Micidiale ma realistica. Un siriano arriva come immigrato a Milano. Ferma il... (Barzelletta)


Un siriano arriva come immigrato a Milano. Ferma il primo passante che incontra sulla strada e dice:
- Grazie signore italiano per avermi lasciato entrare nel vostro Paese, dandomi una casa, un aiuto finanziario, una assistenza sanitaria e un'istruzione gratuita.
Il passante gli dice:
- Si sta sbagliando, io sono egiziano.
L'uomo continua a camminare e incontra un altro uomo.
- Grazie per avere una nazione così bella come l'Italia.
L’uomo risponde:
- Non sono italiano, arrivo dal Pakistan.
Il nuovo passante che egli incontra non si ferma nemmeno e quello successivo una volta che riesce a fermarlo, gli stringe la mano, e dice:
- Grazie per questa meravigliosa Italia!
Quello gli toglie la mano e dice:
- Io arrivo dall'Afghanistan.
Finalmente vede una donna che pare essere gentile e le domanda:
- Lei è italiana?
- No, vengo dall'Africa.
A quel punto, un po' confuso, l'immigrato chiede:
- Dove sono tutti gli italiani?!?....
La donna africana si guarda rapidamente attorno e risponde:
- Probabilmente a pagare le tasse.

Facebook: nuova app solo per i giovani, i genitori non potranno accedervi..


Via dalla vista dei genitori. Si chiama Lifestage la nuova sfida di Facebook per riconquistare gli adolescenti. L'app per iOS dedicata agli under21 permette di condividere un diario virtuale con brevi clip. A progettarla è stato un product manager 19enne di Menlo Park, Michael Sayman, secondo quanto raccontato a The Verge, per coinvolgere i compagni del college in modo immediato e soprattutto virale: bastano 20 contatti per scambiare video con i ''colleghi'' della stessa scuola. Un nuovo passo verso la formula di Snapchat, in parte già replicata da Instagram con l'introduzione di Storie per raccontarsi in video. Lifestage non permette di scambiare messaggi e non c'è bisogno di essere iscritti a Facebook per usarla, aggiorna su quanti hanno visitato il profilo e permette di attivare il blocco utenti e altre misure pensate per garantire la sicurezza degli utenti in caso di malintenzionati.

Portami in strada, figlio, che ho ancora...

Portami in strada, figlio, che ho ancora buone gambe; a camminare senza meta, con te non mi sentirò vecchia. Invitami a casa tua, figlio, domenica mattina; a condividere la tua buona tavola e per sentirmi in compagnia. Parlami con affetto, figlio, non mi sgridare e non ti agitare; noi vecchi siamo come bambini ci piace che ci viziate, che ci facciate sorridere senza disagio. Festeggia le mie ricorrenze, non criticare le mie follie; cercherò di essere coraggiosa anche se sono triste. Non allontanarmi da te, non parlarmi con rabbia; ho ancora la mia mente chiara, i ricordi di un tempo... Vieni a trovarmi a casa, figlio mio, io non ti chiederò nulla; solo la tua presenza e contemplare il tuo viso... Non lasciarmi triste e sola, non mettermi a letto; i dottori si sbagliano, il dolore è nell'Anima. (Posted by Beppe Tardito on 20/08/2016)

Decotto a base di foglie d'ulivo per l'ipertensione e non solo...


Le foglie di olivo contengono l’idrossitirosolo e l’oleuropeina le quali sono responsabili degli effetti benefici sulla salute dell’uomo e serve a proteggere l’olivo dalle malattie e dai parassiti.

Gli effetti più rilevanti sono i seguenti:

Anticancro
Alcuni studi (2010 e il 2011) hanno evidenziato che i principi attivi presenti nelle foglie di olivo sono in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali nei casi di cancro al seno e di melanoma in esperimenti effettuati sui topi. In entrambe le situazioni, il fitochimico ha contrastato lo sviluppo delle cellule tumorali e, in alcuni casi, le ha addirittura distrutte.

Osteoporosi
Uno studio spagnolo del 2011 ha mostrato che l’oleuropeina stimola la produzione delle cellule ossee (osteoblasti), impedendo così la perdita di densità ossea e aiutando a combattere l’osteoporosi.

Riequilibrante valori colesterolo
La presenza di acidi grassi polinsaturi (acido a-linolenico) riducono i valori di colesterolo LDL ed aumentano la frazione HDL. Ciò determina anche la diminuzione della viscosità ematica.

