sintomi potenzialmente dovuti all’ipertensione arteriosa quali: insonnia, irritatezza, occasionali mal di testa, ronzio auricolare, disturbi visivi, senso di vuoto alla testa; e quelli più gravi che denotano già un grado medio-alto di ipertensione: instabilità e vertigine, sensazione di malessere e nausea con difficoltà di concentrazione e di memoria, arrossamento del viso, palpitazioni, epistassi (sangue dal naso).
Qual’e la causa?
Nella stragrande maggioranza dei pazienti non è possibile riscontrare una causa vera e propria dell'ipertensione, che viene pertanto definita essenziale o primitiva. Più raramente sono identificabili malattie specifiche che possono causare ipertensione: malattie renali, malattie endocrine, malattie congenite, ecc...
RIMEDI:
A volte bastano semplici accortezze per ripristinare i normali valori pressori specialmente quando l'ipertensione è di grado lieve (150-160/ 85-90): sana alimentazione, eliminare il fumo, ridurre o eliminare l'alcool, il sale, gli affettati, i formaggi stagionati e le salse, eseguire regolare attività fisica (o camminare almeno mezz'ora a passo svelto tutti i giorni).
IPERTENSIONE ARTERIOSA è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la pressione che in più rilevazioni è uguale o superiore al valore di 140 mmHg di sistolica (IPERTENSIONE ARTERIOSA SISTOLICA) o 90 mmHg di diastolica (IPERTENSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA).
Valori pressori di sistolica compresi tra 140 e 159 mmHg e di diastolica tra 90 e 99 mmHg sono definiti come ipertensione di grado lieve.
Valori pressori di 160-179 mmHg di sistolica o 100-109 mmHg di diastolica rappresentano un’ipertensione di grado moderato.
Infine valori uguali o superiori a 180 e 110 mmHg rispettivamente di sistolica e di diastolica costituiscono un’ipertensione di grado severo o grave.
Estate di pioggia e soprattutto di tasse.. Ecco le scadenze:
Già alle prese con condizioni atmosferiche poco rilassanti, gli italiani dovranno vedersela con un altro intruso: le tasse. Commercialisti e consulenti del lavoro lanciano l’allarme chiedendo al governo di modificare la "scaletta" delle scadenze: tra il 20 agosto e il 19 settembre le norme fiscali prevedono un numero molto elevato di adempimenti, ben 410. Contribuenti di ogni categoria avranno un gran da fare, dunque, e dovranno nuotare in un mare di scadenze.
Questo “appuntamento con lo Stato” interesserà circa venti milioni di italiani. Oltre al modello 770 c’è di tutto: da Irpef a Irap, Ires, Iva e poi addizionali regionali, Inps, Tobin tax, Imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sui capital gain. Senza contare il versamento dei contributi previdenziali per lavoratori dipendenti, ma anche per artigiani, commercianti, collaboratori, lavoratori domestici. E pure i diritti dovuti alle Camere di commercio cadono nel medesimo periodo dell’anno. E, da questo punto di vista, gli itliani sono davvero tutti uguali, tutti sulla stessa barca: 171 adempimenti per gli imprenditori individuali, seguiti a stretto giro dai professionisti con 167 adempimenti. Per gli enti non commerciali gli adempimenti sono 72, ma anche imprenditori, commercianti, artigiani, partite Iva, professionisti, co.co.pro sono coinvolti in questo balletto di date incerte che non aiuta né la pianificazione finanziaria aziendale né la razionalizzazione delle attività.
Una proposta per riformare il Fisco - Un ingorgo estivo che però rischia di durare tutto l’anno. Anche per questo la richiesta di semplificazione e riforma fiscale, con un nuovo calendario, è sempre più forte. Il presidente del Coordinamento unitario delle professioni Marina Calderone lancia una proposta: “Introdurre la cosiddetta contrapposizione di interessi. Consiste nel rendere detraibile tutto quello che il contribuente spende, senza alcun limite. Questo avrebbe una serie di vantaggi: pagamento delle imposte sui redditi effettivi, interesse a richiedere la ricevuta o lo scontrino per qualsiasi pagamento, azzeramento degli adempimenti trattandosi di semplici conteggi di detrazione. Sarebbe anche un modo efficace per favorire l’emersione del nero”.
