Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
La vita.. (Fabio Volo)
Quanto dolore c'è nella vita, è vero, ma quanta vita c'è nel dolore? Anche quando si soffre per amore, in quella morte, in quel dolore, io c'ho trovato un sacco di vita. Non sai dove sbattere la testa, non ci sono medicine per farti sentire meglio c'è solo il tempo, quello biologico, solo lui può curarti. Ma sembra non passare mai e come dice Troisi in un suo film a un amico che gli dice che non ci si ammazza per amore, perché il tempo sistema tutto: "Allora, io ammazzo per impazienza".
I veri eroi sono quelli che ogni giorno si alzano dal letto e affrontano la vita anche se gli hanno rubato i sogni e il futuro. Quelli che alzano la saracinesca di un bar o di un'officina, che vanno in un ufficio, in una fabbrica. Che non lottano per la gloria o per la fama, ma per la sopravvivenza. Sono coraggiosi. Gli eroi veri non stanno a cavallo. (Fabio Volo)
L'asino nel pozzo.. (Bellissimo insegnamento)
Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne. L’asino ragliò per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi. Finalmente, il contadino prese una decisione crudele: l’asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla, il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo. Non valeva la pena sforzarsi per tirare fuori l’animale dal pozzo. Al contrario, chiamò i suoi vicini, perché lo aiutassero a seppellire vivo l’asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro il pozzo.
L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto. Il contadino guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide. Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare fino all’imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscire trottando.
Nella vita ti sarà buttata addosso molta terra e ogni tipo di fango.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuoterti di dosso la terra che avrai ricevuto e nel salirci sopra.
La romantica lettera d'amore scritta da un 88enne a sua moglie..
Tutti sognano un amore eterno che duri per anni, ognuno spera di superare le difficoltà avendo qualcuno al proprio fianco, di avere accanto per la vita una persona da amare, un persona di cui fidarsi e che sarà fedele in eterno. E’ proprio un amore senza confini, un amore da favola quello che lega un uomo di 88 anni a sua moglie, quest’uomo da oltre 67 anni è rimasto al fianco di sua moglie amandola e adorandola come proprio come il primo giorno. Quest’uomo non perde mai occasione per dimostrare a sua moglie l’amore che prova ed ha voluto scrivere una commovente lettera in cui raccontare il suo sentimento che ancora oggi, dopo anni e anni di vita insieme, non accenna a spegnersi o a diminuire ma continua a crescere ogni giorno di più. Ecco le commoventi parole scritte da un uomo innamorato della donna della sua vita:
"Ogni volta che mi fermo per un attimo,
e guardo nei tuoi occhi,
io sento ancora una scintilla,
quella stessa scintilla che ci ha fatto innamorare,
sento ancora nel mio cuore quelle parole
che mi dicevano che eravamo fatti l’una per l’altro,
e che saremo invecchiati insieme.
Lo abbiamo fatto.
Oggi ti vedo bella come il primo giorno in cui ti ho vista.
Te l’ho sempre detto,
quando ti ho visto per la prima volta ho pensato
di essere dinanzi alla donna
più bella del mondo.
Oggi sei ancora la più bella.
Grazie per aver scelto di passare la tua vita con me.
Per te io scalerò le montagne più alte."
Nella vita prima o poi tutto quello che dai ti ritorna.. (bellissima)
Renato non aveva quasi visto la signora, dentro la vettura ferma al lato della carreggiata. Pioveva forte ed era buio. Ma si rese conto che la donna aveva bisogno di aiuto. Così fermò la sua macchina e si avvicinò.
L’auto della signora odorava ancora di nuovo. Lei pensava forse che poteva essere un assalitore: non ispirava fiducia quell’uomo, sembrava povero e affamato. Renato percepiva che la signora aveva molta paura e le disse: “Sono qui per aiutarla, signora, non si preoccupi. Perchè non aspetta nella mia auto dove fa un po’ più caldo? A proposito, il mio nome è Renato.”
La signora aveva bucato una ruota e oltretutto era di età avanzata.
Mentre la pioggia cadeva a dirotto, Renato si chinò, collocò il crick e alzò la macchina. Quindi cambiò la gomma, sporcandosi non poco. Mentre stringeva i dadi della ruota, la donna aprì la portiera e cominciò a conversare con lui.
