Cresce l'aspettativa di vita, ecco nel 2030 che toccheremo la soglia...


Cresce l'aspettativa di vita, nel 2030 le donne toccheranno la soglia dei 90 anni, gli uomini si avvicineranno toccando la soglia 85 anni.

La sfida alla longevità avanza con successo.
In poco più di 10 anni, nel 2030, l'aspettativa di vita media non solo continuerà a crescere, ma toccherà la soglia dei 90 anni, e le prime a tagliare questo traguardo al mondo saranno le donne sudcoreane, seguite da francesi, giapponesi, spagnole e australiane.

Gli uomini rimarranno più indietro, ma ridurranno le distanze dal sesso femminile, avvicinandosi a quota 85.
A stimarlo sono i ricercatori dell'Imperial Colle di Londra e dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in uno studio sui 35 paesi industrializzati pubblicato sulla rivista Lancet.

Servendosi di metodi simili a quelli dei metereologi e combinando 21 modelli matematici, hanno calcolato che l'aspettativa di vita aumenterà almeno del 65% per le donne e dell'85% per gli uomini nel 2030.

Il Giappone perderà il suo attuale primato, mentre gli Stati Uniti saranno il paese con i risultati peggiori.

Tra le donne, l'Italia nel 2030 slitterà di due posizioni, collocandosi al nono posto, dopo Portogallo e Slovenia.

Per gli uomini c'è invece il 95% di probabilità che la loro aspettativa di vita in Corea del Sud, Australia e Svizzera superi gli 80 anni entro i 2030, e del 27% oltre gli 85 anni.

Grandi miglioramenti sono previsti anche per gli uomini dei paesi dalle economie emergenti, come Ungheria e Slovenia, così come di Danimarca e Irlanda.

Usa, Giappone, Svezia, Grecia, Macedonia e Serbia registreranno invece, secondo le stime, i minori miglioramenti in termini di aspettativa di vita, per entrambi i sessi.

Dovunque il vantaggio delle donne rispetto agli uomini dovrebbe ridursi entro il 2030, tranne che in Messico, dove la crescita nell'aspettativa di vita per il gentil sesso sarà maggiore di quella maschile, e in Cile, Francia e Grecia, dove i due sessi cresceranno in modo simile.

«Tradizionalmente gli uomini hanno stili di vita meno sani, e per questo un'aspettativa di vita minore - commenta Majid Ezzati, coordinatore dello studio - Fumano e bevono di più, sono vittime più spesso di incidenti stradali e omicidi. Ma gli stili di vita stanno diventando più simili tra i due sessi, e così anche la loro longevità».

Gran parte dell'aumento dell'aspettativa di vita è dovuto al miglioramento delle condizioni degli over 65.

In Corea del Sud, così come prima in Giappone, a fare la differenza è stato prima il calo delle morti per infezioni in adulti e bambini, e poi in tempi più recenti la migliore gestione delle malattie croniche.

Il paese asiatico inoltre ha l'indice di massa corporea e di pressione più basso della maggior parte dei paesi occidentali, un basso livello di fumo tra le donne e ha ridotto le differenze di salute tra i sessi per tumore e malattie cardiovascolari. L'aspettativa di vita è invece più bassa in quei paesi con mortalità più alta tra i giovani adulti, più fattori di rischio per le malattie croniche e sistemi sanitari meno efficaci.

Negli Usa ad esempio l'aspettativa di vita alla nascita è già la più bassa di molti altri paesi ricchi, e si stima che peggiorerà ancora, arrivando a livelli simili della Repubblica Ceca per gli uomini, e della Croazia e Messico per le donne.

Esenzione Ticket Sanitario, ecco chi ne ha diritto...


Esenzione ticket sanitario. Ecco un elenco completo delle categorie di pazienti che hanno diritto a non pagare la prestazione sanitaria.

