Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
I tre setacci..
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza… Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
– Un momento
rispose Socrate.
– Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
– I tre setacci?
– Ma sì,
continuò Socrate.
– Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
– No… ne ho solo sentito parlare…
– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
– Ah no! Al contrario
– Dunque,
continuò Socrate,
– vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
– No, davvero.
– Allora,
concluse Socrate,
– quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?
Se ciascuno di noi potesse meditare e metter in pratica questo piccolo test.. forse il mondo sarebbe migliore.
INCREDIBILE: Bambina di 8 anni trova una possibile cura contro i tumori...
Il padre della bambina che ha trovato una cura contro il cancro, foto metro.co.uk
A soli otto anni potrebbe aver scoperto la cura contro il cancro, tutto sarebbe avvenuto per caso in Inghilterra.
E’ accaduto nel Regno Unito dove la bimba, Camilla Lisanti, figlia di un ricercatore di cure contro il cancro all’Università di Manchester, ha risposto a una domanda che il papà stesso le ha rivolto. È successo a tavola mentre cenavano, l’uomo le ha chiesto come avrebbe curato i malati di tumore e, senza pensarci due volte, la bambina ha risposto, ‘li curerei con gli antibiotici come quando ho mal di gola'; una risposta che ha lasciato i genitori sorpresi ma allo stesso tempo incuriositi, tanto che il padre ha deciso di testare quanto detto dalla figlia, e i primi test sembrano confermare la genialità del consiglio.
Utiizzando gli antibiotici infatti il ricercatore ha riscontrato la morte delle cellule tumorali più pericolose. Tra gli antibiotici risultati più efficaci la doxiciclina, un farmaco usato solitamente per la cura dell’acne. Chiaramente si tratta solo di risultati sperimentali che comunque lasciano ben sperare, sono ancora molte la ricerche da effettuare prima di avere la certezza che l’utilizzo di un semplice antibiotico possa avere davvero effetti curativi sui tumori. Se così fosse si tratterebbe di un metodo molto economico per curare una malattia che anno dopo anno tende a diffondersi con sempre maggiore intensità.
"A tutte le donne…" Lettera scritta da un uomo.
Grazie a voi, giovani Donne meravigliose, creative, Mamme esemplari, Persone che vi siete caricate di ‘tutti i mali del mondo’ (con l’aiuto interessato dei “cialtroni” che avete avuto o vicinissimo o ‘a portata tale da ferirvi’). Persone stupende cui “è stato fatto pagare un conto fin troppo salato, soltanto perchè Donne”, che non di rado avete avuto rimpianti parlando di scelte sbagliate e/o errori imperdonabili (ma quali, perdio????), che vi siete rinchiuse nella vostra solitudine più amara, talvolta anche degradante, angosciata, solo perchè dotate di una sensibilità accorata, affettuosissima, generosa, palpitante, solo perchè non riuscite a vivere “senza amare chi amate o chi amaste”!
Grazie a me ?!?!? Errabondo Cavaliere che vaga alla perenne ricerca della “parte migliore e più nobile” di me, in una malinconia che a volte mi uccide … per la visione di un Mondo crudele “per futili motivi”, irrispettoso del dolore altrui, egoista, fatuo e crudele fino alla nausea?!?!?
GRAZIE A VOI TUTTE INVECE, per tutto quanto mi avete insegnato, anche a vostra insaputa!!!
Mi avete insegnato che talvolta noi Uomini, con gesti da idiota possiamo far male dentro, che si può anche perdere l’amore originale ma l’ affetto e l’apprezzamento nò, che si può essere meno egoisti e più consapevoli di chi abbiamo al fianco per compagna, che essere Uomo “non deve significare pretendere più privilegi”, che o Uomo o Donna la sofferenza non ha sesso, che l’ anima femminile esiste ed è vasta come la mia, che il romanticismo sincero non è un cascame, ma un prezioso intreccio dell vita, e tantissime altre cose che non dimenticherò più…
Ma, soprattutto mi avete insegnato, con il vostro coraggio mai domo, che il dolore è nostro “fratello”, che la solitudine è nostra “sorella”, che ogni e qualsivoglia cattiveria “ci può anche uccidere”, che nel cielo di una notte d’ estate “possono sparire di colpo tutte le stelle”, MA MAI, MAI VIENE A CESSARE L’ INGUARIBILE E PRODIGIOSO AMORE PER LA VITA, PER LA VITA SOGNATA E PER QUELLA, PUR TRA STENTI, VISSUTA!
