Nascono 4 gemelli monozigoti: “miracolo” al Gaslini di Genova..


Genova - Vittoria, Costanza, Geremia e Marcoantonio. Si chiamano così i 4 gemelli nati il 4 dicembre da Maria Antonietta e Andrea. È un caso rarissimo di gravidanza quadrigemina, dove per la prima volta in Italia hanno visto la luce una coppia di maschi identici, ed una coppia di femmine identiche.

|Fotogallery: Gaslini, nascita record: 4 gemelli omozigoti|

Sono tutti in buone condizioni nonostante il basso peso alla nascita e sono ora ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale Gaslini. Una storia di medicina d'avanguardia e coraggio: in seguito ad un problema di infertilità al primo tentativo di fecondazione in vitro gli embrioni erano andati incontro a divisione, con la creazione di due set di gemelli identici, monozigoti.

La gravidanza da bigemina è diventata quadrigemina. Alla coppia era stata illustrata la possibilità dell'interruzione selettiva di gravidanza, per evitare i rischi importanti di parto pretermine dovuti alla gravidanza multipla. Nonostante il consiglio di procedere ad interruzione di gravidanza di una coppia di gemelli, la coppia ha deciso di andare avanti.

«Non abbiamo mai pensato di abortire - spiega la mamma - ci siamo aggrappati alla fede. Ho pensato sono dentro di me e li devo far nascere, se non c'è stato nessuno prima di me, devo essere io il primo caso positivo per un'altra donna, oggi sappiamo che è andata così, abbiamo i nostri piccoli e possiamo dare coraggio agli altri, è un grande risultato».

«L'eccezionalità dell'evento è almeno duplice - spiega il prof. Dario Paladini, responsabile del dipartimento di Medicina e Chirurgia fetale dell'ospedale Gaslini - per la prima volta in Italia, a quanto noto, sono nate due coppie di gemelli identici. È infatti noto che le pratiche di Procreazione Medicalmente Assistita sono associate ad un aumento dell'incidenza di divisione embrionale precoce, tuttavia a oggi sono stati pubblicati solo 2 casi precedenti in cui è avvenuto lo stesso processo. Ma, da quanto emerge da una rewiev critica della letteratura scientifica, in entrambi i casi le coppie hanno optato per l'interruzione delle gravidanze». (Fonte: IL SECOLO XIX)

Jingle bells for Christmas by Women. (Video)


La fiaba di Santa Lucia.. (Leggetela è molto bella)


Quando S. Lucia salì in cielo, tutti si meravigliarono nel veder arrivare una persona così giovane. Ben presto la Santa con i suoi modi dolci ed i suoi occhi pieni di luce conquistò tutti e, persino lo scontroso S. Pietro si prese cura di lei come fanno i nonni con i nipoti.Così trascorrevano i giorni allietati di serenità e pace e Lucia si godeva questa sublime situazione, riflettendo su quanto fossero lontane da lei le sofferenze e la cattiveria che regnavano sulla Terra. S. Pietro, che nonostante la sua lunga barba bianca, aveva ancora una vista acutissima, si accorse che un sottile velo di tristezza si era posato sugli occhi celestiali di Lucia e, così, decise di chiamarla a sé per parlarle. S. Lucia gli disse che avrebbe tanto desiderato anche per un solo minuto poter rivedere il suo paese in Sicilia e i suoi poveri.

S. Pietro, fu talmente colpito da quella richiesta che passò giorni e notti fra le morbide nuvole del Paradiso a pensare come potesse esaudire il suo desiderio, finché prese coraggio e decise di parlarne col Padre Eterno. S'incamminò un po' timoroso e quando fu da Lui espose la richiesta tenendo sempre china la testa in segno di profondo rispetto. S. Pietro restò immobile ad aspettare una risposta poi, inaspettatamente, udì uno strano e metallico tintinnio; socchiuse gli occhi e vide che il buon Dio teneva in mano una piccola chiave d'oro. "Tieni Pietro, questa é la chiave che apre una finestrella che dà sul mondo, prendila e portala a S. Lucia" disse il Signore. S. Pietro fu così meravigliato che afferrò la chiave e corse come un ragazzino a cercare la sua Santa bambina, felice di aver esaudito il suo desiderio. Immediatamente gli occhi della santa s'illuminarono e i due salirono su di una nuvoletta che li portò alla magica finestrella. Quando arrivarono, Lucia con la mano tremante, infilò la chiave nella fessura e, come d'incanto, le apparve laggiù il mondo.La giovane fu soddisfatta di quella visione e, per lungo tempo,non desiderò più aprire gli occhi sulle cose terrene. Una notte però, il suo sonno venne turbato da lontani lamenti e pianti. Lucia, preoccupata decise di prendere la chiave per vedere cosa stesse accadendo. Fu in quel momento che la santa vide tutte le cose ingiuste, la vita dissoluta, il male, ma soprattutto vide bambini che soffrivano e piangevano. Rammaricata richiuse piano la finestrella e, una profonda tristezza, calò sui suoi dolcissimi occhi celesti.

