Bonus donne disoccupate e over 50: le agevolazioni per il 2017


Confermate anche il il 2017 le agevolazioni per le assunzioni di donne disoccupate e disoccupati over 50. Come funzionano i Bonus.
I bonus donne disoccupate e over 50 sono agevolazioni che la legge di Stabilità ha confermato anche per il 2017 e che consentono di assumere alcune categorie, in questo caso i disoccupati ultracinquantenni e le donne, usufruendo di sgravi sul versamento dei contributi #Inps. Una occasione, quindi, per quelle che sono le tipologie di disoccupati che maggiormante incontrano difficoltà di ricollocazione sul mercato del lavoro.
Bonus per assunzioni donne disoccupate e over 50, i requisiti:

Il Bonus per le assunzioni di disoccupati over 50, uomini o donne, può essere richiesto in presenza di uno stato di disoccupazione di almeno 12 mesi del lavoratore assunto.

L’agevolazione del 50% prevista sui contributi Inps varia a seconda del tipo di contratto che viene stipulato: se si tratta di un’assunzione a tempo indeterminato, lo sconto avrà una durata di 18 mesi, che diventano 12 nel caso in cui l’assunzione sia a tempo determinato. E’ possibile ottenere il Bonus anche in presenza della trasformazione di un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, purché questo avvenga entro la scadenza del precedente incentivo.

Per quanto riguarda il Bonus assunzioni donne disoccupate, le imprese potranno beneficiare dello stesso sconto del 50% per un periodo di 18 mesi, sui contributi Inps in caso di assunzioni di donne, senza limiti di età, purché disoccupate da almeno 24 mesi. Anche in questo caso, l’incentivo passa a 12 mesi per i contratti a tempo determinato.

I requisiti riguardanti la durata della disoccupazione si riducono a 6 mesi nel caso in cui si tratti di aziende situate in aree considerate ‘svantaggiate’ (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata) oppure operanti in settori nei quali la differenza di ‘genere’ sia superiore al 50%.
La domanda Inps per i Bonus donne disoccupate over 50
La domanda per usufruire dei Bonus occupazionali dovrà essere presentata dalle aziende direttamente attraverso il sito Inps, dove potranno trovare gli appositi moduli disponibili nel ‘Cassetto previdenziale aziendale’ della propria area personale.

La domanda sarà accettata dall’Inps dopo aver verificato il rispetto, da parte dell’azienda richiedente, degli obblighi contributivi, degli accordi e contratti collettivi nazionali di lavoro e delle norme per la sicurezza del posto di lavoro. Bonus disoccupati

Il 4 febbraio 2017 è la giornata mondiale contro il cancro: ecco cosa possiamo fare insieme..


Ricercatori, oncologi e chirurghi dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano hanno scelto di inviare prima persona una serie di messaggi molto precisi, mettendoci “la faccia”. L’invito è quello di utilizzare tutti gli strumenti per esplicitare al meglio i loro messaggi, condividendoli in rete all’interno di portali, blog e profili personali di pagine social
04/02/2017 - Il 4 febbraio è la giornata mondiale contro il cancro: la celebrazione, introdotta con la Carta di Parigi, è una bella occasione per riflettere sull’importanza dell’adozione di stili di vita corretti e sani e su quanto sia fondamentale sostenere la ricerca scientifica e promuovere la prevenzione. La giornata è promossa dall’Union for International Cancer Control – UICC, di cui il Regina Elena è partner.


Volti e messaggi per riflettere su cosa possiamo fare tutti noi contro il cancro. #WorldCancerDay #WeCanICan #IFOrlove. Per questo ricercatori, oncologi e chirurghi dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano hanno scelto di inviare prima persona una serie di messaggi molto precisi, mettendoci “la faccia”. Cosa possiamo fare tutti noi? Ispirarci ai loro suggerimenti per noi e per chi amiamo e diffondere i loro messaggi.

A tutte e a tutti l’invito a partecipare! Utilizzate tutti gli strumenti in vostro possesso per esplicitare al meglio i messaggi: condivideteli sui vostri portali, blog, profili di pagine social. Aggiungete anche gli hashtag #WorldCancerDay #WeCanICan #IFOrlove.

Le 11 cartoline con i messaggi dei ricercatori, degli oncologi e dei chirurghi che hanno aderito sono a disposizione con www.ifo.it e sui profili social:
https://www.facebook.com/ReginaElenaSanGallicanoIFO
https://www.facebook.com/hpvunit.it
https://twitter.com/IREISGufficiale

Pur essendo un fattore socioeconomico, la povertà è una condizione concreta e, di fatto, può accorciare...


