Silvio Berlusconi va da un noto cardiologo.. (Barzelletta)


Silvio Berlusconi va per un controllo di routine a farsi visitare da un noto cardiologo.

Alla fine della veloce visita, da gentlemen quali sono, i due si salutano senza addentrarsi in particolari volgari, come il pagamento della parcella.

La richiesta di pagamento infatti arriva a casa di Berlusconi, per posta, successivamente.
Quando vede la fattura, Berlusconi rimane sconcertato: ben 1000 Euro! Per una visita a malapena di 10 minuti; 1000 Euro sono parecchi soldi anche per lui!! Berlusconi prepara un po’ seccato l’assegno e lo invia al professore, accompagnando la somma con queste poche righe:
“Egregio Professore, le rimetto in allegato un assegno di Euro 1000 a pagamento e saldo della sua parcella, come da Lei richiesto. Mi consenta… però, di farle notare, da imprenditore quale sono, che 1000 euro  sono soldi rubati!!!”.

La risposta del Professore arriva qualche giorno dopo: “Ill.mo On. Silvio Berlusconi, ho appena ricevuto il Suo assegno di Euro 1000 e La ringrazio infinitamente. Per quanto riguarda la provenienza della somma… non si preoccupi, la cosa non mi interessa e, comunque, non ne faro’ parola con nessuno!!

Svolgimento di un tema di un bambino delle medie... (Clicca l'immagine)



Il pappagallo che ha vissuto in un bordello.. (Barzelletta)


Una signora voleva un animale domestico per farle un po’ di compagnia mentre i figli erano a scuola e il marito al lavoro.

Dopo averci pensato un po’ decide di scartare cani e gatti perché danno troppo da fare.

Meglio un bel pappagallo che sa anche parlare.
Però c’è un problema: costano tutti un sacco di soldi!
Ma un giorno, per caso, ne vede uno esposto in un negozio, che costa solo 25 euro.
Fantastico! Entra e lo compra.

Mentre sta per pagare, il commesso le dice:
“Senta Signora, devo però dirle una cosa imbarazzante… sa, non è un caso che costi così poco… il fatto è che sto pappagallo ha vissuto fino ad ora in un… bordello”.
Ma è talmente bello che la signora decide di comprarlo ugualmente.

Arriva a casa, lo piazza nella sua gabbia in salotto e aspetta con pazienza che dica qualcosa.

Il pappagallo si guarda un po’ attorno, studia la stanza e la sua nuova padrona e alla fine dice:
“Ok, nuova casa, nuova maitresse”.
La signora si imbarazza un po’ ma poi ci ride sopra. In fondo non ha detto niente di così sconveniente.

Tornano a casa le figlie da scuola e il pappagallo, dopo averle squadrate:
“Nuova casa, nuova maitresse, nuove ragazze”.
Le ragazze si guardano allibite, ma poi si uniscono alle risate della madre.

Alla sera torna a casa il marito.
Il pappagallo lo guarda bene, guarda ancora madre e figlie e dice: “Nuova casa, nuova maitresse, nuove ragazze, ma gli stessi vecchi clienti… ueilààààà Danilo, come va ?!”

Quando una donna è stanca..