Lucia sperava di vedere presto migliorare le cose sulla Terra; la sofferenza dei bambini l'angosciava tantissimo, non sopportando che proprio loro, così immacolati ed indifesi, potessero subire angherie fisiche o morali da parte degli adulti. S.Pietro nel frattempo la osservava in silenzio e, notava man mano che passavano le giornate, il mutamento d'umore di Lucia.Nemmeno al Padre Eterno passò inosservata la cosa e decise di chiamare S. Pietro. "Caro Pietro," disse il Signore "Io so quello che turba S. Lucia. Ella soffre per i patimenti dei bambini e le privazioni alle quali sono sottoposti."disse ed aggiunse: " Ho deciso, daremo l'incarico proprio a Lei di portare una volta all'anno un po' di allegria sulla Terra e, tu Pietro, le dirai che il Signore l'autorizza a scendere il giorno del suo martirio cioè il 13 dicembre per portare doni a tutti i bambini della Terra. Ora vai, corri, voglio che torni la luce in quei santi occhi." S. Pietro fu talmente felice, che, abbracciò il Signore e poi si affrettò a cercare Lucia per darle la bellissima notizia. Subito la santa rimase incredula, ma poi si convinse riempiendosi il cuore di letizia. Ormai mancavano pochi giorni al 13 dicembre, ma Lucia capì ben presto che non disponeva di nulla ed, in Paradiso, non esistevano né pasticcerie, né negozi di giocattoli. Questa volta S. Pietro fu veramente geniale; chiamò S. Lucia e la invitò a prendere la chiave d'oro dicendole di seguirlo."Apri la finestrella e guarda bene"disse Pietro. "Vedi là nello spazio?

Eccolo, lì c'é un cavallino, una bambola, un trenino, là c'é una trombetta, una trottola, li vedi? Sai cosa sono tutti quei giochi? Sono i giochi superflui, inutili, abbandonati e dimenticati dai bambini viziati e mai contenti. I giochi sono come le persone, cercano compagnia e, se nessuno li vuole più, preferiscono andare nello spazio, sperando d'incontrare qualche bimbo disposto a giocare con loro.. su' dai forza, prendine quanti ne vuoi e portali a chi ne ha veramente bisogno" concluse Pietro. "Oh, nonno Pietro, grazie, grazie di cuore" disse S. Lucia e cominciò ad afferrare tutti quei giocattoli abbandonati. La santa lavorò fino alla sera del 12 dicembre e mise tutti i giocattoli in grandi sacchi che appoggiò sulle spalle. Ma cara Lucia, così non arriverai mai con tutto quel carico,pesa troppo" disse Pietro e col suo vocione esclamò: " C'é qualcuno qui che sarebbe disposto ad aiutare S. Lucia?" "Iho...Iho..."Tu, mio dolce asinello? Se a Lucia va bene, andrà bene anche a me" disse Pietro guardando la santa. "Bravo asinello, tu sarai il mio fedele accompagnatore, vedrai, quando ci vedranno i bambini che gioia sarà per loro"disse Lucia accarezzando la generosa bestiola. Ecco come nacque il viaggio di S. Lucia e del suo asinello; da allora non hanno mai mancato all'appuntamento ogni 13 dicembre con i bambini buoni e bravi.

La leggenda degli occhi neri.. (Affascinante)



OCCHI NERI: Sono dotati di una grande quantità di melanina che li fa apparire di un colore prossimo al nero, avendo delle tonalità marrone molto scuro. Tendono a scolorire traslando il colore verso un marrone meno scuro con l'avanzare dell'età.

