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STORIE DIVERTENTI
Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8%..
Stangata nelle bollette dell'acqua, rincaro del 3,9% e fino al 4,8% nel 2015.
Sono oltre 1600 i gestori coinvolti nell’aumento delle tariffe dell’acqua. La situazione è quella fotografata dalla autorità per l’energia elettrica e per il gas.
APPROVATE LE TARIFFE - Le tariffe per il 2014-2015 sono state approvate per la prima volta con un metodo omogeneo per tutto il territorio nazionale: un provvedimento che tocca oltre 40 milioni di italiani, 1600 gestori diversi e aumenti delle tariffe che vanno dal 3,9 per cento del 2014 al 4,8 del 2015.
C'è da dire che a fronte di tali aumenti si prevedono investimenti per 4,5 miliardi nei prossimi anni a migliorare gli acquedotti e i servizi e alla tutela dell’ambiente. I dati sono stati resi noti oggi a Milano nel corso della Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici, giunta alla sua III edizione. Staremo a vedere, intanto NOI PAGHIAMO.
25 novembre 2014 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne..
Perché il 25 novembre?
L’Onu ha scelto questa data perché nel 1981 alcune femministe si incontrarono a Bogotà, in Colombia, per un incontro, per riflettere sulla condizione delle donne e in ricordo dell’assassinio nel 1960 di tre sorelle donne rivoluzionarie che lottavano contro il regime di Rafael Leónidas Trujillo. Omicidio avvenuto proprio il 25 novembre.
La storia:
Il 25 Novembre 1960 le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L'assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.
La giornata mondiale contro la violenza sulle donne fu istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite e viene celebrata il 25 novembre.
Una vittima ogni due giorni, 179 donne uccise: un anno nero per i femminicidi in Italia, il 2013, secondo il rapporto Eures. Aumentano al Sud (+27 per cento nel 2013) e raddoppiano al Centro, mentre il Nord detiene il record di uccisione di donne in famiglia. Tutta l'Italia si mobilita in vista del 25 novembre, data scelta nel 1999 dalle Nazioni Unite come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Si ricorda l'assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana durante il regime di Rafael Leonidas Trujillo.
Qualche numero:
Secondo uno studio del 2013 della World Health Organization, la violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%), e quella domestica, inflitta dal partner, è la forma più comune (30%). Il Paese dove le donne sono più a rischio è il Sud-est asiatico, dove più della metà (58,8%) degli omicidi avviene per mano di mariti, fidanzati o compagni. A seguire, i Paesi ad elevato reddito (41,2%), tra questi vi è anche l'Italia, le Americhe (40,5%) e infine l'Africa (40,1%).
Le iniziative:
Roma celebra la giornata colorando di luce rossa Piazza del Popolo e proiettando sui palazzi parole legate al tema della violenza sulle donne.
A Milano.
Il 25 novembre, poi, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, e l'Assessore alle Pari Opportunità, invitano tutti coloro che vogliono sostenere le donne che hanno subito violenza a partecipare ad una fiaccolata per ricordare le vittime.
A Napoli
Palazzo San Giacomo diventa sede di un Infopoint dove poter chiedere informazioni su tutte le iniziative che stanno cercando di combattere ogni tipo di violenza.
A Trieste
Dal 20 novembre al 19 dicembre, in provincia di Trieste, laboratori, mostre e spettacoli teatrali, anche gratuiti. Incontri aperti con psicoterapeuti e polizia per riconoscere e difendersi dallo stalking.
A Torino
Torino intitola un giardino alle vittime di femminicidio, in via Chambery, con l'nstallazione "Pa-pi-lla", simbolo delle donne che subiscono violenza.
A Padova
Anche Padova ha in serbo un flashmob, il 25 novembre alle 15 in via Roma, per realizzare una catena umana di uomini e donne che dicono no alla violenza.
Il governo accelera: canone Rai e bolletta elettrica da pagare insieme...
