Per chi ama gli animali: gatti simpatici che si divertono... (Video)

Addio al buono scuola, arriva il voucher per pagare rette e libri..


Addio al buono scuola, arriva il voucher per pagare rette e libri. Alle famiglie sarà assegnata una carta prepagata.

Niente più buono scuola. Al suo posto arriva il voucher, una sorta di carta prepagata che le famiglie potranno consumare per pagare la retta delle scuole private o, nei negozi, per comprare i libri di testo e biglietti di trasporto. Il modello è quello del buono pasto e, come le famiglie chiedono da anni, il contributo dovrebbe, almeno nelle promesse, arrivare all’inizio dell’anno scolastico e non a scuola chiusa e soldi già spesi. Il tempo per applicare la rivoluzione però è poco se entro l’autunno dovranno essere pronte le convenzioni con librerie, cartolerie e biglietterie. "La rete sarà il più possibile capillare in modo da coinvolgere anche le zone più marginali del territorio" spiega l’assessore Gianna Pentenero che ieri ha presentato le novità a Palazzo Lascaris e a settembre incontrerà la Conferenza per il diritto allo studio per illustrare la piccola rivoluzione.
E se sullo strumento c’è, anche da parte dell’opposizione e delle famiglie, sostanziale condivisione, perché semplifica di molto le procedure, resta la polemica sui tempi e sui soldi: "Troppo pochi" sostengono. Pentenero, però, non ci sta e rivendica lo sforzo fatto "per calibrare meglio il buono scuola alle esigenze delle famiglie e per allineare, dopo anni di ritardo, bando e risorse all’anno scolastico in corso". (Di: Mariachiara Giacosa. Fonte: R.it)

Al posto di blocco... Barzelletta. (Video)

Sindaco di Arezzo emette ordinanza: “Le case popolari prima agli italiani”...


Arezzo, ordinanza: “Le case popolari prima agli italiani”. Il 75% degli alloggi vanno agli aretini.

AREZZO – Dopo aver cacciato la sinistra dal Comune si ripristina l’ordine e il buon senso, soprattutto se mette fine alla discriminazione contro gli italiani. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli assegna le case popolari prima agli italiani, se ne avanzano anche agli immigrati. Il contrario di ciò che fanno le giunte rosse.

Che la predominanza di stranieri nelle case popolari sia una pericolosa distorsione del sistema, elemento di ingiustizia sociale e miccia del malcontento, l’ha ammesso di recente persino Fassino. Eppure invertire la tendenza è possibile. Basta la volontà politica e un buon regolamento per rivedere i criteri d’assegnazione. “Prima gli italiani nelle case popolari” non è solo uno slogan. Ad Arezzo ci sono riusciti. Tant’è che ora gli assegnatari degli alloggi per il 75% sono italiani. Prima delle nuove norme studiate dalla Giunta, la percentuale era di poco superiore al 50%. “Anzi dal 2009 in poi ci sono stati anni in cui gli stranieri erano la maggioranza di coloro a cui veniva assegnato un appartamento”, spiega a Ilpopulista.itl’assessore alle Politiche della casa Tiziana Nisini, Lega Nord.

Una rivoluzione? No, semplice buonsenso. Attuato attraverso la definizione diregole chiare a favore dei cittadini italiani, come l’attribuzione di un punteggio maggiore a coloro che risiedono da più tempo in città. “È fondamentale premiare l’anzianità di residenza. Chi risiede ad Arezzo da più di 10 anni ottiene 2 punti aggiuntivi. Inoltre è previsto mezzo punto in più per ogni anno di permanenza nelle graduatorie, fino a un massimo di 10 anni di permanenza per un totale di 5 punti”. Sembrano dettagli, eppure qui c’è tutta la sostanza di un meccanismo che tende a scongiurare le corsie privilegiate per stranieri.

Altro punto interessante: gli extracomunitari sono tenuti a presentare la certificazione del proprio stato immobiliare all’estero: “Chi ha una casa di proprietà all’estero, che è una fonte di reddito, non può ottenere una casa popolare in Italia. Per quanto riguarda gli italiani l’accesso al catasto per le verifiche è immediato, per gli stranieri no. Grazie a queste misure gli italiani in graduatoria sono aumentati del 20%, passando dal 55% al 75%”, spiega ancora l’assessore Nisini, che al nuovo regolamento ha abbinato una politica di controlli a tappeto per stanare i furbetti: “Prima le verifiche erano blande, a campione. Ora sono a tappeto. Stiamo controllando tutti gli assegnatari. Abbiamo chiesto ai cittadini di aiutarci a individuare i furbi. Le segnalazioni sono state numerose: in pochi giorni abbiamo già fatto partire 8 decadenze”. Nisini è visibilmente soddisfatta: “L’avevamo annunciato in campagna elettorale. E siamo riusciti a mantenere la promessa. Il sistema per come era concepito non era più sostenibile. Occorreva intervenire concretamente a favore degli italiani che finiscono in povertà. E ci stiamo riuscendo”.

La notte.. d'amore. (Barzelletta)


Dopo una lunga notte d’amore, lui nota una foto di un altro uomo sul comodino.
Comincia a preoccuparsi.
– Questo è tuo marito? – chiede nervosamente.
– No, sciocchino… – risponde lei, accoccolandosi a lui.
– E’ il tuo fidanzato, allora?
– Niente affatto! – risponde lei, mordicchiandogli l’orecchio.
– E’ tuo padre o tuo fratello? – insiste lui, sperando di rassicurarsi.
– No, no, no! Sei così affascinante quando sei geloso!
– Beh, allora mi vuoi dire chi è questo? Si può sapere?!?
Quello sono io prima dell’operazione.

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