Amici per la pelle? Questione (anche) di geni. Chi si..
somiglia si piglia? Secondo una ricerca che ha effettuato analisi su un milione e mezzo di persone, il Dna degli amici tende a somigliarsi. Chi si somiglia si piglia, e questo fin nel profondo del Dna. A gettare nuova luce sul detto popolare è una ricerca pubblicata su -pnas.org- secondo cui gli amici condividono fra loro, oltre a gusti e passioni, insolite somiglianze genetiche.
Dunque arrivare a considerare i propri amici un po' come una famiglia non è un atteggiamento privo di basi scientifiche. Lo studio dell'Università della California a San Diego e della Yale University ha scoperto, infatti, che gli amici che non sono biologicamente imparentati fra loro (neanche alla lontana), si somigliano l'un l'altro geneticamente.
Scegliamo di frequentare chi è simile a noi. Anche nel Dna.
Come cugini alla lontana. «Guardando all'intero genoma - spiega James Fowler dell'Uc di San Diego che firma lo studio insieme a Nicholas Christakis di Yale - abbiamo scoperto che, in media, noi siamo piuttosto simili ai nostri amici. Abbiamo più Dna in comune con le persone che scegliamo nella nostra cerchia di affini rispetto ai perfetti sconosciuti nello stesso gruppo di popolazione».
Ma quanto si somigliano gli amici, a livello di Dna? I ricercatori hanno una risposta precisa: gli amici sono legati fra loro come quarti cugini o persone che hanno in comune i bis-bis-bis-bisnonni. In pratica, questo equivale a circa l'1% dei nostri geni. «Questo può non sembrare molto, ma per i genetisti è un numero significativo», dice Christakis. «Non solo: molte persone non conoscono i propri quarti cugini. Insomma, in noi c'è qualcosa che ci spinge a scegliere persone che somigliano alla nostra famiglia».
C’è anche un “punteggio dell’amicizia”, che può dire quanto si andrà d’accordo con una persona in maniera decisamente più scientifica dei test che compiliamo sotto l’ombrellone, infatti nella loro ricerca, gli scienziati hanno sviluppato quello che chiamano "punteggio dell'amicizia": permette di prevedere chi diventerà amico con un livello di sicurezza con cui oggi si prevede, su base genetica, la chance di sviluppare obesità e schizofrenia. Secondo i ricercatori, il fatto di avere caratteristiche comuni con i propri amici, una sorta di "familiarità funzionale", può conferire vantaggi evoluzionistici.
Il team ha scoperto inoltre che gli amici presentano particolari somiglianze nei geni che influenzano il senso dell'odorato, mentre le maggiori differenze sono concentrate nei geni che controllano il sistema immunitario.
Da Positano a Sorrento, relax sulle due Costiere per Richard Gere..
Il bel Richard dopo aver presenziato alla quinta giornata del Giffoni Film Festival, negli ultimi giorni è stato in Costiera Amalfitana per trascorrere qualche giorno di vacanza in completo relax. Positano, Ravello, Capri, Procida, ma anche Sorrento e Pompei. Proprio gli scavi, racconta la sua talent coordinator Giovanna De Gennaro, sono stati l'attrazione che maggiormente l'hanno entusiasmato ed affascinato.
Nella nottata di ieri, la star americana si è presentata alla porta del "Music on the Rocks", il noto locale sulla spiaggia di Positano.
Tra lo stupore generale si è concesso a foto, salfie ed autografi senza batter ciglio. Sorridendo e rendendosi disponibile con chi lo incrociava. Ieri, in mattinata, ha anche visitato la nota fabbrica di ceramiche "Solimene" di Vietri sul Mare.