Gli raccontò che non era del posto, che era solo di passaggio e che non sapeva come ringraziarlo per il prezioso aiuto.
Renato sorrise mentre terminava il lavoro e si sollevava.
Lei domandò quanto gli doveva. Già aveva immaginato tutte le cose terribili che sarebbero potute accadere se Renato non si fosse fermato per soccorrerla. Ma Renato non pensava al denaro, gli piaceva aiutare le persone. Questo era il suo modo di vivere.
E rispose: “Se realmente desidera pagarmi, la prossima volta che incontra qualcuno in difficoltà, si ricordi di me e dia a quella persona l’aiuto di cui ha bisogno.”
Alcuni chilometri dopo la signora si fermò in un piccolo ristorante, la cameriera arrivò e le porse un asciugamano pulito per farle asciugare i capelli rivolgendole un dolce sorriso. La donna notò che la cameriera era circa all’ottavo mese di gravidanza, ma lei non permetteva che la tensione e i dolori cambiassero il suo atteggiamento e fu sorpresa nel constatare come qualcuno che ha tanto poco, possa trattare tanto bene un estraneo. Allora si ricordò di Renato.
Dopo aver terminato la sua cena, e mentre la cameriera si allontanò ad un altro tavolo, la signora uscì dal ristorante.
La cameriera ritornò curiosa di sapere dove la signora fosse andata, quando notò qualcosa scritto sul tovagliolo, sopra al quale aveva lasciato una somma considerevole. Le caddero le lacrime dagli occhi leggendo ciò che la signora aveva scritto. Diceva: “Tieni pure il resto. Qualcuno mi ha aiutato oggi e alla stessa maniera io sto aiutando te. Se tu realmente desideri restituirmi questo denaro, non lasciare che questo circolo d’amore termini con te, aiuta qualcuno”.
Quella notte, rincasando, stanca, si avvicinò al letto; suo marito già stava dormendo e rimase a pensare al denaro e a quello che la signora aveva scritto. Quella signora come poteva sapere della necessità che suo marito e lei avevano di quel denaro: con il bebè che stava per nascere, tutto sarebbe diventato più difficile.. Pensando alla benedizione che aveva ricevuto, fece un grande sorriso. Ringraziò Dio e si voltò verso il suo preoccupato marito che dormiva al suo lato, lo sfiorò con un leggero bacio e gli sussurrò: “Andrà tutto bene..Ti amo.. Renato!”.
L'autobus per il paradiso.. (Barzelletta)
Due trapassati sull'autobus che li porta in paradiso per ingannare il tempo si mettono a chiacchierare.
Uno chiede all'altro:
- "E te come sei morto?"
- "ehh... io son morto congelato e tu?"
- "Io son morto dal ridere"
- "Ma come si fa a morire dal ridere?"
- "Ora ti spiego, credevo che la mi moglie avesse l'amante, arrivo a casa all'improvviso, guardo sotto il letto e non c'è e mi metto a ridere guardo nell'armadio e non c'è e in tanto rido rido, poi guardo sul terrazzo e non c'è e rido rido rido tanto dalla gioia che così sono morto dal ridere"
- "E Bravo.. ma non potevi guardare anche nel frigo.. Che si rimaneva vivi tutti e due"?!?
Il sesso rende felici? Si!.. ma solo se “lo famo strano” ...
Roma, 12 mag – Due anni fa uno studio americano condotto del sociologo Tim Wadsworth della University of Colorado Boulder (negli Stati Uniti) e pubblicato sulla rivista scientifica “Social Indicators Research” aveva svelato che il sesso rende felici solo se si pensa di farlo più degli altri perché il paragone con amici e conoscenti inciderebbe sull’autostima e sulla serenità: dai risultati è infatti emerso che chi dichiara di fare sesso 2-3 volte al mese, ma pensa che i suoi amici lo facciano ogni settimana, ha una probabilità minore del 14% di riportare un alto livello di felicità. Una sorta di competizione dunque, che spingerebbe le persone, senza distinzione di genere, ad indugiare nella carnalità più spesso che si può: per gli uomini sarebbe un modo per riaffermare la propria funzionalità e mascolinità, mentre per le donne una rassicurazione sull’essere desiderate.
