Per te mamma... (Stupenda)


Mamma!
Non c’è suono più melodioso di questo in tutto l’universo! Non c’è parola più dolce di questa in tutto il firmamento! Le labbra si saziano nel dirla! Le orecchie si dissetano nell’udirla!

Mamma!
Gioia del cuore! Delizia dell’anima!

Tutti vorrebbero parlare della loro mamma. Tutti vorrebbero scrivere della loro mamma. Tutti vorrebbero decantare la loro mamma. Tutti vorrebbero gridare al mondo: “IO AMO LA MIA MAMMA”!

La mamma è la mamma! La mamma è tutto! La mamma è quella che ti ascolta e ti consiglia. La mamma è quella che ti protegge e ti custodisce. La mamma è quella che ti carezza con l’anima... l’anima e nell’anima. La mamma è quella che stringe al petto e ti dà calore. La mamma è quella che ti riscalda quando è freddo, che ti copre quando è notte, che ti sostiene quando sei debole e bisognoso, che ti rincuora quando sei affranto e triste, che si carica sulle sue spalle i tuoi pesi. La mamma non chiede per sé. La mamma non esige, non pretende. La mamma non impone. La mamma non ordina. La mamma non obbliga.

La mamma quando accudisce il suo bambino non è mai stanca, non ha mai fame, non ha mai sete, non dorme mai, non teme il gelo della notte, non teme l’afa del giorno.

La mamma ha sempre un sorriso da donare, ha sempre una carezza da regalare, ha sempre un bacio da offrire.

La mamma piange sempre in silenzio. La mamma nasconde sempre le sue lacrime. Il pianto di una mamma è come rugiada. Il pianto di una mamma è come balsamo.

La mamma non si ripara, ma ripara. La mamma non si protegge, ma protegge.

La mamma soffre in silenzio e nel silenzio. La mamma patisce, ma non molla. La mamma subisce, ma non desiste. La mamma sopporta, ma non si arrende. La mamma si angoscia, ma non rinuncia. La mamma si tormenta, ma non si rassegna. La mamma si dispera, ma non si ribella. La mamma si strugge, ma non si lamenta. La mamma si consuma, ma non si tira mai indietro.

Il cuore di una mamma sanguina, ma non smette mai di battere. Anche quando una spada lo trafigge, lo trapassa, lo pugnala.

La mamma copre sempre le manchevolezze dei figli. Le copre e le medica. Le copre e le cura. Le copre e le ama.

La mamma non è mai sola, anche quando è sola. Le basta il profumo dei figli.

La mamma non teme la povertà, non teme la miseria, non teme il bisogno. La mamma sa sempre come affrontare la povertà, sa sempre come combattere la miseria, sa sempre come superare il bisogno. La mamma affronta la povertà con la ricchezza di cuore, combatte la miseria con la ricchezza della sua anima, supera il bisogno con la ricchezza del suo amore.

L’amore di una mamma è infinito. L’amore di una mamma è smisurato. L’amore di una mamma è sconfinato. L’amore di una mamma non ha mai fine. L’amore di una mamma è inestinguibile, insopprimibile, inesauribile. L’amore di una mamma è immortale. È ETERNO!
(Dal Libro "MAMMA" di Umberto Russo)

Mamma.. Dormi?!? (Leggetela è bellissima)


"Mamma!? Dormi!? La ninna nanna che mi canti di solito è rimasta a metà, soffocata in uno sbadiglio. Ho le lenzuola poggiate addosso, qui sulla pancia, qui fa quasi caldo. Sei stanca stasera, mamma?
Oggi a colazione avresti voluto provare dei biscotti nuovi. Ma papà era già uscito, mi hai detto che li mangerete insieme, domani.

Ti sei vestita di blu, così m'hai raccontato. Dici che è come il mare, come il cielo. Dici che sarà come me, così immenso, così meraviglioso. E m'hai messo addosso un maglioncino lavorato a mano, no, senza cinta. Quella non la usi più, hai paura di togliermi il fiato. Ti sei truccata poco. Il mascara ti fa ciglia lunghissime. T'ho accompagnato a lavoro, hai preso la macchina, e ti sei arrabbiata con quello che davanti a te ha girato senza mettere la freccia. Gli hai urlato: "cretino!". Ma che significa? E' una cosa bella? Perchè poi ridevi. Certo che sei buffa, mamma.