Controllo peso
L’idrossitirosolo sembra stimolare la biogenesi e la funzione mitocondriale nelle cellule adipose, prevenendo l’obesità legata a disfunzioni mitocondriali. C’è comunque anche un’0azione diuretica che facilita l’eliminazione di liquidi legati all’eccesso del peso.

Depurativo
Depura il fegato ed elimina gli eccessi di acidi urici, grassi e zuccheri nel sangue.

Anti-stanchezza
Oltre al senso di benessere generale, l’infuso di foglie d’olivo stimola l’energia e la resistenza alla fatica contrastando pertanto stanchezza, astenia e sonnolenza.

Antinfiammatorio
L’oleuropeina , con la sua attività antimicrobica e l’idrossitirosolo svolgono assieme un’azione antinfiammatoria.

Antiossidante
Le foglie di olivo contengono molti fenoli, ovvero antiossidanti che neutralizzano l’azione dei radicali liberi rallentando dunque il processo di invecchiamento.

Ipertensione
Così come altre parti dell’olivo, alcune ricerche evidenziano l’effetto rilassante sui vasi sanguigni con la conseguenza di abbassare la pressione sanguigna e contrastare la formazione di coaguli di sangue.

Febbrifugo
Abbassa la febbre in modo molto simile alla china.

Immuno-stimolante
I fitochimici presenti nelle foglie d’olivo accelerano l’effetto della vitamina C rafforzando l’efficienza del nostro sistema immunitario.

Come preparare l’estratto di foglie di olivo

Benché tale prodotto si trovi in commercio è possibile farselo in casa. Ecco la ricetta.
Puoi utilizzare foglie secche ma è meglio se sono fresche. Non si usano foglie malate.

Preparazione forte ALFA
Impiega 100/150 foglie fresche per ogni litro di acqua. Se si utilizzano le foglie secche, riduci la quantità a 30/50 foglie.
Lava le foglie accuratamente lasciandole in acqua e bicarbonato per alcuni minuti, poi risciacqua abbondantemente.
Metti le foglie in acqua e porta ad ebollizione. Quando comincia a bollire abbassa la fiamma e fai sobbollire per 15 minuti senza coperchio in modo da lasciare evaporare l’acqua in eccesso.
Dopo la cottura, filtra l’estratto (solo l’acqua, senza le foglie) in bottiglie di vetro e conservala in frigorifero.
COME USARLO: un cucchiaino tre volte al giorno, durante i pasti.

Preparazione media: BETA
Bollire 20 grammi di foglie di olivo in 300 di acqua fino a ridurre il tutto di 1/3.
COME USARLO: una tazza al giorno, l’effetto si avverte rapidamente ma è bene insistere per almeno 15 – 20 giorni.

Preparazione lieve: GAMMA
30 – 50 grammi di foglie in un litro, da infondere per 25 minuti. Questo preparato va bene per chi ha un’ipertensione lieve.
COME USARLO: 2-3 tazze al giorno.
Precauzioni e consigli: Non sono noti grandi controindicazioni. Potrebbe, però, interferire con alcuni farmaci. Da prestare attenzione se si soffre di pressione bassa. Come regola generale, in questi casi, è sempre meglio consultare il medico prima di farne uso.

Agitare prima dell’uso.
Evitare di assumere il prodotto nel tardo pomeriggio.
Nei soggetti predisposti a fenomeni di irritazione gastrica si consiglia di assumere il prodotto durante o subito dopo i pasti.
Si consiglia un trattamento di almeno un mese per beneficiare delle proprietà del prodotto.
Il prodotto può essere assunto anche in gravidanza e durante l’allattamento.

Farmaco contro l'Alzheimer, blocca e ripristina le capacità...


La cura contro l’Alzheimer: farmaco blocca e ripristina le capacità neurologiche.

Possibile cura contro l’Alzheimer il farmaco è già sul mercato. L‘acido mefenamico, farmaco non-steroideo anti-infiammatorio (FANS), viene solitamente usato per trattare il dolore. Il dottor Brough e la collega Catherine Lawrence, hanno condotto la ricerca in collaborazione con il dottorando Mike Daniels e postdoc Jack Rivers-Auty che hanno svolto la maggior parte degli esperimenti. Anche se questa è la prima volta che un farmaco ha dimostrato di indirizzare questo percorso infiammatorio, mettendo in evidenza la sua importanza in un modello della malattia, il responsabile dello studio ci tiene a sottolineare che sono necessarie ulteriori test per verificare il suo impatto sugli esseri umani, come anche le implicazioni a lungo termine del suo utilizzo.