Contrordine: un gruppo di esperti ricercatori e scienziati della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania hanno smentito, tramite la loro ricerca, anni di credenze popolari e luoghi comuni: fare troppo sesso rende infelici. La sperimentazione è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista specializzata Journal of Economic Behavior & Organization. A quanto pare fare più sesso non corrisponde a essere più felici, anzi, dedicare molto tempo all’attività sessuale può avere un effetto boomerang e far ottenere l’effetto opposto. I ricercatori hanno coinvolto nello studio 64 coppie sposate di età compresa tra i 35 e i 65 anni d’età, che sono state poi divise in due gruppi: ad uno è stato richiesto di raddoppiare la propria vita sessuale, all’altro di proseguire nella propria routine. Il periodo di osservazione è durato circa dodici settimane. Durante questo periodo hanno sottoposto, ai soggetti coinvolti nell’analisi, un questionario online in base al quale hanno notato che nelle coppie a cui era stato richiesto di fare più sesso e darsi più da fare sotto le lenzuola, si registravano cali di desiderio tra i due partner e una preferenza a ridurre il numero degli amplessi. Questo perché l’incremento dell’attività sessuale ha in un certo senso compromesso la spontaneità, il romanticismo e il desiderio della coppia. Al contrario, le coppie che hanno continuato a consumare rapporti sessuali come d’abitudine, hanno mantenuto invariata l’attrazione reciproca.
«Il desiderio di avere rapporti sessuali diminuisce molto più velocemente una volta iniziato il sesso», ha dichiarato uno dei ricercatori che hanno condotto questa analisi Tamar Krishnamurti, del Dipartimento di Ingegneria e Politiche Pubbliche. La professoressa ha quindi continuato: «Invece di concentrarsi sull’aumento della frequenza dei rapporti sessuali, su ritmi tipici della prima fase del rapporto, le coppie potrebbero preferire la creazione di un ambiente che renda il sesso più divertente».
Predittivo forse Ivano, interpretato da Carlo Verdone in Viaggi di Nozze, quando si rivolgeva alla provocante moglie con: “Lo famo strano?”. A quanto pare, infatti, la quantità si rivelerebbe un fattore nettamente meno importante rispetto alla qualità: un rapporto ben consumato procurerebbe una soddisfazione nettamente maggiore rispetto al farlo spesso.
Insomma, spesso si crede erroneamente che per salvare una relazione sia necessario incrementare il tempo da dedicare al sesso, oggi sappiamo che questa non è una buona idea perché alla lunga si ha una flessione del desiderio e della passione. È consigliabile invece evitare il lato meccanico del rapporto sessuale spendendo più tempo nella ricerca di ambienti e situazioni maggiormente stuzzicanti e appetibili dal punto di vista sessuale.
Nata la pagina facebook che permette agli utenti iscritti sul network di vendere qualsiasi articolo..
Martedi 12 maggio: facebook lancia una nuova pagina per la vendita di articoli di seconda mano degli utenti.
Facebook come eBay: il social network lancia una pagina dove gli utenti potranno mettere in vendita o cercare articoli di seconda mano postati da altri utenti.
Facebook - Sembra che Facebook stia testando una nuova opzione nel News Feed. Si chiama All Sale Groups e ci mostra una Pagina unificata dove trovano posto gli articoli messi in vendita dai gruppi di utenti di cui facciamo parte e dove viene aggiunta la possibilità di cercare altri gruppi aperti al pubblico. In pratica Facebook ha creato una pagina in stile eBay: qui vedremo gli articoli messi in vendita da altri utenti. Se ricordate all'inizio di quest'anno Facebook aveva incrementato le azioni possibili per gli utenti che fanno parte di gruppi di tipo "acquisto e vendita" dando loro la possibilità di fissare prezzi, luoghi, foto e descrizione degli oggetti nei post relativi. E adesso diciamo che sta espandendo questo concetto.
Al momento questa nuova sezione, per chi è così fortunello da essere vittima della fase di test, si trova nella colonna di sinistra del News Feed, subito sotto la voce Elementi salvati. Questa nuova opzione All Sale Groups mostra tutti gli oggetti disponibili all'acquisto presenti nei gruppi di cui l'utente fa parte in modo da fornire un quadro di insieme di tutto ciò che è in vendita.