Esenzione per reddito
Oltre al fattore patologico, anche quello economico può incidere sull’esenzione dal pagamento di ticket sanitari. Possono richiedere l’esenzione:
CODICE E01 - Cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
CODICE E0 - Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; lo status di disoccupazione deve essere autocertificato annualmente dal soggetto interessato la Asl di appartenenza.
CODICE E03 - Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
CODICE E04 - Titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

È il medico di famiglia o il pediatra che, disponendo del Sistema Tessera Sanitaria, può verificare al momento della
prescrizione il diritto all’esenzione. Una volta accertato, correderà la ricetta con il codice di riferimento per l’esenzione.

Esenzione per malattie croniche
Sono esenti dal pagamento del ticket coloro che siano affetti da malattie croniche o invalidanti. Affinché i cittadini sapessero quali patologie classificare in questo modo, il Ministero della Salute ha messo a disposizione online un loro elenco. Gli affetti interessati dovranno richiedere l’esenzione all’Asl di residenza, con certificato medico che “attesti la presenza di una o più malattie incluse nel DM 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche".

Esenzione per malattie rare
Chi è affetto da "patologie gravi, invalidanti e spesso prive di terapie specifiche che presentano una bassa prevalenza, inferiore al limite stabilito a livello europeo di 5 casi su 10.000 abitanti” ha diritto all’esenzione. all’esenzione del ticket sanitario". Il beneficio si estende anche ai casi di "indagini volte all'accertamento delle malattie rare ed alle indagini genetiche sui familiari dell'assistito eventualmente necessarie per la diagnosi di malattia rara di origine genetica". Anche in questo caso è un Regolamento a specificare le 284 malattie e 47 gruppi di malattie rare in questione.

Esenzione per Invalidità
Gli invalidi sono esenti dal pagamento per alcune o tutte le prestazioni specialistiche, dietro verifica dello stato e grado dell’invalidità da parte della Commissione medica della Asl di residenza.

Esenzione per diagnosi tumori precoci
È garantita l’esecuzione gratuita degli accertamenti per la diagnosi precoce di alcune tipologie di tumori dal Servizio sanitario nazionale, oltre alle prestazioni gratuite nell’ambito delle campagne di screening. Sono escluse dal ticket le seguenti prestazioni:
"mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età compresa tra 45 e 69 anni; qualora l’esame mammografico lo richieda sono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello;
esame citologico cervico-vaginale (PAP Test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra 25 e 65 anni; - colonscopia, ogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a 45 anni".


Esenzione per gravidanza
Anche per le donne incinta è possibile usufruire di esenzioni per tutelare la salute propria e del nascituro, attraverso visite specialistiche e diagnostiche, incluse anche quelle ginecologiche di controllo. L’elenco delle prestazioni gratuite è inserito nel DM del 10 settembre 1998.

Esenzione per TEST HIV
Tutti possono, a fini preventivi, effettuare nelle strutture sanitarie pubbliche il test HIV, "in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus". Oltre ad essere gratuito, il test è anche anonimo. (Fonte: http://www.diritto.it/)

Sparisce Libretto di Circolazione e Certificato di Proprietà: ecco cosa cambia...


Sono solo 39 euro di risparmio, ma molto più alto è il valore simbolico di una semplificazione attesa da anni.

Nella riforma della Pubblica Amministrazione che verrà approvato nei prossimi giorni dovrebbe infatti essere inserita anche l’integrazione delle competenze del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione, con il risultato che il libretto di circolazione e il certificato di proprietà dell’auto verranno sostituiti da un documento unico.

Per i cittadini si tratterà di un risparmio di 39 euro per ogni pratica di immatricolazione o passaggio di proprietà, per le quali si pagheranno 61 euro contro i 100 attuali.

L’Italia si avvicinerà così agli altri Paesi europei, dove la circolazione è consentita con un solo documento a bordo, ma non ci sarà la fusione tra il Pra gestito dall’Aci e la Motorizzazione

Nell'amore non esistono regole... (bellissima da leggere)


Un pomeriggio il cuore gli disse che lui era felice. "Anche se ogni tanto mi lamento," diceva il suo cuore, "lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente." Il mio cuore ha paura di soffrire [...] digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.

