Un sorriso all'aurora. (Bellissima e toccante testimonianza di Raoul Follereau)


Una toccante testimonianza di Raoul Follereau [Raoul Follereau, giornalista francese (Nevers, 1903-1977), ha ispirato AIFO e molte altre associazioni Follereau, soprattutto in Europa e Africa.]

Si trovava in un lebbrosario in un'isola del Pacifico. Un incubo di orrore. Solo cadaveri ambulanti, disperazione, rabbia, piaghe e mutilazioni orrende. Eppure, in mezzo a tanta devastazione, un anziano malato conservava occhi sorprendentemente luminosi e sorridenti. Soffriva nel corpo, come i suoi infelici compagni, ma dimostrava attaccamento alla vita, non disperazione, e dolcezza nel trattare gli altri. Incuriosito da Quel vero miracolo di vita, nell'inferno del lebbrosario, Follereau volle cercarne la spiegazione: che cosa mai poteva dare tanta forza di vivere a quel vecchio così colpito dal male? Lo pedinò, discretamente. Scoprì che, immancabilmente, allo spuntar dell'alba, il vecchietto si trascinava al recinto che circondava il lebbrosario, e raggiungeva un posto ben preciso. Si metteva a sedere e aspettava. Non era il sorgere del sole che aspettava. Né lo spettacolo dell'aurora del Pacifico. Aspettava fino a quando, dall'altra parte del recinto, spuntava una donna, anziana anche lei, con il volto coperto di rughe finissime, gli occhi pieni di dolcezza. La donna non parlava. Lanciava solo un messaggio silenzioso e discreto: un sorriso. Ma l'uomo si illuminava a quel sorriso e rispondeva con un altro sorriso. Il muto colloquio durava pochi istanti, poi il vecchietto si rialzava e trotterellava verso le baracche. Tutte le mattine. Una specie di comunione quotidiana. Il lebbroso, alimentato e fortificato da quel sorriso, poteva sopportare una nuova giornata e resistere fino al nuovo appuntamento con il sorriso di quel volto femminile. Quando Follereau glielo chiese, il lebbroso gli disse: "E' mia moglie!". E dopo un attimo di silenzio: "Prima che venissi qui, mi ha curato in segreto, con tutto ciò che riusciva a trovare. Uno stregone le aveva dato una pomata. Lei tutti i giorni me ne spalmava la faccia, salvo una piccola parte, sufficiente per apporvi le sue labbra per un bacio... Ma tutto è stato inutile. Allora mi hanno preso, mi hanno portato qui. Ma lei mi ha seguito. E quando ogni giorno la rivedo, solo da lei so che sono ancora vivo, solo per lei mi piace ancora vivere".

Certamente qualcuno ti ha sorriso stamattina, anche se tu non te ne sei accorto. Certamente qualcuno aspetta il tuo sorriso, oggi. Se entri in una chiesa e spalanchi la tua anima al silenzio, ti accorgerai che Dio, per primo, ti accoglie con un sorriso.


(Raoul Follereau nel 1936 viene inviato dal suo giornale in Africa dove incontra per la prima volta gli hanseniani, i malati di lebbra. Scopre, attraverso di loro, il mondo della povertà e del pregiudizio sociale nei confronti della lebbra che condanna i malati alla solitudine e all’emarginazione. Da quel momento dedica la sua vita alla lotta contro la lebbra e contro tutte “le lebbre”. Compie 32 volte il giro del mondo, lavorando instancabilmente per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla malattia. Raoul Follereau ci insegna che “amare è vivere”, che “amare non è donare ma condividere”, che amare è agire; alimenta la forza e la passione del nostro amore politico nonviolento, della nostra lotta, anche personale, contro le “lebbre” dell’indifferenza e dell’egoismo.)

Ecco alcuni 'segnali' per accorgersi se il vostro partner è veramente innamorato di voi..


Amore pubblico.
Manifestare il proprio amore in pubblico è un chiaro segnale rivelatore: non è soltanto un fuoco di paglia. Tenersi la mano in ogni occasione, baci spontanei davanti ad altre persone sono dei segnali da non sottovalutare.

Tempo al telefono.
Se il vostro fidanzato mantiene un livello di presenza alto, nonostante la fine del primo periodo di frequentazione, allora vuol dire che ci tiene veramente.

Coccole senza sesso.
Ebbene si: se il vostro fidanzato vi coccola senza l'obiettivo finale di portarvi a letto, allora è davvero innamorato.

Tutto concesso.
Calzini e pantaloni anti-sesso: se il vostro fidanzato accetta che li indossiate, allora siete a buon punto.

Weekend in famiglia.
Se vi porta nella sua famiglia, se vi presenta ai suoi amici, allora potete stare sicure che è innamorato, altrimenti cercherebbe di tenervi 'fuori' dal contesto familiare.

Giusta gelosia.
Un giusto grado di gelosia non è mai stato nocivo, anzi. L'importante è che il vostro ragazzo non inventi niente e che rimanga con i piedi per terra.

Sei una priorità.
Il vostro fidanzato coltiva hobby e attività al di fuori della vostra relazione sentimentale, ma quando si tratta di voi, allora è capace anche di liberarsi da una partita alla Xbox.

Chiacchiere a vuoto.
Parlare, parlare, ma alla fine non dirsi poi niente. E' un segnale di spensieratezza che dimostra il coinvolgimento.

