Le storie più belle
STORIE DIVERTENTI
Dedicata a mia madre.. (Bellissima)
A TE, CHE SAI AFFRONTARE LA VITA CON LA FORZA CHE SPESSO MANCA A ME, A TE CHE CI SEI SEMPRE, NONOSTANTE I MIEI DIFETTI E LA MIA TESTA CHE SPESSO NON ASCOLTA, A TE..CHE RITROVO DOPO OGNI SCONFITTA PRONTA A SORREGGERMI E A DARMI LA FORZA DI RISALIRE, A TE..CHE SEI IL MIO SOLE QUANDO TUTTO IL RESTO SEMBRA RABBUIARE, A TE MAMMA CHE DI QUESTA VITA HAI CONOSCIUTO LA SOFFERENZA E DELLA SOFFERENZA NE HAI SAPUTO FARE FORZA, A TE CHE SPESSO MI VEDI ALLONTANARE PERCHE’ LA VITA, QUESTA VITA A VOLTE METTE A DURA PROVA E L’UNICA SOLUZIONE PER USCIRNE A VOLTE PER ME E’ LA SOLITUDINE, A TE CHE COMUNQUE SIA SIAMO STATE SEMPRE “IO E TE”, A TE DICO GRAZIE, PER I RIMPROVERI CHE MAI HO SAPUTO ACCETTARE, PER LE LACRIME CHE MAI HAI POTUTO VERSARE, PER I SORRISI CHE IL BUIO DELL’ANIMA SPESSO SOFFOCAVA, A TE CHE ERI SOLO UNA BAMBINA E CHE PER ME SEI DOVUTA DIVENTARE DONNA TROPPO PRESTO, A TE CHE SPESSO NON HO SAPUTO CAPIRE O NON HO VOLUTO.. PERCHE’ UN FIGLIO E’ EGOISTA, PRETENDE SEMPRE TUTTO SENZA DARE, A TE CHE DA DONNA ADESSO GUARDO CON ALTRI OCCHI ED ANCHE SE SPESSO NON E’ STATO FACILE..TI GIURO MAMMA CHE SE DOVESSI RINASCERE ALTRE MILLE VOLTE..PER ALTRE MILLE VOLTE RISCEGLIEREI TE PER GUIDARMI IN QUESTO CAMMINO!! TI AMO, TUA FIGLIA! (di: Serena Takdeer)
Il cacciatore... Di orsi?!? (Barzelletta)
Un cacciatore di orsi vuole provare il suo nuovo fucile, cosi va in Alaska a caccia.
Ad un certo punto, vede un cucciolo di orso bruno: imbraccia il fucile e lo uccide al primo colpo. Subito dopo sente un colpetto sulla spalla, si gira e si trova davanti un orso bruno adulto che gli dice: “Ora puoi scegliere: o ti uccido sbranandoti, oppure devi metterti a 90 gradi..” Il cacciatore, pur di non morire, si mette carponi e lascia che l’orso abusi di lui. Il dolore è insopportabile ma, dopo due mesi di convalescenza, il cacciatore guarisce e decide di vendicarsi. Riprende il suo fucile ed esce di nuovo a caccia. Ad un certo punto, vede da lontano l’orso bruno adulto e lo fa secco con un colpo ben mirato. Ma ecco che sente un’altro colpetto alla spalla. Si gira e si trova davanti un terribile grizzly, che gli dice: “Ora puoi scegliere: o ti uccido sbranandoti, oppure devi metterti a 90 gradi..” Il cacciatore si mette nuovamente carponi. Il dolore è insopportabile, ma alla fine riesce a sopravvivere anche a questo. Dopo sei mesi, finalmente guarito, il cacciatore riparte per vendicarsi anche del grizzly. Cammina cammina sulla neve, riesce a scoprire il grizzly e, con la sua mira perfetta, lo uccide. Di nuovo sente un colpetto sulla spalla. Si gira e si trova davanti un mastodontico orso bianco che lo guarda e fa: “Dimmi la verità: tu non vieni qui solo per cacciare, vero?”