All'interno di questa nuova pagina ci sarà anche un motore di ricerca interno che però, essendo un motore di ricerca di Facebook, al momento sembra funzionare solo parzialmente. Ma tanto ci siamo abituati ormai, no? In teoria se questa Search funzionasse dovrebbe essere possibile cercare articoli in vendita nei gruppi pubblici con risultati filtrati in base alla categoria prescelta.
Questa funzione attualmente è in fase di test, ma si vocifera che verrà rilasciata in tutto il mondo nel corso delle prossime settimane. Di sicuro questa mossa non farà piacere ad aziende come Craigslist e eBay: vendere merce direttamente su Facebook evita le spese associate a siti di terze parti e fa sì che gli utenti stiano maggiormente sulla piattaforma. I pro? E' un sistema veloce, economico e più facile rispetto a eBay. I contro? Non esiste ancora nessun sistema per verificare la credibilità di un venditore.
La vera ricchezza. (Bellissimo Insegnamento alla vita)
Un padre molto ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini che lavoravano per lui.
Così il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi ospite della famiglia.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
– Che mi dici della tua esperienza?
– Bene – rispose il bambino.
Hai appreso qualcosa? Insistette il padre.
Si!.. Che noi abbiamo un cane e loro ne hanno quattro, che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino e loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
Che noi abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
Che il nostro giardino arriva fino al muro, il loro, fino all’orizzonte.
Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
Che noi ascoltiamo CD, loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali.. tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore buono del fuoco lento.
Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme.
Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione.
Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio.
Alla fine il figlio conclude Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri! Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio.
E ci preoccupiamo sempre di AVERE, AVERE E AVERE SEMPRE DI PIU’, invece di preoccuparci unicamente di ESSERE..
Pensioni: forse a giugno i rimborsi legati al...
recupero dell’inflazione...
L’aumento delle pensioni superiori a 1.500 euro lordi al mese, legato al recupero dell’inflazione, potrebbe arrivare tra giugno e luglio. Per il governo, almeno al momento, sarebbe un obiettivo politico. Su cui incombono ancora alcuni nodi tecnici da sciogliere, a cominciare dai tempi di cui l’Inps avrà bisogno per adeguare i sistemi e disporre il pagamento dei nuovi importi. Ma il governo ormai ha deciso di dare una forte accelerazione alla soluzione del problema aperto dalla sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha bocciato il blocco delle pensioni disposto dal governo Monti. Come ha annunciato ieri in un’intervista al Messaggero il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, già questa settimana sul tavolo del consiglio dei ministri arriverà un decreto che introdurrà dei rimborsi «selettivi» in grado di assicurare la «progressività» e la «temporaneità» richieste dalla Consulta. Un’accelerazione imposta anche dalla reazione europea alla decisione dei supremi giudici italiani. Bruxelles, che dopodomani renderà noti i suoi giudizi sulle finanze dei Paesi dell’Unione, metterà l’Italia sotto monitoraggio per gli effetti sui conti della sentenza sulle pensioni. All’impatto sui conti dello Stato sarà legata anche la possibilità per Roma di utilizzare gli spazi di flessibilità. Una questione che preoccupa il governo fino ad un certo punto. «Lavoreremo per rispettare sia la sentenza che gli impegni verso i partner europei», hanno fatto sapere fonti del Tesoro.
I NUMERI Il decreto del governo, come ha spiegato Padoan, sarà sostanzialmente coerente con le indicazioni contenute nel Def e per finanziare il provvedimento verrà utilizzato il tesoretto da 1,6 miliardi già blindato nel documento di finanza. In realtà l’intenzione del governo sarebbe di dedicare alla indicizzazione delle pensioni anche altre risorse da trovare all’interno del bilancio dello Stato facendo salire la cifra. Fino a che punto?