Richard ha confessato di venire quasi ogni anno in Costiera, ma sempre in barca e per periodi molto brevi. Non metteva piede in Costiera dal lontano 1982.
Il commento alla fine è stato unanime: una star del cinema, un bellissimo uomo ma anche persona tremendamente "normale".
Chi lo ha visto in questi cinque giorni in giro per la Costiera racconta di aver trovato una persona umilissima, disposta ad ascoltare e ad abbassare quei muri che dividono una star di Hollywood da un uomo qualunque. (Fonte: IL MATTINO.it)
Dimmi che cane hai e ti dirò i difetti del tuo carattere. (Clicca l'immagine per leggere)
1 - Cane di razza:
amate gli status-symbol e ritenete che il solo possederli vi ponga al riparo da ricevere critiche sociali. questo purtroppo restringe parecchio il vostro senso di realtà.
2 - Cane meticcio:
date spesso e volentieri fiato alla bocca senza prima accendere il cervello. Ve ne uscite facilmente così, con affermazioni talmente inopportune da scatenare la reazione di chiunque.
3 - Cane da salotto:
amate molto lo stile "Vecchia Inghilterra" fatto di ritualità, pettegolezzi e freddure. Ovviamente non riuscendo a riprodurlo adeguatamente, scadete facilmente nel ridicolo senza rendervene minimamente conto.
4 - Cane da difesa:
intorno a voi vedete solo ostilità e gente malintenzionata. Inoltre siete talmente sospettosi nei confronti altrui che ritenete impossibile l'esistenza di un comportamento genuino, assolutamente privo di doppi sensi.
5 - Cane da guardia:
siete degli insicuri e mascherate questo vostro difetto con un atteggiamento ipercritico. Non vi va mai bene niente e, spesso a sproposito, tendete a rimarcare questioni inopportune.
6 - Cane da caccia:
siete persone prive di immaginazione, con scarsissime capacità di osservazione. Spesso basterebbe un niente per rendervi consapevoli di ciò che accade intorno a voi, ma non c'è proprio niente da fare, sembrate del tutto ciechi.
7 - Cane da pastore:
avete idee ben precise per quanto riguarda ordine e regole. Cercate di vivere secondo i tempi scanditi dalla Natura e anche chi vive con voi, volente o nolente, viene a far parte di questa filosofia esistenziale.
8 - Cane da corsa:
vi piace possedere cose che non possono passare inosservate. Dietro la vostra apparente normalità, celate un animo notevolmente narcisista.
9 - Cane da tartufi:
siete dei tipi intransigenti con poca capacità di autocritica. La vostra rigidità vi porta spesso a sottovalutare le ragioni altrui. Soprattutto quelle di chi vi ha sempre dimostrato attaccamento e disponibilità.
10 - Cane da cerca:
siete dei gran puntigliosi e di ogni questione, grande o piccola che sia, amate ricercare fino in fondo la risoluzioneservendovi dei metodi più svariati.
11 - Cane di piccola taglia:
Nonostante le robuste apparenze siete di costituzione deboluccia sia fisicamente ma soprattutto psicologicamente, infatti basta un nonnulla per farvi innervosire ed imbestialire, questo vi porta a mettere in luce aspetti della vostra personalità che sarebbe meglio non rivelare.
12 - Cane di media taglia:
siete degli inguaribili titubanti. Tergiversate fino all'ultimo su ogni decisione e, quando l'avete presa siete subito pronti a fare retromarcia. La vostra vita così diventa proprio una gran fatica.
13 - Cane di grande taglia:
per sopperire a qualche vostro complesso d'inferiorità amate ostentare cose di notevoli dimensioni. Tutti presi da questa ricerca di compensazione, spesso vi tradite con affermazioni che hanno del paradossale.
14 - Cane che ubbidisce:
credete di avere lo spirito del capobranco ma in realtà siete solamente dei tiranni. Vi illudete che gli altri vi ubbidiscano perchè riconoscono in voi doti superiori e invece lo fanno solo per non perdere i loro privilegi.