Hai mangiato poco, a pranzo. Perchè, non stai bene? Scusa, è colpa mia. Ti fa male la pancia, e sento che vai spesso in bagno, tossisci e t'appoggi al lavandino. Sono triste, quando stai male. Ma l'hai sentito il dottore no!? Sta' tranquilla. Queste cose durano ancora per poco.
E' fredda quella gelatina che ti mette sulla pancia. Puoi dirgli che mi vengono i brividi, per favore?

Oggi pomeriggio t'ho sentito parlare di me. Al telefono, dicevi che sto crescendo.
E poi non so, forse eravamo in un parco. O comunque le foglie che pestavi facevano "cric cric". M'hai spiegato che sono rosse e gialle, e che volano in cielo per abbracciare altre foglie simili a loro.
Allora, visto che sarò simile a te, anche tu m'abbraccerai?
Guardi film sempre commoventi, cammini con tacchi bassi, aspetti già la primavera, scrivi poesie e le intitoli "A te, creatura mia." e le numeri. Sei arrivata alla ventitreesima. Le imparerò a memoria.

Mamma, dormi!?
Ma quanto tempo devo stare ancora qui?
Voglio conoscerti mamma. Sai, passo i giorni ad immaginarti.
Sei bella, con delle braccia lunghe, capelli ricci, e occhi che piangono spesso. Che c'è, non mi vuoi?
Ma no, dai che scherzo. Ti sto prendendo in giro.
Papà lo fa spesso con te, no? E poi ridete insieme. Mio Dio, che bella musica i vostri sorrisi. E quando vi sento giocare, son felice anch'io e non so trattenermi: e allora scalcio, gioco anche io. Ti dò fastidio? Quando vi baciate però, me ne sto in silenzio, mi vergogno, ma mi batte forte il cuore.
Ora lui dov'è?
Ah sì, me l'ha detto oggi pomeriggio. Aveva una partita di calcetto, e avrebbe fatto tardi. L'ho sentito quando gli hai detto che non saresti andata a vederlo, per non farmi prendere freddo. Faccio il tifo per lui anche io sai!? E quando segna, faccio una capriola. Tu m'hai detto che così esulta anche lui. Comincio a prepararmi, poi m'insegnerà.
Siete splenditi, insieme.
Adoro quando v'abbracciate: io rimango nel mezzo, stretto tra di voi, quasi non riesco a respirare. Voglio provarlo ancora, quando sarò davvero con voi.
Mamma!?
Sì, mi sa che dormi. Allora parlo piano e cerco di non muovermi.
Buonanotte, mamma.
Ti voglio bene.
E imparerò presto a dirtelo. (dal Web)

29 - 30 - 31 gennaio sono giorni della merla, se sono freddi la primavera sarà...


La tradizione vuole che il 29-30-31 di Gennaio, gli ultimi tre giorni di questo primo mese dell’anno, vengano ricordati come i “giorni o dì della Merla”, ad indicare uno tra i periodi più freddi dell’inverno. Ma da dove trae origine questa credenza, entrata oramai a far parte della vita di tutti noi?

Molte sono le versione che spiegano l’origine di questa leggenda, alcuni simili altre assi diverse, ma che vedono in tutte un unico protagonista: una Merla.