Nel mondo sono circa 46,8 milioni le persone che convivono con una forma di demenza. Una cifra che, secondo l’ultimo ‘World Alzheimer Report 2015’, è destinata quasi a raddoppiare ogni 20 anni. E’ dunque plausibile sostenere che, da qui al 2050, nel pianeta si conteranno mediamente 131,5 milioni di soggetti affetti da una malattia neurodegenerativa. La parola demenza è un termine usato per descrivere diverse malattie che comportano l’alterazione progressiva di alcune funzioni (memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita. Dovendo parlare specificatamente di Alzheimer è importante dire che risulta oggi la malattia più comune tra le demenze e rappresenta il 50-60% di tutti i casi.

Per la sperimentazione, finanziata dal Medical Research Council e dall’Alzheimer’s Society, sono stati utilizzati topi transgenici che avevano sviluppato i sintomi della malattia di Alzheimer. Un gruppo di 10 topi è stato trattato con acido Mefenamico e 10 topi sono stati trattati con un placebo. Tutti i ratti sono stati trattati nel momento in cui avevano sviluppato problemi di memoria e il farmaco è stato somministrato loro con una mini-pompa impiantata sotto la pelle, per un mese. La perdita di memoria, evidenziano i ricercatori, è stata completamente invertita ai livelli osservati nei topi senza la malattia.

“Ora ci sono prove sperimentali che suggeriscono che l’infiammazione nel cervello peggiora il morbo di Alzheimer e favorisce la sua progressione – ha osservato il dottor Brough -. La nostra ricerca dimostra per la prima volta che l’acido Mefenamico, un semplice farmaco non steroideo anti-infiammatorio, può avere come bersaglio un importante percorso infiammatorio chiamato inflammasome NLRP3, che danneggia le cellule cerebrali. Fino ad ora, nessun farmaco è riuscito ad indirizzare questo percorso, quindi siamo molto eccitati dai nostri risultati. Ora stiamo preparando le applicazioni da eseguire nella fase II della sperimentazione proof-of-concept, per verificare l’effetto del farmaco sulla neuroinfiammazione negli esseri umani”.

“Il test dei farmaci già in uso per altre condizioni – ha commentato Doug Brown, direttore del settore Ricerca e Sviluppo presso l’Alzheimer Society – è per noi una priorità, perché potrebbe permetterci un rapido sviluppo di un nuovo farmaco. Questi promettenti risultati di laboratorio identificano una classe di farmaci già esistenti che hanno il potenziale di trattare il morbo di Alzheimer bloccando una particolare parte della risposta immunitaria. Questi farmaci, tuttavia, non sono esenti dal procurare effetti collaterali e a mio avviso non dovrebbero essere assunti per la malattia di Alzheimer, non in questa fase. Sono prima necessari studi sulle persone”. Non resta che incrociare le dita e sperare che facciano in fretta.

Diabete e colesterolo alto??.. La sorpresa è nei pistacchi...


Poche semplici mosse possono cambiare di molto la qualità della dieta, rendendola più o meno salutare. E, nel caso di una dieta più salutare, la mossa vincente è quella di aggiungere frutta secca come i pistacchi che, secondo un nuovo largo studio, sono un alimento ricco di proprietà benefiche. Tra le molte, possono essere il complemento ideale per chi è a rischio diabete, colesterolo alto, sovrappeso o obesità e, infine, anche in caso di malattie cardiovascolari.
Lo studio, condotto per conto della Diabetes Foundation of India (DFI) e della National Diabetes, Obesity and Cholesterol Foundation è durato 6 mesi, durante i quali sono stati osservati gli effetti sull’organismo della frutta secca come mandorle, noci e pistacchi, ma soprattutto sui parametri glicemici e lipidici.
La dott.ssa Seema Gulati e colleghi hanno trovato che le persone con problemi di peso, diabete e altre malattie come quelle cardiovascolari possono giovare dei benefici offerti dalla frutta secca, in particolare dei pistacchi che sono un alimento a basso Indice Glicemico (o IG), sono naturalmente senza colesterolo, e sono fonte di proteine, fibre e antiossidanti.
«Sulla base di questo studio, possiamo dire che i pistacchi forniscono un’opzione eccellente per uno spuntino – ha spiegato la Gulati nel comunicato DFI – soprattutto per i soggetti a rischio di problemi metabolici e diabete. [I pistacchi] offrono effetti benefici in due modi: uno, trasferendo l’energia da altre fonti malsane, e in secondo luogo grazie alle loro proprietà nutrizionali intrinseche».
In definitiva, la frutta secca, prezioso invitato nelle tavole autunnali e invernali, mostra di avere molte e molte proprietà: gustose e benefiche.

