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Tumori infantili, Facebook si colora (con i cartoni animati) per la prevenzione..
In occasione della settimana della lotta contro i tumori infantili sul social network Facebook parte una campagna di sensibilizzazione per questa importante causa: le immagini del profilo degli utenti si trasformano in quelle dei nostri eroi d’infanzia. Proprio in questi giorni sta spopolando sul social network Facebook un’iniziativa di sensibilizzazione in occasione della settimana della lotta contro i tumori infantili che consiste nel cambiare la propria immagine del profilo per 24 ore inserendone una con uno dei nostri eroi d’infanzia che più ci rappresenta.
Vi sarà infatti capitato in questi giorni di curiosare tra i profili dei vostri amici e di notare che la loro bacheca è stata “animata” dal volto di un personaggio dei cartoni animati. La campagna di sensibilizzazione è diventata immediatamente virale e tra i suoi scopi ha quello, importantissimo, di stimolare la prevenzione verso i tumori infantili, unica arma di difesa per questo tipo di malattia.La catena che ha immediatamente cominciato a “girare” su Facebook contiene il seguente messaggio :
“La tua missione è cambiare la tua foto del profilo per 24 ore con il personaggio che ti ho assegnato, dopo scrivi sulla tua bacheca “Voglio riempire Facebook con i personaggi dei cartoni animati, per la settimana della lotta contro i tumori infantili” Se mi dai un “mi piace” ti assegnerò un personaggio. Per te ho scelto…”
In sintesi, non siamo noi a scegliere il personaggio da inserire come immagine del profilo, ma esprimiamo la nostra solidarietà cliccando su “mi piace” alla foto di un nostro amico che sceglierà per noi un eroe dei cartoni e così via.
Accanto all’entusiasmo di chi ha immediatamente aderito a questa campagna con la convinzione di esprimere la propria solidarietà verso una causa delicatissima c’è anche chi si è dichiarato contrario a questa iniziativa additandola come “troppo banale” per lo spessore della tematica affrontata.
Dalla maggior parte di coloro che hanno modificato in questi giorni la propria immagine del profilo questa iniziativa è stata concepita come “Un’occasione per tornare a sentirsi bambini, per ricordare quell’età in cui tutto ciò che ci circonda, anche la malattia, sono pieni di colore” pertanto l’invito a colorare la propria bacheca è rivolto a tutti i lettori.
Una vera amicizia. "Non posso darti soluzioni per tutti i.."
Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro
Pero’ quando serve staro’ vicino a te
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano
perche’ ti sostenga e non cadi
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
Pero’ gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Pero’ posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza,
quando qualche pena ti tocca il cuore
Pero’ posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
Solamente posso volerti come sei ed essere tuo Amico.
Si sposa poche ore prima di morire.. (Video struggente)
Rowden Go Pangcoga, filippino di Manila, è stato invece il protagonista del matrimonio più struggente, documentato da un video che è impossibile reggere fino alla fine senza avvertire un groppo alla gola. Aveva fissato la data delle nozze prima che gli diagnosticassero un male incurabile: cancro al fegato al quarto stadio. Non sarebbe mai arrivato all’8 luglio, il giorno delle nozze e del suo compleanno. Ha deciso così di sposarsi con la sua Leizl nei corridoi dell’ospedale, mentre il fratello della sposa girava il video. Lui in barella, lei in lacrime, come del resto tutti gli altri invitati: ha detto sì. L’ha baciata. Ed è morto dieci ore più tardi, l’11 giugno, all’età di 29 anni.
Arriva in anticipo l'influenza 2015, che pare sarà molto virulenta..
Primo caso d'influenza a Bologna questa mattina 13 ottobre, si tratta del virus A/H3 della nuova influenza stagionale che è stato isolato al Policlinico Sant'Orsola di Bologna. A manifestare i primi sintomi una donna anziana prontamente ricoverata in geriatria al Policlinico, le sue condizioni pare siano in miglioramento. L'influenza arriva allora in anticipo rispetto all'epidemia stagionale prevista per fine novembre. L'influenza di quest'anno comincia a far paura, il virus A/H3 comunque rientra in una filiera di virus noti da tempo, anche se la sua caratterizzazione più precisa è attualmente in corso. Insomma c'è poco da stare allegri, anche perchè pare che questo ceppo d'influenza sia abbastanza virulento e contagioso. State in guardia dunque.