Per molti si tratta di persone che hanno uno sguardo sensuale e misterioso e hanno molta personalità. Per quanto riguarda il tipo di carattere invece, le persone con gli occhi neri tendono ad essere molto vivaci, estroverse ed intraprendenti, un carattere molto estroverso che ama essere al centro dell’attenzione anche se in alcuni casi possono apparire duri e freddi verso le altre persone. Un’inclinazione che le porta ad esprimersi molto bene negli sport ed in generale nella vita, in quanto si tratta di persone molto sicure, forti e coraggiose, dei veri leader. Tra i lati negativi, spesso gli individui con gli occhi neri tendono a peccare di superbia e ad essere competitivi per dimostrare che sono migliori.

LA LEGGENDA:
Una leggenda narra che in tempi remoti alcuni Dei dell'Olympo per paura di essere estinti scesero sulla terra in mezzo agli uomini e fecondarono molte donne le quali diedero poi alla luce bambini tutti con gli occhi neri, infatti, secondo questa leggenda, coloro che hanno gli occhi neri discenderebbero dagli Dei.
(Posted by Beppe Tardito on 09/12/2015)

8 dicembre: "Immacolata Concezione" Significato, storia e origine...


Immacolata Concezione significa la nascita di Maria senza il peccato originale. Dogma promulgato da Pio IX l'8 dicembre 1854.

L'Immacolata Concezione è prima di tutto un dogma cattolico e viene celebrata l’8 dicembre di ogni anno. Per molti secoli la Chiesa cattolica ha avuto un atteggiamento prudente per quanto riguarda l’Immacolata Concenzione anche se furono molti e in più circostanze ad esserne a favore della sua istituzione come dogma. Prima ci fu Papa Sisto IV che introdusse la festa liturgica dell'Immacolata Concezione pur non pronunciandosi sul piano dogmatico. Successivamente nel 1661 Papa Alessandro VII emanò la bolla chiamata “Sollicitudo”, dove si esprime a favore dell'Immacolata Concezione. Nel 1708 fu Clemente XI che rese universale la festa dell'Immacolata Concezione.

Questa particolare data ha origine dal fatto che nel 1854 Pio IX proclamò l’Immacolata Concezione con una bolla chiamata “Ineffabilis Deus”. Tale documento sancisce in modo inequivocabile come la Beata Vergine Maria sia stata resa immune dal peccato originale. Pertanto non deve essere confuso con il concepimento di Gesù da parte dio Maria ma il dogma fa riferimento al peccato originale. Come è noto la Chiesa Cattolica afferma che ognuno di noi, come esseri umani, all’atto del concepimento siamo già marchiati dal peccato originale.

Molte persone in effetti credono erroneamente che l’Immacolata Concezione si riferisca alla concezione di Gesù Cristo. Precisando che, nello specifico la concezione di Gesù fu immacolata ma questo dogma attuale non fa riferimento a Gesù. Una dichiarazione ufficiale diffusa dalla dottrina cattolica afferma: “…la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale.”
Un fatto importante da tener conto è il fatto che nella Bibbia non viene espressamente insegnata e né viene indicata espressamente questa caratteristica di Maria. In sostanza Maria viene descritta come una donna comune a tante altre con la sua umanità e imperfezione ma che Dio ha scelto per far nascere il Signore Gesù Cristo. Non viene messa in discussione la sua santità (Luca 1:28) e inoltre fu sicuramente una moglie e una madre meravigliosa ma la Bibbia non si riscontra e non si evince esplicitamente o meno che Maria fosse esente o immune dal peccato originale; solo per Gesù è chiara la sua purezza.