Secondo le simulazioni per dare una risposta adeguata servirebbero almeno 4 miliardi di euro. La soluzione, comunque, potrebbe anche avvenire in due tempi: pagare da subito le pensioni adeguate all’inflazione e rimandare invece alla legge di Stabilità la liquidazione degli arretrati. L’altro elemento di cui ha parlato Padoan è quello della «temporaneità» della misura. La rivalutazione parziale introdotta dal governo Letta, e che prevede una rivalutazione piena fino a 1.500 euro al mese, al 95% tra 1.500 e 2000 euro, al 75% tra 2.500 e 3.000 euro, al 50% tra 3.000 e 3.500 e al 40% oltre, vale per il momento per soli tre anni: il 2014, il 2015 e il 2016.
I nuovi criteri di indicizzazioni «selettivi» e per «fasce» di pensione, potrebbero essere allungati fino al 2018, anno dopo il quale l’indicizzazione sarebbe destinata a tornare piena per tutti. «Apprezziamo che il ministro Padoan, nell'intervista rilasciata oggi al Messaggero, condivida la posizione da noi già tracciata la scorsa settimana sulla gradualità dei rimborsi rispetto alle pensioni di ammontare più elevato», ha spiegato in una nota Scelta Civica, il partito guidato dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti. «Per le stesse ragioni di equità», aggiunge la nota, «rilanciamo con forza l'esigenza di tener conto - nei criteri che il Governo riterrà di adottare - anche dei reali anni di contributi versati da ogni pensionato». (di Andrea Bassi. Fonte: Il Messaggero.it)
Tributi: ecco le Tasse più assurde d’Italia che forse non tutti conoscono
Tasse Italiane: dalla nascita alla morte, ce n’è una per ogni occasione. Alcune sono talmente assurde da sembrare incredibili, ma purtroppo sono vere. Questo è quanto emerge dal rapporto di Confesercenti il cui nome non poteva essere più appropriato: Balzelli d’Italia. La relazione raccoglie le 100 tasse più strane, assurde e curiose che imprese e famiglie sono costrette a pagare.
Anche senza il rapporto, sicuramente noi italiani non avevano alcun dubbio in proposito. Per soddisfare la curiosità di tutti, scopriamo insieme qualcuna fra le 100 tasse più assurde d’Italia.
Tassa sull’ombra: se con la sporgenza della tenda di un locale, il proprietario “invade” il suolo pubblico deve pagare l’imposta per occupazione di suolo pubblico.
Tassa sulle paludi: nasce nel 1904 da un regio decreto che prevedeva il pagamento di un contributo per la bonifica delle paludi che diventavano terre coltivabili. Intanto si continua a pagare.
Tassa sulla raccolta dei funghi: anche sui permessi di raccolta di funghi scatta la famigerata imposta di bollo.
L’imposta sui forestieri: è stata reintrodotta di recente una tassa di soggiorno, differenziata per classificazione alberghiera. Ed ora anche il federalismo fiscale sembra non poterne fare a meno.
Gabella sugli sposi (ius primae gabellae): introdotta da alcuni enti locali consiste nel pagamento di un corrispettivo a prezzo unico per poter celebrare il matrimonio in Comune.
Imposta sull’uscita di casa: è la tassa sui passi carrai che ricorda le imposte medievali ma nasce nel 1997. In legge finanziaria il Governo diminuì i fondi all’Anas consentendogli però al contempo di “rifarsi” sui cittadini.
Misteriosa efficienza: nella bolletta elettrica c’è una voce denominata EF-EN, finalizzata all’uso efficiente dell’energia. A che serve? Solo a procurare altri quattrini all’Erario.
Tassa sul tricolore: chi espone la bandiera dello Stato italiano rischia di dover pagare la tassa sulla pubblicità.
A Desio il titolare di un albergo ha esposto davanti all’ingresso il vessillo nazionale e la bandiera blu dell’Unione Europea. Ha dovuto pagare una tassa di 140 euro a bandiera.
Tassa sulla memoria: riedizione potenziata del cosiddetto ‘equo compenso’, dovuto alla SIAE, che grava su vari dispositivi che forniscono tecnologie per copiare ad uso privato CD e DVD musicali e cinematografici, coperti dai diritti d’autore.
Si paga anche per cellulari, smartphone, pc, hard disk esterni, pen drive, ecc.
Tassa sulle centrali fantasma: in bolletta elettrica si paga un fondo come premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari pari a un euro ogni 5000 kwh. Peccato che non ci siano centrali nucleari in Italia... E ci fermiamo qui..
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