Il primo aprile è la giornata del pesce d’aprile.
Le teorie sulla sua origine sono diverse, ma risalgono tutte a più di
duemila anni fa e le più accreditate fanno coincidere la festività con
il capodanno, che prima dell’adozione del calendario gregoriano, nel
1582, veniva celebrato dal 25 marzo al 1 aprile. C’è anche chi pensa che
possa essere legata alla data della morte di Gesù, che avvenne il 1
aprile del 33 (secondo il calendario Gregoriano ndr). I non credenti
avrebbero quindi adottato questa data per prendere in giro i cristiani,
teoria che spiegherebbe anche il “pesce”, simbolo dei primi seguaci di
Cristo. Ma qual è stato il primo pesce d’aprile della storia?
IL PRIMO PESCE D’APRILE -
Lo scherzo più antico di cui si ha notizia fatto in Italia è quello del
maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo
Buoncompagno promise ai suoi concittadini che il 1 aprile avrebbe volato
sulla città, con una macchina di sua invenzione. Il popolo, incuriosito
dall’annuncio si recò in massa nel luogo e nell’ora stabilita dal
burlone trovandolo effettivamente con un paio di enormi ali sulla
schiena. “Sfortunatamente” un fastidioso vento contrario impedì la
performance del maestro, ma diede vita al primo pesce d’aprile della
penisola.
GATTI AL BANDO - Sempre a
Firenze, nel 1967, un volantino dell’Urfa, l’ufficio recupero felini
abbandonati, annunciava la messa al bando dei gatti. I felini da
compagnia avrebbero dovuto abbandonare immediatamente la città. Qualcuno
purtroppo ci credette e gettò gli animali nell’Arno.
LA BBC - La BBC è il canale televisivo che più di tutti si è cimentato negli scherzi del 1 aprile.
Nel 2008 la rete pubblica inglese lanciò un servizio in cui veniva
annunciata la scoperta di una nuova razza di pinguini volanti, a
presentare il documentario c’era un membro del gruppo comico Monty
Python. Ma già nel 1957 lo stesso canale fece un reportage sulla
raccolta degli spaghetti che in Svizzera crescevano sugli alberi. Alcuni
spettatori telefonarono per l’acquisto. Nel 1965 una nuova tecnologia
consentiva la trasmissione di odori tramite onde dell’aria. Anche in
questo caso diversi spettatori contattarono l’emittente per partecipare
ai test.
NONCICLOPEDIA - La nota
parodia di Wikipedia non poteva esimersi dal dire la sua. Nel 2007 finse
che il sito fosse stato chiuso dalla Polizia Postale e due anni dopo
rese la sua pagina identica a quella dell’enciclopedia originale,
creando non poca confusione tra gli uteneti.
GOOGLE - Anche Google
non perde occasione per una burla ai suoi utenti. Nel 2010 il sito più
visitato del mondo lanciò una versione di Google Maps in cui le
indicazioni stradali venivano fornite utilizzando un linguaggio slang e
colloquiale. Tre anni dopo l’azienda presentò Google Nose,
un sistema che permetteva di sentire gli odori in qualsiasi parte del
mondo, annusando il display del proprio dispositivo. Non furono in pochi
a cascarci, nemmeno quando il sito di Mountain View mise online le
mappe del tesoro con le indicazioni per raggiungere l’oro dei pirati.
IL PONTE - «Rubato lo
storico ponte di ferro che collega Marconi all’Ostiense». A denunciare
il furto del famoso ponte romano fu Augusto Santori, consigliere dell’XI
Municipio. La falsa notizia fece il giro del web con questo comunicato
“ufficiale”: «Nella notte il Ponte di Ferro, lo storico ponte di
archeologia industriale che collega Marconi ad Ostiense, a pochi passi
dal Gazometro – annuncia in un comunicato il consigliere della Destra -,
è stato smontato e il ferro di cui era costituito asportato. Si tratta
di uno dei furti più incredibili che ha caratterizzato la nostra città
in questi ultimi anni, un’operazione da far invidia anche a Lupin»
LA METROPOLITANA - Nel
2014 il Daily Mail pubblicò la notizia di una metropolitana in grado di
scalare i grattacieli. Era chiaramente una bufala ma, vista l’efficienza
dei trasporti inglesi, anche in questo caso i creduloni furono più di
quanto si pensasse.