“Quando una donna è stanca, ha girato la clessidra e ha deciso di riprendersi il suo tempo, dandosi del tempo, quando una donna è stanca, la vedi svuotata, illusa, delusa. Si è accorta che la sua strada è vuota, che in quella percorsa non c’è nessuno, non ci è mai stato nessuno. Quando una donna è stanca di tutto, te ne accorgi subito, non la vedi più con quella armatura che indossava ogni giorno, quella del sorriso, della spensieratezza, della felicità illusa, non la vedi più riempire i vuoti degli altri, senza mai riempire i suoi, non la vedi più vivere a cento all’ora senza più accettare la quotidianità noiosa, non è più un trofeo, da alzare e conquistare. Quando una donna è stanca ha deciso di cominciare a camminare, di guardare la realtà e indossarsela sulla pelle, e se gli racconti una favola, diventa più stanca. I suoi giorni sono diventati tutti uguali, maledettamente uguali, noiosi, non cerca neanche più un motivo bugiardo per svegliarsi la mattina, anche piccolo.. Rassegnate le vedi lì, ogni giorno più forti senza più donarsi al prossimo di turno, senza più la voglia disperata di trovare un emozione. Abbiamo ucciso le donne e le favole che stavano dentro di loro, le abbiamo viste sorridere e il sorriso glielo abbiamo tolto, le abbiamo viste donarsi e le abbiamo tradite, e adesso che sono senza più quella armatura che le rendeva forti, felici e spensierate, le lasciamo lì, con il nostro egoismo, accusandole che non sanno più sognare, che non sanno più amare, quando già lo facevano prima. Quando una donna diventa stanca, ha deciso di girare la clessidra, di riempire il suo tempo, e il mondo lo lasciano agli altri, senza più credere che ci possa essere altro. Hanno deciso di essere donne, mettendo da parte i sogni, il futuro e le speranze, hanno deciso di difendere la loro dignità, di non farsi calpestare, di essere se stesse, hanno deciso di chiamarsi per nome, di riprendersi, di amare ancora, ma solo ciò che hanno messo al mondo. Silenziose, straziate dalla vita sono diventate come le foglie d’autunno, si sono staccate dal loro albero e hanno deciso di non amare più nessuno, si fanno trascinare dal vento, senza più la voglia di costruirsi un destino, perchè hanno capito che il destino non possono truccarlo. Perchè si può essere donne senza essere mogli, si può essere donne rimanendo mamme, si può essere donne senza essere prede. Si può essere semplicemente donne, stanche, senza più nessuno da amare. Ma donne…”

Una bambina chiese alla mamma: perchè piangi?..


Mamma perchè Piangi ? Perchè sono una donna.. gli rispose.

Non capisco disse la bambina.
La mamma la strinse a sè e le disse: capirai quando sarai una donna.

Più tardi la bambina chiese al papà: Papà perchè la mamma piange?
Tutte le donne piangono senza ragione, fu tutto quello che il papà seppe dirgli.
Divenuta adulta, chiese a Dio:
Signore, perchè le donne piangono così facilmente?
E Dio rispose:
Quando l’ho creata, la donna doveva essere speciale.
Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo e abbastanza morbide per renderle confortevoli.
Le ho dato la forza di donare la vita, quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli.
Le ho dato la forza per permetterle di continuare quando tutti gli altri abbandonano, quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.
Le ho dato la sensibilità di amare i suoi figli di un amore incondizionato, anche quando essi la feriscono duramente.
Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze e di stare al suo fianco senza cedere.. E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.

Vedi figlia mia, la bellezza di una donna non è nei vestiti che porta, nè nel suo viso o nella sua capigliatura..
La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi.
E’ la porta d’entrata del suo cuore ; la porta dove risiede l’amore. Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore.

La coppia di sposi e le nozze d'argento.. (barzelletta)


Una coppia sta festeggiando le nozze d’argento e contemporaneamente anche i 60 anni di vita. Durante la festa appare una fata che dice alla coppia: “come premio per i 25 anni di fedeltà vi concedo un desiderio a testa”.

La moglie entusiasta esclama “voglio fare un viaggio attorno al mondo con mio marito”
… subito dopo la fata, dato un tocco con la bacchetta magica, fa apparire i biglietti aerei e i voucher per gli alberghi. Il marito ci pensa un attimo poi rivolto alla moglie: “questa situazione e molto romantica, ma questa chance c’e solo una volta nella vita, quindi scusami cara, ma il mio desiderio e questo: avere una moglie di 30 anni piu giovane”.

La moglie rimane scioccata, ma un desiderio e’ un desiderio, e quindi la fata lo accontenta: da un colpo di bacchetta e zac! l’uomo diventa un novantenne! MORALE: gli uomini sono stronzi, ma le fate sono femmine.

Il pozzo dei desideri.. (barzelletta)


Per l’anniversario di matrimonio una coppia fa un viaggio in Germania.

Mentre attraversano la Selva Nera, vedono un’indicazione che dice:
“Pozzo dei desideri.”

La moglie tutta eccitata dice al marito:
“presto presto, andiamo a vedere di cosa si tratta..”

Arrivano al pozzo, Si fermano e leggono le istruzioni:
Benvenuto visitatore, qui puoi esprimere qualsiasi desiderio previo lancio di una moneta nel pozzo.