Carabinieri e poliziotti.. (Barzelletta)


Carabinieri e poliziotti decidono di andare in gita assieme, quindi per non smarrirsi affittano un pullman a due piani.

I poliziotti, che sono al piano di sotto, gridano, schiamazzano, raccontano barzellette, etc.
Ad un certo punto qualcuno dei poliziotti nota uno strano silenzio del piano di sopra e va a vedere quale sia il motivo.

Trova tutti i carabinieri rannicchiati tra i sedili tremanti, al ché stupito domanda:
- ma perché state così?
Il maresciallo dei carabinieri tremante risponde: - Ehh.. voi siete tranquilli e contenti perché avete l'autista..

Papa Francesco si dimetterà, già fissata la data..


"Papa Francesco si dimetterà tra cinque anni."

Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, conferma le indiscrezioni sull'addio di Bergoglio: "Credo che si ritirerà per lasciare spazio ad un Papa più in forze."

Lo aveva detto lui stesso: "Forse il mio sarà un pontificato breve". Da allora, da quell'intervista rilasciata all'emittente messicana Televisa, si rincorrono le voci su un possibile addio di Papa Francesco al soglio di Pietro. Ora l'indiscrezione viene confermata anche da monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, che spiega a Radio 2: "Credo che Francesco pensi che se tra qualche anno non si sentirà più in forze, come ha fatto Benedetto, si ritirerà per lasciare spazio ad un Papa più in forze".

"Francesco resterà in carica per altri cinque anni", ha spiegato il Monsignore. In passato i Papi non abbandonavano? "Sì, ma come per gli ultimi anni di Giovanni Paolo II, poi erano i segretari a fare tutto. ma oggi queste cose non si ammettono più".

Nell'intervista rilasciata a Televisa, Francesco ha ammesso che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto, spiegando poi di avere apprezzato la strada aperta da Benedetto XVI riguardo alla figura del Papa emerito.

Quello che non ti ho detto mai..Dedicata a mio padre. (Video)



Lettera a mio padre.


Di ricordi belli papà, ne ho proprio pochi. Di ricordi scolpiti nella mente, ne ho proprio tanti. Di ricordi incancellabili ne ho. Non sei stato il papà che avrei voluto. Non sei stato il papà che mi ha mai coccolato. Non sei stato mai il papà che mi ha capito. Ma di tutto questo io colpe non te ne do. Hai vissuto da bambino in povertà. Con regole ferree, austerità. L'unico obiettivo per te era il benessere e la libertà. A qualunque costo, Anche lasciandomi lontana non un giorno. Una settimana, un anno di lontananza. Hai continuato il tuo cammino da uomo, con l'insegnamento che ti è stato dato. Uomo tutto d'un fiato, cui bisognava ubbidire senza mai contraddire. E se non mi andava la tua opinione, tu ne facevi una ragione. Oggi ti vedo vecchio e stanco. Molto spaventato, per il passato, e per quello che il futuro ci ha riservato. Ma il futuro lo abbiamo costruito noi. Con saggezza, errori, e contraddizioni. Guardando il mio mondo, oggi ti dico non sei stato il padre che ho preferito. Ma sei stato un padre che ha lavorato, e ha sempre pensato solo alla sua famiglia. Per questo non ti condanno. Anzi sei da ammirare per ciò che sei riuscito a costruire. Oggi ringrazio Dio di padri così ce ne fossero milioni! Tanti auguri papà. (Ada Roggio)

"Al mio papà." Grazie, papà, per avermi...


Grazie, papà, per avermi amato, anche se spesso non mi hai capito. Per avermi insegnato a camminare e a rialzarmi dopo ogni caduta. Per avermi lasciato imboccare strade sbagliate, senza mai stancarti di venire a riprendermi. Per avermi insegnato che un uomo è povero solo se non ha amore ed è perso solo se non ha principi. Per avermi insegnato ad essere gentile ed educato anche con quelli che non lo sono, ad avere rispetto degli altri ma soprattutto di me stesso. Per avermi dato l'esempio, anche quando ero troppo orgoglioso per seguirlo. Per avermi insegnato a camminare sempre a testa alta, perchè nessuno è così importante per farci abbassare lo sguardo.. e soprattutto di avermi insegnato che ogni uomo può essere padre, ma deve essere una persona speciale per essere papà.

L'amante di mio marito. (Barzelletta)


Marito e moglie stanno cenando in un ristorante di lusso quando entra una stupenda donna, bionda e sexy, che si avvicina al loro tavolo, saluta l'uomo calorosamente, gli dà un grosso bacio sulla bocca e se ne va dicendo:
“Ci vediamo domani al solito posto”. La moglie e' scandalizzata: “Ma chi e' quella?”.
E il marito tranquillo:
“Niente, cara, e' la mia amante”.

La moglie grida arrabbiatissima:
“Porco! Voglio il divorzio!”.
“Non c'e' problema - replica il marito – ma pensaci bene: dopo il divorzio niente cameriera, niente spese in Centro, niente auto sportiva, niente gioielli e niente cene in ristoranti di lusso. Decidipure liberamente”.

Mentre sta dicendo ciò entra nel ristorante un loro amico accompagnato da una bella ragazza, anch'essa vestita elegante e sexy.

La moglie allora chiede: “Ma chi e' quella bella ragazza insieme a Giovanni?”.
“E' la sua amante!”
replica il marito.
E la moglie: ….
“La nostra e' meglio!”

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