Nell'amore non esistono regole. Possiamo tentare di seguire i manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento. Ma sono tutte cose insignificanti: decide il cuore. E quanto decide è ciò che conta. Lo abbiamo provato tutti nella vita. In qualche momento tutti abbiamo esclamato fra le lacrime: "sto soffrendo per una amore per cui non vale la pena". Soffriamo perché pensiamo di dare più di quanto riceviamo. Soffriamo perché non riusciamo ad imporre le nostre regole. Soffriamo inutilmente, perché il seme della nostra crescita sta proprio nell'amore. Quanto più amiamo, tanto più siamo vicini all'esperienza spirituale. I veri illuminati erano pieni di gioia, perché chi ama riesce a vincere il mondo, non ha paura di perdere nulla. Il vero amore è una atto di totale abbandono. (Paulo Coelho)

Pensioni, cosa cambia: ecco le ultime notizie ad oggi 20 febbraio 2017


Le novità su Tito Boeri, che ha parlato di sistema previdenziale, baby pensioni e disoccupazione giovanile.

Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, domenica 20 febbraio, hanno per protagonista Tito Boeri. Il presidente dell'Inps, intervenuto al Future Forum di Udine attraverso un videomessaggio, è tornato a rassicurare i cittadini sulla sostenibilità dell'attuale sistema pensionistico italiano, dopo l'allarme lanciato nei giorni scorsi sui conti in rosso dell'Inps. L'economista italiano già in precedenza aveva precisato che le pensioni sono garantite dallo Stato, ieri ha rimarcato il concetto, spaziando anche su altri argomenti, quali le baby pensioni e l'occupazione giovanile.

La pesante eredità delle baby pensioni.
Durante il videomessaggio registrato per il Future Forum di Udine, Tito Boeri ha elogiato il sistema previdenziale italiano, tornando a ripetere che altri Paesi vorrebbero copiarlo, a testimonianza della "bontà" del sistema. Così facendo, il presidente dell'Inps ha ulteriormente allontanato le polemiche scoppiate negli ultimi giorni, quando diversi media hanno associato ai conti in rosso dell'Istituto previdenziale un possibile rischio per le pensioni. Ci si è poi soffermati su uno dei pesi che, ancora oggi, costituiscono un serio problema per il Paese, il debito pubblico. Secondo il professore della Bocconi, un fattore che ha determinato un debito così grande è da attribuire alle baby pensioni. Inizialmente, quest'ultime avevano avuto un impatto minimo sui conti di allora, salvo poi - sempre secondo Boeri - risultare una delle prime cause dell'aumento del nostro debito.

Il problema della disoccupazione giovanile.
Il presidente Boeri ha quindi discusso di lavoro, ponendo all'attenzione dei partecipanti al Future Forum di Udine l'annosa questione della disoccupazione giovanile, che di recente ha nuovamente toccato quota 40 per cento. Per l'economista, è un "fenomeno tutt'altro che inevitabile". Un'accusa neanche tanto implicita alle ultime politiche di lavoro perseguite dai diversi governi succedutisi in questi anni. Boeri ha chiesto un cambio di rotta immediato, chiedendo maggiori investimenti nella formazione e denunciando l'incapacità, da parte delle università italiane, a "creare competenze spendibili" nel mercato del lavoro. Ha inoltre parlato del futuro di migliaia di lavoratori precari, secondo Boeri i soggetti più a rischio per un eventuale licenziamento, poiché - ha spiegato il numero uno dell'Inps - "il datore tenderà sempre a liberarsi del giovane lavoratore con contratto a termine, concentrando - ha infine aggiunto Boeri - su di lui tutto il rischio di mercato". La fotografia che il professore ha dato è quella di un'Italia in ritardo rispetto agli altri Paesi.

Attenzione alla dieta senza glutine, scoperta pesante presenza di...


Attenzione alla dieta senza glutin, scoperta pesante presenza di metalli nell’organismo.