Aumentare il consumo di frutta e verdura rende più felici. Non ci credete? Leggete l'articolo...


Mangiare più frutta e verdura aumenta i livelli di felicità delle persone. Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università inglese di Warwick, in collaborazione con l’Università di Queensland, in Australia, è stato pubblicato dall’American Journal of Public Health, ed indica come un consumo fino ad otto porzioni al giorno contribuisca, in modo proporzionale, al miglioramento dell’umore e dei livelli di benessere. Lo studio è uno dei primi tentativi scientifici di esplorare le conseguenze sulla sfera psicologica che frutta e verdura possono avere, al di là dei già noti benefici di salute nel ridurre il rischio di cancro e attacchi di cuore.

12.385 persone selezionate in modo casuale e invitate a tenere diari alimentari e ad annotare il loro benessere psicologico, sono state seguite per due anni. Ad esser stati valutati sono stati anche una serie di parametri come cambi in casa, di reddito e di lavoro. Ne è emerso che, nell’arco di 24 mesi, le persone che avevano incrementato il consumo di vegetali fino ad 8 porzioni al giorno avevano sperimentato un aumento della soddisfazione di vita pari a quella di trovare lavoro. Inoltre l’aumento era incrementale rispetto a ogni porzione extra. E questo forse grazie, ipotizzano gli autori, a una maggior assunzione di carotenoidi, gruppo di antiossidanti che regala a frutta e ortaggi i caratteristici colori. NDR: In realtà questo effetto potrebbe anche essere dovuto all’instaurarsi di una flora batterica normalmente più favorevole in grado di esercitare una modulazione dei neurotrasmettitori presenti a livello intestinale e cerebrale (serotonina).

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Dieta vegana: sarà reato imporla ai figli...


Proposta di legge contro l'imposizione della dieta vegana ai minori di sedici anni, presentata dalla deputata Elvira Savino. Da uno a sei anni di carcere per i genitori che sottopongono i bambini ad una dieta priva di elementi essenziali per la crescita.

La tanto discussa dieta vegana arriva anche in Parlamento: la deputata di Forza Italia Elivira Savino ha proposto di rendere penalmente perseguibile chi “impone o adotta nei confronti di un minore di anni 16, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso“.

L’intento della proposta di legge, spiega Savino, è quello di proteggere i minori da genitori vegani “radicalizzati” che impongono ai figli la loro dieta trascurandone i rischi. Infatti, nell’ultimo decennio si è diffusa in Italia la credenza che la dieta vegetariana, e la più rigida dieta vegana, comportino sensibili benefici alla salute.

Nessun problema se chi sceglie questo tipo di alimentazione è un adulto responsabile e consapevole delle proprie azioni, ma quando ad essere coinvolti sono dei minori tutto cambia e c’è bisogno di intervenire per salvaguardare la loro salute. La deputata di Forza Italia afferma che escludendo categoricamente alimenti di origine animale e loro derivati, l’organismo arriva ad essere carente di zinco, ferro di tipo eme (contenuto in carne e pesce), vitamina D, vitamina B12 e omega 3; tutte sostanze necessarie per un corretto sviluppo.

Ricordiamo che la Costituzione Italiana impone ai genitori di mantenere i figli e di tutelarne la salute. Pertanto Savino vorrebbe “stigmatizzare definitivamente le condotte alimentari incaute e pericolose imposte dai genitori, o da chi ne eserciti le funzioni, a danno dei minori di età”.

La legge proposta prevede fino ad un anno di reclusione per il reato-base, ma se dal fatto deriva al minore una malattia o una lesione permanente, la pena varia da due anni e sei mesi a quattro anni. Se invece ne consegue la morte, la pena passa da quattro a sei anni di reclusione. Tutte le pene vengono aumentate di dodici mesi nel caso in cui il minore coinvolto abbia meno di tre anni di età.

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