La riforma del canone Rai è pronta per andare in onda. Con l’approvazione di Matteo Renzi. Si pagherà con la bolletta della luce con l’obiettivo dichiarato di garantire all’azienda di viale Mazzini un gettito di 1 miliardo e 800 milioni di euro l’anno. Più o meno quanti la Rai ne incassa ora ma chiedendo agli italiani un importo inferiore agli attuali 113,50 euro, cifra uguale quasi per tutti. Continueranno ad esserci le fasce di esenzione e i bonus per i meno abbienti, anche se a farne richiesta finora è stato solo il 30% delle famiglie disagiate Tutti gli altri pagheranno dai 35 ai 75/80 euro - in media, come aveva già anticipato il Messaggero, circa 60 euro - visto che la cifra varierà in base agli indicatori Isee. Prima di partire rispettivamente per Sidney e per Washington, Renzi e il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli si sono incontrati per una valutazione finale. Il capo del governo ha quindi dato via libera all’opzione numero uno: l’inserimento del canone nella bolletta elettrica, un meccanismo di cui si parlava da tempo che comporta però non poche complicazioni.
TUTTI ABBONATI
La platea degli utenti si allargherà. Per non pagare la tassa bisognerà - sul modello della Bbc - dimostrare di non possedere una tv o anche qualsiasi dispositivo (device) con cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico: tablet, ipad, smartphone, pc. In passato la Rai aveva bussato alla porta dei possessori dei computer utilizzati come televisori (digital signage) per riscuotere il canone speciale. Tentativo respinto al mittente con una generale e indignata levata di scudi.
Quando nell’aprile scorso si ipotizzò la possibilità del canone in bolletta il sottosegretario della presidenza del Consiglio Delrio ammise che si andava in quella direzione. Contro si schierò il presidente dell’Autorità per l’energia Guido Bortoni, che parlò di «uso improprio» e sollevò il problema della privacy.
Insomma il via libera c’è stato ma la strada è lastricata di ostacoli (e di possibili ricorsi). Chi pagherà l’agio per l’esazione? I consumatori? Lo Stato? Le società energetiche? Renzi è avvisato. (di Claudio Marincola. Fonte: Il Messaggero.it)
Italia: record del mondo di imposte e tasse. La Pressione fiscale...
sale al 53%. Siamo il paese che vanta un record mondiale che nessuno ci invidia: quello delle tasse più alte del mondo. Nessun Paese tartassa così i suoi cittadini.
Confcommercio: «In tutti gli altri Stati il peso fiscale è sceso. Da noi no».
Siamo il Paese più bello del mondo. Ma anche quello con un record che nessuno nel pianeta invidia: la pressione fiscale è la più alta al mondo. E non solo quella calcolata sui dati ufficiali, ma anche e soprattutto se si prende in considerazione il sommerso dell’economia italiana. Quella immensa parte di gettito che manca in cassa fa aumentare di fatto il carico fiscale percentuale che grava sui cittadini onesti. A fare i conti del peso dei furbetti è stato l'Ufficio studi di Confcommercio che ha calcolato che il peso delle imposte reale è pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3% del prodotto interno lordo.
GLI EFFETTI SUL PIL:
Gli effetti deleteri del prelievo «monstre» continuano ad avvertirsi anche quest’anno. Confcommercio ha abbassato le stime sul Pil a +0,3% per il 2014, contro il +0,5% previsto lo scorso settembre. A pesare, secondo quanto rileva l’organizzazione, è il peggior andamento degli investimenti, in contrazione dello -0,9%, contro il -0,3% stimato a settembre, mentre i consumi dovrebbero leggermente migliorare a +0,2%, rispetto +0,1% previsto in precedenza: «L’economia nel complesso ristagna». Una robusta ripresa è ben lontano dal palesarsi. «Il 2014 sarà uno spartiacque tra crisi e modesta ripresa futura», sostiene, mentre il 2015 con il pil a +0,9%, sarà «un anno di transizione più che di ripresa». «Tutti i paesi europei crescono poco ma l’Italia è ferma», ha attaccato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sottolineando necessità di «tagliare le tasse per favorire la crescita».
La Formica e la Preghiera..
L'altro giorno ho visto una formica che trasportava una foglia enorme. La formica era piccola e la foglia doveva essere almeno due volte il suo peso. Ora la trascinava, ora la sollevava sopra la testa. Quando soffiava il vento, la foglia cadeva, facendo cadere anche la formica. Fece molti capitomboli, ma nemmeno questo fece desistere la formica dalla sua impresa. L'osservai e la seguii, finché giunse vicino a un buco, che doveva essere la porta della sua casa. Allora pensai: "Finalmente ha concluso la sua impresa!". Mi illudevo. Perché, anzi, aveva appena terminata solo una tappa. La foglia era molto più grande del foro, per cui la formica lasciò la foglia di lato all'esterno ed entrò da sola.