La povertà accorcia la vita, proprio come il fumo e la sedentarietà.

Chi ha una situazione complicata dal punto di vista economico, secondo uno studio, potrebbe vivere circa due anni in meno rispetto a chi conduce una vita agiata.

Pur essendo un fattore socioeconomico, la povertà è una condizione concreta e, di fatto, può accorciare la vita delle persone, e non solo nei paesi sottosviluppati. La privazione quotidiana incide sulla nostra salute proprio come il fumo, l’alcol e l’assenza di sport. A ipotizzarlo è uno studio condotto dai ricercatori di un progetto chiamato Lifepath, finanziato dalla Commissione Europa e dedicato all’individuazione di fattori biologici alla base di alcune differenze sociali.

LO STUDIO
Gli esperti hanno preso in analisi i dati di 1,7 milioni di persone provenienti da sette paesi considerati ricchi: Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Italia, Australia, Stati Uniti e Portogallo. I soggetti sono stati seguiti per circa tredici anni e i ricercatori hanno confrontato le condizioni socioeconomiche con le aspettative di vita. È stato il primo studio a eseguire un approfondimento di questo tipo.

QUASI COME IL FUMO E LA SEDENTARIETÀ
Secondo i risultati, pubblicati su The Lancet, l’aspettativa di vita delle persone che durante i 13 anni dello studio hanno vissuto in scarse condizioni socioeconomiche si è abbassata di 1,5 anni per le donne e 2,6 per gli uomini. La media generale della popolazione complessiva è quindi di 2,1 anni che la povertà ruba ai soggetti con un’età compresa tra i 40 e gli 85 anni. Si tratta di numeri inferiori ma comunque simili a quelli del diabete (3,9 anni in meno), del fumo (4,8 anni) e della sedentarietà (2,4 anni).

LA VIA D'USCITA
Per la scienza non è una novità che esiste una correlazione tra un basso livello socioeconomico e un aumento di mortalità. Tuttavia non è una condizione da cui non si possa uscire. “Queste circostanze possono essere modificate con interventi politici e sociali mirati”, ha spiegato Silvia Stringhini, coordinatrice dello studio e ricercatrice presso l’University Hospital di Losanna, “per questo dovrebbero essere incluse fra i fattori di rischio su cui si concentrano le strategie globali di salute pubblica”. Grazie a questi risultati sono state gettate le basi per comprendere in che modo e a che livello una scarsa condizione socioeconomica può compromettere la salute. Sarà questo il passo successivo del tema di ricerca. (Fonte: QUOTIDIANO.NET)

I lupini, l’anti-diabetico naturale: sono la “carne dei vegetariani”, ricchissimi di proteine...


Bastano pochi grammi al giorno di lupini per ridurre gli zuccheri presenti nel sangue.

È stato definito la ‘carne dei vegetariani’. E con una percentuale del 35-40% e’ il legume in assoluto piu’ ricco di proteine, superando soia, piselli, fagioli e ceci. Il lupino, da tempo oggetto di ricerca in campo nutraceutico, ha numerose proprieta’ terapeutiche. Ma di recente ha anche dimostrato di abbassare la glicemia. Gli studi, in particolare, sono stati condotti in Italia sotto la guida dei gruppi di ricerca dell’Universita’ degli Studi di Milano, coordinati dal professor Marcello Duranti.

“Sono le proteine del lupino a possedere le caratteristiche piu’ importanti- spiega Duranti- una di queste, infatti, la gamma-conglutina, riduce lo zucchero nel sangue se assunta anche in dosi di pochi grammi al giorno”. Tali proprieta’, dunque, rendono il legume un componente ottimo nella dieta di persone diabetiche. “La ricerca- prosegue il professore- e’ stata condotta su ratti resi iperglicemici, nutriti per tre settimane con alimenti derivati dal lupino. Il risultato e’ stato molto soddisfacente: gli effetti concreti di un’alimentazione a base di lupino sono la riduzione dell’incremento del peso corporeo, l’assorbimento del cibo e una riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue”. Intanto un altro aspetto interessante e’ dato dal fatto che la farina che si ricava dal lupino e’ totalmente priva di glutine, percio’ non irrita l’intestino ed e’ ideale per chi soffre di celiachia. Questa farina, inoltre, ha “eccellenti proprieta’ nutrizionali, perche’ contiene un alto quantitativo di proteine, paragonabile a quello di carne e uova”.