La prima nasce in tempi assai lontani, quando Gennaio non aveva ancora 31 giorni ma solo 28. Si narra che Gennaio fosse particolarmente scherzoso e un po’ invidioso, in particolar modo con una Merla, molto ammirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime.
Per questo Gennaio si divertiva a tormentarla; ogni volta infatti che ella usciva in cerca di cibo egli scatenava bufera di neve e vento. Stufa di tutto questo un giorno la Merla andò da Gennaio e gli chiese:” Amico mio potresti durare un po’ di meno?”. Ma Gennaio, orgoglioso come era rispose: “ E no, carissima proprio non posso. Il calendario è quello che è, e a me sono toccati 28 giorni.”
A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido così che rimase per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio: “Eh caro mio, quest’anno sono stata proprio bene, sempre al calduccio, e tu non hai potuto farmi congelare il becco nemmeno un giorno.” Detto ciò Gennaio se la prese così tanto che andò dal fratello Febbraio, che vantava ben 31 giorni, e gli chiese in prestito 3 giorni.
Il fratello dubbioso domando: “ Cosa vuoi farne? “ e Gennaio rispose: “Ho da vendicarmi di una Merla impertinente. Stai a vedere”.
E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni. La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine. Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere.

La seconda versione, ambientata nel capoluogo lombardo, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l'inverno sotto una gronda, al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni così che il merlo volava da mattina a sera in cerca di cibo, che tuttavia scarseggiava sempre di più. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto gli ultimi tre di Gennaio). Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola.

Si dice anche che se i giorni della merla sono davvero freddi la primavera sarà splendente ed arriverà puntuale, al contrario, se i giorni della merla sono caldi ci sarà una primavera che si farà attendere.
fateci caso, spesso la cosa si verifica davvero.

INCREDIBILE: sapete quanto costerebbe la benzina senza le tasse..


La benzina? Senza le tasse oggi costerebbe 44 centesimi al litro.

Il prezzo del petrolio crolla ma le accise sono arrivate a pesare per quasi il 70%. E il costo del carburante in Italia diventa così il più alto d'Europa.

Quarantaquattro centesimi al litro. E' quanto potrebbe costare oggi la benzina se non esistessero le accise, il tributo indiretto applicato dallo Stato. Venerdì il costo del petrolio è sceso a circa 30 euro al barile, in calo del 67,4% rispetto al 2012. Eppure il pieno ci costa solo il 28,1% in meno. "Colpa" proprio delle accise, aumentate vertiginosamente nel corso degli ultimi anni. E la benzina, in Italia, costa più che in tutto il resto d'Europa.

E' quanto emerge dall'inchiesta di Sergio Rizzo, pubblicata sul Corriere della Sera, secondo cui rispetto al 2008 le accise sono aumentate del 46%.

"Pagheremmo un euro anche se fosse gratis" - A rincarare la dose ci pensa Faib Confesercenti: "Per assurdo anche se i Paesi produttori ci regalassero la materia prima, un litro di verde costerebbe comunque agli italiani 1,083 euro, un litro di gasolio 0,965 euro". Dello stesso avviso il Codacons, che sottolinea come, a causa del peso del Fisco, "l'Italia resta saldamente ai vertici della classifica dei paesi europei dove i carburanti costano di più".

Matteo Renzi e il suo ministro Federica Guidi tentano la strada della moral suasion invitando i petrolieri a tagliare proporzionalmente il costo della benzina. Ma questi rispondono: "Da giugno 2015 a oggi il prezzo della benzina è diminuito complessivamente di oltre 21 centesimi, mentre quello del gasolio di circa 28 centesimi, riflettendo appieno la discesa del greggio e dei prodotti raffinati sui mercati internazionali".

Insomma, l'Unione petrolifera respinge le accuse. La "colpa", semmai, è dello Stato, come denunciano Federconsumatori e Adusbef: "Sul prezzo finale della benzina tasse e accise pesano per il 70%. Si tratta di un livello intollerabile. Il governo dovrebbe intervenire affinché le accise siano ritoccate al ribasso immediatamente di almeno 5 cent al litro in una prima fase, per poi intervenire in termini strutturali con ulteriori riduzioni di almeno 10 cent al fine di riportare la tassazione nelle medie europee".

Pensate, le accise sono oltre il 70% e la prima fù introdotta da Mussolini nel lontano 1935 - 1,90 lire al litro sulla benzina per finanziare la guerra di conquista dell’Abissinia. Poi nel corso degli anni ogni Governo ha deciso di imporre “balzelli” per ogni emergenza: dalla crisi di Suez (1956), al disastro del Vajont (1963), fino alle guerre in Libano e Bosnia.

