Secondo gli esperti meteorologi questo potrebbe essere l'inverno più piovoso...


Per la sesta volta nella storia climatica di Gorizia si sono raggiunti i 2.000 mm di pioggia. Solo negli anni 1876, 1878, 1882, 1926 e 2010 è stata superata questa quota, quindi, con una frequenza di circa una volta ogni 25 anni. Quest'anno oltre ad essere un anno molto piovoso sarà anche un anno molto caldo. Probabilmente se non ci sarà un importante inversione di tendenza l'inverno 2014-2015 risulterà l'inverno più caldo e più piovoso di sempre! Negli ultimi 50 anni gli inverni più piovosi erano stati quelli del 1977 e 1978, il primo con 590 mm e il secondo con 723 mm (4° posto assoluto e 1° del XX secolo). La media di precipitazioni invernali ultrasecolare è di 330 mm. Ma secondo gli esperti quello più piovoso di sempre potrebbe essere proprio l'inverno di quest'anno 2014-2015, infatti si prevede una media di precipitazioni che supereranno i 1000 mm.

I gatti più divertenti simpatici e teneri del web. (Video)


Cane colto da attacco cardiaco viene salvato da un passante. (Video)


ATTENZIONE: Truffa al distributore - “Un benzinaio su tre "frega" l’automobilista”


Blitz della Finanza: irregolari 230 impianti su 800.

Corsi e ricorsi storici che, ciclicamente, si ripetono tra gli specialisti della truffa. Stavolta su vasta scala. Perché quel 28 per cento di distributori risultati irregolari sul totale dei controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza, assume per dimensioni i contorni dell’emergenza sociale. Oltre a doppiare il 14 per cento di casi analoghi registrati solo un anno fa. Le cifre del blitz eseguito in tutta Italia dagli uomini delle Fiamme Gialle parlano, del resto, da sole. Su 800 impianti controllati, nell’ambito del piano estivo di tutela dei consumatori, 230 sono risultati irregolari. Quasi uno su tre. Un bollettino di guerra che annovera 33 persone denunciate, 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780mila litri di prodotti petroliferi sequestrati. E dalla lunga lista delle violazioni non manca neppure un centinaio di infrazioni alla disciplina dei prezzi di vendita applicati agli automobilisti.

Gli impianti controllati sono stati selezionati dalla Guardia di Finanza sulla base di una mirata analisi di rischio che ha tenuto conto sia delle informazioni raccolte dai militari sia delle segnalazioni arrivate direttamente dai cittadini. L’attività di controllo, ancora in corso, rientra in un piano più ampio messo a punto dal Comando generale in vista dell’estate a tutela non solo dei consumatori ma anche dei gestori in regola. I primi vittime predestinate dei raggiri, i secondi di una vera e propria concorrenza sleale. Un’operazione tesa a verificare, in particolare, se il carburante erogato coincidesse con quello effettivamente contabilizzato e regolarmente pagato dagli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto (ad esempio l’acqua), se fosse stata rispettata la normativa che obbliga gli esercenti ad esporre i prezzi dei prodotti petroliferi, al fine di offrire ai consumatori una corretta informazione e la possibilità di scegliere dove fare rifornimento.

Tra i casi di frode scoperti e segnalati dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria, molti dei quali rilevati in Campania, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di schede elettroniche modificate inserite nelle colonnine dove sono indicati i litri di benzina erogati, oltre all’alterazione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei piombi, vale a dire i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi. Espedienti che sarebbero sfuggiti anche all’occhio dei consumatori più attenti. Nella zona di Latina, in particolare, i finanzieri hanno scoperto una serie di gestori che praticava pubblicità ingannevole sui prezzi del carburante.

Scene già viste nel remake estivo di quasi due anni fa, quando nell’agosto 2013, analoghe operazioni della Guardia di Finanza portarono a risultati più o meno simili a quelli odierni: 11 gestori denunciati per frode, 68 sanzionati in via amministrativa e 59 tra colonnine e pistole erogatrici sequestrate. Simile anche la tipologia delle violazioni, dal gasolio annacquato all’erogazione effettiva di carburante inferiore dell’8-10 per cento rispetto a quanto indicato sul display delle colonnine. Con un’unica sostanziale differenza: nel 2013 le irregolarità riscontrate furono 174 su 1.216. Circa il 14 per cento del totale. A distanza di un anno la percentuale è raddoppiata. (Antonio Pitoni - Fonte: LA STAMPA)

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Oggi 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino. 8000...


Oggi 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino. 8000 palloncini luminosi a Berlino ricorderanno oggi, domenica 9 novembre il simbolo della divisione dell’Occidente.

La caduta del Muro di Berlino, della quale ricorre il 25esimo anniversario, è stata spesso definita uno spartiacque nella storia mondiale. Eppure, secondo un sondaggio condotto sui lettori di skuola.net, quasi uno studente italiano su due non sa cosa sia successo il 9 novembre di 25 anni fa. Anzi, il 16% degli studenti crede che quel giorno sia avvenuta la strage di Bologna, per il 7% il trattato di Maastricht e per il 6% l'assassinio di Aldo Moro.

Ma non è solo questione di ricorrenze: il 19% ammette di non sapere nulla di cosa rappresenti la caduta del Muro. Quattro ragazzi su dieci hanno studiato l'argomento durante l'ora di storia, 3 su 10 ne hanno parlato a scuola ma devono ancora studiarlo, 1 su 3 non ha mai sentito parlare dell'argomento in classe. Lacune che si spera verranno colmate con l'occasione dell'anniversario di oggi.