Il lupino, la cui coltivazione e’ raddoppiata in Italia negli ultimi 20 anni, ha una storia lunga. “Dalla dieta dei soldati romani- spiegano gli esperti- che affrontavano lunghi viaggi portando grandi scorte di lupino per ricavare una pasta da assumere come componente proteica assieme a pane e vino, alle moderne tecniche agricole e produttive, che consentono di non assumere piu’ i semi di lupino trattati e conservati per mezzo di concentrazioni di sale, che aumentano il rischio di pressione alta. Si puo’ invece produrre pane, pasta, ma anche altri prodotti con quantita’ crescenti di proteine di lupino, come i gelati o addirittura delle bistecche ‘milanesi’ dal gusto eccellente”. All’Universita’ degli Studi di Milano, intanto, e’ in corso fino al 26 giugno il XIV Congresso mondiale sulla leguminosa, con delegati provenienti da 30 Paesi del mondo.

Nel corso del Convegno vengono illustrate le principali specie del lupino, di cui e’ stato sequenziato interamente il genoma. “Esistono l’albus (il classico lupino bianco giallognolo dell’area mediterranea), l’angustifolius (che cresce prevalentemente in Australia) e il luteus (che cresce a diverse latitudini)”. Tra queste varieta’, fanno sapere dal convegno, ci sono differenze interessanti: “Alcune sono piu’ ipocolesterolemiche, altre piu’ antidiabetiche, altre possono esercitare effetti diversi, per esempio sulla pressione o anche sull’aumento di peso. Le proteine del lupino possono infatti agire sul sistema del ‘freno ileale’, un meccanismo intestinale di risposta a diverse componenti dietetiche che porta a ridotta contrazione gastrica, ridotto appetito e perdita di peso”. Nel corso del Congresso di Milano, infine, e’ anche previsto un momento dedicato agli assaggi, un ‘lupin banquet’, per degustare gli alimenti ottenuti dal lupino: dalla pasta, all’arrosto vegetale, dal gelato, al caffe’. Il caffe’ in particolare verra’ preparato con modalita’ artigianali dalla comunita’ montana di Anterivo in Trentino. Qui da secoli viene abitualmente consumato il caffe’ di lupino. Sara’ cosi’ possibile fare esperienza della versatilita’ del lupino e dei suoi componenti, come ingredienti di formulazioni diverse, prodotte da numerose aziende nazionali ed estere.
(Fonte: meteoweb)

Airc: ecco come mantenersi in salute senza troppi sacrifici...


Zero sigarette, 5 porzioni di frutta e verdura, 30 minuti di movimento al giorno. Ecco la 'formula' Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) della prevenzione per il tumore, e soprattutto per mantenere un grado di salute invidiabile.

Ormai lo sappiamo bene, l'alimentazione corretta unita ad uno stile di vita che preveda almeno 30 minuti al giorno di movimento, sia corsa, bicicletta, cyclette o pesi, ci aiuta a vivere a lungo e in salute scongiurando molte malattie.

La formula è semplice, mangiate frutta e/o verdura ad ognuno dei tre pasti principali, eliminate i cosiddetti cibi spazzatura (dolci, fritti e grassi saturi) bevete molta acqua (almeno due litri al giorno) eliminate assolutamente il fumo e prendetevi 30 minuti per voi ogni giorno, anche solo per camminare a passo svelto.. Naturalmente potrete di tanto in tanto fae uno strappo a questa regola, ad esempio ogni due settimane potrete mangiare tutto quello che vi pare, dolci, pizza ecc... Fermo restando il fatto che il giorno seguente dovrete ritornare al vostro normale stile di vita.

È tutto qua, non ci sono altri segreti.

Biella 27 gennaio, allontanata dall’ufficio postale perché allattava al seno. A suo...


A Biella una donna è stata allontanata da un ufficio postale solamente perché stava allattando al seno. A suo figlio di 3 mesi era venuta fame e la mamma ha pensato, come è normale che sia, di dargli da mangiare. La donna, allattando al seno, ha iniziato la poppata mentre era in fila aspettando il suo turno. È accaduto questa mattina a Francesca Castelli che si era recata alla posta per svolgere delle commissioni. La giovane mamma aveva portato con sé il suo piccolo Elia.

“Non si può allattare al seno”
«Ho compiuto quello che per me è un gesto del tutto naturale. Il più naturale del mondo. Mio figlio aveva fame e io, dopo essermi messa in un angolo dell’ufficio postale, gli ho dato il seno. Per sfamarlo» ha dichiarato la donna. Proprio mentre la giovane mamma mentre allattava il suo piccolo è stata fermata.

Francesca ha allora chiesto se ci fosse un bagno dove potersi mettere. La donna allo sportello ha però chiamato la direttrice che ha detto chiaramente alla mamma che quello non era “un posto per loro”. La direttrice ha poi fatto paragoni poco consoni alla situazione, dicendo ad esempio che loro hanno l’obbligo di far mettere la museruola al cane. Parole che hanno stupito e ferito la mamma di Elia.