L’ELENCO DELLE ACCISE DAL 1935 AD OGGI:
Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)

La crisi di Suez del 1956 (14 lire)

Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)

Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)

Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)

Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)

Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)

Missione in Libano del 1983 (205 lire)

Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)

Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)

Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)

0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92

0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011

0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.

0,02 euro: terremoti dell’Emilia del 2012;

MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 22%.

Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 20 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).

Non dico di essere speciale, anzi forse valgo.. (Bellissima)


Non dico di essere speciale, anzi forse valgo meno di niente, e posso stare antipatica..ma c'è una cosa che mi distingue...non sono un'ipocrita e credo sempre che la bellezza e la ricchezza più grande è quella che una persona ha nel cuore.. perchè tutto il resto stanca.. ma le cose fatte con amore e per amore.. sono sempre ben accette.

"Io sono il tuo angelo." (Se credete agli angeli custodi dovete Leggerla è bellissima)

Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi ....
Se tu sapessi con quanto amore asciugo le tue lacrime ...
Se tu sapessi con quanto amore ti prendo per mano affinchè tu non cada .....
Se tu sapessi con quanto amore ti guardo ....
mentre annaspi nel caos della vita .....
E ogni istante .... minuto .... ora della giornata .....
ti sono accanto ..... In ogni tuo respiro prende vita il mio battito d'ali ...
In ogni tuo sguardo prende vita il mio sorriso .....
Vorrei volare assieme a te .... e forse un giorno lo faremo ...
quando sarai consapevole della tua divinità .....
aprirai le ali ..... e volerai felice ...... capirai cosa sono .....
e quanto ti amo. Ora non volo .... ma cammino assieme a te ....
a fianco a te. Io sono il tuo angelo ..... quello della tua anima ....
del tuo cuore quell'angelo che ogni mattina ti sveglia con un bacio ....
e ogni notte, apre le sue ali per riscaldarti il cuore.
Io sono il tuo angelo ..... quello che mai ti abbandonerà .....
quell' angelo che aspetta solo un tuo ... si .... per rivelarsi al tuo cuore.
Se tu sapessi con quanto amore guardo il tuo sguardo ….
che a volte è così triste e non ce la fa a vedere la luce …...
Se tu sapessi con quanto amore stringo al tua mano …..
quando scrivi parole che non riesci a condividere ….
se tu sapessi con quanta gioia mi stringo al tuo cuore …..
quando regali un sorriso …..
Se tu sapessi che ti sono accanto sempre …..
in ogni stante e maggiormente nei momenti difficili …..
Raccolgo i ricordi più belli che a volte tendi a dimenticare …..
raccolgo l'amore seppellito nel tuo cuore ….
e te lo ripropongo attraverso gli incontri casuali
attraverso il tuo stesso sguardo riflesso su di uno specchio.
Se solo sapessi quanto soffro insieme a te dell'amaro della vita ….
Vorrei accarezzarti con mani di carne ….
ma lo sussurro a chi ti sta accanto ….
vorrei dirti le parole più vere dell'amore ……
ma le suggerisco a chi ti regala una parola …..
Vorrei vederti raccogliere tutto l'amore che semini …..
per sentirti soddisfatto della tua vita …..
ma come ogni cosa …..
il tempo lascerà crescere il frutto che tu stesso hai fatto nascere.
Gioisci perché attraverso le tue mani …..
io regalo l'amore a chi ha la fortuna di incontrarti …..
Tu non lo sai forse ma io sono il tuo angelo …..
quello che mai ti abbandonerà ….
e che è qui solo per te e grazie a te può amare il mondo.

Pablo Neruda - Ti manderò un bacio con il vento. (Video)



Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

Pressione alta? Ecco come tenerla sotto controllo con l'alimentazione...


Ecco la lista dei 6 alimenti da evitare se soffrite di pressione alta:

1) Pane e prodotti da forno: una fetta di pane non casereccio potrebbe contenere di per sé già il 15% dell'apporto di sale che non andrebbe giornalmente superato. Bisognerebbe fare attenzione anche a crackers e grissini confezionati e ad altri snack salati.