Il padre si ammala e non può andare al matrimonio della figlia.. E lei che fa? (Video)
Questo non ha fermato sua figlia che, grazie alla sua determinazione e al supporto del suo sposo, si è sposata li, nella camera di ospedale del padre. Così la figlia ha rinunciato all'atmosfera di un giorno da principessa attorniata da tutti gli amici, ma ha avuto la possibilità di godersi quel giorno così importante, quel momento così speciale insieme al suo papà, dedicandogli anche una canzone, e questo per lei è stato davvero il giorno più bello.
Il vecchietto e la moglie. (Barzelletta)
Un signore molto anziano sdraiato nel letto in punto di morte.. Ha la fedele moglie seduta al suo fianco che lo veglia. Lui con un filo di voce:
– Maria, ti ricordi quando ? scoppiata la prima guerra mondiale e mi hanno chiamato per il fronte, e tu eri accanto a me?
– Si caro… si!
– … e quando poi sono rimasto ferito e sono stato 4 anni in ospedale militare , e tu eri accanto a me, Maria?
– Certo caro!
– E ti ricordi quando ? scoppiata la seconda guerra mondiale e mi hanno richiamato, e tu eri accanto a me?
– Come no, lo ricordo benissimo…
– … e quando mi hanno messo in campo di concentramento e dopo sei anni mi hanno liberato? Anche allora tu eri accanto a me, Maria!
– Si!
– E anche adesso che sto morendo, tu sei sempre accanto a me Maria…
– Sempre…
– Ah Mari’…
– Dimmi…
– Ma niente niente portassi sfiga?
Cos'è la sensibilità.. Cosa vuol dire essere sensibili? È una..
Cosa vuol dire essere sensibili? È una domanda che mi pongo spesso.
“Io sono una persona sensibile” è una frase molto diffusa e sono in molti ad abusarne.
Credo che una persona veramente sensibile non riesca spesso nemmeno ad esprimere un pensiero che racchiude una complessità di turbamenti, di umori altalenanti, di sofferenza e gioia sovente incomprensibili ai più.
La persona sensibile si nasconde, talvolta si rinchiude in se stessa perché non riesce ad esprimere quel turbinìo di emozioni che travolge la sua anima e teme di essere fraintesa.
Coglie ogni lievissimo particolare: una parola, un gesto assumono per quella persona un significato enorme che sfugge al suo stesso controllo.
Da non confondere con il suscettibile, individuo affetto da grave senso d’inferiorità e spesso manie di persecuzione, la persona sensibile sa apprezzare la vita, a differenza di quello che si possa pensare perchè ne coglie ogni sfumatura, nel bene e nel male.
La fotografia che apre questa raccolta di pensieri è particolarmente forte. Racchiude gli alti e bassi di una permanente tempesta interiore che non si ferma mai alla superficie delle cose. Guardiamo con attenzione questa foto. Un uomo fotografato di spalle che guarda il mare in tempesta. Le sensazioni da lui provate nutriranno incessantemente la propria umanità e, probabilmente, si tramuteranno in un’intuizione creativa. Così come ha fatto il fotografo che ha donato al mondo questo scatto. L’uomo che guarda il mare in tempesta ha davanti a sé uno scenario immenso: nuvole dilaniate e onde rabbiose la cui schiuma si affastella sulle creste dando origine ad una mescolanza di colori di cui lui riuscirà a raccoglierne ogni forma e sfumatura. E i sentimenti provati saranno sicuramente contrastanti: da un lato quello scenario lo affascinerà, dall’altro lo impaurirà e ne coglierà dettagli che lo aiuteranno anche a conoscer meglio se stesso. La persona sensibile non è fragile. Riesce a vedere oltre una persona comune e, se riuscirà a trasmetterla, per mezzo dell’arte o nell’immensa capacità di comprendere gli altri ed esserci sempre senza che le persone che lo circondano glielo domandino apertamente, è un dono incommensurabile di cui il mondo ne ha un disperato bisogno. Oggi forse più di ieri.
Cos’è in fondo la vita? Un grande spettacolo, un po’ allegro e un...
Cos’è in fondo la vita? Un grande spettacolo, un po’ allegro e un po’ triste, un po’ da spettatori e un po’ da protagonisti. Se vuoi viverla davvero, sii sempre protagonista perché lo “spettatore” può solo applaudire, se gradisce lo spettacolo o andar via, qualora non gradisse, ma nulla può fare per renderlo migliore. Il “protagonista” lotta, soffre, gioisce, rischia, ma vive, vive ogni attimo, ogni emozione di quello spettacolo. Lo spettatore resterà sempre uno spettatore se non percorrerà quei passi che lo separano dalla vita vera.
(Alessia S. Lorenzi)
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