Così mi dissi: "Poverina, tanto sacrificio per nulla." Mi ricordai del detto popolare: "Nuotò, nuotò e morì sulla spiaggia." Ma la formichina mi sorprese. Dal buco uscirono altre formiche, che cominciarono a tagliare la foglia in piccoli pezzi. Sembravano allegre nel lavoro. In poco tempo, la grande foglia era sparita, lasciando spazio a pezzettini che ormai erano tutti dentro il buco. Immediatamente mi ritrovai a pensare alle mie esperienze. Quante volte mi sono scoraggiato davanti all'ingorgo degli impegni o delle difficoltà? Forse, se la formica avesse guardato le dimensioni della foglia, non avrebbe nemmeno cominciato a trasportarla. Ho invidiato la perseveranza, la forza di quella formichina. Naturalmente, trasformai la mia riflessione in preghiera e chiesi al Signore che mi desse la tenacia di quella formica, per "caricare" le difficoltà di tutti i giorni. Che mi desse la perseveranza della formica, per non perdermi d'animo davanti alle cadute.
Che io possa avere l'intelligenza, l'abilità di quella formichina, per dividere in pezzi il fardello che, a volte, si presenta tanto grande. Che io abbia l'umiltà per dividere con gli altri i frutti della fatica come se il tragitto non fosse stato solitario. Chiesi al Signore la grazia di riuscire, come quella formica, a non desistere dal cammino, specie quando i venti contrari mi fanno chinare la testa verso il basso ...specie quando, per il peso di ciò che mi carica, non riesco a vedere con nitidezza il cammino da percorrere. La gioia delle larve che, probabilmente, aspettavano il cibo all'interno, ha spinto quella formica a sforzarsi e superare tutte le avversità della strada.
Dopo il mio incontro con quella formica, sono stato rafforzato nel mio cammino. Ringrazio il Signore per averla messa sulla mia strada e per avermi fatto passare sul cammino di quella formichina. I sogni non muoiono, solo si assopiscono nel cuore della gente. Basta svegliarli, per riprendere il cammino! (Autore: Ninon Rose Hawryliszyn e Silva)
Tika e Kobuk, due cani, due grandi amici.
I cani possono essere i nostri amici migliori, come tutti sappiamo, ma possono esserlo anche tra di loro. Tika e il suo compagno Kobuk, due cani eschimesi, dopo aver allevato insieme otto cucciolate stavano trascorrendo gli anni della vecchiaia insieme ad Anne Bekoff. Kobuk era un cane simpatico e vivace che chiedeva continuamente attenzione; era sempre pronto a far capire quando voleva una grattatina sulla pancia o una strapazzata alle orecchie; era anche piuttosto rumoroso e, con il suo ululare, si faceva strada nel cuore di tutti. Tika era più calma e piuttosto discreta. Se qualcuno provava a grattarle la pancia o le orecchie, Kobuk si intrufolava al suo posto. Tika sapeva che non poteva mangiare se il cibo non era sufficientemente lontano dalla portata di Kobuk. Se le capitava di intralciare la strada a Kobuk quando lui voleva uscire, Kobuk di regola la travolgeva, scavalcandola per raggiungere con foga la porta. Negli anni che trascorsero insieme, Tika e Kobuk impararono ad appianare le loro differenze.
Ma le cose erano destinate a cambiare. Un giorno, sulla gamba di Tika comparve un piccolo gonfiore che fu diagnosticato come tumore maligno. Tutto a un tratto il comportamento di Kobuk cambiò. Divenne mesto e non voleva allontanarsi da Tika. E quando le fu amputata la zampa e Tika iniziò ad avere problemi locomotori, Kobuk mostrò i segni della sua preoccupazione per lei. Smise di intrufolarsi al suo posto e non gli importava neanche che a Tika fosse concesso di salire sul letto senza di lui.