2) Affettati e carne di tacchino o roast-beaf: venduta a fette e pronta al consumo rappresentano il secondo gruppo di alimenti a maggior rischio per l'eccessivo contenuto di sale, che viene utilizzato per esaltare il sapore e per migliorare la conservazione delle carni.

3) Pizza: anche in questo caso ci si riferisce ai prodotti non caserecci, alla pizza confezionata, surgelata o comunque di produzione industriale. Due tranci di pizza abbondanti potrebbero già contenere il quantitativo di sale complessivo da assumere in una sola giornata.

4) Pollo arrosto: ci si riferisce al pollo arrosto confezionato acquistabile nei supermercati. Attenzione dunque alla quantità di sale indicata sulle confezioni. Gli esperti si sono occupati di stilare una media tra varie marche.

5) Zuppe pronte in scatola, e tutti gli alimenti scatolati (tonno, carni ecc..): si tratterebbe di alimenti salutari solamente in apparenza, in quanto il loro contenuto di sale è stato giudicato elevato e da tenere sotto controllo da parte degli esperti. Meglio sostituirle con zuppe di verdura fresche e/o pesce e carni fresche da preparare in casa.

6) I panini farciti: rappresentano l'ultima categoria di alimenti da cui gli esperti desiderano porre in guardia i consumatori. Sotto accusa sono soprattutto i condimenti eccessivi e l'aggiunta di salse confezionate ad alto contenuto di sale come ketchup e maionese, magari abbinate agli affettati di cui sopra.

Per tenere sotto controllo la pressione sanguigna in modo efficace limitare il consumo di comune sale da cucina, è bene sostituire tali alimenti con la loro versione casalinga, nei quali venga utilizzato del sale marino integrale, che alla presenza di cloruro di sodio affianca la presenza di minerali importanti come ferro, calcio, potassio e magnesio, che sono in grado di controbilanciarla.

Un ulteriore consiglio per diminuire il consumo di sale, utile soprattutto a chi è affetto da ipertensione, consiste nell'abituarsi gradualmente a consumare pietanza meno salate e a sostituire il sale con condimenti differenti, che possono essere rappresentati dalle spezie e dalle erbe aromatiche.

Un condimento saporito a base di sale marino integrale è il gomasio, composto da sale grosso e da semi di sesamo tostati, che può essere facilmente preparato in casa oppure acquistato nei negozi di prodotti biologici. Il sale marino integrale si trova comunemente in vendita nei supermercati e nei negozi di alimentari. Nel caso si soffra di ipertensione, potrebbe essere necessario seguire una dieta specifica. E' dunque opportuno rivolgersi al proprio medico per ottenere maggiori informazioni in proposito.

"Oki" Antidolorifico . (Ecco quello che ci nascondono)


E’ un farmaco, un antidolorifico: in moltissime case è disponibile, lì nel cassetto dei medicinali di mamma e papà. Ma anche se non ci fosse, è semplicissimo procurarselo fuori, dal momento che l’Oki si trova facilmente in commercio sia in farmacia sia nei “mercati paralleli” degli adolescenti. E sono proprio loro ad essere diventati consumatori, a volte anche abituali, di questo medicinale, che viene “sniffato”, per procurarsi un po’ di sballo. “Sempre più giovani mi confermano l’abitudine ad usare questi medicinali come sostituti a buon mercato di droghe, seguendo un trend diffuso negli Usa” spiega a Panorama.it Enrico Comi, esperto di prevenzione, che gira per le scuole a informare i ragazzi sui rischi che si corrono.