Ancora tanti dubbi sulla dieta senza glutine ed in tanti si chiedono che questa faccia male se seguita da persone non affette da celiachia. Secondo quanto riferito da alcuni esperti, poter beneficiare di un regime alimentare di questo tipo è essenziale per chi soffre di celiachia, ma non è detto che questo non possa apportare dei vantaggi a coloro i quali non soffrono di questo disturbo.

I nutrizionisti sono convinti che la dieta senza glutine seguita dai non celiaci possa causare delle carenze nutrizionali soprattutto per i bambini, oltre che un maggiore apporto di grassi e calorie. Secondo quanto è emerso, sembra che molti non affetti da celiachia decidano di eliminare il glutine dalla propria alimentazione, nella speranza di poter dimagrire, ma i medici vogliono smentire questa convinzione, spiegando che non è assolutamente così e che seguire una dieta senza glutine non fa dimagrire.

Nonostante alcuni medici siano concorsi nel dichiarare che questo regime alimentare possa risultare benefico per i non celiaci, altri hanno appurato che chi segue una dieta senza glutine pur non avendone bisogno è esposto a vari rischi legali per lo più all’uso dei pesticidi impiegati nelle coltivazioni di alcuni prodotti.
E’ questo sostanzialmente quanto è emerso da un recente studio americano pubblicato su Epidemiolgy, che ha preso in esame la dieta di 7000 persone, delle quali 73 hanno dichiarato di seguire una dieta priva di glutine in quanto celiaci, proprio in questi casi è stata rilevata una concentrazione maggiore di arsenico e cadmio nelle urine e di mercurio nel sangue. Gli esperti hanno sottolineato il fatto che la presenza di questi metalli nell’organismo purtroppo non fanno altro che aumentare il rischio di malattie croniche ed ancora di contrarre il cancro. “Non è certo quali siano gli effetti di una dieta con scarsa esposizione ad arsenico e mercurio, è possibile però che possa aumentare il rischio di cancro e altre malattie croniche”, hanno riferito i ricercatori.

Sembra che anche in Italia siano stati effettuati esperimenti del genere, e nello specifico a condurli pare siano stati alcuni ricercatori dell’Istituto superiore di Sanità e dell’ospedale Bambin Gesù di Roma i quali sembra siano al lavoro per cercare di individuare quanto i bambini affetti da celiachia siano esposti all’arsenico; questi ricercatori hanno dichiarato che i soggetti coinvolti sono molti di più rispetto allo studio americano e stanno analizzando quali prodotti consumano i bambini. Per chi non lo sapesse, la celiachia, altro non è che un’infiammazione cronica dell’intestino provocata dal glutine una sostanza proteica che è presente in alcuni tipi di cereali, come ad esempio il grano, l’orzo ed il segale. I celiaci, ovvero i soggetti affetti da celiachia, dovrebbero evitare tutti i prodotti contenenti il glutine, visto che l’ingerimento di questa sostanza proteica potrebbe provocare conseguenze molto grai, come il danneggiamento della mucosa intestinale.