Secondo la direttrice della posta non si può allattare al seno, ma solamente al biberon in un luogo pubblico. In Italia non esiste però nessuna legge che vieti ad una madre di allattare in luoghi pubblici. Proprio per questo la ragazza ha scelto di denunciare il fatto su facebook. Molti sono stati i messaggi di sostegno. Le altre donne e mamme hanno dato a Francesca il loro appoggio e hanno proposto di organizzare un flash-mob nell’ufficio postale di Biella.

Anche il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha espresso il proprio parere in merito. Il ministro ha sostenuto la mamma, dandole piena ragione. “In alcun luogo dovrebbe essere vietato l’allattamento” ha scritto la Madia. (Autore: Josephine Carinci)

Segni zodiacali, chi sono i più buoni, i più astuti e i più diabolici..


I segni astrologici svelano spesso molto segreti su una persona. Dal suo carattere al comportamento passando per le preferenze, ci offrono la possibilità di imparare molto sulla gente. Ma per quanto riguarda il livello di cattiveria? Una classifica realizzata dal sito wepostmag ci ha divertito molto. Quest’ultimo stabilisce l’ordine dei segni dal più gentile al più cattivo secondo le qualità e i difetti di ognuno. Ecco la classifica, da prendere con leggerezza ovviamente.

12. Acquario (20 gennaio; 19 febbraio)
Avete vinto! Siete il segno più gentile. Odiate gli scontri e alzare la voce. Ma se vi provochiamo non vi lasciate mettere sotto. Quello che vi definisce? Siete sempre positivi e all’ascolto degli altri.

11. Vergine (23 agosto; 22 sepsettembre)
Siete quasi i più gentili. Il vostro buon umore e il vostro rispetto per gli altri giustificano questa posizione in classifica. Invece, siete abbastanza permalosi quando la gente diventa troppo curiosa della vostra vita privata. Di fronte a questa situazione potete diventare più cattivi, in modo da far capire ai vostri “nemici” che non devono provocare, senza però litigare.

10. Bilancia (23 settembre; 22 ottobre)
Il vostro segno vi definisce come una persona molto rilassata, calma, amichevole e tranquilla. Invece, dietro queste qualità si nasconde una parte più oscura. Per esempio, all’occasione vi capita di chiudervi in voi stessi e diventare freddi.

9. Sagittario (23 novembre; 21 dicembre)
Avete il sangue caldo e un niente può farvi incazzare! Una volta che partite, non c’è molto che possa calmarvi. Ma non siete una persona che tiene rancore, e dimenticate facilmente. Due grandi qualità.

8. Toro (20 aprile; 21 maggio)
Particolarmente testardi, ostinati e immobili nelle vostre idee, il vostro talento è la provocazione. Non esitate ad utilizzare questo dono per arrivare ai vostri fini. Eppure in fondo non siete cattivi. Ma non sopportate la contraddizione. Spesso pretendete delle scuse anche se avete torto.

7. Ariete (21 marzo; 19 aprile)
Non siete spesso arrabbiati, ma quando succede meglio non essere nei dintorni. Quando qualcosa vi dà fastidio non avete limiti. In generale non vi rendete neanche conto che le vostre azioni e le vostre parole possono far male. Quando vi calmate vi pentite di quel che avete fatto o detto, perché avete un fondo buono.

6. Leone (22 luglio; 22 agosto)
Secondo l’umore e la situazione, siete o gentili o cattivi. Questo spiega la vostra posizione in classifica. In generale, odiate che le persone siano in disaccordo con voi. Volete mostrare la direzione da prendere e siete autoritari. Per una litigata potete cancellare una persone della vostra vita da un giorno all’altro.

5. Gemelli (21 maggio; 21 giugno)
Eh si, purtroppo siete nella top 5. Con i vostri cari siete dolci e teneri ma quando qualcosa non va, siete molto sulla difensiva e avete l’impressione che la gente vi tratti male, che vi vogliano nuocere. Risultato, siete insopportabili. Con voi è tutto nero o bianco, e quando è nero puo’ causare casini.

4. Capricorno (22 dicembre; 19 gennaio)
Se siete cosi mal classificati, è per il vostro lato orgoglioso. Quando qualcosa non vi conviene, diventate cattivi senza pietà. Un attitudine odiosa che giustifica tranquillamente questa posizione in classifica.