Preghiera a me stessa.. (Bellissima da leggere)
In un barattolo di vetro, ho rinchiuso i giorni da ricordare,
In una bottiglia scura, le ore d’ansia e le sere di lacrime.
In una valigia, i rancori, i conti in sospeso,
le paure e le vigliaccherie. Per i miei capricci, gli errori e le cattiverie, ho dovuto cercare un baule, di quelli grandi,
per le coperte e i vestiti pesanti. Voglio fare il cambio di stagione. Voglio mettere ordine, Signore.
Ma il vetro si incrina, la tela si strappa, il legno si screpola.
Non c’è chiusura ermetica, serratura o chiavistello che possano reggere alla realtà. Tutto, di nuovo, si confonde:
i dubbi macchiano la fede, la malinconia scolora la speranza, i peccati corrodono la carità. Da sola non ci riesco, Signore. Aiutami tu, che mi conosci come nessun altro, che sei l’autore della mia biografia, che mi hai voluta fin dall’eternità. (Emily Schenker)
La ricetta.. (Barzelletta)
Una donna entra in farmacia:
- Buongiorno.. Per favore, vorrei dell'arsenico.
Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede informazioni prima di accontentarla.
- Mi spiace ma non posso darglielo senza richiesta del medico, vede è un potente veleno, e poi a che le serve, signora?
- Per ammazzare mio marito.
- Ah! capisco ... in questo caso purtroppo non posso proprio darglielo!
La donna senza dire una parola estrae dalla borsetta una foto di suo marito a letto con la moglie del farmacista.
- Le chiedo scusa, signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!
Previsioni meteo dal 27 al 31 luglio: ritorna il caldo africano...
con 40 gradi.
Le previsioni meteo per la settimana compresa tra il 27 e il 31 luglio 2015 rivelano che la giornata di lunedì sarà quella in cui ci saranno ancora dei temporali sparsi in gran parte del nostro Paese e le temperature continueranno ad essere decisamente più basse rispetto a quelle a dir poco 'record' registrate nel corso delle precedenti settimane del mese di luglio. Tuttavia, coloro che credevano che l'estate 2015 sia definitivamente terminata dovranno ricredersi perché non sarà affatto così: nel corso della prossima settimana, infatti, tornerà il caldo africano che ci riporterà di nuovo in una bolla di aria caldissima. Le previsioni meteo, infatti, rivelano che da martedì 28 luglio e per tutto il resto della settimana ci sarà questa nuova ondata di caldo afoso che interesserà in modo particolare le regioni del Sud Italia: le giornate più calde della settimana saranno quelle di giovedì 30 e venerdì 31 luglio, quando le temperature raggiungeranno picchi record di oltre 40-42 gradi. La regione che soffrirà maggiormente per questa ondata di caldo torrido sarà la Sicilia, dove si prevedono picchi di 42-43 gradi durante le ore più calde della giornata: gli esperti, infatti, consigliano di stare molto attenti e di evitare l'esposizione al sole durante gli orari critici. Situazione decisamente diversa nelle regioni del Nord, dove dal 27 al 31 luglio 2015 ci sarà un clima decisamente mite e poco soleggiato: l'estate, quindi, almeno nelle regioni settentrionali si prenderà un breve periodo di sosta, in attesa poi di tornare anche in queste regioni a partire dalla prima settimana del mese di agosto 2015.
Oggi 26 luglio si celebra sant'Anna, ecco la sua storia..
Anna è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre di Maria Vergine ed è venerata come santa.
Anna e Gioacchino sono i genitori della Vergine Maria. Gioacchino è un pastore e abita a Gerusalemme, anziano sacerdote è sposato con Anna. I due non avevano figli ed erano una coppia avanti con gli anni. Un giorno mentre Gioacchino è al lavoro nei campi, gli appare un angelo, per annunciargli la nascita di un figlio ed anche Anna ha la stessa visione. Chiamano la loro bambina Maria, che vuol dire «amata da Dio». Gioacchino porta di nuovo al tempio i suoi doni: insieme con la bimba dieci agnelli, dodici vitelli e cento capretti senza macchia. Più tardi Maria è condotta al tempio per essere educata secondo la legge di Mosè. Sant'Anna è invocata come protettrice delle donne incinte, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre grandi favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. È patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre, tra cui i lavandai e le ricamatrici.