Vi avessi vicine, tutte, vi abbraccerei in un unico abbraccio (e che importa, la ferraglia che indosso?), avessi una bacchetta magica, vi ridarei per incanto ‘integro e puro’ ogni vostro sogno, ogni amore che ora ritenete perduto, … ma il mio Viaggio prosegue come quello di un Cavaliere Errante che non ha nè magie, nè verità indiscutibili nella sua logora bisaccia (ed è questa mia impossibilità a trasformare in realtà ciò che ciascuno di pulito sogna che mi rende più triste), ma solo malinconie e solitudini come fardello, per cui posso solo dirvi, a tutte: coraggio, Amiche mie! Coraggio!! Non rinunciate alla vostra dignità sofferta, non sminuitevi o versate lacrime inascoltate per nessuno, poichè NESSUNO, NEMMENO LA PERSONA CHE AMATE, E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA VOSTRA MERAVIGLIOSA, TORMENTATA, INCOMPRESA, UMILIATA, DIMENTICATA, CALPESTATA, MA ETERNA E IRRIDUCIBILE, “ANIMA PELLEGRINA”!!!!
Lettera di una mamma ai propri figli.
Miei cari bambini, vi guardo ancora piccoli e indifesi, sapendo che un giorno sarete degli uomini, figli di questa società, e per voi spero nel più gran bene possibile, qualunque siano le vostre scelte spero siano sempre libere, come spero liberi e aperti di cuore e di mente sarete voi. Non so immaginare quale vita sceglierete di condurre, ma spero davvero che sia dettata da sani principi e non da falsi ideali. La società apparentemente premia il potere, il successo, il denaro, il traguardo, ma ciò che conta veramente è il percorso che farete. Trovate dentro voi stessi le vostre priorità e vivete per quelle. Non inseguite false chimere. Non guardate mai quello che faranno gli altri, ma ciò che saprete fare voi, non permettete che la vostra realizzazione personale dipenda da risultati altrui e non lasciatevi attrarre dalle scorciatoie, perchè apparentemente sembrano facili e leggere, ma i risultati migliori sono quelli che otterrete con il vostro impegno e il vostro merito. Spero che sarete sempre capaci di difendere i vostri obbiettivi e le vostre mete, qualunque esse siano, perchè questo in fondo è il senso della vita e per il quale vale la pena vivere. Prendetevi del tempo, non correte, nulla si ottiene con la fretta. Il tempo per una riflessione e per il silenzio. Quel silenzio sarà carico di mille parole.
Di me come genitore non so dare un giudizio, in fondo nessuno sa come essere padre o madre prima di diventarlo, e so che ho fatto tanti errori e altri ne farò. Forse un’abbraccio in più avrebbe fatto bene a entrambi, ma la mia mamma è stata avara di tenerezze con me, così a volte ripeto quel meccanismo di gesti essenziali, perchè non ho modelli da imitare, ma vi amo tanto e mi metterò continuamene alla prova, crescendo come mamma insieme a voi.
Un giorno vi darò questa lettera che ora scrivo in questo mio spazio leggero, ma che conserverò per voi,
sperando di vedervi sempre felici e consapevoli.
La vostra mamma.
Stipendi politica, ogni parlamentare guadagna 80 mila..
euro l’anno esentasse!!
I guadagni degli eletti di Camera e Senato sfiorano i 20 mila euro lordi al mese: 5 mila sono stipendio, altri 7 mila netti sono rimborsi (atuomatici e pagati anche senza presentare uno scontrino) e non vanno dichiarati. In una legislatura 407.940 e 434.400 euro.Tutto esentasse. A questi soldi vanno aggiunti 1.200 euro l’anno di spese telefoniche certificate e 1.850 euro circa al mese per il cosiddetto “esercizio di mandato”. Fanno altri 23.400 euro ogni dodici mesi.
Ricapitolando oltre 400 mila euro che il Fisco non vede . A Montecitorio, netti e senza dover presentare fatture e scontrini, un deputato (che non abbia un altro lavoro, altrimenti le cifre si abbassano un po’) incassa circa 11.770 euro al mese, cioè oltre 140.000 euro l’anno. A questi soldi, peraltro, vanno aggiunti 1.200 euro l’anno di spese telefoniche certificate e 1.850 euro circa al mese per il cosiddetto “esercizio di mandato” (anche queste devono però essere certificate e comprendono cose come lo stipendio di un collaboratore, l’organizzazione di un convegno, eccetera). Fanno altri 23.400 euro ogni dodici mesi. In tutto, insomma, parliamo di oltre 163 mila euro. Il costo lordo, cioè comprensivo di trattenute, per la Camera sfiora i 230 mila euro l’anno. Per i 630 deputati totali significa circa 145 milioni l’anno di soli stipendi e rimborsi (a bilancio per il 2013, però, ci sono 154,3 milioni, perché in questa voce vanno calcolati anche i contributi a carico del “datore di lavoro” Montecitorio).