3. Pesci (20 febbraio; 20 marzo)
Avete quello che si chiama un carattere di merda. A tal punto che alcuni amici pensano che siete bipolari. In realtà siete imprevedibili ma non nel senso buono. Sorprendete spresso per l’estrema cattiveria e siete capaci pochi momenti dopo di dolcezza e gentilezza. In più provate rancore e potete far vivere un inferno a quelli che si mettono sul vostro cammino.

2. Cancro (21 giugno; 22 luglio)
Una volta feriti, vi trasformate in bestie tossiche e potete andare molto lontano nelle vostre azioni e parole. Una delle vostra specialità è la vendetta. Il vostro lato oscuro vi consente di mettere in atto le peggiori idee immaginabili. Siete crudeli e avete spaventato più di una persona.

1. Scorpione (23 ottobre; 22 novembre)
Primi, bravi. O no. Siete sicuramente il segno più cattivo che ci sia. Umanamente siete vicini allo zero, il vostro egoismo, cinismo e le vostre idee negative vi dominano incontrastate. Quando siete arrabbiati meglio starvi alla larga. Siete selvaggi che si calmano solo raramente e non ve ne frega niente della gente intorno a voi. Peggio ancora, la parola “scusa” non fa parte del vostro vocabolario. Congratulazioni.

La forma delle feci, insieme al colore e alla consistenza, può rivelare lo stato di salute del nostro corpo. Ecco la guida per...


La forma delle feci, insieme al colore e alla consistenza, può rivelare lo stato di salute del nostro corpo. Ecco la guida per riconoscere le forme "giuste".

Da qualche tempo esiste una classificazione scientifica che risponde ai dubbi dell’uomo comune sul fatto che la sua produzione di feci sia in regola. Si chiama Scala di Bristol ed è stata messa a punto soprattutto per evitare a medici e infermieri di dover interpretare le fantasiose descrizioni dei pazienti.
Il range di “normalità” previsto dalla Scala è piuttosto ampio: solo gli estremi meritano una riflessione, mentre i tipi ideali sono i livelli intermedi. Ma non è solo la forma a fare la differenza. Conta il colore, il fatto che galleggi (eh, non ci avreste mai fatto caso?) e in certi casi anche l'odore.

1 - stipsi severa
La forma è a grumi duri e separati, come quella delle capre.

2 - stipsi lieve
La forma è a grumi uniti a forma di salsiccia.
Fra le anomalie da segnalare al proprio medico c'è l’eventuale presenza di sangue (sintomo di emorroidi o polipi, per esempio).

3 - feci quasi normali
Sono a forma di salame con crepe. Segnalano comunque la necessità di una maggiore idratazione dell’organismo.

4 - feci normali
Anche la forma a salsiccia (o serpente), morbida è da considerarsi normale, anzi la "migliore" possibile. Le feci espulse con facilità lasciano la sensazione di pieno svuotamento intestinale.
                                                                                            5 -  Feci con cibo non digerito.                                       Le feci generalmente non includono elementi non digeriti, anche se è possibile ritrovare fisiologicamente nelle feci alcuni tipi di cibo, come ad esempio il mais ed alcuni legumi: ciò non deve preoccupare. Se il fenomeno tende però a ripetersi frequentemente, è bene informare il vostro medico.

6 - Leggera infiammazione
La forma a fiocchi soffici e pastosi, con bordi frastagliati è di solito causata da pasti abbondanti, ricchi di grassi e da un transito intestinale troppo rapido, con insufficiente riassorbimento di liquidi.

7 - infiammazione
Le feci acquose, completamente liquide e prive di pezzi solidi (diarrea) può essere sintomo di infiammazioni intestinali o malattie del pancreas o dell'intestino.

8 - Feci giallastre di cattivo odore
malassorbimeno di grassi dovuto ad un insufficiente funzionamento del pancreas; questo si verifica nelle pancreatiti, cancro del pancreas, fibrosi cistica e celiachia.

9 - Feci con presenza di muco o pus
possono indicare colite ulcerosa, coliti infettive, tumori villosi.

10 - Feci nere, che presentano tracce di sangue scuro
dette feci picee (nere)
in questo caso le feci assumono un colorito nerastro, appaiono untuose con un aspetto catramoso, sono decisamente fetide con un tipico odore molto acido. Potrebbero essere innocue quando si usano integratori alimentari che contengono ferro, in caso contrario potrebbe trattarsi di feci causate da un sanguinamento solitamente lento ma costante nella parte alta del tubo digerente (il colore è determinato dal sangue che ha avuto tutto il tempo per essere digerito).


In ogni caso se le vostre feci appaiono da un po' di tempo come descritte nei paragrafi 7, 8, 9, e 10 è meglio rivolgersi ad un medico. (Fonte: Focus)

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