15 - Cane che non ubbidisce:
non sapete imporvi. O meglio, non sapete farlo in tutti i modi. Credete infatti che ogni comportamento debba derivare da un dibattito ideologico: ciò è molto apprezzabile, ma in alcuni casi bisogna sapere anche battere i pugni.
16 - Cane iperattivo:
siete dei pigroni con pochissima forza di volontà. Questo fatto, in cuor vostro vi duole e non vi fa stare sereniperchè vorreste cambiare ma non ne siete capaci. Ecco perchè spesso vi risvegliate angosciati.
17 - Cane giocoso:
comici e anche divertenti, buttate in ridere ogni cosa perchè questo fa sganasciare gli altri e vi fa sentire bene. Come tutti gli zuzzurelloni però, avete il solito neo: non sapete quando è il momento di fermarsi.
18 - Cane da compagnia:
anche se non vi sembra avete tedenze malinconiche che esprimete nel peggiore di tutti i modi, abbandonandovi a eterne litanie di lamenti cui nessuno può sfuggire.
Un nuovo fiore. (Leggetela)
In un tempo lontano, in una bella distesa di grano, nacque un nuovo fiore. Era diverso da tutti gli altri, e le spighe, con il loro dolce ondeggiare cullate dal vento lo guardavano con diffidenza "un estraneo tra noi" dicevano "che sciagura, rovinerà lo splendido panorama che solo noi riusciamo a creare!", a volte lo prendevano in giro, la spiga Gina diceva: "Ma guardati sei proprio strano, sei troppo giallo, sarai malato?". E il fiore dal lungo stelo, si sentiva sempre più solo, sempre più triste, e mentre cresceva la sua testa si chinava in basso, per la vergogna di essere diverso.
Le spighe, vedendo che il nuovo arrivato non si difendeva neanche, presero ancora a elogiare le loro qualità una volta raccolte, facendo sentire il nostro fiore ancora più inutile. Dicevano in coro: "con il nostri frutti si fa la farina, con la farina si fanno i biscotti le torte e pure la pastasciutta di cui ogni creatura ne va ghiotta!” e la spighe gemelline gli dicevano: “e tu, dicci un po’, a cosa servi? Secondo noi proprio a niente!”
E lo strano fiore si chinava sempre più a guardar la terra! Ma un giorno passò di lì una donna con il suo bambino, e le spighe eccitate dai complimenti che sapevano avrebbero ricevuto, si sussurrarono l’un l’altra a bassa voce: “coprite il buffo fiore, di modo che non lo possano vedere!”. Ma il bambino curioso notò lo strano fiore tra le spighe di grano, fece avvicinare la sua mamma, e le chiese: “Mamma cos’è questa pianta, a che serve, perché è così china?”. La donna riuscì a vedere attraverso la sua solitudine e si commosse, versò una lacrima che finì proprio al centro del cuore del giovane fiore, che sentì per la prima volta un’emozione d’amore. “E’ un girasole, il più bel fiore”, disse la mamma, “è nato per caso tra le spighe di grano e non sentendosi accettato ha chinato il capo, forse non sa che i suoi tanti fratelli sono talmente belli e talmente fieri da avere il capo eretto per guardare in faccia il sole. E poi, piccolo mio, immagina che questa distesa di grano sia un bel piatto di pastasciutta condita da un filo d’olio, il frutto del suo girasole” Da allora il girasole alzò il capo per guardare il sole da mattina fino a sera, ma senza rancore per le sorelle spighe, che chiesero perdono per il male causato ma soprattutto capirono che un fiore non è peggiore solo perché diverso, che ogni creatura porta dentro di sé la propria bellezza e lo scopo della propria esistenza, e che invece di canzonarlo per tanto tempo avrebbero semplicemente potuto aiutarlo.
Iscriviti a:
Post (Atom)