La terapia della intolleranza al glutine consiste solo nella dieta che NON deve contenere alimenti preparati con le farine dei cereali tossici per il paziente celiaco: FRUMENTO, ORZO, SEGALE (e analoghi del frumento come FARRO, KAMUT, SPELTA E TRITICALE). E’ necessario escludere dagli alimenti anche solo piccole quantità delle farine tossiche, poiché l’effetto dannoso sulla mucosa intestinale è subdolo e può impiegare mesi ed anni prima di dare una chiara sintomatologia clinica. E’ molto importante abituare il paziente ad una dieta che, anche se non tradizionale, sia una dieta NORMALE E NATURALE. LA DIETA SENZA GLUTINE E’ UNA ALTERNATIVA POSSIBILE E GUSTOSA, NON UNA RINUNCIA. Ma come può diventare normale una dieta SENZA PANE E SENZA PASTA, alimenti di consumo quotidiano per le nostre abitudini alimentari? Con un po’ di buona volontà e fantasia possiamo rendere la dieta del paziente gustosa e nutriente anche senza pane e pasta. Ad esempio il primo piatto può consistere in RISO, MAIS (polenta), PATATE, MINESTRE DI TUTTI I TIPI DI LEGUMI (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave) E VEGETALI (verdure di qualsiasi tipo) cucinati come si preferisce, con condimento sufficiente a rendere gustosa la pietanza. Sviluppare quindi delle vere alternative alimentari. Un ragazzo, un adulto che lavora in Europa deve essere educato a scegliere tra gli alimenti naturalmente senza glutine non può portarsi indietro la mamma o la cuoca che cucinano per lui: deve acquistare il piacere dell’alternativa alla pasta ed al pane, non deve vivere di “falso pane e falsa pasta”. Nessun problema per il secondo piatto che può consistere in CARNE, PESCE, UOVA, FORMAGGI E PIETANZE SENZA FARINE. Altra considerazione importante riguarda la necessità di cucinare gli alimenti base di cibi naturali senza glutine in modo saporito, sicchè tutta la famiglia possa mangiare con piena soddisfazione, la dieta del celiaco. In tal modo si evita che il celiaco si senta “diverso” dagli altri componenti della famiglia. Infine, non va dimenticato che il gusto deve essere indirizzato, nel bambino, più verso cibi modicamente salati che verso cibi dolci; ci sono infatti molti primi piatti alternativi a quelli contenenti il glutine, mentre i cibi dolci sono preparati spesso (o quasi sempre) con farine contenenti glutine. E’ perciò opportuno che il gusto del celiaco si sviluppi più verso il moderatamente salato che verso il dolce. Cosa che è, d’altra parte, più sana: sappiamo infatti oggi che proprio l’abuso di cibi dolci (per es. le merendine a scuola) non è salutare per il bambino (come per l’adulto).

Per quelli che hanno dovuto affrontare da un giorno all’altro una dieta senza glutine, spesso la gande paura non è stata il contenuto reale in farina o amidi contenente il glutine, ma la possibilità di una contaminazione minima in alimenti naturalmente senza glutine: “la traccia di glutine”. Questo terrore ha generato enorme angoscia nei pazienti e nelle loro famiglie, fino a stimolare un fanatismo che ha causato molti più danni della malattia stessa. Si è giunti al fanatismo di portarsi in giro la propria tovaglietta, le posate, le pentole separate: un grave danno all’equilibrio degli intolleranti al glutine. Si è infatti trasformata una prescrizione POSITIVA : MANGIARE MEGLIO SENZA GLUTINE, in una persecuzione quotidiana: NON FARE, NON MANGIARE, TEMERE, SOSPETTARE! ORA BISOGNA CAMBIARE IN BASE A TRE SEMPLICI CONSIDERAZIONI: 1) Le “tracce” debbono essere qualcosa di misurabile e consistente, non “un timore”. In pratica vi sono limiti ben definiti dal “Codex Alimentarius Europeo” (dello 0,2%), che sono decine di volte inferiori alle quantità di glutine capaci di dare un qualche sensibilità nel soggetto celiaco. 2) La scelta SENZA GLUTINE è positiva, non proibitiva, in quanto i prdotti senza glutine sono di qualità nutrizionale MIGLIORE di quelli con il glutine. 3) Il fanatismo delle tracce di glutine ha già indotto varie centinaia di celiaci adolescenti, perseguitati dalla paura della “traccia” nelle gomme masticanti o dalla necessità di avere un sol tipo di gelato o di patatine, ad abbandonare seriamente la dieta che deve essere sì senza glutine, ma non può essere una irrazionale condanna ad una vita difficile. LE ETICHETTE AIUTANO MOLTO A COMPRENDERE GLI INGREDIENTI SOSTANZE PERICOLOSE Frumento, Orzo, Segale; Farine di frumento, di orzo, di segale; Amido, Amido di frumento; Malto (d’orzo). SOSTANZE NON PERICOLOSE Farine ed amido di riso, mais, soia, patate, di castagne, di miglio, di grano saraceno. Maltosio, maltitolo, maltodestrine; Glutammato ed additivi vari. Semi di guar, carrube, carragenanti. PAROLE CHIAVE : indicano l’aggiunta o la sospetta presenza del glutine. (Fonte: https://www.controcopertina.com/)