L’affermazione del culto in Occidente fu graduale e più tarda nel tempo, la sua immagine si trova già tra i mosaici dell’arco trionfale di S. Maria Maggiore (sec. V) e tra gli affreschi di S. Maria Antiqua (sec. VII); ma il suo culto cominciò verso il X secolo a Napoli e poi man mano estendendosi in altre località, fino a raggiungere la massima diffusione nel XV secolo, al punto che papa Gregorio XIII (1502-1585), decise nel 1584 di inserire la celebrazione di s. Anna nel Messale Romano, estendendola a tutta la Chiesa; ma il suo culto fu più intenso nei Paesi dell’Europa Settentrionale anche grazie al libro di Giovanni Trithemius “Tractatus de laudibus sanctissimae Annae” (Magonza, 1494).
Gioacchino fu lasciato discretamente in disparte per lunghi secoli e poi inserito nelle celebrazioni in data diversa; Anna il 25 luglio dai Greci in Oriente e il 26 luglio dai Latini in Occidente, Gioacchino dal 1584 venne ricordato prima il 20 marzo, poi nel 1788 alla domenica dell’ottava dell’Assunta, nel 1913 si stabilì il 16 agosto, fino a ricongiungersi nel nuovo calendario liturgico, alla sua consorte il 26 luglio.
Le tre figlie e il matrimonio. (Barzelletta)
Una donna aveva tre figlie, il giorno del loro matrimonio chiese ad ognuna di loro di scriverle un sms per raccontarle come andava la loro vita sessuale, naturalmente in modo che estranei non potessero capire..
La prima mandò l'sms due giorni dopo il matrimonio.
Il messaggio diceva: "Nescafè".
La mamma, inizialmente confusa, ma poi notò una pubblicita del Nescafè su un giornale.
La pubblicità diceva: "Soddisfazione fino all'ultima goccia". E così la madre fu felice.
Poi si sposò la seconda figlia e dopo una settimana anche lei mandò un sms.
E questo diceva: "Benson & Hedges".
La madre cercò la pubblicita delle sigarette Benson & Hedges, e trovò: "Extra long, King size".
E di nuovo la madre fu felice.
Dopo che la terza figlia si sposò, la mamma era ansiosa di ricevere un messaggio dalla sua figliola.
Ci vollero quattro settimane prima che il messaggio arrivasse. Il messaggio diceva semplicemente: "British Airways".
La madre si preoccupò.
Guardò freneticamente il giornale cercando la pubblicita della linea aerea. Finalmente la trovò e svenne.
Diceva: "Tre volte al giorno, sette giorni la settimana, in tutte le direzioni!".
Le uova per colazione. (Barzelletta)
Una signora sta friggendo due uova per la colazione, quando all'improvviso il marito entra in cucina:
- Attenzione... ATTENZIONE! Mettici un po' più di olio. INSOMMA! Ne stai cucinando troppe allo stesso momento! TROPPE!! Girale... GIRALE SUBITO, MUOVITI! Abbiamo bisogno di più olio. MALEDIZIONE! Dove possiamo trovare più olio? ATTENTA! Le uova si SBATTONO!! ATTENTA!! ATTENTA!! Non mi ascolti mai quando cucini, MAI! ATTENTA ORA! Girale... girale adesso. ADESSO, RAPIDA! Ma sei pazza? Hai perso la testa? Non ti dimenticare di metterci il sale. Sai che ti dimentichi sempre di mettere il sale. Usa il sale. USA IL SALE, ACCIDENTI! IL SAAALEEEE!!!
La moglie lo guarda inebetita e sorpresa:
- Ma... che ti succede? Credi forse che non sia capace di friggere un paio di uova?
Il marito sorride e risponde con calma:
- No, no, volevo solo mostrarti come ci si sente quando guido l'auto con te vicino.
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