Sai chi sono i più forti?.. I più forti sono quelli che...


piangono la notte, in silenzio, senza farsi vedere né sentire da nessuno. I più forti sono quelli che, se chiedi loro come stanno ti rispondo “Tutto bene, grazie.” con un sorriso a trentadue denti, anche se stanno morendo. I più forti sono quelli che non si asciugano le lacrime, ma le fanno scorrere sul viso, finché non cadono per terra. I più forti sono quelli che non chiedono aiuto, ma sarebbero i primi ad avere bisogno di essere salvati. I più forti sono quelli che hanno imparato a convivere con il loro dolore. I più forti sono quelli che sono caduti tante, troppe volte. E sono sempre riusciti a rialzarsi.

Dedicata a mio padre..


Eccoci qui, ancora una volta,uno di fronte all’altro…
Quanti anni sono passati,quante rughe sono arrivate a ricordarci che non siamo invincibili e indissolubili, quanti scontri e litigate senza aver mai odiato ma solo combattuto per far sentire che ci siamo e che ci confrontiamo, senza a volte capirci ma sempre uniti e uguali dentro al cuore,sapendo che un giorno ci sarei stato io dalla tua parte e allora tutto sarebbe stato chiaro…
Ti ricordi le domeniche mattina, quando mi accompagnavi con la mano a comprare fumetti che gia’ mi davano l’idea di volare senza ali, dandomi sempre la tua attenzione per farmi capire che quei momenti erano unici e non ritorneranno mai, indelebili tasselli nella memoria di bambino felice e sognatore, gli stessi sogni che facevi tu e che hai lasciato dove li ho lasciati io, in attesa che qualche altro bambino li raccolga e li faccia suoi…
E non mancava mai una carezza per confortare i miei momenti di tristezza,attenuati da un calcio ad un pallone, mentre le stagioni si susseguivano inesorabili e quel bambino gia’ uomo s’imbatteva nelle difficolta’ di vivere ed amare,adesso si capace di perdere e ritrovare chi ti prendeva il cuore per giocare a volte senza sapere il male che ti faceva…
E c’eri anche quando la gioia di dare una nuova vita al mondo mi riempiva il cuore di tenerezza,quando nulla era piu’ importante, e mi chiedevo se anche tu avevi provato la stessa sensazione meravigliosa di poter proteggere un bene cosi’ grande e unico,vedendola crescere giorno dopo giorno, specchio di te e rivalsa di quello che non ti avevano dato…
Ed ora che siamo qua, ancora una volta a guardarci negli occhi, segnati dal tempo e dalle frasi mai dette,con quei capelli ormai imbiancati ed una smorfia tra le labbra che vuol dire ormai che il tramonto si avvicina, volevo dirti quello che non ti ho mai detto ma che tu sai ho sempre portato dentro me…Volevo dirti che ti voglio bene e che sono sempre stato orgoglioso di te, che sei stato il padre migliore che potessi avere e che non ti abbandonero’ nell’oblio dei ricordi ma sarai sempre dentro me, ora e sempre.

Una donna rientra a casa e trova il marito a letto.. (Barzelletta)


Una donna rientra a casa e trova il marito a letto con una bella e giovane ragazza...
Porco schifoso!" gli grida la donna, "Come hai potuto farmi questo, una moglie fedele, la madre dei tuoi figli! Ti lascio immediatamente, chiederò il divorzio!"
E il marito: "Ehi un momento, lascia che almeno ti spieghi una cosa..."
"Va bene, - dice lei - tanto queste saranno le tue ultime parole che ascolto..."
Lui comincia: "Stavo entrando in macchina per venire a casa quando si è avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto un passaggio. Sembrava così smarrita, impaurita e indifesa: mi ha fatto compassione, così l'ho fatta salire in auto. Ho notato che era molto magra, mal vestita e assai sporca.
Mi ha detto che non mangiava da tre giorni! Così, preso dalla compassione, l'ho portata a casa e le ho scaldato gli involtini di carne che avevo preparato per te ieri sera, quelli che non hai mangiato per timore di metter su peso. Beh, li ha divorati in un istante!
Visto che era sporca l'ho invitata a farsi una doccia e mentre era in bagno ho visto che i suoi abiti erano lerci e pieni di buchi: li ho buttati via.
Dal momento che aveva bisogno di vestirsi, le ho dato i tuoi jeans di Armani che ti avevo regalato per natale ma che non hai mai messo.
Le ho dato anche l'intimo che avevo comprato per il tuo compleanno, ma che non indossi perché dici che ho cattivo gusto.
Le ho dato anche quella camicetta sexy che  ti ho regalato per il nostro anniversario ma che non metti perchè non ti piace, e anche quegli stivali che ti avevo preso in quella costosa boutique ma che non portavi perché in ufficio una ne aveva un paio uguali..."
A questo punto l'uomo tira un lungo respiro e continua: "Mi era così grata per la mia comprensione e aiuto che mentre l'accompagnavo alla porta, mi si è rivolta in lacrime e mi ha chiesto: "Non c'è qualcos'altro che tua moglie non usa più?"