Sanremo, Mannoia accusata di plagio: "Copiata una canzone di Fiordaliso" (Con video)


Un utente ha pubblicato un video su Youtube per dimostrare che il brano portato dalla cantante al Festival non è originale.

La 67° edizione del Festival di Sanremo si è conclusa con ottimi risultati di ascolti e la vittoria di Francesco Gabbani con la sua "Occidentali's Karma".

Ma le polemiche continuano anche nei giorni successivi.
La super favorita della kermesse canora era Fiorella Mannoia che, con "Che sia benedetta", ha incantato il Teatro Ariston e la sala stampa, tanto da vincere il premio della critica. Inoltre il televoto la vedeva in testa fino a pochi minuti prima della proclamazione. La Mannoia si è comunque guadagnata il secondo gradino del podio con tanto di inchino e bacia mano da parte di Gabbani.

Ma come avviene sempre a Sanremo anche quest'anno spuntano accuse di plagio. Prima Selvaggia Lucarelli ha accusato il vincitore di aver rubato l'idea della scimmia da un altro video, ora l'utente F. G. pubblica su Youtube un video per dimostrare che "Che sia benedetta" è un plagio. Secondo l'utente, la Mannoia avrebbe copiato una canzone di Fiordaliso da Sanremo del 2002 "accidenti a te". Per dimostrare la sua tesi mette a confronto i due brani facendo notare all'ascoltatore le analogie.
(Ecco il video)

Gorizia: maestra urla e picchia i bimbi dell'asilo, i provvedimenti...


Una maestra dell’asilo «Pitteri» di Farra d’Isonzo (Gorizia) è stata sospesa dall’insegnamento per sei mesi dal gip di Gorizia come misura cautelare adottata al termine di indagini dei Carabinieri avviate dopo le confidenze di alcune mamme. Gli investigatori hanno accertato che l’insegnante aveva instaurato in classe un clima «mortificante e insostenibile», con ripetute minacce, offese, ceffoni sulla nuca, urla e umiliazioni come reazione agli errori commessi dai bambini durante l’attività didattica. La misura misura cautelare è stata adottata dal gip su richiesta della Procura di Gorizia alla quale i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Gradisca d’Isonzo, che hanno condotto le indagini, hanno denunciato la donna in stato di libertà. La condotta della maestra, che insegna alla scuola primaria «Riccardo Pitteri», era stata segnalata ai Carabinieri dalle mamme di alcuni bambini che giudicavano i comportamenti dell’insegnante vessatori nei confronti dei loro figli. Secondo gli investigatori, la difficile situazione creatasi all’interno della classe aveva spinto i bambini a mantenere, durante le ore di lezione, un «timoroso silenzio» per paura delle ritorsioni dell’insegnante. Tale clima – sempre secondo i Carabinieri – ha causato, tra i bambini più sensibili, un crescente stato d’ansia, tale da far loro manifestare la volontà di non partecipare alle lezioni.

Cambiamenti in vista per i lavoratori: con l’entrata in vigore del decreto Madia le visite fiscali...


Cambiamenti in vista con l’entrata in vigore del decreto Madia: reperibilità 24 ore su 24, controlli a domicilio mirati e un polo unico di riferimento.

Attenzione a darsi malati al lavoro, perché per non ricevere spiacevoli sorprese è importante conoscere la disciplina sulla visita fiscale. Con l’entrata in vigore, entro metà febbraio, del decreto Madia sul pubblico impiego, infatti, si cercherà di rafforzare il sistema di accertamento sulle assenze per malattia dei lavoratori sia pubblici che privati, aumentando i controlli e modificando le fasce di reperibilità.