Circa due settimane dopo l’operazione, Kobuk svegliò Anne nel mezzo della notte, nel modo che gli era solito quando aveva davvero bisogno di uscire. Tika era in un’altra stanza e Kobuk corse da lei. Anne si alzò e li condusse fuori, ma entrambi non fecero altro che stendersi sul prato. Anne udì che Tika guaiva sommessamente e si accorse che il suo ventre era gonfio e ingrossato. Tika stava per avere un collasso, ma il veterinario la operò e riuscì a salvarle la vita. Se Kobuk non avesse portato Anne da Tika, Tika quasi certamente sarebbe morta. Tika guarì e Kobuk tornò ad essere prepotente come prima, anche se Tika camminava su tre zampe. Ma ora Anne sapeva ciò che Tika aveva sempre saputo: che Kobuk sarebbe stato lì, per lei, ogni volta che Tika ne avesse avuto bisogno.
Le città italiane in balia dei delinquenti.. Escalation di furti e violenza...
Il bilancio del ministero dell'Interno: nel 2013 i reati denunciati aumentano del 2,6%. Milano, Rimini e Bologna al top: sono le province più a rischio.
Dopo l'anno nero del 2013, anche per il 2014 si conferma un drammatico trend che vede la micro criminalità dilagare in tutto il Paese.
I reati denunciati nel 2013 sono, infatti, cresciuti del 2,6%, con incrementi più marcati per i furti in casa, che aumentano del 6%, e dei borseggi, che schizzano su del 12%. Dopo la Milano di Giuliano Pisapia, le province con la maggiore incidenza di denunce rispetto ai residenti troviamo Rimini e Bologna.
Secondo il report del ministero dell'Interno, riportato oggi dal Sole 24Ore, i delitti (furti, stupri, assassini) denunciati nel 2013 ammontano a 2,9 milioni, il 2,6% in più rispetto al 2012, e il 2014 sembra incrementi ancora il dato negativo del 2013. Milano e Rimini "vantano" oltre 8mila delitti ogni 100mila abitanti, il doppio rispetto alla media italiana che si attesta intorno ai 4,756. "Mentre Milano, dopo Roma (quinto posto alle spalle di altre due grandi, Bologna e Trento), ha il record per volume totale - spiega Rossella Cadeo sul Sole 24Ore - Rimini si limita a 27mila e deve l'indesiderato secondo posto alla sua vocazione turistica che è sì fonte di reddito, ma anche di occasioni criminose". Insomma, non c'è solo Tor Sapienza da guardare. Il Viminale di Angelino Alfano avrebbe molto altro a cui pensare. Anche Napoli, infatti, dà non pochi pensieri. Qui sono le rapine a farla da padrone: 270 casi ogni 100mila abitanti, quasi il quadruplo rispetto alla media nazionale.
Si passa poi alla casa. La città meno sicura è (a sorpresa) Asti dove i furti in appartamento sono aumentati del 44%. Qui, infatti, si contano quasi mille furti ogni 100mila abitanti, oltre il doppio rispetto alla media nazionale e ben lontano dai circa 700 messi a segno a Pavia e Torino. Un boom di colpi in casa è stato riscontrato dal Viminale anche a Lodi e Sondrio, mentre i residenti di Crotone, Potenza, Napoli e Campobasso possono dormire relativamente sonni tranquilli.
Nei borseggi, infine, primeggia ancora Rimini. Che batte anche Bologna, Milano, Torino , Venezia e Roma. Tutte città con un buon tenore di vita e una marcata affluenza di turisti.
Secondo gli esperti meteorologi questo potrebbe essere l'inverno più piovoso...
Per la sesta volta nella storia climatica di Gorizia si sono raggiunti i 2.000 mm di pioggia. Solo negli anni 1876, 1878, 1882, 1926 e 2010 è stata superata questa quota, quindi, con una frequenza di circa una volta ogni 25 anni. Quest'anno oltre ad essere un anno molto piovoso sarà anche un anno molto caldo. Probabilmente se non ci sarà un importante inversione di tendenza l'inverno 2014-2015 risulterà l'inverno più caldo e più piovoso di sempre! Negli ultimi 50 anni gli inverni più piovosi erano stati quelli del 1977 e 1978, il primo con 590 mm e il secondo con 723 mm (4° posto assoluto e 1° del XX secolo). La media di precipitazioni invernali ultrasecolare è di 330 mm. Ma secondo gli esperti quello più piovoso di sempre potrebbe essere proprio l'inverno di quest'anno 2014-2015, infatti si prevede una media di precipitazioni che supereranno i 1000 mm.
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