Il convento delle suore.. (Barzelletta)


In un convento la suora madre convoca tutte le suore e dice:

- "sono state trovate delle mutande da uomo nel convento" -
 e tutte le suore:
- "ohhhh" -
ed una suora in fondo:
- "hiihihih" -
e ancora la suora madre:
- "ma non è tutto..è stata trovata anche una canottiera da uomo nel convento"-
 e tutte le suore:
- "ohohhhh" -
e la suora in fondo:
- "iihihiihi" -
e conclude la suora madre:
- "ma... anche un preservativo" -
 e tutte le suore:
- "ohohhhhh"-
e la suora in fondo:
- "hihihihiiiiiihi" -
e la suora madre dice:
- "..ma il preservativo era bucato!"-
 e tutte le suore:
- "hihihihihihihihi" -
e la suora in fondo:
- "oohhohhhhhh!". -

Carosello (1963) - Nasce un mito: Calimero



Carosello - "E che c'ho scritto Jo Condor?!?" (Un mito)



Mariti che si confidano.. (Barzelletta)


Due vecchi amici si incontrano dopo diversi anni e si confidano:

- Arturo come va è una vita che non ci vediamo -
- È vero Ernesto.. ti vedo bene gli anni per te non sono passati.. -
- Ehh si! Pensa che sono sposato da 30 anni e amo sempre la stessa donna.. -
- Ma è meraviglioso. -
- Certo, ma se lo sapesse mia moglie mi ucciderebbe..-

Lettera a mia figlia.. Una mamma.


Amore mio dolcissimo,
è da tanto che stringo questa penna fra le dita con un’infinità di pensieri nella mente e nel cuore, ma invano riesco a mettere in fila una frase che abbia un filo logico per te che leggi o che leggerai in futuro, perché sconfinato è il bisogno che ho di dirti quanto è importante questo giorno per te e per me.

Amore, sei stata la luce che ha illuminato il mio cuore fin dal primo istante in cui come un piccolissimo batuffolo ti ho stretta tra le mie braccia e come per magia la tua piccola vita ha fatto diventare grande la mia.

E poi un giorno così di colpo, ti ritrovi grande dentro a un grande contenitore chiamato mondo, con in tasca una possibilità chiamata vita, questa grande possibilità che ti ho donato con l’amore più grande che io abbia mai conosciuto.

Tu, immenso amore mio, tu figlia mia, tu vita mia, tu, che sei tutto ciò che di più bello esiste al mondo, tu che sei il mio respiro…

quante volte ti ho immaginata e quante volte mi sono chiesta se mai sarei stata in grado di essere una mamma adeguata e amorevole perché … nessuno me lo ha insegnato o ha avuto la gioia di farlo, seguendo ogni piccolo passo della nostra meravigliosa avventura di essere madre e figlia.

Sai, la nonna ti ama quanto e più di me, come solo le nonne sanno fare.

Che il Signore ti faccia incontrare solo il meglio e con la Sua luce ti protegga e ti guidi per sempre, facendoti superare ogni ostacolo piccolo o grande che potrai incontrare. E poi, in ogni caso, c’è e ci sarà sempre la tua mamma, non ci saranno giorni così cupi se lotteremo unite, non esisteranno ostacoli in grado di fermarci e non ci sarà furia delle più grandi tempeste che capiteranno nella nostra vita che non potremo superare insieme con il nostro sconfinato amore.
La tua mamma.

Le due monache.. (Barzelletta)


Due monache vanno al mercato e perdono molto
tempo.
“Sorella Andrea, già è buio e ancora siamo lontane dal convento!
“Si sorella Dulce, e ti sei accorta che un uomo ci segue? …
“Si! Che vorrà?
Logico, violentarci
…. che facciamo?
” logico: ci separiamo tu per di la e io di qua.
L’uomo incomincia a seguire sorella Dulce. La sorella Andrea arriva al convento preoccupata, passata un’ora arriva sorella Dulce.
” Che è successo?
Logico ho incominciato a correre, e lui anche
” e allora!
Logico: mi ha raggiunto.
Dio mio! e tu che hai fatto?
Logico: mi sono alzata il vestito
Sorella! e che ha fatto lui?
” logico: si è abbassato i pantaloni.
” e allora?
” logico: non è ovvio? una monaca con il vestito alzato corre più veloce di un uomo con i pantaloni abbassati!
Se hai pensato a un altro finale, recita 188 Ave Maria, 320 Padre Nostro e chiedi a Dio che ti perdoni.
A me non me lo rimandare che sto ancora pregando. (web)

Buongiorno a tutti..


Buongiorno al lavoro.
A chi ne ha uno ma oggi non lavora.
A chi non ne ha e oggi avrebbe tanto voluto lavorare lo stesso.
A chi ha lasciato il lavoro.
A chi lo cerca. A chi è stato licenziato.
A chi non sa come fare.
A chi si sente inferiore.
A chi non sa come andare avanti.
Buongiorno a chi fa un lavoro che ama.
A chi la mattina va a lavoro felice.
A chi lo fa con l’anima e il cuore.
A chi si sente fortunato.
A chi fa quello che ha sempre desiderato.
A chi lavora tra la gente.
A chi lavora nel traffico.
A chi sta dietro una scrivania.
A chi lavora in fabbrica.
A chi lavora coi bambini.
A chi si spacca la schiena.
Buongiorno a chi oggi festeggia perché ancora ci crede.
A chi ancora ci spera.
A chi vuole lavorare seriamente.
A chi vuole avere un futuro.
A chi ricorda i caduti sul lavoro.
A chi ricorda i lavori onesti, quelli dove si perde la vita, quelli che a volte ti fanno tenere un fucile in mano.
A chi ricorda chi non è tornato a casa.
A chi oggi chiude gli occhi e continua ad andare avanti.

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