Nuove fasce orarie di reperibilità
“L’idea è di uniformare le fasce orarie del pubblico e del privato, è un’esigenza indifferibile”, ha dichiarato Massimo Piccioni, coordinatore generale dell’area medico-legale dell’Inps. Ad oggi, infatti, i dipendenti privati devono essere reperibili 4 ore al giorno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, mentre i dipendenti pubblici 7 ore al giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Secondo alcune indiscrezioni sul Testo Unico, quindi, una possibile soluzione potrebbe consistere nel far coincidere le fasce orarie del settore pubblico con quelle del privato, oppure eliminare le fasce orarie, obbligando il lavoratore a garantire una reperibilità costante, salvo casi di “preventiva e comunicata necessità sanitaria o nei casi di documentata urgenza medica”.

“Polo” unico di riferimento per pubblici e privati
I medici potrebbero tornare a visitare a domicilio, effettuando controlli ripetuti e mirati; e con il nuovo decreto si spera di rendere la materia più omogenea, intervenendo anche sulle modalità di fruizione dei permessi, compresi quelli ex legge 104. L’idea è di creare un “polo” unico, in capo all’Inps, in grado di gestire le visite fiscali sia dei dipendenti pubblici che privati, con l’intento di smascherare i fini malati.

Per realizzare questo “polo” unico, però, sarà necessario l’impiego di nuove risorse e a tal proposito Piccioni ha commentato: “Il Mef dovrà trasferire risorse adeguate per potenziare i controlli, per assicurare la continuità ai medici già iscritti nelle liste speciali dell’istituto ed eventualmente ampliare la platea trasferendo le professionalità dei medici delle Asl“.

Controlli a domicilio mirati e ripetuti
Grazie all’utilizzo di appositi sistemi informatici, si cercherà di individuare i possibili furbetti: “Dai nostri sistemi vengono estratti ad esempio tutti coloro che si ammalano il lunedì e allora vengono disposti i controlli domiciliari fiscali“. E secondo Piccioni, una task force dei controlli a domicilio potrebbe motivare ulteriormente i medici, “dal momento che vengono pagati a visita e di recente abbiamo dovuto ridurre la loro attività per tagli imposti da esigenze di bilancio“. Per ogni visita, infatti, ogni medico percepisce tra i 40 e i 50 euro, e in questo periodo di crisi, dei soldi in più, fanno sicuramente comodo.

Incredibile: camionista muore di infarto, ma si risveglia dopo quasi un'ora e racconta...


L’esperienza di questo camionista romano sta facendo molto parlare di sé.

Tornato da Pescara a Roma, dopo aver effettuato una consegna, aveva subito avvertito i soccorsi “Sono Tiziano Sierchio, Vi chiamo da Via XXI Aprile.. Sto morendo per arresto cardiaco”.

Racconta l’infermiera che l’ha soccorso: “Non c’era battito, né pressione sanguigna, né polso”. 45 minuti in arresto cardiaco sono un tempo interminabile: solitamente si procede a rianimazione per venti minuti, poi si può dichiarare il decesso.
Da qui parte però l’esperienza vissuta da Tiziano: Tiziano Sierchio a un certo punto è rinvenuto, sostenendo di esser scivolato in un mondo celeste: “L’unica cosa che mi ricordo è che ho cominciato a vedere la luce e a camminare verso di essa”.

Il suo racconto sulle pagine de Il Giornale.

Era la cosa più bella che avessi mai visto e sembrava così felice mi ha preso il braccio e mi ha detto: «Non è ancora il tuo momento, tu non devi essere qui. Devi tornare indietro, ci sono cose che ancora devi fare»”. Dopo 45 minuti, quindi, il cuore ha ripreso a battere.

“Siamo di fronte a un caso unico. Studieremo tutto al dettaglio. Domani verranno a Roma i colleghi americani. Questa è resurrezione”, ha esclamato il dottor Sabino Lasala. (Fonte: DIRETTANEWS.IT)


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