La busta paga dei senatori è più o meno simile, anche se leggermente più ricca, forse per via del fatto che gli inquilini di Palazzo Madama sono più onusti d’anni e d’esperienza: incassano – netti e senza neanche una fattura - 12.250 euro mensili, vale a dire 147 mila euro l’anno. Se ci aggiungiamo però gli altri 2.090 euro al mese a cui gli eletti a Palazzo Madama hanno diritto dietro certificazione quadrimestrale, il conto sale a 172 mila euro annui che garantiscono, com’è noto, l’indipendenza del senatore. Il lordo, ovviamente, anche in questo caso è maggiore: 236.500 euro l’anno circa. Nel bilancio 2013 di palazzo Madama il costo totale è di oltre 80 milioni per 320 senatori.
Ultimo capitolo. Se consideriamo il solo netto dei rimborsi automatici – cioè quelli pagati dalle rispettive Camere senza nemmeno la presentazione di un contratto/scontrino/biglietto – i deputati vedono arrivare in banca all’ingrosso 6.779 euro al mese e i senatori 7.240 euro. L’anno fa, rispettivamente, 81.588 e 86.880 euro; in una legislatura 407.940 e 434.400 euro. Tutto esentasse. Il talento, d’altronde, “ha un suo prezzo di mercato”. (Fonte: il Fatto Quotidiano.it)
WhatsApp: chiamate vocali vicine, passaparola su web..
Annunciate a più riprese, sarebbero davvero imminenti le chiamate vocali su WhatsApp, in sfida a Viber e Skype. La voce circola insistentemente da qualche ora su Internet, con il blog Ubergizmo che pubblica anche la schermata della nuova funzione spiegando che è già attiva, in fase di test per alcuni utenti in India. Sul blog ufficiale della società non c'e' traccia della novità, quindi va un po' presa con le pinze in attesa di una data ufficiale.
Molto probabilmente la popolare piattaforma di messaggistica sta sperimentando la funzione con un numero limitato di utenti, in vista del lancio ufficiale. La nuova funzione, sempre secondo le indiscrezioni in rete, dovrebbe essere rilasciata con una nuova versione di WhatsApp e dovrebbe essere inizialmente valida solo per gli utenti dei dispositivi Android.
La chat, di proprietà di Mark Zuckerberg, è stata comprata lo scorso anno da Facebook per 19 miliardi di dollari. Ha 700 milioni di utenti, ogni giorno sulla piattaforma passano oltre 30 miliardi di messaggi. Di recente WhatsApp ha abilitato la funzione messaggi anche dal Pc. (Fonte: Google News)
Il peso della preghiera. ( Un racconto..bellissimo)
Roma, 1946. Una donna, vestita poveramente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito. Con delicatezza gli spiegò che suo marito era un mutilato di guerra e non poteva lavorare, e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. Il negoziante non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia, la donna supplicò:
« Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso! »
Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Questi si avvicinò e disse al padrone del negozio con accento straniero:
« Sentite, buonuomo, pagherò io quello di cui la signora ha bisogno per la sua famiglia. »
« Voi non avete la somma sufficiente per pagare tutta quella roba! »
esclamò con tono villano il negoziante, evidentemente temendo di non essere pagato da quel sacerdote vestito così poveramente. Allora il sacerdote insistette:
« Facciamo così. La signora metterà la sua lista della spesa sul piatto della bilancia, e voi le darete gratuitamente tanta merce quanto pesa la sua lista. »
« Va bene! »
esclamò il negoziante con un ghigno, evidentemente certo di prendersi gioco di quel prete.
« Mettete pure qui la vostra lista! »
La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, vi scrisse su qualcosa e poi posò il foglietto su un piatto della bilancia. Il negoziante restò di stucco, quando vide il piatto della bilancia dove era stato posato il biglietto abbassarsi di colpo e rimanere abbassato. Il sacerdote invece sorrideva. Allora il negoziante prese ad aggiungere derrate alimentari sull'altro piatto, ma questo non si abbassava di un millimetro. Il padrone del negozio, sgranando gli occhi per lo stupore, esclamò:
« È incredibile! »
Il giovane sacerdote continuò a sorridere, mentre il commerciante continuava a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia. Solo quando quest'ultimo fu pieno di tutto ciò che la signora desiderava, i due piatti tornarono perfettamente in equilibrio. La donna mise tutto nella sua sporta, ringraziò il sacerdote ed uscì dal negozio. Solo allora il negoziante prese il foglietto di carta, e quando lo lesse restò ancora più confuso... Non era una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva:
« MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE E SAI CIÒ DI CUI HO BISOGNO. METTO TUTTO NELLE TUE MANI! »
Il giovane sacerdote sorrise e, pagando i propri acquisti, disse al negoziante:
« Ora sappiamo quanto pesa una preghiera. »
Mentre stava per uscire dal negozio, il padrone gli domandò:
« Un momento... Ma voi, chi siete? »
« Il mio nome è Karol. Karol Wojtyla. »
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