E il marito getta una moneta nel pozzo esprimendo un desiderio.
Poi la moglie fa lo stesso, ma, mentre si sporge, perde l’equilibrio, precipita e annega.

Ritornando all’automobile, l’uomo commenta: “Però… funziona davvero!

Marito e moglie e 5 mesi d'astinenza.. (Barzelletta)


Il marito fuori per lavoro.. finalmente torna a casa dopo 5 mesi. Cinque mesi che non vede la moglie. Arriva a casa a sera inoltrata, parcheggia  scende dalla macchina e il suo ingrifamento aumenta, e grida: -“5 mesi che non la vedo, 5 mesi che non mi vede”.
Entra in casa, sale le scale e ancora più ingrifato urla: -“Cara 5 mesi che non ti vedo, 5 mesi che non mi vedi”.
Entra in camera da letto al massimo ingrifamento, prende la moglie la sbatte sul letto e PATAPIM PATAPAM, e dall’altra parte della stanza i vicini:
-“Ma insomma, la vogliamo finire, 5 mesi.. e tutte le notti la stessa storia”.

Pensioni: cade la maschera a Renzi: "Restituiremo solo una


Sentenza pensioni, Corte costituzionale: via libera al rimborso delle pensioni.

Ma Renzi dice no!..  Cade la maschera al premier: "Restituiremo le pensioni, ma solo una parte." terremo conto della sentenza della Consulta, ma anche del bilancio.

Restituiremo i soldi: a metà. Lo dicono e non è uno scherzo. Dopo il pasticciaccio delle pensioni censurato dalla Consulta, Renzi e i suoi ministri sembrano voler comunque tirare dritto. «Non interveniamo sulle pensioni. Il governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani, non toglieremo niente a nessuno. Il governo Monti ha bloccato l'indicizzazione. Questo blocco è stato giudicato incostituzionale. Ormai ci troviamo a risolvere i problemi provocati da altri». Dichiarazioni rese sul buco-pensioni dal premier ai microfoni di Radio Anch’io, che ieri mattina hanno dato la stura ad un’altra serie di proteste. Mentre il presidente del consiglio dei ministri si rifugiava comunque nell’annuncite («ripenseremo il modello di organizzazione delle pensioni: lo faremo nei prossimi giorni e mesi»), si è infine smascherato da sé, affermando che il governo «restituirà una parte dei soldi». Per farlo, «dovrà agire con il limite della sentenza della Corte e il limite del bilancio». Tra i primi a replicare al premier il leader della Lega Matteo Salvini, che affida il suo commento a Facebook: «Renzi dice ”restituiremo una parte dei soldi” tolti ai pensionati. Una parte? Vergogna, la Lega farà le barricate! Restituire tutto a tutti, con lettera di scuse, e cancellare la Fornero. Siamo pronti a bloccare i lavori in Parlamento».

Ma anche dalla sua maggioranza fioccano le perplessità: con inevitabile terrore di ciò in cui potrebbero tradursi forzature del genere presso l’elettorato chiamato, a milioni, al voto entro le prossime settimane: «Ci auguriamo che, sul tema del ripristino della indicizzazione delle pensioni, prevalga nel Governo l'idea di indicare la soluzione definitiva dopo le elezioni» ha dichiarato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. «Questo - ha spiegato Damiano - consentirebbe di effettuare la scelta avendo perlomeno ascoltato l'opinione di merito delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato, e delle organizzazioni confederali dei pensionati». E magari di evitare spallate dalle urne.

Il consiglio dei ministri, come previsto, è convocato per lunedì prossimo. Al momento l’ordine del giorno non c’è. E forse non è un caso. Nel governo, e anche nel Pd, c’è chi preferirebbe rinviare la soluzione a dopo le elezioni regionali di fine maggio. Per questo non è ancora escluso che lunedì, sul tavolo del consiglio dei ministri, arrivi un testo che parli sì di pensioni. Ma che stabilisca solo i principi generali dell’operazione, senza fissare fin da ora soglie e percentuali, senza dire esattamente quanto sarà rimborsato e a chi. Insomma un decreto ponte per un percorso a tappe. I dettagli arriverebbero dopo, il governo potrebbe fissare un periodo di tempo entro il quale completare tutte le simulazioni del caso.

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