Oki da sniffare: che cosa c’è di vero.
Qualche settimana fa aveva fatto scalpore la notizia di una scuola di Martellago, in provincia di Venezia, dove alcuni studenti dell’Istituto Matteotti erano stati colti in flagranza a “sniffare” l’Oki. Ma non si tratta di un episodio isolato, perché nella vicina scuola media ragazzini poco più che 12enni hanno confermato questa “moda”. Anche dalla Puglia arrivano conferme, con segnalazioni da parte di genitori, che hanno scoperto che le bustine di antidolorifico custodite in casa erano sparite. “Anche nella provincia di Milano questa nuova tendenza è diffusissima: solo un anno fa, quando ne parlavo coi ragazzi delle scuole dove faccio prevenzione, mi sentivo rispondere che ne avevano sentito solo accennare. Ora, invece, mi confermano di conoscere molto bene questa nuova frontiera dello “sniffo”, con cenni di consenso” racconta ancora Comi.

Eppure l’Oki non è l’unica “droga da strada” a cui ormai fanno ricorso i ragazzi per procurarsi lo “sballo”. Enrico Comi, 47 anni, padre di tre figli, lascia infatti intendere che di “polvere bianca” da inalare ne esiste anche altra, a portata di mano, anche in casa dei genitori. Ma i ragazzi sono consapevoli dei rischi che corrono?

No, per niente. Sono invece convinti di poter smettere in qualsiasi momento. Quando però chiedo loro se conoscono qualcuno che ha smesso, rimangono spiazzati.

Pensa che questa nuova “moda” sia l’anticamera dell’uso di droghe vere e proprie?

Non proprio, nel senso che ormai i ragazzi si accontentano di qualsiasi cosa trovino in circolazione: se trovano la marijuana fumano quella, se c’è cocaina a disposizione ne assumono, altrimenti si accontentano delle bustine di Oki. Non esiste più una droga prevalente, si adattano a qualunque sostanza sia reperibile e si abituano a un po’ di tutto.

L’importante è trovare un po’ di “sballo”?

Sì e proprio questo è l’aspetto più preoccupante: i ragazzi si stanno abituando (e in alcuni casi si sono già abituati) a vivere usando qualcosa per avere delle emozioni, che altrimenti non sono in grado di provare. E questo nonostante lo “sballo” provocato, ad esempio, dall’Oki sia relativo: gli studenti mi raccontano che dura poco, dà un po’ di ebrezza, ma niente di più.

Eppure gli effetti collaterali possono essere anche molto gravi, dalle irritazioni alla mucosa ai disturbi gastrici, ecc. Si tratta comunque di una “moda” importata dall’estero, dagli Usa?

Sì, i primi casi sono stati segnalati lì e, tramite internet, è stato facile fare lo stesso anche qui.

Comi, dopo un passato da tossicodipendente e la riabilitazione in comunità, è riuscito a cambiare vita. Di sé dice di “aver riaconquistato la capacità di amare se stesso” e “la volontà di amare gli altrie la vita”. E’ padre di tre figli e co-autore dell’opera teatrale StupeFatto, premiata nel 2013 dal Presidente della Repubblica con la medaglia per l’impegno civile e sociale . Nel 2008 è stato nominato ambasciatore di Pace dalla Universal Peace Federation e nel 2006 ha ricevuto il premio della Fundation for Grug Free Europe di Bruxelles.

Cosa dice ai suoi tre figli e ai ragazzi che incontra quotidianamente?

Ai ragazzi parlo dei rischi per la salute, con un taglio scientifico, ma cerco anche e soprattutto di stimolarli e di farli ragionare.

Cosa ne pensa della liberalizzazione della marijuana?

Molti ritengono che si possa smettere di “farsi le canne” quando si vuole, ma non è così. Non sono contrario alla legalizzazione in se stessa, ma penso che ci siano dei forti interessi che spingono in questa direzione. La quantità ad uso personale già consentita oggi non è affatto bassa, al contrario è importante. Vede, se viene approvato l’uso di cannabis a livello terapeutico, è poi più semplice approvarne anche l’uso ricreativo. In quasi tutti i Paesi dove è consentito l’uso terapeutico, si è poi arrivati alla legalizzazione anche ad uso personale. Penso che ci sia una strategia ben precisa da parte di qualcuno che ha forti interessi a che ciò avvenga.

Testimonianza scioccante di un giornalista presente ad un incidente..


Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia machina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza.

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