Sostanzialmente non viene sciolto il nodo problematico sulla immunità di Maria dal peccato e quindi da un punto di vista biblico è bastato dichiarare che Gesù stesso fu miracolosamente salvato dal peccato anche se Maria fosse stata considerata una peccatrice. Quest’ultimo è discusso in quanto, anche sancendo l’Immacolata Concezione è doveroso considerare che la stessa Maria fu concepita da sua madre che non è stata mai dichiarata immune dal peccato originale. Per cui non sarebbe stato possibile considerare peccatrice Maria la quale ha concepito Gesù, incarnazione di Dio sulla terra che nella sua essenza è “immune” dal peccato.
Nel mondo cattolico la devozione all'Immacolata Concezione è legata con le apparizioni di Lourdes avvenute nel 1858 mentre a livello iconografico è connessa alle precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi nel 1830.
Entrambe sono apparizioni mariane riconosciute ufficialmente dalla Chiesa Cattolica. Il 27 novembre del 1830, infatti, Catherine Labouré, novizia presso il monastero parigino di Rue di Bac, fece coniare una medaglia chiamata successivamente “medaglia miracolosa”, in cui erano incise le seguenti parole che lei vide durante l’apparizione della Beata Vergine Maria: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi".
Nel 1858, invece fu l’anno della celebre apparizione della Madonna di Lorudes a Bernadette Soubirous la quale riferì che la Vergine le apparve pronunciando queste parole: "Que soy era Immaculada Councepciou" che tradotto vuol dire "Io sono l'Immacolata Concezione".

E tu, sei più balena o sirena?!?.. (Leggetela è bellissima)


Qualche tempo fa, all'entrata di una palestra, si poteva vedere un cartello con la foto di una ragazza dal fisico spettacolare con su scritto: "Quest'estate, preferite essere una sirena o una balena?"


Si racconta che una donna, della quale non conosciamo nè il nome nè l'aspetto fisico, rispose a questa domanda nel seguente modo:

"Egregi signori, le balene sono sempre circondate di amici (delfini, foche, uomini curiosi), conducono una vita sessuale molto attiva e accudiscono i propri piccoli con molto affetto. Si divertono come matte con i delfini e mangiano gamberi fino a strafogarsi. Nuotano tutto il giorno e viaggiano verso luoghi fantastici come la Patagonia, il mare di Barens o le barriere coralline della Polinesia. Cantano magnificamente e in alcuni casi incidono dei CD. Sono animali impressionanti e molto amati, difesi e ammirati in tutto il mondo. Le sirene non esistono, ma se esistessero, farebbero la fila nello studio di uno psicologo, in seguito ad un problema di sdoppiamento della personalità: donna o pesce? Non avrebbero alcuna vita sessuale né potrebbero avere figli. Sarebbero affascinanti, certo, ma solitarie e tristi. E inoltre, chi vorrebbe accanto una ragazza che odori di pesce? Senza dubbio, preferisco essere una balena!"

Auguri di buon Natale dai mici. (Video)


La leggenda degli occhi marroni.. (Bellissima)


Gli occhi sono lo specchio dell’anima: questo detto popolare sembra nascondere la sua veridicità proprio dietro gli stessi occhi, dove si cela il vissuto di una persona. Lo sguardo riflette ciò che realmente si è, e che intenzioni si ha, non mente, a differenza delle parole. Dallo sguardo di una persona si può capire molte cose: da come vive la sua vita, a come percepisce le esperienze esteriori ed interiori. Inoltre diversi studi hanno fornito prove sul fatto che sembra esista una stretta correlazione tra il colore dell’iride, e particolari predisposizioni caratteriali e comportamentali.

Nome: Matifous (viene dal greco, Occhio del terreno, Mati: Occhio, Edafous: Terreno)

LA LEGGENDA:
Gli occhi marroni sono forse il colore degli occhi più diffuso, esprimono calore, avvolgenza e rassicurazione. Per via del loro tipo di fascino si narra la leggenda che le persone nate con gli occhi marroni siano state baciate dal proprio angelo custode appena prima di nascere. Le persone con gli occhi marroni generalmente sono molto dolci, simpatiche e intelligenti… Sono indubbiamente tutte ottime qualità… Tra i loro difetti si nota la tendenza ad essere persone ogni tanto pigre, e spesso possono apparire superficiali. Riuscire a trovare l’equilibrio tra aspetti positivi e negativi è una loro peculiarità, che concorre a creare il loro carattere. I Matifous sono ammaliatrici nati, capaci e consapevoli del fascino che esercitano, soprattutto quando si tratta di relazionarsi con il proprio partner, e sono molto brave a servirsene per fare colpo.

Quindi, ricordate, vi ha baciato un angelo…
(Posted by Beppe Tardito on 05/12/2015)

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