Il motivo probabilmente è da ricercarsi nei programmi scolastici, che spesso a causa delle poche ore a disposizione non riescono a trattare adeguatamente i periodi e gli avvenimenti più recenti della nostra Storia. Un altro sondaggio di Skuola condotto sui maturandi conferma le difficoltà degli insegnanti di Storia a portare il programma didattico fino ai giorni nostri: un quarto degli studenti interpellati ha concluso gli studi senza aver terminato il programma, il 10% dei quali si è fermato al periodo tra le due guerre. Il 15% uscirà dalla scuola secondaria senza essere arrivato a trattare la prima Guerra Mondiale.

Come sopperire alle carenze della preparazione scolastica? Il 31 % degli studenti ha cercato informazioni sulla caduta del Muro sul web, un altro 31% ne ha sentito parlare in telelvisione e un 24% su giornali e riviste. Solo il 13% ne ha parlato in famiglia.

Inghilterra: Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale..


Cavallo in ospedale per dare l'addio alla padrona malata terminale di cancro.

«Prima di morire voglio rivedere il mio Bronwen»,
aveva detto la 77enne Sheila Marsh, malata terminale di cancro ricoverata al Royal Infirmary di Wigan, nel nord dell’Inghilterra.

Il problema, come riporta il Telegraph, è che il Bronwen prediletto dalla nonna, a sua volta amatissima da quattro nipoti, avrebbe avuto più di una difficoltà a raggiungere l’ospedale e non solo perché anche lui avanti negli anni. Sì, i 25 anni dello stallone marrone con il muso bianco equivalgono ai 77 della sua padrona che l’aveva tenuto nella su fattoria fin da quando era un puledrino, ma come far incontrare per l’ultima volta i due visto che la nonna non poteva assolutamente essere trasportata? Ci ha pensato la responsabile dell’accoglienza dell’ospedale, Gail Taylor ad organizzare il meeting che ha commosso l’Inghilterra. La famiglia della malata ha pensato a portare Bronwen nel parcheggio dell’ospedale e gli infermieri hanno attrezzato il letto di Sheila Marsh perché potesse uscire dall’edificio anche solo per pochi minuti. Quando la donna ha chiamato con un filo di voce l’amico di una vita, il cavallo si è avvicinato adagio al letto e ha avvicinato le labbra alla guancia di Sheila. Sì, l’ha baciata per dirle addio. Lacrime e occhi lucidi e silenzio in quel parcheggio diventato il maneggio dell’Haydock Park Racecourse in cui la donna aveva lavorato. Poche ore dopo Sheila è morta.. Con un sorriso. (Fonte: Il Mattino.it)

Gattini con un cane come mamma. (Video)

Turni di notte? Ecco i danni che il nostro cervello subisce nel tempo..


I danni dei turni sul lavoro: Nei turni di notte il cervello invecchia più in fretta.

Chi per più di dieci anni ha lavorato di notte ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo. Ma il processo è reversibile.

Il cervello di una persona impegnata in turni notturni o comunque in orari anomali, quindi sottoposta a un’alterazione del naturale ritmo sonno/veglia, invecchia più velocemente. E’ questa la conclusione alla quale è giunta una ricerca franco-gallese che sottolinea però che con l’arresto dell’attività notturna si può assistere a un netto miglioramento della salute cerebrale.

Invecchiamento precoce.
I ricercatori hanno sottoposto tremila volontari a test di memoria, di velocità di pensiero e di abilità cognitiva. I risultati, pubblicati sul giornale Occupational and Environmental Medicine, dimostrano che chi per più di dieci anni ha svolto una professione notturna ha una capacità mentale paragonabile a quella di un individuo più vecchio di sei anni e mezzo. La buona notizia è che quando una persona cessa di lavorare di notte, il suo cervello riprende progressivamente ad allinearsi all’età biologica, benché questo richieda cinque anni di tempo. La scoperta di questa capacità rigenerativa del cervello potrebbe avere importanti conseguenze nella cura della demenza, condizione nota per danneggiare il sonno di chi ne soffre.

I danni del sonno perduto
La ricerca dei due atenei è soltanto l’ultima a investigare gli effetti nocivi della mancanza di sonno. Precedenti studi, infatti, avevano sottolineato i gravi rischi per la salute legati ai turni in generale e in particolare a quelli notturni. Uno dei più ampi, pubblicato nel 2012 e condotto da un team canadese-norvegese su più di due milioni di persone, ha rilevato che tra i lavoratori che seguono i turni si registra una crescita del 23 per cento dei rischi di infarto, un aumento del 24 per cento di eventi coronarici e un 5 per cento in più di incidenza di ictus rispetto ai lavoratori normali. Ancora peggio la situazione di chi i turni li fa di notte e si ritrova a fronteggiare un rischio di patologie cardiovascolari aumentato del 41 per cento. Uno studio della University of Pennsylvania portato avanti su cavie da laboratorio ha evidenziato la morte del 25 per cento delle cellule di alcune aree cerebrali a seguito di una prolungata mancanza di sonno. Infine nel 2007 l’International Agency for Research on Cancer definì il lavoro notturno come un possibile agente cancerogeno.

Controlli frequenti
Nell’impossibilità di eliminare la turnazione lavorativa l’unica risposta possibile appare essere una maggiore sensibilizzazione dei lavoratori che dovrebbero sottoporsi a frequenti controlli medici e prestare maggiore attenzione a eventuali sintomi patologici.   (Articolo di--> Emanuela Di Pasqua. Fonte: CORRIERE DELLA SERA)

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